«Una sfida che compete a tutti». Così Alessandro Franchi ha presentato un progetto da 6 milioni di euro. «Una scommessa per Rosignano Solvay - ha sottolineato - soprattutto dal punto di vista sociale e commerciale. Un risultato che non voglio definire straordinario ma quantomeno importante per il territorio». Un progetto - il Piu Ways - che andrà a ridisegnare un'area molto ampia cercando di creare un vero e proprio centro vivibile da parte della cittadinanza. Che vedrà la riqualificazione di piazze, strade ed edifici ed un riassetto notevole della mobilità urbana. Scelto dalla Regione Toscana assieme ad altri 7 come miglior Progetto di innovazione urbana, ha quindi ottenuto un finanziamento di 4 milioni di euro provenienti da fondi europei mentre altri 2 milioni arriveranno direttamente dal bilancio comunale. «I primi interventi - ha spiegato il sindaco - partiranno nel 2017, dopo la stagione estiva. E termineranno, così come previsto dal bando, entro il 2021. Partiremo con l'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso di via Del Fante e a seguire con gli altri che, come giunta, ci auguriamo possano portare lavoro a ditte ed imprese locali». Se, di fatto, si tratta di intervenire su un'area molto ampia rispetto all'idea originaria è rimasta fuori la riqualificazione del teatro Solvay.
Escluso il teatro Solvay. Un immobile che nelle prossime settimane (non più di 20 giorni secondo il primo cittadino) dovrebbe essere ceduto dalla proprietà, ossia la società Solvay, all'amministrazione per un periodo di 10 anni. Rimasto fuori quindi dal Piu Ways dal momento che rispetto al progetto originale da circa 9 milioni di euro si è dovuto tagliare vari interventi, alcuni dei quali annunciati invece negli scorsi mesi - per arrivare a 6 milioni. «Se, durante le fasi di gara - hanno detto gli assessori Veronica Moretti e Piero Nocchi - ci saranno dei probabili ribassi d'asta o in caso di finanziamenti aggiuntivi da parte della Regione, tre saranno gli interventi aggiuntivi in una seconda fase». Vale a dire la riqualificazione del campo di atletica (550mila euro), del parco della Pace con giochi per bambini (200mila euro) e la realizzazione di percorsi ciclabili tra il futuro centro ed il lungomare (250mila euro).
Music box (600mila euro). L'ex campo di tamburello verrà abbattuto e al suo posto costruito un edificio che riprenderà l'architettura delle Creste e che ospiterà una sala prove, una sala registrazione ed uno spazio di aggregazione per i ragazzi. Co-progettato con gruppi di giovani, servirà per diffondere e realizzare la cultura musicale.
Piazza e via della Repubblica (2.500.000 euro). Piazza della Repubblica, oggi ridotta a rotatoria, verrà pedonalizzata. Cambierà la viabilità, ci sarà una pista ciclabile e verrà costruita una nuova ed imponente struttura (280mq coperti) a seguito dell'abbattimento degli attuali negozi lato ferrovia. Pensata per essere uno spazio polifunzionale, ossia un social agorà, ospiterà attività e mercati. Su via della Repubblica sono invece previsti interventi sul manto stradale e sul verde.
Innovalab dei saperi (1.800.000 euro). L'edificio che ospita l'ex biblioteca di via del Popolo verrà abbattuto nel 2018 e al suo posto ricostruito un centro di aggregazione e di scambio polifunzionale tra generazioni. Al piano terra verranno realizzati sia una Fab Lab che dei laboratori, al primo piano uno spazio per co-working ed un punto ristoro mentre al piano superiore un orto urbano.
Ccn e riassetto mobilità urbana (1.100.000 euro). Partendo dall'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso di via Del fante, la via Aurelia diventerà a senso unico verso nord. Verrà realizzata una pista ciclabile a doppio senso e lasciati spazi per parcheggi. Tra via Champigny e via Musselburgh verrà inoltre costruita una rotatoria. (Elisa Pastore per Il Tirreno
PIU
WAYS Cosa è?
E’
il progetto del Comune di Rosignano Marittimo
per riqualificare il centro urbano di Rosignano
Solvay, che creerà nuovi spazi di partecipazione
e incontro per i cittadini. E’ finanziato per
oltre 6,5 mln di euro, di cui 4 mln di risorse
del POR FESR 2014 – 2020 assegnate dalla Regione
Toscana nell’ambito dei Progetti di Innovazione
Urbana. Il progetto è iniziato nel 2017 per
concludersi nel 2020
Come è
realizzato?
Prevede cinque interventi strutturali sulla
viabilità, la completa trasformazione di edifici
e spazi urbani che cambiano il volto della
frazione più popolosa del comune
A cosa
serve?
I nuovi spazi favoriscono la socialità urbana e
migliorano la qualità del tempo libero,
sviluppano nuovi saperi e attività creative. La
nuova viabilità consente di ripensare gli
spostamenti con percorsi di mobilità dolce e a
basso impatto ambientale (a piedi, in
bicicletta, con mezzi pubblici)
IMPORTO
COMPLESSIVO € 6.235.600
MUSIC BOX
Cosa è?
E’
un laboratorio di produzione e diffusione
musicale per band del territorio, in via della
Costituzione nell’area del centro culturale “Le
Creste”.
Come è
realizzato?
Una nuova struttura sorge al posto degli ex
spogliatoi del campo di tamburello, che è stato
demolito. La costruzione ha un unico piano e
ingresso di fronte alla caffetteria del centro
“Le Creste”. All’interno ospita 4 locali
insonorizzati dove i giovani e i gruppi del
territorio possono svolgere attività di
creazione, fruizione e condivisione di musica:
sala prove, sala registrazione, sala regia e
sala batteria. Strutture mobili e semi-mobili
permettono di allestire eventi di animazione
sociale (contest di musicisti locali, spettacoli
interattivi con il pubblico, street show di
musica-sport).
A cosa
serve?
L’intervento recupera la funzione di coesione
sociale centro “Le Creste”, facendone anche un
luogo di creazione e sperimentazione
professionale legato alla musica.
Cosa è?
E’
il nuovo spazio sociale in piazza della
Repubblica, un’area completamente pedonale con
un edificio coperto dotato di un loggiato per
attività ricreative, mercatini ed eventi
socio-culturali.
Come è realizzato?
La
piazza viene restituita alla cittadinanza grazie
alla modifica della viabilità, a una nuova
pavimentazione e alla costruzione di una Loggia.
L’intervento riguarda una superficie di circa
5600 metri quadrati, dei quali 1800 vengono
pavimentati in pietra, 1500 dotati di
pavimentazione drenante e circa 900 lasciati a
verde. Il traffico veicolare viene spostato
verso via Menotti, mantenendo solo una corsia a
senso unico sul lato nord, si realizza un tratto
di pista ciclabile (via Menotti, via della
Repubblica fino a via Solvay) e viene demolito
l’edificio al margine della ferrovia. La Loggia
è un nuovo edificio rettangolare di circa 400 mq
al centro della piazza, prevalentemente aperto,
con copertura a doppia inclinazione e parte
superiore rivestita in legno a lamelle
verticali.
A cosa serve?
La
piazza recupera la vocazione originaria dello
spazio come luogo di aggregazione sociale e
diventa il nuovo perno della vita urbana,
collegando gli spazi separati dalla ferrovia e
il lato nord e sud della frazione. La piazza ha
un centro aggregativo che è la Loggia, spazio
coperto per ospitare attività commerciali -
mercatini e vetrina dei prodotti locali –
manifestazioni culturali come mostre temporanee,
concerti e cinema all’aperto, attività
aggregative (assemblee pubbliche) e di svago
(giochi per i bambini). Inoltre è inserita nel
circuito di mobilità sostenibile che collega
l’area commerciale sulla via Aurelia alle altre
strutture del progetto, agli edifici scolastici
e agli impianti sportivi.
