Rosignano Solvay oggi   

 

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2016-2020 Progetto Piu Ways

                   
 2016 - Piano urbanistico
Progetto Piu Ways

«Una sfida che compete a tutti». Così Alessandro Franchi ha presentato un progetto da 6 milioni di euro. «Una scommessa per Rosignano Solvay - ha sottolineato - soprattutto dal punto di vista sociale e commerciale. Un risultato che non voglio definire straordinario ma quantomeno importante per il territorio». Un progetto - il Piu Ways - che andrà a ridisegnare un'area molto ampia cercando di creare un vero e proprio centro vivibile da parte della cittadinanza. Che vedrà la riqualificazione di piazze, strade ed edifici ed un riassetto notevole della mobilità urbana. Scelto dalla Regione Toscana assieme ad altri 7 come miglior Progetto di innovazione urbana, ha quindi ottenuto un finanziamento di 4 milioni di euro provenienti da fondi europei mentre altri 2 milioni arriveranno direttamente dal bilancio comunale. «I primi interventi - ha spiegato il sindaco - partiranno nel 2017, dopo la stagione estiva. E termineranno, così come previsto dal bando, entro il 2021. Partiremo con l'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso di via Del Fante e a seguire con gli altri che, come giunta, ci auguriamo possano portare lavoro a ditte ed imprese locali». Se, di fatto, si tratta di intervenire su un'area molto ampia rispetto all'idea originaria è rimasta fuori la riqualificazione del teatro Solvay.

Escluso il teatro Solvay. Un immobile che nelle prossime settimane (non più di 20 giorni secondo il primo cittadino) dovrebbe essere ceduto dalla proprietà, ossia la società Solvay, all'amministrazione per un periodo di 10 anni. Rimasto fuori quindi dal Piu Ways dal momento che rispetto al progetto originale da circa 9 milioni di euro si è dovuto tagliare vari interventi, alcuni dei quali annunciati invece negli scorsi mesi - per arrivare a 6 milioni. «Se, durante le fasi di gara - hanno detto gli assessori Veronica Moretti e Piero Nocchi - ci saranno dei probabili ribassi d'asta o in caso di finanziamenti aggiuntivi da parte della Regione, tre saranno gli interventi aggiuntivi in una seconda fase». Vale a dire la riqualificazione del campo di atletica (550mila euro), del parco della Pace con giochi per bambini (200mila euro) e la realizzazione di percorsi ciclabili tra il futuro centro ed il lungomare (250mila euro).

Music box (600mila euro). L'ex campo di tamburello verrà abbattuto e al suo posto costruito un edificio che riprenderà l'architettura delle Creste e che ospiterà una sala prove, una sala registrazione ed uno spazio di aggregazione per i ragazzi. Co-progettato con gruppi di giovani, servirà per diffondere e realizzare la cultura musicale.

Piazza e via della Repubblica (2.500.000 euro). Piazza della Repubblica, oggi ridotta a rotatoria, verrà pedonalizzata. Cambierà la viabilità, ci sarà una pista ciclabile e verrà costruita una nuova ed imponente struttura (280mq coperti) a seguito dell'abbattimento degli attuali negozi lato ferrovia. Pensata per essere uno spazio polifunzionale, ossia un social agorà, ospiterà attività e mercati. Su via della Repubblica sono invece previsti interventi sul manto stradale e sul verde.

Innovalab dei saperi (1.800.000 euro). L'edificio che ospita l'ex biblioteca di via del Popolo verrà abbattuto nel 2018 e al suo posto ricostruito un centro di aggregazione e di scambio polifunzionale tra generazioni. Al piano terra verranno realizzati sia una Fab Lab che dei laboratori, al primo piano uno spazio per co-working ed un punto ristoro mentre al piano superiore un orto urbano.

Ccn e riassetto mobilità urbana (1.100.000 euro). Partendo dall'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso di via Del fante, la via Aurelia diventerà a senso unico verso nord. Verrà realizzata una pista ciclabile a doppio senso e lasciati spazi per parcheggi. Tra via Champigny e via Musselburgh verrà inoltre costruita una rotatoria. (Elisa Pastore per Il Tirreno

   PIU WAYS Cosa è?
E’ il progetto del Comune di Rosignano Marittimo per riqualificare il centro urbano di Rosignano Solvay, che creerà nuovi spazi di partecipazione e incontro per i cittadini. E’ finanziato per oltre 6,5 mln di euro, di cui 4 mln di risorse del POR FESR 2014 – 2020 assegnate dalla Regione Toscana nell’ambito dei Progetti di Innovazione Urbana. Il progetto è iniziato nel 2017 per concludersi nel 2020
   
Come è realizzato?
Prevede cinque interventi strutturali sulla viabilità, la completa trasformazione di edifici e spazi urbani che cambiano il volto della frazione più popolosa del comune
   
A cosa serve?
I nuovi spazi favoriscono la socialità urbana e migliorano la qualità del tempo libero, sviluppano nuovi saperi e attività creative. La nuova viabilità consente di ripensare gli spostamenti con percorsi di mobilità dolce e a basso impatto ambientale (a piedi, in bicicletta, con mezzi pubblici)
                                             IMPORTO COMPLESSIVO  € 6.235.600
 

MUSIC BOX
Cosa è?
E’ un laboratorio di produzione e diffusione musicale per band del territorio, in via della Costituzione nell’area del centro culturale “Le Creste”. 
Come è realizzato?

Una nuova struttura sorge al posto degli ex spogliatoi del campo di tamburello, che è stato demolito. La costruzione ha un unico piano e ingresso di fronte alla caffetteria del centro “Le Creste”. All’interno ospita 4 locali insonorizzati dove i giovani e i gruppi del territorio possono svolgere attività di creazione, fruizione e condivisione di musica: sala prove, sala registrazione, sala regia e sala batteria. Strutture mobili e semi-mobili permettono di allestire eventi di animazione sociale (contest di musicisti locali, spettacoli interattivi con il pubblico, street show di musica-sport).
A cosa serve?
L’intervento recupera la funzione di coesione sociale centro “Le Creste”, facendone anche un luogo di creazione e sperimentazione professionale legato alla musica.

  

SOCIAL AGORÀ

Cosa è?
E’ il nuovo spazio sociale in piazza della Repubblica, un’area completamente pedonale con un edificio coperto dotato di un loggiato per attività ricreative, mercatini ed eventi socio-culturali.
Come è realizzato?

La piazza viene restituita alla cittadinanza grazie alla modifica della viabilità, a una nuova pavimentazione e alla costruzione di una Loggia. L’intervento riguarda una superficie di circa 5600 metri quadrati, dei quali 1800 vengono pavimentati in pietra, 1500 dotati di pavimentazione drenante e circa 900 lasciati a verde. Il traffico veicolare viene spostato verso via Menotti, mantenendo solo una corsia a senso unico sul lato nord, si realizza un tratto di pista ciclabile (via Menotti, via della Repubblica fino a via Solvay) e viene demolito l’edificio al margine della ferrovia. La Loggia è un nuovo edificio rettangolare di circa 400 mq al centro della piazza, prevalentemente aperto, con copertura a doppia inclinazione e parte superiore rivestita in legno a lamelle verticali.
A cosa serve?

