Vada ieri/viale Italia 
Viale Principe di Piemonte durante il Fascismo, poi Viale Italia

Anni '20 Viale Alberto Baracchini Caputi (sindaco dal 1910 al 1918), 1930 Viale Principe di Piemonte. Il nome cambia, ma l'aspetto del viale non è mai stato molto diverso da oggi se si esclude la recinzione delle scuole ed il fondo sterrato. 1942 - All'incrocio con via di Rosignano si inaugura la grande croce che segna l'inizio del paese, (ora spostata per la rotatoria).
1954 - Bitumatura del viale Italia e parzialmente della Piazza Garibaldi, creazione del Lungomare e delle vie interne al Conventaccio e Poggetto.
La via che dalla Piazza Garibaldi va fino alla Via Emilia di Scauro, è rettilinea perfetta di tre miglia (5 kilometri circa), oggi dipendente dalla Provincia di Livorno, tutta asfaltata dall'impresario Pierino Biagi, livornese, nel 1954. Ha metri 9 di piattaforma stradale, cm. 7,50 di carreggiata, due panchine di m. 0,75 l'una. Detto lavoro fu eseguito sotto la direzione del Genio Civile per conto della Provincia con una spesa di L. 56.255.900, di cui L. 52.487.529 a base di asta. La Ditta Biagi completò l'asfaltatura per circa m. 4379. Il Viale, fino alla stazione è fornito di platani ed illuminato da lampadari elettrici. Viale stupendo.
(Da: "Vada nei secoli" di don M. Ciabatti)

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