PLEIN
AIR
Cosa è?
E’
l'area verde tra piazza della Repubblica e i
plessi scolastici di via Allende e via Solvay,
con spazi attrezzati per fare sport e attività
motoria all’aperto. E' attigua e complementare
alla Social Agorà.
Come è realizzato?
La
riqualificazione interessa un'area di circa
8.200 metri quadrati e comprende il rifacimento
dei percorsi pedonali e l'eliminazione
dell'asfalto, la riconfigurazione del viale
alberato di via della Repubblica. All’inizio del
viale una pavimentazione sopraelevata, con forma
articolata in piani, gradini e curve, può essere
usata come seduta per l'attesa e come pista per
skateboard, pattini o bmx, ed è pensata in
particolare per i giovani. Lungo il viale viene
creato un percorso fitness di 70 mq con 12
“isole” attrezzate (macchinari con pali e tubi
d'acciaio sicuri e robusti) per svolgere
attività fisica all’aperto e favorire
l’invecchiamento attivo. Una pensilina simile
alla Loggia di piazza della Repubblica comprende
pannelli informativi e permette un riparo.
A cosa
serve?
Il
nuovo spazio è dedicato allo sport all’aria
aperta, favorisce l’attività motoria e il
benessere fisico e l’incontro della comunità nel
tempo libero.
MOBILITÀ
SOSTENIBILE
Cosa è?
E'
il nuovo sistema di mobilità per vivere
pienamente lo spazio urbano, per ripensare il
modo pubblico e privato con cui ci spostiamo sul
territorio e per stimolare l’introduzione di
nuove forme di trasporto ecosostenibili, a
vantaggio dell’ambiente e della qualità della
vita dei cittadini.
Come è realizzato?
Comprende una serie di interventi per
riconvertire e riorganizzare la viabilità,
migliorando i collegamenti urbani. Una pista
ciclabile a doppio senso di circolazione unisce
Social Agorà a Music Box, l'area verde Plein
Air verso il sottopasso e la ferrovia,
integrandosi con i collegamenti lato mare, e una
seconda ciclabile attraversa il centro urbano,
dalla via Aurelia verso piazza Pardubice e
piazza Musselburgh. Vengono riorganizzati i
percorsi pedonali, le aree di sosta e di
passaggio dei mezzi pubblici, rivisto il sistema
di viabilità nell'area tra la via Aurelia,
piazza Pardubice, piazza Musselburgh e via
Musselburgh. Si creano zone per gli scambi
intermodali pedoni-bicicletta-bus su piazza
Musselburgh e pedoni-bicicletta-treno alla
stazione. Nel sottopasso di via del Fante
l'ascensore viene sostituito da una rampa di
accesso per pedoni e ciclisti, priva di barriere
architettoniche. Inoltre viene istituito il
senso unico di marcia per le auto sulla via
Aurelia in direzione Cecina-Livorno, mentre per
la direzione Livorno-Cecina il traffico viene
indirizzato su via Champigny.
A cosa serve?
Il
nuovo assetto della mobilità amplia la
fruibilità e l'accessibilità della frazione,
collegando le due porzioni di abitato a monte e
a valle della ferrovia, favorisce gli
spostamenti a basso impatto ambientale,
incentivando la mobilità pedonale e ciclabile.
INNOVALAB
DEI SAPERI
Cosa è?
E'
un laboratorio professionale innovativo, basato
sullo scambio e la condivisione dei saperi tra
vecchie e nuove generazioni, per creare nuova
occupazione.
Come è realizzato?
Una nuova struttura architettonica a due piani
viene costruita al posto della vecchia
biblioteca in via del Popolo. Al piano terra
ospita il Fab-lab, un’officina per lo scambio
dei saperi, e un’aula didattica; al primo piano
uno spazio aperto per il coworking, sale
riunioni, uno spazio relax e una cucina; mentre
sulla terrazza viene realizzato un orto urbano.
L'edificio ha un forte impatto visivo (in
calcestruzzo e acciaio, pareti in vetro da cui
si può vedere l'interno, tetto con vegetazione)
e un ridotto impatto ambientale. Il centro è
inserito nei nuovi percorsi pedonali che
conducono a piazza della Repubblica e nel
sistema di viabilità sostenibile.
A cosa serve?
Si
tratta di un esperimento di innovazione sociale
basato sulla condivisione intergenerazionale,
per favorire l'invecchiamento attivo della
popolazione anziana e la creazione di
occupazione giovanile: gli anziani sono chiamati
a mettere a disposizione le proprie conoscenze e
competenze per la formazione professionale dei
giovani, che possono avere opportunità di
collaborazione per creare nuove imprese.
Settembre 2018 - Il cantiere di riqualificazione urbana entra nel vivo
2018 - Nuova fase di lavori in centro - Chiusa
piazza della Repubblica
Manca poco all'inaugurazione del nuovo
sottopasso pedonale realizzato tra la via
Aurelia e via della Costituzione, all'altezza di
via del Fante. Un intervento, quello che
collegherà in maniera più adeguata le due parti
di Rosignano Solvay, che di fatto rappresenta il
primo passo della riqualificazione del paese.
Nell'ambito del progetto Piu ways proseguono,
intanto, i lavori per realizzare Plein Air" e
"Social Agorà: nuovi spazi e aree pedonali in
via della Repubblica e piazza della Repubblica.
Proprio in questi giorni, infatti, anche la
storica piazza a lato dei binari ferroviari è
diventata area di cantiere. I lavori, lo
ricordiamo, prima della stagione estiva erano
già partiti su via della Repubblica, che
ospiterà un percorso pedonale dedicato allo
sport e alle attività di svago. Con la chiusura
di pizza della Repubblica, che a fine lavori
resterà pedonale e ciclabile, è stata istituita
una nuova viabilità. Percorribile a senso unico
(verso piazza della Repubblica) via Ciro
Menotti, che è raggiungibile da via Tito Speri
(dalla primavera scorsa percorribile nei due
sensi di marcia). Mentre per raggiungere la
stazione ferroviaria in auto, essendo interdetto
ogni tipo di passaggio su piazza della
repubblica, deve essere percorsa via Allende,
via Ernesto Solvay, via Paolo Borsellino, via
Aldo Moro e via Salvo d'Acquisto. Stesso
percorso fino a via Aldo Moro per raggiungere il
distretto Asl. Un intervento, quello che sta
prendendo forma nel centro del paese, che
nell'ottica dell'amministrazione servirà a
creare spazi di aggregazione.
A.C.11/9/2018
Ottobre
2018 - Cantieri in pieno centro aperto il botro
Secco. Durante l'intervento in piazza della
Repubblica riqualificata la copertura. Nocchi:
«Risaliva agli anni Quaranta ed era usurata, è
stata messa in sicurezza»
All'interno dei lavori di riqualificazione di
via e Piazza della Repubblica sono stati
eseguiti anche gli interventi di messa in
sicurezza del botro Secco con relativa nuova
copertura. «La prima parte dell'intervento sul
botro - spiega l'assessore alla qualità urbana
Piero Nocchi - è già terminata. In questi giorni
la ditta sta lavorando nel tratto di botro che
passa al di sotto di piazza della Repubblica.