La piazza recupera la vocazione originaria dello spazio come luogo di aggregazione sociale e diventa il nuovo perno della vita urbana, collegando gli spazi separati dalla ferrovia e il lato nord e sud della frazione. La piazza ha un centro aggregativo che è la Loggia, spazio coperto per ospitare attività commerciali - mercatini e vetrina dei prodotti locali – manifestazioni culturali come mostre temporanee, concerti e cinema all’aperto, attività aggregative (assemblee pubbliche) e di svago (giochi  per i bambini). Inoltre è inserita nel circuito di mobilità sostenibile che collega l’area commerciale sulla via Aurelia alle altre strutture del progetto, agli edifici scolastici e agli impianti sportivi.

 PLEIN AIR
Cosa è?
E’ l'area verde tra piazza della Repubblica e i plessi scolastici di via Allende e via Solvay, con spazi attrezzati per fare sport e attività motoria all’aperto. E' attigua e complementare alla Social Agorà.
Come è realizzato?

La riqualificazione interessa un'area di circa 8.200 metri quadrati e comprende il rifacimento dei percorsi pedonali e l'eliminazione dell'asfalto, la riconfigurazione del viale alberato di via della Repubblica. All’inizio del viale una pavimentazione sopraelevata, con forma articolata in piani, gradini e curve, può essere usata come seduta per l'attesa e come pista per skateboard, pattini o bmx, ed è pensata in particolare per i giovani. Lungo il viale viene creato un percorso fitness di 70 mq con 12 “isole” attrezzate (macchinari con pali e tubi d'acciaio sicuri e robusti) per svolgere attività fisica all’aperto e favorire l’invecchiamento attivo. Una pensilina simile alla Loggia di piazza della Repubblica comprende pannelli informativi e permette un riparo.
A cosa serve?
Il nuovo spazio è dedicato allo sport all’aria aperta, favorisce l’attività motoria e il benessere fisico e l’incontro della comunità nel tempo libero.

 

 MOBILITÀ SOSTENIBILE
Cosa è?
E' il nuovo sistema di mobilità per vivere pienamente lo spazio urbano, per ripensare il modo pubblico e privato con cui ci spostiamo sul territorio e per stimolare l’introduzione di nuove forme di trasporto ecosostenibili, a vantaggio dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini.
Come è realizzato?

Comprende una serie di interventi per riconvertire e riorganizzare la viabilità, migliorando i collegamenti urbani. Una pista ciclabile a doppio senso di circolazione unisce Social Agorà a Music Box, l'area verde  Plein Air verso il sottopasso e la ferrovia, integrandosi con i collegamenti lato mare, e una seconda ciclabile attraversa il centro urbano, dalla via Aurelia verso piazza Pardubice e piazza Musselburgh. Vengono riorganizzati i percorsi pedonali, le aree di sosta e di passaggio dei mezzi pubblici, rivisto il sistema di viabilità nell'area tra la via Aurelia, piazza Pardubice, piazza Musselburgh e via Musselburgh. Si creano zone per gli scambi intermodali pedoni-bicicletta-bus su piazza Musselburgh e pedoni-bicicletta-treno alla stazione. Nel sottopasso di via del Fante l'ascensore viene sostituito da una rampa di accesso per pedoni e ciclisti, priva di barriere architettoniche. Inoltre viene istituito il senso unico di marcia per le auto sulla via Aurelia in direzione Cecina-Livorno, mentre per la direzione Livorno-Cecina il traffico viene indirizzato su via Champigny.
A cosa serve?

Il nuovo assetto della mobilità amplia la fruibilità e l'accessibilità della frazione, collegando le due porzioni di abitato a monte e a valle della ferrovia, favorisce gli spostamenti a basso impatto ambientale, incentivando la mobilità pedonale e ciclabile.

  

 
INNOVALAB DEI SAPERI
Cosa è?

E' un laboratorio professionale innovativo, basato sullo scambio e la condivisione dei saperi tra vecchie e nuove generazioni, per creare nuova occupazione.
Come è realizzato?

Una nuova struttura architettonica a due piani viene costruita al posto della vecchia biblioteca in via del Popolo. Al piano terra ospita il Fab-lab, un’officina per lo scambio dei saperi, e un’aula didattica; al primo piano uno spazio aperto per il coworking, sale riunioni, uno spazio relax e una cucina; mentre sulla terrazza viene realizzato un orto urbano. L'edificio ha un forte impatto visivo  (in calcestruzzo e acciaio, pareti in vetro da cui si può vedere l'interno, tetto con vegetazione) e un ridotto impatto ambientale. Il centro  è inserito nei nuovi percorsi  pedonali che conducono a piazza della Repubblica e nel sistema di viabilità sostenibile.
A cosa serve?

Si tratta di un esperimento di innovazione sociale basato sulla condivisione intergenerazionale, per favorire l'invecchiamento attivo della popolazione anziana e la creazione di occupazione giovanile: gli anziani sono chiamati a mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze per la formazione professionale dei giovani, che possono avere opportunità di collaborazione per creare nuove imprese.  


 

                      Settembre 2018 - Il cantiere di riqualificazione urbana entra nel vivo

                       2018 - Nuova fase di lavori in centro - Chiusa piazza della Repubblica
Manca poco all'inaugurazione del nuovo sottopasso pedonale realizzato tra la via Aurelia e via della Costituzione, all'altezza di via del Fante. Un intervento, quello che collegherà in maniera più adeguata le due parti di Rosignano Solvay, che di fatto rappresenta il primo passo della riqualificazione del paese. Nell'ambito del progetto Piu ways proseguono, intanto, i lavori per realizzare Plein Air" e "Social Agorà: nuovi spazi e aree pedonali in via della Repubblica e piazza della Repubblica. Proprio in questi giorni, infatti, anche la storica piazza a lato dei binari ferroviari è diventata area di cantiere. I lavori, lo ricordiamo, prima della stagione estiva erano già partiti su via della Repubblica, che ospiterà un percorso pedonale dedicato allo sport e alle attività di svago. Con la chiusura di pizza della Repubblica, che a fine lavori resterà pedonale e ciclabile, è stata istituita una nuova viabilità. Percorribile a senso unico (verso piazza della Repubblica) via Ciro Menotti, che è raggiungibile da via Tito Speri (dalla primavera scorsa percorribile nei due sensi di marcia). Mentre per raggiungere la stazione ferroviaria in auto, essendo interdetto ogni tipo di passaggio su piazza della repubblica, deve essere percorsa via Allende, via Ernesto Solvay, via Paolo Borsellino, via Aldo Moro e via Salvo d'Acquisto. Stesso percorso fino a via Aldo Moro per raggiungere il distretto Asl. Un intervento, quello che sta prendendo forma nel centro del paese, che nell'ottica dell'amministrazione servirà a creare spazi di aggregazione.
 A.C.11/9/2018

