Vadasullaia è la manifestazione di vita rurale organizzata nella proprietà ogni anno a giugno

                            VADA SULL’AIA
Nel mese di giugno, organizzata dalla Pro Loco di Vada, da alcuni anni si svolge la festa contadina “Vada sull’aia”. Sono i contadini i veri protagonisti di questa sagra della piana di Vada che mettono in mostra un’interessante raccolta di antichi arnesi, utilizzati sia nella vita quotidiana sia nelle principali attività della vita agricola (semina, mietitura e vendemmia). Oltre alla riscoperta di arti e mestieri tradizionali, Vada sull’aia propone serate al suono di orchestre del liscio, sfilate di sbandieratori, passeggiate in bicicletta nella campagna vadese con visita ad alcune fattorie. Ogni anno poi, tutti i trattori si ritrovano davanti al sagrato della chiesa dove il parroco impartisce la benedizione ai partecipanti. E possibile, inoltre, assaggiare piatti della cucina povera toscana come la zuppa di cavolo nero, fagioli e cotenne, fagioli e salsicce, pane e pomodoro, bruschetta con olio di frantoio, salsicce e bistecche alla brace, il tutto annaffiato dall’ottimo vino di produzione locale. 
(Da: "Dalle AM-Lire all'Euro" di Mancini-Gattini)
                          La famiglia Graziani e la villa di Vada
Villa Graziani rappresenta il cuore dell'antica Fattoria il Pino. Costruita nel periodo della "bonifica maremmana" del Granduca Leopoldo II di Lorena, fu edificata nel 1841 dal Conte Commendatore Gaetano Fabbri sotto la direzione dell'architetto livornese Felice Francolini. Successivamente furono realizzati gli edifici della Fattoria, del Torrino e il Cafe Hause. Tutti questi edifici sono racchiusi all'interno del parco della Villa. Negli anni '20 gli eredi della famiglia Fabbri, i Ginori-Conti, decisero di vendere la Tenuta del Pino, per investire nella società elettrica di Larderello, di proprietà della moglie principessa De Larderel. Furono i conti Magherini Graziani ad acquistare l'intera fattoria, di cui tuttora sono proprietari.
Durante la seconda guerra mondiale, la Villa fu requisita dal comando delle truppe alleate quale sede della Royal Air Force, l'aeronautica di Sua Maestà. Si dice che durante la visita a Castiglioncello, Whiston Churcill si sia fermato in visita anche al comando di Vada. Ancora oggi sono visibili all'interno della villa scritte inerenti la dislocazione del comando.
La famiglia Graziani di San Sepolcro, discendente dai Graziani di Perugia, venne ad abitare in Borgo San Sepolcro già dal 937. Molti sono i personaggi illustri che hanno nobilitato questo casato.
- Bono, figlio di Graziano, combattè valorosamente sotto Carlo d'Angiò, contro re Manfredi, nella famosa Battaglia di Benevento, e poi dallo stesso rinviato in Toscana per ricondurre in patria i Guelfi esuli da Firenze. Ad Arezzo in qualità di legato del re Carlo fu nominato Capitano e successivamente Podestà nel 1285.
- Carlo, figlio di Bono, venne inviato dagli Angioini in Lombardia a capo di 600 cavalli e, successivamente, come Generale al servizio dei Perugini, liberò San Sepolcro dalla tirannia di Neri e di suo padre Uguccione della Faggiola (1314 - 1316).
- Luigi, figlio di Giulio, servì per molti anni con grande abilità il Cardinale Commendone. Fu con lui in Francia e in Polonia e infaticabile viaggiatore visitò tutta l'Italia, la Spagna, il Portogallo, l'Africa. Col Vescovo di Cipro si recò a Gerusalemme e Costantinopoli. Successivamente proseguì i suoi viaggi in Ungheria, Germania e Francia.
- Anton Maria, fratello di Luigi, fu delegato del Cardinale Commendone nelle legazioni presso gli imperatori Ferdinando I di Germania e Massimiliano di Polonia. Il Graziani si adoprò in sì bel modo da favorire l'elezione a Re di Polonia di Enrico di Valois divenuto successivamente Re di Francia. Alla morte del Commendone, nel 1584, divenne segretario del Papa Sisto V per il quale svolse numerosi servigi. Nel 1592 fu nominato vescovo di Amelia dal nuovo papa Clemente VIII, con lui svolse un'intensa attività diplomatica, da lui l'incarico di formare la "lega universale contro il turco". Nel 1596 fu nominato nunzio apostolico a Venezia dove, tra l'altro, curò la disputa con i librai veneziani per l'introduzione dell'indice Clementino.
   (Dal sito: www.villagraziani.com)

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