Tratto che è già stato aperto così come quello
che da piazza della Repubblica arriva fino a via
Ciro Menotti e all'area adiacente a quella delle
ferrovie. L'intero tratto di botro è stato
aperto e ripulito, sono stati effettuati
interventi di messa in sicurezza. Quindi è stata
sostituita la vecchia copertura che risaliva
agli anni '40 e che presentava problemi di
usura. Visti i lavori in corso - spiega Nocchi -
via Ciro Menotti è stata trasformata a doppio
senso di marcia e tale rimarrà fino alla
conclusione dell'intervento. La riqualificazione
della zona ci ha permesso anche di intervenire
su strutture ormai datate». Un intervento,
quello sul botro Secco, previsto all'interno del
progetto ma che, vista la struttura ormai datata
è stato «più complesso rispetto al previsto». Ma
il progetto di riqualificazione di piazza e via
della Repubblica (iniziato il 17 maggio) ha
inciso anche sulla sostituzione dei
sotto-servizi, «anch'essi ormai datati. Abbiamo
sostituito le tubature delle fognature bianche e
nere - prosegue l'assessore - lavorato sulle
linee elettriche e su tutti i sotto-servizi
presenti nell'area di via e piazza della
Repubblica e la stessa cosa avverrà nella zona
di via Ciro Menotti». Una volta terminati i
lavori nel sottosuolo, prenderanno il via quella
di riqualificazione urbana. «I cantieri sono due
ma lavoreranno in parallelo- spiega Nocchi -
piazza della Repubblica verrà piastrellata
attraverso la messa in posa di pietre. Per
ultimo verranno abbattuti gli edifici (ex fondi
commerciali fino a poco tempo fa) adiacenti alla
ferrovia e realizzato i loggiato». Zona
denominata Social Agorà. Contemporaneamente
l'altro cantiere lavorerà su via della
Repubblica dove sarà allestito un percorso
pedonale - verde con attrezzature per lo sport e
le attività all'aria aperta «tenendo presente -
continua l'assessore - che gli interventi più
massicci che dovranno essere eseguiti vicino
alla scuole, verranno effettuati durante le
vacanze di Natale in modo da non creare disagi».
Il costo complessivo dei lavori è di 1.745.916
euro di cui 1.045.013 euro per la realizzazione
del Social Agorà, e i rimanenti per il Plein
Air. Se non vi saranno particolari imprevisti
«tutti i lavori relativi a quella zona saranno
terminati entro il mese di maggio. Al momento
possiamo confermare che gli interventi di
riqualificazione stanno rispettando il
crono-programma previsto, anche per quanto
riguarda la pista ciclabile lungo la via
Aurelia». Pista ciclabile i cui lavori stanno
proseguendo, dopo il problema derivato dalla
messa in posa dei cordoli che delimitano la
stessa pista dalla carreggiata stradale.
A. Bernardeschi
23/10/2018
Novembre 2018 - Il cantiere sorvegliato dietro
le sbarre
Stop ai lavori in piazza della Repubblica a
Rosignano Solvay fino a quando gli artificieri
di Padova non avranno disinnescato due bombe
dell'ultimo conflitto. Due ordigni bellici
emersi durante i lavori di scavo dell'ultimo
tratto del fosso Secco, ossia quello vicino al
vecchio passaggio a livello. «Appena avvenuto il
ritrovamento - ha spiegato l'assessore alla
qualità urbana Piero Nocchi - abbiamo aperto
l'iter segnalando la presenza dei due ordigni
dell'ultima Guerra mondiale alla Questura e alla
Prefettura. Prefettura che ha inviato una
richiesta urgente di intervento agli artificieri
di Padova. Adesso stiamo attendendo che gli
stessi artificieri arrivino sul luogo per
disinnescare i due proiettili da mortaio
inesplosi. Sarà una questione di pochi giorni».
Durante le azioni per disinnescare i due ordigni
ritrovati proprio in una zona centrale di
Rosignano «gli artificieri detteranno tutta una
serie di procedure precauzionali da mettere in
atto durante la bonifica dell'area. Procedure
necessarie in modo da agire in piena sicurezza
anche per i cittadini. Al momento abbiamo
sospeso i lavori che si stavano concentrando
sulla messa in sicurezza del botro Secco che
passa appunto al di sotto di piazza della
Repubblica per arrivare all'aria adiacente a
quella delle ferrovie. L'intero tratto di botro
è stato aperto e ripulito, sono stati effettuati
interventi di messa in sicurezza. È stata
sostituita la vecchia copertura che risaliva
agli anni '40 e che presentava problemi di
usura». E proprio durante gli interventi e gli
scavi sul botro che sono stati ritrovati i due
ordigni. «Al momento tutta l'area è stata
transennata, abbiamo interdetto il passaggio
anche se comunque si tratta di un cantiere e
dunque chiusa, in modo che la zona non sia
accessibile. Non ci rimane che attendere gli
artificieri per sbloccare la situazione.
Solitamente - dice Nocchi - è una questione di
pochi giorni dalla segnalazione». Intanto i
lavori di ristrutturazione urbana Più Ways
procedono lungo la via Aurelia per la
realizzazione della pista ciclabile
«compatibilmente - dice l'assessore - con le
brutte condizioni meteo di questi giorni».
Parallelamente a Portoveccho, lungo la via
Aurelia, sono iniziati i lavori relativi alla
realizzazione di nuovi marciapiedi e nuova
illuminazione. «In questo momento - conclude
Nocchi - gli interventi riguardano proprio
l'illuminazione che verrà modernizzata».
Ultimati questi interventi saranno realizzati
nuovi marciapiedi nel tratto tra Portovecchio a
Caletta e, per ultima, la pista ciclabile.
A. BERNARDESCHI 8/11/2018
Novembre 2018 - In piazza Repubblica spuntano
ordigni bellici
Il ritrovamento, il terzo in una settimana, è
avvenuto durante i lavori di messa in sicurezza
del botro Secco. Il cantiere si è fermato.
Un altro ordigno bellico è stato trovato durante
i lavori di messa in sicurezza del botro Secco
in piazza della Repubblica, a Rosignano Solvay.
Il cantiere si è fermato e si stanno
programmando gli interventi di bonifica, che
dovranno essere realizzati da una ditta
specializzata e abilitata dal Ministero della
Difesa. Si tratta del terzo ordigno bellico
rinvenuto, altri due erano stati trovati
nell’ambito dei medesimi lavori circa una
settimana fa. Si presume che gli ordigni possano
essere stati portati a valle dal flusso d’acqua
nel corso degli anni, insieme ai numerosi
detriti che si sono depositati nel botro
innalzandone il fondo. I lavori di messa in
sicurezza, infatti, si sono resi necessari per
prevenire il rischio connesso al reticolo
idraulico minore, a seguito degli eventi
alluvionali che si sono verificati nel 2017 e
che si stanno ripetendo con frequenza in tutta
Italia a causa dei fenomeni legati al
cambiamento climatico. Nei prossimi giorni, a
seguito del sopralluogo degli artificieri e
delle valutazioni relative alla bonifica,
l’amministrazione comunale renderà noto il nuovo
crono programma dei lavori relativi al
rifacimento del fosso tombato e alla
riqualificazione di piazza della Repubblica.