Ottobre 2018 - Cantieri in pieno centro aperto il botro Secco. Durante l'intervento in piazza della Repubblica riqualificata la copertura. Nocchi: «Risaliva agli anni Quaranta ed era usurata, è stata messa in sicurezza»
All'interno dei lavori di riqualificazione di via e Piazza della Repubblica sono stati eseguiti anche gli interventi di messa in sicurezza del botro Secco con relativa nuova copertura. «La prima parte dell'intervento sul botro - spiega l'assessore alla qualità urbana Piero Nocchi - è già terminata. In questi giorni la ditta sta lavorando nel tratto di botro che passa al di sotto di piazza della Repubblica. Tratto che è già stato aperto così come quello che da piazza della Repubblica arriva fino a via Ciro Menotti e all'area adiacente a quella delle ferrovie. L'intero tratto di botro è stato aperto e ripulito, sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza. Quindi è stata sostituita la vecchia copertura che risaliva agli anni '40 e che presentava problemi di usura. Visti i lavori in corso - spiega Nocchi - via Ciro Menotti è stata trasformata a doppio senso di marcia e tale rimarrà fino alla conclusione dell'intervento. La riqualificazione della zona ci ha permesso anche di intervenire su strutture ormai datate». Un intervento, quello sul botro Secco, previsto all'interno del progetto ma che, vista la struttura ormai datata è stato «più complesso rispetto al previsto». Ma il progetto di riqualificazione di piazza e via della Repubblica (iniziato il 17 maggio) ha inciso anche sulla sostituzione dei sotto-servizi, «anch'essi ormai datati. Abbiamo sostituito le tubature delle fognature bianche e nere - prosegue l'assessore - lavorato sulle linee elettriche e su tutti i sotto-servizi presenti nell'area di via e piazza della Repubblica e la stessa cosa avverrà nella zona di via Ciro Menotti». Una volta terminati i lavori nel sottosuolo, prenderanno il via quella di riqualificazione urbana. «I cantieri sono due ma lavoreranno in parallelo- spiega Nocchi - piazza della Repubblica verrà piastrellata attraverso la messa in posa di pietre. Per ultimo verranno abbattuti gli edifici (ex fondi commerciali fino a poco tempo fa) adiacenti alla ferrovia e realizzato i loggiato». Zona denominata Social Agorà. Contemporaneamente l'altro cantiere lavorerà su via della Repubblica dove sarà allestito un percorso pedonale - verde con attrezzature per lo sport e le attività all'aria aperta «tenendo presente - continua l'assessore - che gli interventi più massicci che dovranno essere eseguiti vicino alla scuole, verranno effettuati durante le vacanze di Natale in modo da non creare disagi». Il costo complessivo dei lavori è di 1.745.916 euro di cui 1.045.013 euro per la realizzazione del Social Agorà, e i rimanenti per il Plein Air. Se non vi saranno particolari imprevisti «tutti i lavori relativi a quella zona saranno terminati entro il mese di maggio. Al momento possiamo confermare che gli interventi di riqualificazione stanno rispettando il crono-programma previsto, anche per quanto riguarda la pista ciclabile lungo la via Aurelia». Pista ciclabile i cui lavori stanno proseguendo, dopo il problema derivato dalla messa in posa dei cordoli che delimitano la stessa pista dalla carreggiata stradale
. A. Bernardeschi 23/10/2018

                            Novembre 2018 - Il cantiere sorvegliato dietro le sbarre
Stop ai lavori in piazza della Repubblica a Rosignano Solvay fino a quando gli artificieri di Padova non avranno disinnescato due bombe dell'ultimo conflitto. Due ordigni bellici emersi durante i lavori di scavo dell'ultimo tratto del fosso Secco, ossia quello vicino al vecchio passaggio a livello. «Appena avvenuto il ritrovamento - ha spiegato l'assessore alla qualità urbana Piero Nocchi - abbiamo aperto l'iter segnalando la presenza dei due ordigni dell'ultima Guerra mondiale alla Questura e alla Prefettura. Prefettura che ha inviato una richiesta urgente di intervento agli artificieri di Padova. Adesso stiamo attendendo che gli stessi artificieri arrivino sul luogo per disinnescare i due proiettili da mortaio inesplosi. Sarà una questione di pochi giorni». Durante le azioni per disinnescare i due ordigni ritrovati proprio in una zona centrale di Rosignano «gli artificieri detteranno tutta una serie di procedure precauzionali da mettere in atto durante la bonifica dell'area. Procedure necessarie in modo da agire in piena sicurezza anche per i cittadini. Al momento abbiamo sospeso i lavori che si stavano concentrando sulla messa in sicurezza del botro Secco che passa appunto al di sotto di piazza della Repubblica per arrivare all'aria adiacente a quella delle ferrovie. L'intero tratto di botro è stato aperto e ripulito, sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza. È stata sostituita la vecchia copertura che risaliva agli anni '40 e che presentava problemi di usura». E proprio durante gli interventi e gli scavi sul botro che sono stati ritrovati i due ordigni. «Al momento tutta l'area è stata transennata, abbiamo interdetto il passaggio anche se comunque si tratta di un cantiere e dunque chiusa, in modo che la zona non sia accessibile. Non ci rimane che attendere gli artificieri per sbloccare la situazione. Solitamente - dice Nocchi - è una questione di pochi giorni dalla segnalazione». Intanto i lavori di ristrutturazione urbana Più Ways procedono lungo la via Aurelia per la realizzazione della pista ciclabile «compatibilmente - dice l'assessore - con le brutte condizioni meteo di questi giorni». Parallelamente a Portoveccho, lungo la via Aurelia, sono iniziati i lavori relativi alla realizzazione di nuovi marciapiedi e nuova illuminazione. «In questo momento - conclude Nocchi - gli interventi riguardano proprio l'illuminazione che verrà modernizzata». Ultimati questi interventi saranno realizzati nuovi marciapiedi nel tratto tra Portovecchio a Caletta e, per ultima, la pista ciclabile.
A. BERNARDESCHI  8/11/2018

                           Novembre 2018 - In piazza Repubblica spuntano ordigni bellici

Il ritrovamento, il terzo in una settimana, è avvenuto durante i lavori di messa in sicurezza del botro Secco. Il cantiere si è fermato.
  Un altro ordigno bellico è stato trovato durante i lavori di messa in sicurezza del botro Secco in piazza della Repubblica, a Rosignano Solvay. Il cantiere si è fermato e si stanno programmando gli interventi di bonifica, che dovranno essere realizzati da una ditta specializzata e abilitata dal Ministero della Difesa. Si tratta del terzo ordigno bellico rinvenuto, altri due erano stati trovati nell’ambito dei medesimi lavori circa una settimana fa. Si presume che gli ordigni possano essere stati portati a valle dal flusso d’acqua nel corso degli anni, insieme ai numerosi detriti che si sono depositati nel botro innalzandone il fondo. I lavori di messa in sicurezza, infatti, si sono resi necessari per prevenire il rischio connesso al reticolo idraulico minore, a seguito degli eventi alluvionali che si sono verificati nel 2017 e che si stanno ripetendo con frequenza in tutta Italia a causa dei fenomeni legati al cambiamento climatico. Nei prossimi giorni, a seguito del sopralluogo degli artificieri e delle valutazioni relative alla bonifica, l’amministrazione comunale renderà noto il nuovo crono programma dei lavori relativi al rifacimento del fosso tombato e alla riqualificazione di piazza della Repubblica.

