In base alla morfologia del litorale e ai rinvenimenti sottomarini,
particolarmente numerosi proprio sottocosta, il bacino di ancoraggio
protetto dalle secche può essere localizzato nel tratto di mare fra la
Punta di Pietrabianca e la Punta del Tesorino. Nelle secche antistanti,
che si estendono per più miglia davanti al litorale di Vada, sono stati
identificati almeno tre, forse quattro, relitti (di cui uno con un carico
proveniente dalla penisola iberica e un altro, probabilmente, dall'Etruria
meridionale), molte anfore sporadiche, vasellame e numerosi ceppi di
ancora. Tali rinvenimenti, associati alle numerose segnalazioni e ai
risultati degli scavi nel quartiere portuale di San Gaetano, testimoniano
l'intensa frequentazione di questo braccio di mare almeno da epoca
ellenistica e sino all'età tardoantica, da parte di navi che percorrendo
rotte articolate nell'intero bacino del Mediterraneo, facevano scalo a
Vada Volaterrana.
(A.D.R) Da: Guida al Museo
Archeologico di Rosignano Marittimo scaricabile dal sito |