Dicembre 2018 - Botro Secco spuntano altri sei
ordigni nel corso delle bonifiche
Dal
botro Secco spuntano altri sei ordigni bellici
inesplosi. Il ritrovamento è stato fatto ieri,
durante le opere generali di bonifica della zona
intraprese dalla ditta incaricata. Recentemente,
infatti, nel giro di circa dieci giorni, nel
letto del fosso sono stati rinvenuti tre
proiettili di mortaio inesplosi risalenti alla
seconda guerra mondiale. Una scoperta, questa,
che ha reso necessario un intervento di
controllo più capillare dell'area, il quale ha
costretto anche a sospendere i cantieri del
progetto Piu Ways aperti in zona. Il Comune ha
dunque affidato a una ditta specializzata i
lavori di bonifica dell'intera area. Ed è
proprio durante queste opere che, ieri, sono
spuntate altre sei bombe, presumibilmente della
stessa tipologia delle precedenti. Sarà compito
degli artificieri offrire chiarimenti in merito
e mettere in sicurezza l'area. Gli ordigni
rinvenuti intorno a piazza della Repubblica, a
Rosignano Solvay sono in tutto nove, almeno fino
a ora. L'ipotesi del Comune è che «le bombe
inesplose possano essere state portate a valle
dal flusso d'acqua, nel corso degli anni,
insieme ai numerosi detriti che si sono
depositati nel botro innalzandone il fondo. I
lavori di messa in sicurezza, infatti, si sono
resi necessari per prevenire il rischio connesso
al reticolo idraulico minore, a seguito degli
eventi alluvionali che si sono verificati nel
2017 e che si stanno ripetendo con frequenza in
tutta Italia a causa dei fenomeni legati al
cambiamento climatico». Lo stop ai cantieri,
dunque, prosegue. A causa di un intoppo che,
dicono dal Comune, «era difficilmente
prevedibile in fase di definizione del
cronoprogramma».
5/12/18
Giugno 2020 - Riparte il cantiere infinito in
piazza della Repubblica
Il 17 maggio del 2018 sono iniziati
ufficialmente i lavori di riqualificazione di
piazza e di via della Repubblica. Lavori che,
sulla carta, sarebbero dovuti durare un solo
anno. Siamo nel giugno del 2020 ed il cantiere è
ancora aperto e i lavori sono ripartiti da poco
dopo l'emergenza. La piazza, centrale a poco
passi dalla via Aurelia, è recintata. Due anni
di interventi, interrotti più volte. La prima
interruzione a causa del ritrovamento di ordigni
durante i lavori per mettere in sicurezza il
botro che passa sotto la piazza. La seconda è
quella per l'epidemia da Covid. Due anni di
disagi per gli operatori e per i residenti, tra
strade bloccate, sensi unici e polvere. Ieri gli
operai stavano rivestendo con pannelli bianchi
la struttura denominata Social Agorà. Una
struttura in metallo che, nell'intenzione
dell'amministrazione dovrà diventare un luogo di
eventi. La pavimentazione della piazza è
terminata, sono stati abbattuti i vecchi negozi
che, sul lato sud, confinavano con i binari del
treno; finito e piastrellato anche il
marciapiede che corre lungo via Ciro Menotti ma,
secondo i residenti e i commercianti, rimane i
problema della viabilità. In particolare, un
collegamento diretto tra la piazza e la
stazione. Poco a monte, c'è via della Repubblica
(dovrà diventare un percorso pedonale con
attrezzature sportive) dove i lavori sono ancora
in corso: cumuli di terra e mezzi meccanici.
«Prima i lavori sono stati interrotti per gli
ordigni - dice Tiziana Fedeli del negozio
Giuntoli - poi il Covid. Ora ci stanno lavorando
e sembra che tutto proceda. Rimane il problema
del collegamento viario; per questo su via
Menotti (strada che sfocia sulla piazza e dove
si affacciano il maggior numero dei negozi) c'è
poco passaggio». «Per andare alla stazione i
cittadini debbono fare un lungo giro perché
dalla piazza non c'è alcun collegamento - dice
Maria Tripodi del negozio Pane e fantasia - il
disagio più pesante lo abbiamo avuto quando
hanno chiuso via Menotti alle auto. Adesso non
vediamo l'ora che sia tutto finito. Unica cosa
la viabilità e i parcheggi perché con la pista
ciclabile ce ne sono un po' di meno». «E' una
situazione brutta da vedere» dice Plinio
Provinciali». Secondo Fabrizio Lenzi « i disagi
adesso sono altri. Come il disagio sociale o la
chiusura di alcun uffici utili ai cittadini». «l
momento è critico e difficile - dice Francesco
Cannizzo del Bar Centro - e lo sarà anche per
coloro che stanno lavorando sul cantiere. Alla
fine speriamo che il progetto serva ad abbellire
il territorio». A pochi metri di distanza dalla
piazza un altro cantiere, quello dell'ex
biblioteca :«Le persone - continua Cannizzo -
non possono più posteggiare in quell'area e
dunque lasciano la propria auto lungo la via
Aurelia. Avevamo chiesto fosse istituito il
disco orario ma non abbiamo visto niente». «La
mia famiglia vive qui dagli anni Cinquanta -
dice Luca Picchi - ho visto i progetti della
piazza. Unica cosa che mi lascia perplesso è la
viabilità in particolare un accesso che colleghi
piazza della Repubblica alla stazione
ferroviaria. E' un disagio fare un lungo giro
per arrivare alla stazione. Quando è orario di
uscita o entrata a scuola si erano ingorghi e
disagi . Bene la pista ciclabile così come il
nuovo marciapiede su Ciro Menotti. Come
suggerimento per i parcheggi, proporrei un
passaggio pedonale tra via Menotti e gli stalli
subito oltre il botro, in via della
Costituzione».
A. Bernardeschi 12/6/2020.
Luglio 2020 - Il Social Agorà
non convince: «Pare un palazzone
sovietico»
Il Social Agorà in piazza della Repubblica a Rosignano
Solvay, Giacomo Cantini, Maria Tripodi, Paolo Ceccone, Alessandro Giudici, Paola Orlandi e
Alessandro Contarini.
Residenti ed esercenti sono scettici sulla
struttura di piazza della Repubblica a
Rosignano: «Ha l’aspetto di un carcere, non si
armonizza con il contesto in cui è inserito».
A guardarlo bene «ricorda un carcere». Ma forse,
osservandolo con maggior attenzione, «pare più
un palazzone in stile sovietico». «Cos’è, la
partenza della funivia per Marittimo? Mancano
solo i cavi».
Il cosiddetto Social Agorà di Rosignano Solvay,
all’interno del cantiere di piazza della
Repubblica, sta prendendo forma. Si presenta con
cilindri rossi e con uno scheletro d’acciaio
ancora in fase di completamento. Un aspetto che
convince poco residenti e commercianti. «Agorà
la chiamano, ma un nome azzeccato con la “A”
potrebbe essere Alcatraz, visto la “galera” che
sta diventando - dice il rosignanese Giacomo
Cantini - Che pena. E che delusione». Secondo
lui sembra un carcere. E non è il solo. Ma la
fantasia di chi osserva l’edificio si
sbizzarrisce. Sui social è definito sia come un
palazzone in stile sovietico sia come
l’astronave di Guerre Stellari.
«Fatto così sembra la partenza di una funivia.
Magari ci mettono i cavi e si arriva a Marittimo
- dice Alessandro Giudici, del negozio
elettrodomestici Giudici - È un casermone e,
così com’è costruito, toglie spazio alla piazza.
È troppo grande e poi non corrisponde alla
rappresentazione grafica che ci fecero vedere
prima di costruirlo». Non è l’unico a pensarla
così.
«Io avrei evitato di creare un baraccone del
genere sinceramente», dice Paola Orlandi, che è
a Rosignano in vacanza. «Bello bello non è. Poi
per fare questi lavori hanno bloccato per tanto
tempo l’ascensore», sottolinea Alessandro
Contarino, che lavora dietro l’angolo.
«Secondo me avrebbero potuto progettare in
maniera diversa quella costruzione -dice Paolo
Ceccone, rosignanese - Forse qualcosa di un po’
più snello sarebbe stato maggiormente gradevole
alla vista. Così non si intona per niente al
contesto in cui è inserito. Però per farmi
un’opinione definitiva sulla piazza aspetto che
siano finiti i lavori».