               Dicembre 2018 - Botro Secco spuntano altri sei ordigni nel corso delle bonifiche
Dal botro Secco spuntano altri sei ordigni bellici inesplosi. Il ritrovamento è stato fatto ieri, durante le opere generali di bonifica della zona intraprese dalla ditta incaricata. Recentemente, infatti, nel giro di circa dieci giorni, nel letto del fosso sono stati rinvenuti tre proiettili di mortaio inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale. Una scoperta, questa, che ha reso necessario un intervento di controllo più capillare dell'area, il quale ha costretto anche a sospendere i cantieri del progetto Piu Ways aperti in zona. Il Comune ha dunque affidato a una ditta specializzata i lavori di bonifica dell'intera area. Ed è proprio durante queste opere che, ieri, sono spuntate altre sei bombe, presumibilmente della stessa tipologia delle precedenti. Sarà compito degli artificieri offrire chiarimenti in merito e mettere in sicurezza l'area. Gli ordigni rinvenuti intorno a piazza della Repubblica, a Rosignano Solvay sono in tutto nove, almeno fino a ora. L'ipotesi del Comune è che «le bombe inesplose possano essere state portate a valle dal flusso d'acqua, nel corso degli anni, insieme ai numerosi detriti che si sono depositati nel botro innalzandone il fondo. I lavori di messa in sicurezza, infatti, si sono resi necessari per prevenire il rischio connesso al reticolo idraulico minore, a seguito degli eventi alluvionali che si sono verificati nel 2017 e che si stanno ripetendo con frequenza in tutta Italia a causa dei fenomeni legati al cambiamento climatico». Lo stop ai cantieri, dunque, prosegue. A causa di un intoppo che, dicono dal Comune, «era difficilmente prevedibile in fase di definizione del cronoprogramma».
5/12/18
 

                  Giugno 2020 - Riparte il cantiere infinito in piazza della Repubblica
Il 17 maggio del 2018 sono iniziati ufficialmente i lavori di riqualificazione di piazza e di via della Repubblica. Lavori che, sulla carta, sarebbero dovuti durare un solo anno. Siamo nel giugno del 2020 ed il cantiere è ancora aperto e i lavori sono ripartiti da poco dopo l'emergenza. La piazza, centrale a poco passi dalla via Aurelia, è recintata. Due anni di interventi, interrotti più volte. La prima interruzione a causa del ritrovamento di ordigni durante i lavori per mettere in sicurezza il botro che passa sotto la piazza. La seconda è quella per l'epidemia da Covid. Due anni di disagi per gli operatori e per i residenti, tra strade bloccate, sensi unici e polvere. Ieri gli operai stavano rivestendo con pannelli bianchi la struttura denominata Social Agorà. Una struttura in metallo che, nell'intenzione dell'amministrazione dovrà diventare un luogo di eventi. La pavimentazione della piazza è terminata, sono stati abbattuti i vecchi negozi che, sul lato sud, confinavano con i binari del treno; finito e piastrellato anche il marciapiede che corre lungo via Ciro Menotti ma, secondo i residenti e i commercianti, rimane i problema della viabilità. In particolare, un collegamento diretto tra la piazza e la stazione. Poco a monte, c'è via della Repubblica (dovrà diventare un percorso pedonale con attrezzature sportive) dove i lavori sono ancora in corso: cumuli di terra e mezzi meccanici. «Prima i lavori sono stati interrotti per gli ordigni - dice Tiziana Fedeli del negozio Giuntoli - poi il Covid. Ora ci stanno lavorando e sembra che tutto proceda. Rimane il problema del collegamento viario; per questo su via Menotti (strada che sfocia sulla piazza e dove si affacciano il maggior numero dei negozi) c'è poco passaggio». «Per andare alla stazione i cittadini debbono fare un lungo giro perché dalla piazza non c'è alcun collegamento - dice Maria Tripodi del negozio Pane e fantasia - il disagio più pesante lo abbiamo avuto quando hanno chiuso via Menotti alle auto. Adesso non vediamo l'ora che sia tutto finito. Unica cosa la viabilità e i parcheggi perché con la pista ciclabile ce ne sono un po' di meno». «E' una situazione brutta da vedere» dice Plinio Provinciali». Secondo Fabrizio Lenzi « i disagi adesso sono altri. Come il disagio sociale o la chiusura di alcun uffici utili ai cittadini». «l momento è critico e difficile - dice Francesco Cannizzo del Bar Centro - e lo sarà anche per coloro che stanno lavorando sul cantiere. Alla fine speriamo che il progetto serva ad abbellire il territorio». A pochi metri di distanza dalla piazza un altro cantiere, quello dell'ex biblioteca :«Le persone - continua Cannizzo - non possono più posteggiare in quell'area e dunque lasciano la propria auto lungo la via Aurelia. Avevamo chiesto fosse istituito il disco orario ma non abbiamo visto niente». «La mia famiglia vive qui dagli anni Cinquanta - dice Luca Picchi - ho visto i progetti della piazza. Unica cosa che mi lascia perplesso è la viabilità in particolare un accesso che colleghi piazza della Repubblica alla stazione ferroviaria. E' un disagio fare un lungo giro per arrivare alla stazione. Quando è orario di uscita o entrata a scuola si erano ingorghi e disagi . Bene la pista ciclabile così come il nuovo marciapiede su Ciro Menotti. Come suggerimento per i parcheggi, proporrei un passaggio pedonale tra via Menotti e gli stalli subito oltre il botro, in via della Costituzione»
. A. Bernardeschi  12/6/2020.
 

Luglio 2020 - Il Social Agorà non convince: «Pare un palazzone sovietico»
Il Social Agorà in piazza della Repubblica a Rosignano Solvay, Giacomo Cantini, Maria Tripodi, Paolo Ceccone, Alessandro Giudici, Paola Orlandi e Alessandro Contarini.
Residenti ed esercenti sono scettici sulla struttura di piazza della Repubblica a Rosignano: «Ha l’aspetto di un carcere, non si armonizza con il contesto in cui è inserito». A guardarlo bene «ricorda un carcere». Ma forse, osservandolo con maggior attenzione, «pare più un palazzone in stile sovietico». «Cos’è, la partenza della funivia per Marittimo? Mancano solo i cavi».
Il cosiddetto Social Agorà di Rosignano Solvay, all’interno del cantiere di piazza della Repubblica, sta prendendo forma. Si presenta con cilindri rossi e con uno scheletro d’acciaio ancora in fase di completamento. Un aspetto che convince poco residenti e commercianti. «Agorà la chiamano, ma un nome azzeccato con la “A” potrebbe essere Alcatraz, visto la “galera” che sta diventando - dice il rosignanese Giacomo Cantini - Che pena. E che delusione». Secondo lui sembra un carcere. E non è il solo. Ma la fantasia di chi osserva l’edificio si sbizzarrisce. Sui social è definito sia come un palazzone in stile sovietico sia come l’astronave di Guerre Stellari.
«Fatto così sembra la partenza di una funivia. Magari ci mettono i cavi e si arriva a Marittimo - dice Alessandro Giudici, del negozio elettrodomestici Giudici - È un casermone e, così com’è costruito, toglie spazio alla piazza. È troppo grande e poi non corrisponde alla rappresentazione grafica che ci fecero vedere prima di costruirlo». Non è l’unico a pensarla così.
«Io avrei evitato di creare un baraccone del genere sinceramente», dice Paola Orlandi, che è a Rosignano in vacanza. «Bello bello non è. Poi per fare questi lavori hanno bloccato per tanto tempo l’ascensore», sottolinea Alessandro Contarino, che lavora dietro l’angolo.
«Secondo me avrebbero potuto progettare in maniera diversa quella costruzione -dice Paolo Ceccone, rosignanese - Forse qualcosa di un po’ più snello sarebbe stato maggiormente gradevole alla vista. Così non si intona per niente al contesto in cui è inserito. Però per farmi un’opinione definitiva sulla piazza aspetto che siano finiti i lavori».
Oltre all’aspetto, considerato da tanti poco bello, c’è un altro interrogativo che ronza nella testa di chi frequenta la zona e riguarda il fine del Social Agorà. «Per me l’aspetto è secondario, l’importante è che sia un edificio funzionale - afferma Maria Tripodi, Pane e fantasia - Però non ho ancora capito bene a che cosa servirà. Spero che, a lavori finiti, la nuova piazza sia funzionale. Vista la durata dei cantieri mi sembra il minimo».
«Per il Social Agorà c’è chi dice che diventerà un centro di aggregazione e chi sostiene che all’interno ci sarà anche un bar - aggiunge Giudici - Io non ho ancora capito per cosa sarà utilizzato. Per ora mi sembra un capannone».
Ma potrebbe anche sembrare «l’aeroporto di Rosignano», scrive qualcuno su Facebook, oppure «la succursale delle acciaierie». Come quando guardando il cielo diamo una forma alle nuvole, osservando il Social Agorà i rosignanesi si inventano le funzioni più fantasiose, sempre con un pizzico di ironia. Alle fine emerge l’insoddisfazione di trovarsi di fronte, dopo tanto tempo, ad un edificio non all’altezza delle aspettative. Ma c’è anche la curiosità di vedere come sarà la piazza una volta finita, con la panchine, le piste per gli skate e tutto il resto. «Speriamo che la zona risulti valorizzata. Sarebbe bello avare una piazza da sfruttare», conclude Tripodi.
C. Guarino 20 Luglio 2020
 
SOCIAL AGORÀ: TANTE PERSONE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CONCLUSIVA DEL PERCORSO DI ASCOLTO E PARTECIPAZIONE
Si è tenuta nella serata del 28 settembre l'assemblea pubblica conclusiva del percorso di ascolto e partecipazione legato alla gestione della Social Agorà, l'intervento del progetto Piu Ways che ha riqualificato e rinnovato piazza della Repubblica. Alla presenza del Sindaco Daniele Donati e degli Assessori Alice Prinetti e Beniamino Franceschini, è stata effettuata la restituzione dei risultati del percorso di partecipazione che l'amministrazione, con la collaborazione del Nuovo Incubatore di Rosignano, ha realizzato nel mese di febbraio 2020 prima delle chiusure dovute alla pandemia da Covid-19.
Il percorso di ascolto si è sviluppato con l'obiettivo di individuare possibili idee e modalità gestionali dello spazio coperto ad uso punto ristoro/bar collocato al centro della piazza oltre ai possibili utilizzi dello spazio coperto sotto la nuova loggia rossa. L'Assessore alla partecipazione Beniamino Franceschini ha illustrato tutte le idee che sono emerse dal percorso di ascolto articolato in tre incontri uno dedicato al tema "Cibo e Benessere", uno dedicato alle Associazioni di Categoria ed infine uno dedicato ad "Arte e Cultura". L'Assessore ha sottolineato in particolare il ruolo delle funzioni che devono esser previste nello spazio, che non si esauriscono nel punto di somministrazione, ma si articolano a vari livelli con particolare attenzione ad iniziative di aggregazione, allo sport all'aria aperta, alla cultura nonché alla promozione turistica.
L'Assessore Alice Prinetti ha invece illustrato il percorso amministrativo che seguirà il processo di partecipazione. I risultati della partecipazione, infatti, si tradurranno in una delibera di indirizzo che la giunta approverà nei prossimi giorni contenente le linee guida che gli uffici comunali dovranno seguire per la predisposizione del bando di gara per l'affidamento della gestione. La gara riguarderà la concessione dello spazio ad uso punto ristoro/bar con porzione di area del loggiato ad uso esclusivo e la gestione della loggia per iniziative commerciali, culturali e turistiche. Al bando potranno partecipare imprese singole oppure raggruppamenti temporanei anche in collaborazione con soggetti del terzo settore. La concessione avrà durata di 10 anni, sarà assegnata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (il criterio che ai sensi del codice degli appalti permette di valutare la qualità della proposta e marginalmente il valore economico della stessa) e prevederà premialità per chi proporrà idee ed iniziative gestionali anche dello spazio plein air il percorso di sport all'aperto realizzato in Via della Repubblica.
«La discussione e si sono sviluppati durante questo incontro e nel percorso partecipativo precedente – ha detto il Sindaco Daniele Donati durante l’assemblea – dimostrano che l’obiettivo di riqualificare e valorizzare l’area di piazza della Repubblica è stato ampiamente raggiunto. Questa struttura, infatti, sta già richiamando e attirando tantissime persone, in primis i giovani, ed è pronta per diventare un punto nevralgico della socialità di Rosignano».
La serata, nonostante le limitazioni dovute ai protocolli di sicurezza anti Covid-19, ha visto la partecipazione interessata di tanti cittadini e cittadine che hanno potuto esprimere le loro osservazioni in un'ottica di collaborazione costruttiva con l'Amministrazione.
CRM
 

 18 ottobre 2020 - Considerazioni
Avevo promesso di tornare a commentare questo edificio dopo che l'avevo visto, visitato, attraversato.
Questo commento arriva un po' tardi rispetto al dibattito in corso quando l'A.C. stava per decidere quale destinazione avrebbe dovuto avere.
Le foto sono mie, a riprova che la nuova struttura l'ho visitata, e il tempo che ci ho messo per arrivare a questo commento mi è stato necessario per capire bene cosa fosse questa costruzione in metallo e le valenze che essa ha.
Due gli argomenti:
1) La destinazione d'uso  - 2) L'architettura
1) Destinazione d'uso
Sulla destinazione d'uso sono sconcertato: un consigliere comunale mi ha detto che nel concorso di progettazione non era indicata la destinazione d'uso, per cui si attendeva il "dibattito pubblico" a edificio fatto per decidere come utilizzarlo. Un modo quantomeno
bizzarro di procedere, forse anche foriero di scorrettezze procedurali. Può una amministrazione pubblica bandire un concorso di progettazione per un edificio che non ha destinazione d'uso? Del tipo "Stanziamo 1 MI. di euro per costruire,..,boh, si vedrà dopo
che cosa". Non è argomento da Corte dei Conti? Butto li eh?
Ma questo non mi interessa, oramai l`edificio è su. Si potrebbe abbattere, dice qualcuno, anzi si dovrebbe abbattere dice qualche altro,
Il problema è che questa costruzione non suggerisce alcun utilizzo.
Almeno io non ne vedo. Non ha dimensioni da raduno pubblico, possiede i pilastri inclinati che, oggettivamente, stanno tra le palle per qualsiasi cosa si tenti di fare là sotto, sia nello spazio esterno che in quello interno. Difficile, molto difficile trovare un destino a
quest'oggetto. So che poi l'assemblea pubblica si è fatta, ma non so cosa è uscito da questo raduno, qualcuno mi illumini, per favore. Mi chiedo dove sono il rapporto stretto tra spazio e attività ospitata, tra forme architettoniche legate ad una funzione dell'edificio. Si
sa che cos'è il Genius Loci e la memoria del luogo? Se poi parliamo di percezione spaziale, che lega indissolubilmente e fisicamente il visitatore all'edificio e a i suoi spazi interni ed esterni, proprio non ci siamo: si entra in quale edificio qua? Che cosa si sta per
attraversare? Che cosa si attraversa e che cosa si è attraversato, ammesso che si riesca a percepire di esserci entrati? Che relazione sento tra me e lo spazio che mi ospita?
2) Sull'architettura.
il progettista aveva un grosso problema, ovvero quello di risolvere una piazza che è sempre stata punto nevralgico della vita sociale di Rosignano e la scelta di mettere al centro un edificio è la soluzione giusta, per uno spiazzo aperto che di "piazza" ha solo il concetto nella memoria dei solvaini over 50. Per le generazioni successive, quelle post sovrappasso e post sottopasso, per capirci, la piazza "delle sbarre" come la si chiamava trenta e più anni fa è solo uno piazzo in mezzo a edifici di media qualità, e raccordi stradali posizionati con poco ordine. Giusto quindi mettere un edificio importante al centro.
Ma che caratteristiche dovrebbe avere questo edificio? Molto, molto precise.
- Importanza sopra soglia. Perché se deve riqualiflcare la piazza deve essere importante, e l'importanza in architettura è coniugabile con bellezza, raffinatezza, modernità, fruibilità, almeno.
- 4 facciate principali. Se l'edificio deve stare al centro, deve necessariamente avere 4 facciate principali, Lapalisse insegna, qui non centra neanche l'architettura, è una questione di buon senso.
- Attrattiva. Una volta costruito deve attirare la gente, chiunque essa sia e indipendentemente dalla destinazione a cui è affidato. Deve essere un posto Bello, con la maiuscola, dove a chiunque venga voglia di andare anche solo per stare bene con sé stesso, con un amico, con l'amante.
Bastano queste tre caratteristiche? Non sono poche, e sono anche molto difficili da trovare in una fase progettuale di un edificio.
Ne aggiungiamo altre?
- Capacità di rigenerare un sito. Se è un edificio che serve a riqualificare una piazza e per di più sta in mezzo, allora a livello percettivo deve essere in grado di ridisegnare il paesaggio, migliorandolo qualitativamente. E' il suo dovere, se si vuole rigenerare un luogo.
- Collegamento con la memoria. Non è un obbligo, specie in una località "nuova" come Rosignano. Ma insomma, un po' di memoria quel luogo ce l'ha, la buttiamo via?
Quindi il tema non era per niente facile.
E se devo vedere tutte le caratteristiche che io ritengo fondamentali, visibile da tutti appena si attraversa il paese sia in treno che in auto, mi dispiace, non le vedo. Per quanto mi sforzi, non ne trovo.