Oltre all’aspetto, considerato da tanti poco
bello, c’è un altro interrogativo che ronza
nella testa di chi frequenta la zona e riguarda
il fine del Social Agorà. «Per me l’aspetto è
secondario, l’importante è che sia un edificio
funzionale - afferma Maria Tripodi, Pane e
fantasia - Però non ho ancora capito bene a che
cosa servirà. Spero che, a lavori finiti, la
nuova piazza sia funzionale. Vista la durata dei
cantieri mi sembra il minimo».
«Per il Social Agorà c’è chi dice che diventerà
un centro di aggregazione e chi sostiene che
all’interno ci sarà anche un bar - aggiunge
Giudici - Io non ho ancora capito per cosa sarà
utilizzato. Per ora mi sembra un capannone».
Ma potrebbe anche sembrare «l’aeroporto di
Rosignano», scrive qualcuno su Facebook, oppure
«la succursale delle acciaierie». Come quando
guardando il cielo diamo una forma alle nuvole,
osservando il Social Agorà i rosignanesi si
inventano le funzioni più fantasiose, sempre con
un pizzico di ironia. Alle fine emerge
l’insoddisfazione di trovarsi di fronte, dopo
tanto tempo, ad un edificio non all’altezza
delle aspettative. Ma c’è anche la curiosità di
vedere come sarà la piazza una volta finita, con
la panchine, le piste per gli skate e tutto il
resto. «Speriamo che la zona risulti
valorizzata. Sarebbe bello avare una piazza da
sfruttare», conclude Tripodi. C.
Guarino 20 Luglio 2020
SOCIAL AGORÀ: TANTE PERSONE
ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA
CONCLUSIVA DEL PERCORSO DI
ASCOLTO E PARTECIPAZIONE
Si è tenuta
nella serata del 28 settembre l'assemblea pubblica
conclusiva del percorso di ascolto e partecipazione
legato alla gestione della Social Agorà,
l'intervento del progetto Piu Ways che ha
riqualificato e rinnovato piazza della Repubblica. Alla
presenza del Sindaco Daniele Donati e degli
Assessori Alice Prinetti e Beniamino Franceschini, è
stata effettuata la restituzione dei risultati del percorso di
partecipazione che l'amministrazione, con la collaborazione
del Nuovo Incubatore di Rosignano, ha realizzato nel
mese di febbraio 2020 prima delle chiusure dovute
alla pandemia da Covid-19.
Il percorso di ascolto si è sviluppato con
l'obiettivo di individuare possibili idee e
modalità gestionali dello spazio coperto
ad uso punto ristoro/bar collocato al
centro della piazza oltre ai possibili
utilizzi dello spazio coperto sotto la nuova
loggia rossa.
L'Assessore alla partecipazione Beniamino
Franceschini ha illustrato tutte le idee che sono
emerse dal percorso di ascolto articolato in
tre incontri uno dedicato al tema "Cibo e
Benessere", uno dedicato alle
Associazioni di Categoria ed
infine uno dedicato ad "Arte e Cultura".
L'Assessore ha sottolineato in particolare il
ruolo delle funzioni che devono esser
previste nello spazio, che non si esauriscono
nel punto di somministrazione, ma si articolano
a vari livelli con particolare attenzione ad
iniziative di aggregazione, allo sport
all'aria aperta, alla cultura nonché alla promozione
turistica.
L'Assessore Alice Prinetti ha invece illustrato il
percorso amministrativo che seguirà il processo di
partecipazione.
I risultati della partecipazione, infatti, si
tradurranno in una delibera di indirizzo che la
giunta approverà nei prossimi giorni contenente le
linee guida che gli uffici comunali dovranno seguire
per la predisposizione del bando di gara per
l'affidamento della gestione.
La gara riguarderà la concessione dello spazio ad
uso punto ristoro/bar con porzione di area
del loggiato ad uso esclusivo e la gestione
della loggia per iniziative commerciali,
culturali e turistiche. Al bando potranno
partecipare imprese singole oppure
raggruppamenti temporanei anche in
collaborazione con soggetti del terzo settore.
La concessione avrà durata di 10 anni, sarà
assegnata con il criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa
(il criterio che ai sensi del codice degli
appalti permette di valutare la qualità della
proposta e marginalmente il valore economico
della stessa) e prevederà premialità per
chi proporrà idee ed iniziative gestionali anche
dello spazio plein air il percorso di sport all'aperto
realizzato in Via della Repubblica.
«La discussione e si sono sviluppati durante questo
incontro e nel percorso partecipativo precedente – ha
detto il Sindaco Daniele Donati durante
l’assemblea – dimostrano che l’obiettivo di
riqualificare e valorizzare l’area di piazza
della Repubblica è stato ampiamente raggiunto.
Questa struttura, infatti, sta già richiamando e
attirando tantissime persone, in primis i
giovani, ed è pronta per diventare un
punto nevralgico della socialità di Rosignano».
La serata, nonostante le limitazioni dovute ai
protocolli di sicurezza anti Covid-19, ha
visto la partecipazione
interessata di tanti cittadini e cittadine che
hanno potuto esprimere le loro osservazioni in
un'ottica di collaborazione costruttiva con
l'Amministrazione.
CRM
18 ottobre 2020 - Considerazioni Un regolamento per usufruire dello skatepark in via della Repubblica con una segnaletica per facilitare il suo utilizzo. Questi alcuni degli obiettivi dell’amministrazione comunale dopo segnalazioni relative ad assembramenti di ragazzi, alcuni senza mascherina, e confusione durante l’orario di apertura delle scuole. Quel parco, inaugurato il 15 ottobre scorso che sta diventando un punto di ritrovo per molti giovani che praticano questo sport, è stato realizzato nel centro urbano e in particolare nell’area libera tra le scuole primarie, medie e Istituto alberghiero. I ragazzi arrivano tutti i giorni, alla spicciolata, attorno alle 12,30. Posizionano lo skate all’interno della pista e iniziano con il riscaldamento. Cavalcano la tavola con acrobazie; partono gli “ollie”, ossia sollevamenti con la tavola per poi ricadere a terra, i kick-flip con colpi allo skate, rotazione e caduta a terra. Dieci e più ragazzi che si sfidano in bravura nel piccolo parco; ma ogni caduta a terra dello skate fa rumore. Colpi secchi uno dietro l’altro che rimbombano tra gli edifici. Alcune volte anche la musica ad alto volume perché cavalcare la tavola a ritmo è ancora più elettrizzante. Nel primo pomeriggio arrivano anche i ragazzini sui pattini a rotelle o in bicicletta accompagnati da genitori o nonni. Non potrebbero usufruire dello skatepark ma l’area è pubblica e nessuno sorveglia. I giovani che lo usano per lo sport: «Ci sono stati incidenti chiediamo al Comune che non diventi un parco giochi» Da una parte ci sono una cinquantina di skaters, dall'altra decine di bambini che giocano nell'isola verde di viale della Repubblica, circondata da più scuole. Nel mezzo c'è uno skate park che fa invidia a molti giovani appassionati di questa disciplina. Uno sport che si sta affermando anche nel nostro paese, sia con i pattini da rampa (non quelli a rotelle) che con le tavole. C'è un problema, però, che in questa area vanno a collidere due mondi, quello, appunto, di giovani appassionati e quello delle famiglie con figli piccoli che usano lo spazio come parco giochi. Una situazione che sta registrando momenti di tensione e incidenti potenzialmente pericolosi. Il gruppo di giovani sportivi chiede dunque un ultimo passo all'amministrazione comunale, un regolamento per l'accesso all'area che eviti sovrapposizioni infelici. Qualcuno propende per una galleria commerciale che ospiti ogni mattina un mercato ortofrutticolo, altri suggeriscono di utilizzare la 11 Gennaio 2021 - Il Comune ha deciso il bando per assegnare la gestione della nuova struttura di piazza della Repubblica - Al Social Agorà un locale di ritrovo da 120 metri più 40 sotto il loggiato.
Avevo promesso di tornare a commentare questo edificio dopo che l'avevo visto, visitato,
attraversato.
Questo commento arriva un po' tardi rispetto al dibattito in corso quando l'A.C. stava per
decidere quale destinazione avrebbe dovuto avere.
Le foto sono mie, a riprova che la nuova struttura l'ho visitata, e il tempo che ci ho messo
per arrivare a questo commento mi è stato necessario per capire bene cosa fosse questa
costruzione in metallo e le valenze che essa ha.
Due gli argomenti:
1) La destinazione d'uso -
2) L'architettura
1) Destinazione d'uso
Sulla destinazione d'uso sono sconcertato: un consigliere comunale mi ha detto che nel
concorso di progettazione non era indicata la destinazione d'uso, per cui si attendeva il
"dibattito pubblico" a edificio fatto per decidere come utilizzarlo. Un modo quantomeno
bizzarro di procedere, forse anche foriero di scorrettezze procedurali. Può una
amministrazione pubblica bandire un concorso di progettazione per un edificio che non ha
destinazione d'uso? Del tipo "Stanziamo 1 MI. di euro per costruire,..,boh, si vedrà dopo
che cosa". Non è argomento da Corte dei Conti? Butto li eh?
Ma questo non mi interessa, oramai l`edificio è su. Si potrebbe abbattere, dice qualcuno,
anzi si dovrebbe abbattere dice qualche altro,
Il problema è che questa costruzione non suggerisce alcun utilizzo.
Almeno io non ne vedo. Non ha dimensioni da raduno pubblico, possiede i pilastri inclinati
che, oggettivamente, stanno tra le palle per qualsiasi cosa si tenti di fare là sotto, sia nello
spazio esterno che in quello interno. Difficile, molto difficile trovare un destino a
quest'oggetto. So che poi l'assemblea pubblica si è fatta, ma non so cosa è uscito da
questo raduno, qualcuno mi illumini, per favore. Mi chiedo dove sono il rapporto stretto tra
spazio e attività ospitata, tra forme architettoniche legate ad una funzione dell'edificio. Si
sa che cos'è il Genius Loci e la memoria del luogo? Se poi parliamo di percezione
spaziale, che lega indissolubilmente e fisicamente il visitatore all'edificio e a i suoi spazi
interni ed esterni, proprio non ci siamo: si entra in quale edificio qua? Che cosa si sta per
attraversare? Che cosa si attraversa e che cosa si è attraversato, ammesso che si riesca
a percepire di esserci entrati? Che relazione sento tra me e lo spazio che mi ospita?
2) Sull'architettura.
il progettista aveva un grosso problema, ovvero quello di risolvere una piazza che è
sempre stata punto nevralgico della vita sociale di Rosignano e la scelta di mettere al
centro un edificio è la soluzione giusta, per uno spiazzo aperto che di "piazza" ha solo il
concetto nella memoria dei solvaini over 50. Per le generazioni successive, quelle post
sovrappasso e post sottopasso, per capirci, la piazza "delle sbarre" come la si chiamava trenta e più anni fa è solo uno piazzo in mezzo a edifici di media qualità, e raccordi
stradali posizionati con poco ordine. Giusto quindi mettere un edificio importante al centro.
Ma che caratteristiche dovrebbe avere questo edificio? Molto, molto precise.
- Importanza sopra soglia. Perché se deve riqualiflcare la piazza deve essere importante,
e l'importanza in architettura è coniugabile con bellezza, raffinatezza, modernità, fruibilità,
almeno.
- 4 facciate principali. Se l'edificio deve stare al centro, deve necessariamente avere 4
facciate principali, Lapalisse insegna, qui non centra neanche l'architettura, è una
questione di buon senso.
- Attrattiva. Una volta costruito deve attirare la gente, chiunque essa sia e
indipendentemente dalla destinazione a cui è affidato. Deve essere un posto Bello, con la
maiuscola, dove a chiunque venga voglia di andare anche solo per stare bene con sé
stesso, con un amico, con l'amante.
Bastano queste tre caratteristiche? Non sono poche, e sono anche molto difficili da
trovare in una fase progettuale di un edificio.
Ne aggiungiamo altre?
- Capacità di rigenerare un sito. Se è un edificio che serve a riqualificare una piazza e per
di più sta in mezzo, allora a livello percettivo deve essere in grado di ridisegnare il
paesaggio, migliorandolo qualitativamente. E' il suo dovere, se si vuole rigenerare un
luogo.
- Collegamento con la memoria. Non è un obbligo, specie in una località "nuova" come
Rosignano. Ma insomma, un po' di memoria quel luogo ce l'ha, la buttiamo via?
Quindi il tema non era per niente facile.
E se devo vedere tutte le caratteristiche che io ritengo fondamentali, visibile da tutti
appena si attraversa il paese sia in treno che in auto, mi dispiace, non le vedo. Per quanto
mi sforzi, non ne trovo.
Una grande occasione persa, questo vedo.
Vedo un edificio senza valore, senza identità, posato casualmente in mezzo ad uno
spiazzo, che non mi muove nulla, per di più con la facciata posteriore
rivolta verso la ferrovia e l'Aurelia.
L'utilizzo del metallo pressoché ovunque lo rende goffo e pesante e l'utilizzo dei pannelli
minerali a vista, alla maniera di Mario Botta, a che servono? Che cosa devono isolare sul
soffitto della parte all'aperto? Sarò duro, ma questi sono errori da principiante.
Faccio proprio fatica a comprendere la costruzione, sono pregevoli e ben realizzate le
pavimentazioni e i raccordi, ma...non sono l'edificio. Ho deciso, non mi piace.
Quando sarà che Rosignano Solvay si doterà di un vero centro urbano? Poteva cogliere
l'occasione e farlo qui. Questo poteva essere il centro nuovo e vero di Rosignano Solvay
(a proposito, lo si cambia il cognome alla località? Sarebbe ora, no?)
Forse ha ragione mio fratello Andrea che mi ha accompagnato nella visita. E' rimasto
muto per un bel po' e poi mi ha detto secco: "Boia dé, me l'avevano detto che era brutto,
ma mia cosi! Un pensavo proprio! O a che cosa si sono ispirati, al pacchetto delle
Marlboro?"
In fondo, a pensarci, quando uno ha carenza di idee progettuali, qualsiasi appiglio va
bene.
Drago Filippo
Rosignano Solvay:
cade sotto la potenza delle gru la biblioteca di
via del Popolo - Al posto dell’immobile sorgerà
l’InnovaLab dei saperi. Spesa di 1,8 milioni per
la realizzazione.