Una grande occasione persa, questo vedo.
Vedo un edificio senza valore, senza identità, posato casualmente in mezzo ad uno spiazzo, che non mi muove nulla, per di più con la facciata posteriore rivolta verso la ferrovia e l'Aurelia.
L'utilizzo del metallo pressoché ovunque lo rende goffo e pesante e l'utilizzo dei pannelli minerali a vista, alla maniera di Mario Botta, a che servono? Che cosa devono isolare sul soffitto della parte all'aperto? Sarò duro, ma questi sono errori da principiante.
Faccio proprio fatica a comprendere la costruzione, sono pregevoli e ben realizzate le pavimentazioni e i raccordi, ma...non sono l'edificio. Ho deciso, non mi piace.
Quando sarà che Rosignano Solvay si doterà di un vero centro urbano? Poteva cogliere l'occasione e farlo qui. Questo poteva essere il centro nuovo e vero di Rosignano Solvay (a proposito, lo si cambia il cognome alla località? Sarebbe ora, no?)
Forse ha ragione mio fratello Andrea che mi ha accompagnato nella visita. E' rimasto muto per un bel po' e poi mi ha detto secco: "Boia dé, me l'avevano detto che era brutto, ma mia cosi! Un pensavo proprio! O a che cosa si sono ispirati, al pacchetto delle Marlboro?"
In fondo, a pensarci, quando uno ha carenza di idee progettuali, qualsiasi appiglio va bene.
Drago Filippo

Rosignano Solvay: cade sotto la potenza delle gru la biblioteca di via del Popolo - Al posto dell’immobile sorgerà l’InnovaLab dei saperi. Spesa di 1,8 milioni per la realizzazione.
Sta vendendo giù, pezzo dopo pezzo, l’ex biblioteca comunale di via del Popolo a Rosignano Solvay. Dell’immobile, inaugurato come centro commerciale nel 1963 e poi trasformato in biblioteca, non rimangono che poche macerie. Una grossa gru ha portato via tetto e pareti incastonate tra altre due case, una in via del Popolo e l’altra in via Tripoli. Due storiche villette che fanno parte di quella zona a mare di Rosignano Solvay tra la via Aurelia e piazza della Quattro Repubbliche marinare. Uno spazio vuoto che verrà riempito, secondo il progetto Piu Ways, da un nuovo e moderno edificio che si svilupperà su due piani per un’altezza di circa 8 metri e mezzo. Qui troverà posto “L’innovaLab laboratorio dei saperi”. Un centro «con spazi destinati a scambi culturali - dice il sindaco Daniele Donati - che è nato con l’obiettivo quello di sviluppare le competenze professionali. Non mancheranno incontri anche tra artigiani che potranno diffondere le proprie competenze ai più giovani interessati ad apprendere un mestiere. Sarà sviluppata l’area della progettualità attraverso il coworking, un ambiente di lavoro condiviso». Il costo dell’operazione si aggira sul milione e 800mila euro.
«Terminato l’abbattimento - spiega l’assessore alla qualità urbana Giovanni Bracci - inizierà la ricostruzione». I tempi non saranno brevi, «occorrerà circa un anno - dice l’assessore - nella speranza che il cantiere non si interrompa per problemi legati alla pandemia». I non più giovanissimi guardano quelle gru che hanno demolito, oltre alla palazzina, anche un pezzo di storia di Rosignano Solvay. Perché, almeno fino al 1982, quell’immobile ad angolo tra via del Popolo e via Tripoli, aveva rappresentato il centro della frazione. Prima di essere trasformata in biblioteca comunale, nel 1983 con la giunta del sindaco Danesin, quella casa a due piani è stata il primo supermercato locale Coop Toscana Lazio nato dalla cooperativa “La Fratellanza”. Un supermercato a due piani, con scala mobile come a quei tempi le si vedevano solo nelle città, dove al piano terra venivano venduti prodotti alimentari e, al primo piano elettrodomestici, vestiti e cartolibreria. Un supermercato moderno, nato negli anni del boom economico italiano, attrattiva di tutti i giovani della zona. Poi la biblioteca comunale nel 1983, quando la Coop decise di investire in un nuovo supermercato in via Musselbourg. La biblioteca venne trasferita in via Cairoli e oggi si trova alle Creste. Dal 2004 il Comune ha messo all’asta più volte lo stabile di via del Popolo destinato ad ospitare negozi al piano terra e appartamenti al primo piano. Fino al progetto Piu Ways che prevede, appunto, l’abbattimento della struttura e la costruzione di uno stabile moderno e polifunzionale
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A. Bernardeschi 26/10/2020.
 