Sta vendendo giù, pezzo dopo pezzo, l’ex
biblioteca comunale di via del Popolo a
Rosignano Solvay. Dell’immobile, inaugurato come
centro commerciale nel 1963 e poi trasformato in
biblioteca, non rimangono che poche macerie. Una
grossa gru ha portato via tetto e pareti
incastonate tra altre due case, una in via del
Popolo e l’altra in via Tripoli. Due storiche
villette che fanno parte di quella zona a mare
di Rosignano Solvay tra la via Aurelia e piazza
della Quattro Repubbliche marinare. Uno spazio
vuoto che verrà riempito, secondo il progetto
Piu Ways, da un nuovo e moderno edificio che si
svilupperà su due piani per un’altezza di circa
8 metri e mezzo. Qui troverà posto “L’innovaLab
laboratorio dei saperi”. Un centro «con spazi
destinati a scambi culturali - dice il sindaco
Daniele Donati - che è nato con l’obiettivo
quello di sviluppare le competenze
professionali. Non mancheranno incontri anche
tra artigiani che potranno diffondere le proprie
competenze ai più giovani interessati ad
apprendere un mestiere. Sarà sviluppata l’area
della progettualità attraverso il coworking, un
ambiente di lavoro condiviso». Il costo
dell’operazione si aggira sul milione e 800mila
euro.
«Terminato l’abbattimento - spiega l’assessore
alla qualità urbana Giovanni Bracci - inizierà
la ricostruzione». I tempi non saranno brevi,
«occorrerà circa un anno - dice l’assessore -
nella speranza che il cantiere non si interrompa
per problemi legati alla pandemia». I non più
giovanissimi guardano quelle gru che hanno
demolito, oltre alla palazzina, anche un pezzo
di storia di Rosignano Solvay. Perché, almeno
fino al 1982, quell’immobile ad angolo tra via
del Popolo e via Tripoli, aveva rappresentato il
centro della frazione. Prima di essere
trasformata in biblioteca comunale, nel 1983 con
la giunta del sindaco Danesin, quella casa a due
piani è stata il primo supermercato locale Coop
Toscana Lazio nato dalla cooperativa “La
Fratellanza”. Un supermercato a due piani, con
scala mobile come a quei tempi le si vedevano
solo nelle città, dove al piano terra venivano
venduti prodotti alimentari e, al primo piano
elettrodomestici, vestiti e cartolibreria. Un
supermercato moderno, nato negli anni del boom
economico italiano, attrattiva di tutti i
giovani della zona. Poi la biblioteca comunale
nel 1983, quando la Coop decise di investire in
un nuovo supermercato in via Musselbourg. La
biblioteca venne trasferita in via Cairoli e
oggi si trova alle Creste. Dal 2004 il Comune ha
messo all’asta più volte lo stabile di via del
Popolo destinato ad ospitare negozi al piano
terra e appartamenti al primo piano. Fino al
progetto Piu Ways che prevede, appunto,
l’abbattimento della struttura e la costruzione
di uno stabile moderno e polifunzionale.
A. Bernardeschi
26/10/2020.
13 Novembre 2020 - Rosignano, caos e assembramenti al nuovo skatepark di piazza della Repubblica: «Presto un regolamento»
Fioccano lamentele e segnalazioni. Il sindaco Daniele Donati annuncia che saranno date indicazioni per un giusto utilizzo della struttura
«Abbiamo avuto lamentele e segnalazioni anche da parte delle scuole – ammette il sindaco Daniele Donati – per questo motivo stiamo pensando ad un Regolamento per l’uso dell’area». Un’area che secondo il primo cittadino «è e dovrà rimanere ad uso pubblico ma per la quale è necessario definire l’utilizzo». Perché se da un lato Donati riconosce l’importanza sociale di questo parco dove ogni pomeriggio si radunano tanti ragazzi e bambini accompagnati dalle famiglia «dall’altra dobbiamo garantire un utilizzo idoneo della zona. È importante per questo definire con quali mezzi sia possibile accedere all’interno dello skatepark. No, ad esempio, ai pattini a rotelle». Intanto ieri pomeriggio durante la seduta del consiglio comunale, il gruppo Rosignano in Comune ha presentato una interpellanza per chiedere l’installazione di cartelloni per regolamentare e facilitare l’accesso al parco in modo che la pista venga utilizzata in maniera corretta. «Nel Regolamento – continua l’assessore alle politiche Beniamino Franceschini – stiamo pensando di inserire anche una tabella oraria in modo che l’utilizzo della pista, o di alcune attività che vi si svolgono, non avvenga in orario sovrapponibile quello scolastico». Orari durante i quali i fruitori della skatepark dovranno stare attenti a non creare troppo rumore. «In sintesi stiamo lavorando ad un documento con regole precise – continua Donati – una volta stabilite ed entrate in vigore le regole, dobbiamo decidere lo strumento più idoneo per farle rispettare. Strumento che potrà essere anche un’ordinanza. Tutto ciò senza dimenticare che lo skatepark così come il percorso con gli attrezzi sportivi all’aperto che si trovano su tutta via della Repubblica, sta diventando un punto importante di aggregazione e socializzazione per i giovani». E proprio per questo un luogo che, in futuro dovrà essere sorvegliato. In tal senso il Comune spinge sul progetto, effettuato con l’Anci, relativo agli “operatori di strada”. «Si tratta di persone formate da Anci – continua Franceschini – che dovranno monitorare il territorio per intercettare fenomeni di marginalità sociale giovanile. Uno dei punti indicati come presidio sarà proprio via della Repubblica». A. Bernardeschi
A illustrate le difficoltà che si creano è Francesco Mastrullo che da venti anni pratica questo sport su rotelle e ha visitato skate park in tutto il mondo, dall'Europa del Nord agli Stati Uniti. «Questa struttura molto bella, tutta di cemento, viene usata purtroppo come parco giochi - racconta - ci sono bambini in bicicletta, oppure con il monopattino. Le rampe vengono usate come scivoli e addirittura è capitato anche che le tavole siano lanciate in aria. Tutto questo quando ci sono altre persone che usano lo spazio per lo scopo con cui è nato, come un vero e proprio skate park». «Ci siamo trovati in situazioni spiacevoli - va avanti Mastrullo che parla a nome del gruppo di appassionati - per evitare di finire contro un bambino che all'improvviso mi è comparso davanti e mi ha tagliato la strada, sono caduto. Un altro ragazzo, invece, con la tavola per poco non è atterrato sopra un altro bambino in bici». E aggiunge: «Abbiamo parlato anche con i loro genitori e ci sono state tensioni - va avanti - in alcuni non c'è la consapevolezza che questo luogo non può essere utilizzato in questo modo. Poi, invece, ci sono anche madri e padri che portano i figli con le protezioni necessarie, casco e altri dispositivi, per farli iniziare questo sport nella maniera giusta». Da qui Mastrullo ha scritto un post su Facebook per esternare la situazione e far presente le loro preoccupazioni. «Vogliamo mettere a conoscenza il Comune di queste criticità - va avanti - sarebbe necessario un regolamento con delle norme da rispettare. Tra queste: usare le protezioni, che non si può andare in bici, il divieto con i pattini a rotelle, con i monopattini. E i genitori devono sempre avere sotto controllo i figli». E infine «dare sempre le precedenze». Gli appassionati aggiungono: «Siamo disposti anche a collaborare con l'amministrazione, noi abbiamo esperienza in questo campo. L'importante è tutelare tutti perché se noi investiamo un bambino in bicicletta rischiamo di essere denunciati dai genitori. Se invece ci sono delle regole precise questo rischio non lo corriamo». Per Mastrullo «sarebbe importante anche mettere una recinzione perché come già successo per la struttura che c'era 10 anni fa a Rosignano di fronte alla biblioteca comunale il rischio è che entrino con i motorini». Ma, come spiega l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Bracci, che ha curato la realizzazione dell'impianto, « l'impianto è terminato e non sono previsti altri interventi». Lucia Aterini.
4 Gennaio 2021 - "Piazza della Repubblica così è isolata" Mercati, sport e musica: ecco le proposte
struttura per gli allenamenti, soprattutto nel periodo estivo, di sport individuali come le arti marziali. E c'è chi trasformerebbe l'edificio in un circolo per scacchi e gioco delle carte, così che possa essere frequentato da persone di tutte le età. Mentre l'amministrazione dopo un percorso di partecipazione che ha previsto una serie di riunioni con cittadini e commercianti, nei mesi scorsi ha annunciato l'iter per affidare la gestione del Social agorà. I negozianti del centro di Rosignano ipotizzano come utilizzare l'area. E, soprattutto, come renderla sempre più un crocevia per la comunità. Ecco che in molti fanno notare come, nonostante la totale ristrutturazione della piazza, l'area risulti ancora totalmente separata dalla parte a mare di Rosignano. «Deve essere trovata la ricetta - spiega Teddy Ticciati di Lida calzature - di aggregare persone. E' una piazza grande, c'è molto spazio da usare che chiaramente va collegato al percorso sport e benessere creato su via della Repubblica. Claudio Lodovichi della Bottega del caffè, ricorda che «il progetto iniziale era quello di riunire sotto la galleria, magari due volte a settimana, un mercatino di produttori agricoli a km zero. D`altronde la struttura realizzata non è particolarmente snella e ha caratteristiche molto particolari. Il problema è che un mercato, seppur con un numero ristretto di banchi, richiede parcheggi, che invece nella nuova piazza della Repubblica non ci sono. E poi è evidente che nonostante l'intervento di ristrutturazione, la piazza è ancora isolata rispetto al contesto circostante». Sulla stessa lunghezza d'onda Luca Cucchiara, titolare dell'omonima pasticceria e tabaccheria, che
ricorda come «anche durante gli incontri con il Comune, ho fatto presente che la struttura in mezzo alla piana aveva senso se veniva fatto un collegamento pedonale e ciclabile tra la zona a mare e quella a monte. Cosi significa create l'ennesima frattura per il paese. E' indispensabile dare fluidità agli spostamenti con ampie rampe sotterranee o sopra i binari, cos' da creare un percorso che, idealmente possa collegare punta Righini all'area sport e benessere su via della Repubblica e possa essere usato da pedoni, persone in bici, sullo skate o sui pattini». Insiste sulla necessità di azzerare la frattura creata dai binari anche Francesco Cannizzo, del Bar Centro. «Nell'area è stato fatto un bel lavoro, prima era inguardabile ora è una piazza. Secondo me un mercato tutte le mattine potrebbe creare occupazione cd essere un richiamo. Certo, la nuova piazza va collegata meglio al mare. E se Emiliano Gronchi della gioielleria Marivera, ipotizza «di trasformare la struttura in qualcosa di sfruttabile in tutte le stagioni, penso a un centro per le arti marziali, o a un circolo per il gioco delle carte e degli scacchi». Grazia Cantini, dell'omonima ferramenta si scaglia contro «l'isolamento in cui la nuova viabilità creata
con la ristrutturazione della piazza. Pensavo che via Aldo Moro e via della Costituzione restassero collegate. Cosi la stazione è isolata, non e un buon servizio». Quanto all'utilizzo, «farei mercatini a girare: una volta al mese banchi dell'usato, poi a km zero. E poi iniziative musicali estive. L'importante e darlo in gestione a qualche soggetto esterno al Comune. Anna Cecchini
Un bar, un ristorante o un locale di ritrovo in piazza della Repubblica. La giunta ha dettato le linee guida su come potrà essere utilizzato l'immobile realizzato in piazza della Repubblica. Il fondo chiuso, di 120 metri quadrati, sotto il loggiato, sarà destinato ad attività commerciale. In più, chi vincerà la gara, potrà usufruire di 40 metri quadrati del loggiato per varie attività, eventi o manifestazioni. Un fondo con cucina. Essendo il fondo commerciale provvisto di un locale da utilizzare come dispensa, cucina o magazzino e dotato dell'impiantistica necessaria per la predisposizione e il montaggio di arredi e attrezzature attinenti all'attività di bar e piccola ristorazione, appare chiaro che l'intenzione sarà quella di aprire, nella piazza rinnovata, un ristorante, un bar o comunque un luogo di ritrovo. «Ma non è detto - dice l'assessore al commercio Alice Prinetti - potrebbero essere presentati anche progetti innovativi».
Due anni di lavori - I lavori della piazza e del Social Agorà sono iniziati nel maggio 2018; un cantiere infinito, caratterizzato da varie interruzioni sia per il ritrovamento di bombe della seconda guerra mondiale sia per il lockdown dovuto al Covid. Un cantiere che, per i ritardi e l'estetica, si è portato dietro molte proteste da parte di residenti e operatori commerciali del luogo. È stato progettato dall'architetto Pierluigi Feltri, dello studio associato "Una 2" di Genova, che dopo aver progettato il centro culturale Le Creste ha ottenuto dal Comune di Rosignano anche l'affidamento per il piano di riqualificazione di piazza della Repubblica, a Rosignano Solvay.
Incontri pubblici - Il Comune ha organizzato fin dal febbraio scorso un confronto coi cittadini e le associazioni di categoria per definire l'utilizzo della struttura, un percorso di partecipazione che si è concluso nel settembre 2020 all'auditorium di piazza del Mercato con un incontro pubblico. Durante il percorso sono stati organizzati tre incontri ("Cibo e benessere" , "Politiche economiche" e "Arte e cultura" ). L'obiettivo era di raccogliere idee, spunti e osservazioni per la definizione di una governance di Social Agorà. L'assemblea finale ha visto la presenza del sindaco Daniele Donati e degli assessori Alice Prinetti e Beniamino Franceschini per presentare alla cittadinanza i risultati di questo percorso di partecipazione e le linee guida del bando. La piazza è stata aperta al pubblico nell'agosto 2020. Nelle linee guida l'amministrazione comunale si è data la possibilità di utilizzare la loggia coperta per proprie manifestazioni ed iniziative, per un numero di dieci all'anno; in queste occasioni il gestore è tenuto a mantenere aperta la struttura anche al fine di rendere fruibili i relativi servizi igienici.
Mercatini e feste - «In più - spiega Prinetti - sarà data la possibilità di effettuare mercatini per non più di un fine settimana al mese, in modo da non farli coincidere con altre manifestazioni simili organizzate da associazioni». Anche il concessionario, per non più di dieci giorni l'anno, potrà utilizzare, senza oneri aggiuntivi a suo carico, la loggia e la piazza pubblica per l'organizzazione di eventi e iniziative culturali, sociali, turistico-ricreative e comunque di promozione del territorio. «Potranno essere organizzate varie manifestazioni, dai mercati ad eventi culturali o musicali - dice Prinetti - così da mantenere sempre viva la piazza». Inoltre, chi vincerà la gara, dovrà coordinare l'utilizzo della loggia pubblica e della piazza da parte di eventuali altre associazioni interessate ad organizzare eventi e iniziative compatibili con le caratteristiche della struttura e degli spazi.
Una gestione di 12 anni - La struttura verrà data in gestione per 12 anni. «In modo che il concessionario - dice l'assessore al commercio - possa rientrare nei costi che dovrà sostenere per l'apertura del locale». Il Comune, in base ai risultati raggiunti dal gestore, potrà rinnovare il rapporto per altri sei anni. Anche chi gestirà il Music Box potrà utilizzare la loggia e la piazza per tre giorni all'anno. «Il bando uscirà tra breve - conclude Prinetti - e le proposte saranno valutate sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa». Per la determinazione del canone di concessione da porre a base di gara si terrà conto delle spese che dovrà effettuare il concessionario, compresi gli investimenti da ammortizzare nel periodo di durata del rapporto, per garantire la sostenibilità economico-finanziaria della gestione complessiva dell'immobile. Alessandra Bernardeschi.