13 Novembre 2020 - Rosignano, caos e assembramenti al nuovo skatepark di piazza della Repubblica: «Presto un regolamento»
Fioccano lamentele e segnalazioni. Il sindaco Daniele Donati annuncia che saranno date indicazioni per un giusto utilizzo della struttura 

Un regolamento per usufruire dello skatepark in via della Repubblica con una segnaletica per facilitare il suo utilizzo. Questi alcuni degli obiettivi dell’amministrazione comunale dopo segnalazioni relative ad assembramenti di ragazzi, alcuni senza mascherina, e confusione durante l’orario di apertura delle scuole. Quel parco, inaugurato il 15 ottobre scorso che sta diventando un punto di ritrovo per molti giovani che praticano questo sport, è stato realizzato nel centro urbano e in particolare nell’area libera tra le scuole primarie, medie e Istituto alberghiero. I ragazzi arrivano tutti i giorni, alla spicciolata, attorno alle 12,30. Posizionano lo skate all’interno della pista e iniziano con il riscaldamento. Cavalcano la tavola con acrobazie; partono gli “ollie”, ossia sollevamenti con la tavola per poi ricadere a terra, i kick-flip con colpi allo skate, rotazione e caduta a terra. Dieci e più ragazzi che si sfidano in bravura nel piccolo parco; ma ogni caduta a terra dello skate fa rumore. Colpi secchi uno dietro l’altro che rimbombano tra gli edifici. Alcune volte anche la musica ad alto volume perché cavalcare la tavola a ritmo è ancora più elettrizzante. Nel primo pomeriggio arrivano anche i ragazzini sui pattini a rotelle o in bicicletta accompagnati da genitori o nonni. Non potrebbero usufruire dello skatepark ma l’area è pubblica e nessuno sorveglia.
«Abbiamo avuto lamentele e segnalazioni anche da parte delle scuole – ammette il sindaco Daniele Donati – per questo motivo stiamo pensando ad un Regolamento per l’uso dell’area». Un’area che secondo il primo cittadino «è e dovrà rimanere ad uso pubblico ma per la quale è necessario definire l’utilizzo». Perché se da un lato Donati riconosce l’importanza sociale di questo parco dove ogni pomeriggio si radunano tanti ragazzi e bambini accompagnati dalle famiglia «dall’altra dobbiamo garantire un utilizzo idoneo della zona. È importante per questo definire con quali mezzi sia possibile accedere all’interno dello skatepark. No, ad esempio, ai pattini a rotelle». Intanto ieri pomeriggio durante la seduta del consiglio comunale, il gruppo Rosignano in Comune ha presentato una interpellanza per chiedere l’installazione di cartelloni per regolamentare e facilitare l’accesso al parco in modo che la pista venga utilizzata in maniera corretta. «Nel Regolamento – continua l’assessore alle politiche Beniamino Franceschini – stiamo pensando di inserire anche una tabella oraria in modo che l’utilizzo della pista, o di alcune attività che vi si svolgono, non avvenga in orario sovrapponibile quello scolastico». Orari durante i quali i fruitori della skatepark dovranno stare attenti a non creare troppo rumore. «In sintesi stiamo lavorando ad un documento con regole precise – continua Donati – una volta stabilite ed entrate in vigore le regole, dobbiamo decidere lo strumento più idoneo per farle rispettare. Strumento che potrà essere anche un’ordinanza. Tutto ciò senza dimenticare che lo skatepark così come il percorso con gli attrezzi sportivi all’aperto che si trovano su tutta via della Repubblica, sta diventando un punto importante di aggregazione e socializzazione per i giovani». E proprio per questo un luogo che, in futuro dovrà essere sorvegliato. In tal senso il Comune spinge sul progetto, effettuato con l’Anci, relativo agli “operatori di strada”. «Si tratta di persone formate da Anci – continua Franceschini – che dovranno monitorare il territorio per intercettare fenomeni di marginalità sociale giovanile. Uno dei punti indicati come presidio sarà proprio via della Repubblica».
A. Bernardeschi

 

14 Dicembre 2020 - Lo skate park diventa pericoloso «I bimbi ci vanno con le biciclette»

I giovani che lo usano per lo sport: «Ci sono stati incidenti chiediamo al Comune che non diventi un parco giochi»

Da una parte ci sono una cinquantina di skaters, dall'altra decine di bambini che giocano nell'isola verde di viale della Repubblica, circondata da più scuole. Nel mezzo c'è uno skate park che fa invidia a molti giovani appassionati di questa disciplina. Uno sport che si sta affermando anche nel nostro paese, sia con i pattini da rampa (non quelli a rotelle) che con le tavole. C'è un problema, però, che in questa area vanno a collidere due mondi, quello, appunto, di giovani appassionati e quello delle famiglie con figli piccoli che usano lo spazio come parco giochi. Una situazione che sta registrando momenti di tensione e incidenti potenzialmente pericolosi. Il gruppo di giovani sportivi chiede dunque un ultimo passo all'amministrazione comunale, un regolamento per l'accesso all'area che eviti sovrapposizioni infelici.
A illustrate le difficoltà che si creano è Francesco Mastrullo che da venti anni pratica questo sport su rotelle e ha visitato skate park in tutto il mondo, dall'Europa del Nord agli Stati Uniti. «Questa struttura molto bella, tutta di cemento, viene usata purtroppo come parco giochi - racconta - ci sono bambini in bicicletta, oppure con il monopattino. Le rampe vengono usate come scivoli e addirittura è capitato anche che le tavole siano lanciate in aria. Tutto questo quando ci sono altre persone che usano lo spazio per lo scopo con cui è nato, come un vero e proprio skate park». «Ci siamo trovati in situazioni spiacevoli - va avanti Mastrullo che parla a nome del gruppo di appassionati - per evitare di finire contro un bambino che all'improvviso mi è comparso davanti e mi ha tagliato la strada, sono caduto. Un altro ragazzo, invece, con la tavola per poco non è atterrato sopra un altro bambino in bici». E aggiunge: «Abbiamo parlato anche con i loro genitori e ci sono state tensioni - va avanti - in alcuni non c'è la consapevolezza che questo luogo non può essere utilizzato in questo modo. Poi, invece, ci sono anche madri e padri che portano i figli con le protezioni necessarie, casco e altri dispositivi, per farli iniziare questo sport nella maniera giusta». Da qui Mastrullo ha scritto un post su Facebook per esternare la situazione e far presente le loro preoccupazioni. «Vogliamo mettere a conoscenza il Comune di queste criticità - va avanti - sarebbe necessario un regolamento con delle norme da rispettare. Tra queste: usare le protezioni, che non si può andare in bici, il divieto con i pattini a rotelle, con i monopattini. E i genitori devono sempre avere sotto controllo i figli». E infine «dare sempre le precedenze». Gli appassionati aggiungono: «Siamo disposti anche a collaborare con l'amministrazione, noi abbiamo esperienza in questo campo. L'importante è tutelare tutti perché se noi investiamo un bambino in bicicletta rischiamo di essere denunciati dai genitori. Se invece ci sono delle regole precise questo rischio non lo corriamo». Per Mastrullo «sarebbe importante anche mettere una recinzione perché come già successo per la struttura che c'era 10 anni fa a Rosignano di fronte alla biblioteca comunale il rischio è che entrino con i motorini». Ma, come spiega l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Bracci, che ha curato la realizzazione dell'impianto, « l'impianto è terminato e non sono previsti altri interventi».
Lucia Aterini.
 

              

4 Gennaio 2021 - "Piazza della Repubblica così è isolata" Mercati, sport e musica: ecco le proposte

Qualcuno propende per una galleria commerciale che ospiti ogni mattina un mercato ortofrutticolo, altri suggeriscono di utilizzare la
struttura per gli allenamenti, soprattutto nel periodo estivo, di sport individuali come le arti marziali. E c'è chi trasformerebbe l'edificio in un circolo per scacchi e gioco delle carte, così che possa essere frequentato da persone di tutte le età. Mentre l'amministrazione dopo un percorso di partecipazione che ha previsto una serie di riunioni con cittadini e commercianti, nei mesi scorsi ha annunciato l'iter per affidare la gestione del Social agorà. I negozianti del centro di Rosignano ipotizzano come utilizzare l'area. E, soprattutto, come renderla sempre più un crocevia per la comunità. Ecco che in molti fanno notare come, nonostante la totale ristrutturazione della piazza, l'area risulti ancora totalmente separata dalla parte a mare di Rosignano. «Deve essere trovata la ricetta - spiega Teddy Ticciati di Lida calzature - di aggregare persone. E' una piazza grande, c'è molto spazio da usare che chiaramente va collegato al percorso sport e benessere creato su via della Repubblica. Claudio Lodovichi della Bottega del caffè, ricorda che «il progetto iniziale era quello di riunire sotto la galleria,  magari due volte a settimana, un mercatino di produttori agricoli a km zero. D`altronde la struttura realizzata non è particolarmente snella e ha caratteristiche molto particolari. Il problema è che un mercato, seppur con un numero ristretto di banchi, richiede parcheggi, che invece nella nuova piazza della Repubblica non ci sono. E poi è evidente che nonostante l'intervento di ristrutturazione, la piazza è ancora isolata rispetto al contesto circostante». Sulla stessa lunghezza d'onda Luca Cucchiara, titolare dell'omonima pasticceria e tabaccheria, che
ricorda come «anche durante gli incontri con il Comune, ho fatto presente che la struttura in mezzo alla piana aveva senso se veniva fatto un collegamento pedonale e ciclabile tra la zona a mare e quella a monte. Cosi significa create l'ennesima frattura per il paese. E' indispensabile dare fluidità agli spostamenti con ampie rampe sotterranee o sopra i binari, cos' da creare un percorso che, idealmente possa collegare punta Righini all'area sport e benessere su via della Repubblica e possa essere usato da pedoni, persone in bici, sullo skate o sui pattini». Insiste sulla necessità di azzerare la frattura creata dai binari anche Francesco Cannizzo, del Bar Centro. «Nell'area è stato fatto un bel lavoro, prima era inguardabile ora è una piazza. Secondo me un mercato tutte le mattine potrebbe creare occupazione cd essere un richiamo. Certo, la nuova piazza va collegata meglio al mare. E se Emiliano Gronchi della gioielleria Marivera, ipotizza «di trasformare la struttura in qualcosa di sfruttabile in tutte le stagioni, penso a un centro per le arti marziali, o a un circolo per il gioco delle carte e degli scacchi». Grazia Cantini, dell'omonima ferramenta si scaglia contro «
l'isolamento in cui la nuova viabilità creata
con la ristrutturazione della piazza. Pensavo che via Aldo Moro e via della Costituzione restassero collegate. Cosi la stazione è isolata, non e un buon servizio». Quanto all'utilizzo, «farei mercatini a girare: una volta al mese banchi dell'usato, poi a km zero. E poi iniziative musicali estive. L'importante e darlo in gestione a qualche soggetto esterno al Comune.
Anna Cecchini

 

11 Gennaio 2021 - Il Comune ha deciso il bando per assegnare la gestione della nuova struttura di piazza della Repubblica - Al Social Agorà un locale di ritrovo da 120 metri più 40 sotto il loggiato.
Un bar, un ristorante o un locale di ritrovo in piazza della Repubblica. La giunta ha dettato le linee guida su come potrà essere utilizzato l'immobile realizzato in piazza della Repubblica. Il fondo chiuso, di 120 metri quadrati, sotto il loggiato, sarà destinato ad attività commerciale. In più, chi vincerà la gara, potrà usufruire di 40 metri quadrati del loggiato per varie attività, eventi o manifestazioni. Un fondo con cucina. Essendo il fondo commerciale provvisto di un locale da utilizzare come dispensa, cucina o magazzino e dotato dell'impiantistica necessaria per la predisposizione e il montaggio di arredi e attrezzature attinenti all'attività di bar e piccola ristorazione, appare chiaro che l'intenzione sarà quella di aprire, nella piazza rinnovata, un ristorante, un bar o comunque un luogo di ritrovo. «Ma non è detto - dice l'assessore al commercio Alice Prinetti - potrebbero essere presentati anche progetti innovativi».
Due anni di lavori  - I lavori della piazza e del Social Agorà sono iniziati nel maggio 2018; un cantiere infinito, caratterizzato da varie interruzioni sia per il ritrovamento di bombe della seconda guerra mondiale sia per il lockdown dovuto al Covid. Un cantiere che, per i ritardi e l'estetica, si è portato dietro molte proteste da parte di residenti e operatori commerciali del luogo. È stato progettato dall'architetto Pierluigi Feltri, dello studio associato "Una 2" di Genova, che dopo aver progettato il centro culturale Le Creste ha ottenuto dal Comune di Rosignano anche l'affidamento per il piano di riqualificazione di piazza della Repubblica, a Rosignano Solvay.
Incontri pubblici  - Il Comune ha organizzato fin dal febbraio scorso un confronto coi cittadini e le associazioni di categoria per definire l'utilizzo della struttura, un percorso di partecipazione che si è concluso nel settembre 2020 all'auditorium di piazza del Mercato con un incontro pubblico. Durante il percorso sono stati organizzati tre incontri ("Cibo e benessere" , "Politiche economiche" e "Arte e cultura" ). L'obiettivo era di raccogliere idee, spunti e osservazioni per la definizione di una governance di Social Agorà. L'assemblea finale ha visto la presenza del sindaco Daniele Donati e degli assessori Alice Prinetti e Beniamino Franceschini per presentare alla cittadinanza i risultati di questo percorso di partecipazione e le linee guida del bando. La piazza è stata aperta al pubblico nell'agosto 2020. Nelle linee guida l'amministrazione comunale si è data la possibilità di utilizzare la loggia coperta per proprie manifestazioni ed iniziative, per un numero di dieci all'anno; in queste occasioni il gestore è tenuto a mantenere aperta la struttura anche al fine di rendere fruibili i relativi servizi igienici.
Mercatini e feste
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«In più - spiega Prinetti - sarà data la possibilità di effettuare mercatini per non più di un fine settimana al mese, in modo da non farli coincidere con altre manifestazioni simili organizzate da associazioni». Anche il concessionario, per non più di dieci giorni l'anno, potrà utilizzare, senza oneri aggiuntivi a suo carico, la loggia e la piazza pubblica per l'organizzazione di eventi e iniziative culturali, sociali, turistico-ricreative e comunque di promozione del territorio. «Potranno essere organizzate varie manifestazioni, dai mercati ad eventi culturali o musicali - dice Prinetti - così da mantenere sempre viva la piazza». Inoltre, chi vincerà la gara, dovrà coordinare l'utilizzo della loggia pubblica e della piazza da parte di eventuali altre associazioni interessate ad organizzare eventi e iniziative compatibili con le caratteristiche della struttura e degli spazi.
Una gestione di 12 anni
- La struttura verrà data in gestione per 12 anni. «In modo che il concessionario - dice l'assessore al commercio - possa rientrare nei costi che dovrà sostenere per l'apertura del locale». Il Comune, in base ai risultati raggiunti dal gestore, potrà rinnovare il rapporto per altri sei anni. Anche chi gestirà il Music Box potrà utilizzare la loggia e la piazza per tre giorni all'anno. «Il bando uscirà tra breve - conclude Prinetti - e le proposte saranno valutate sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa». Per la determinazione del canone di concessione da porre a base di gara si terrà conto delle spese che dovrà effettuare il concessionario, compresi gli investimenti da ammortizzare nel periodo di durata del rapporto, per garantire la sostenibilità economico-finanziaria della gestione complessiva dell'immobile. Alessandra Bernardeschi.

Rosignano Solvay oggi