Rosignano Solvay oggi   

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2010-2012 - Montaggio ascensori all'ex passaggio a livello. Seguiamo i fatti sulle cronache locali

3-12-2012 - Attivati i due ascensori al sottopasso sull’Aurelia - In funzione anche le telecamere collegate con la Pubblica assistenza Si chiude un iter tormentato. Resta aperta la partita della riqualificazione
Dopo un anno e mezzo di lavori e polemiche sono stati attivati i due ascensori che, a Rosignano Solvay, collegano via del Popolo con piazza della Repubblica. L’avviso ai cittadini è stato dato senza clamore, attraverso due fogli dove viene comunicato che i due mezzi pubblici sono in funzione. Superati dunque i collaudi, effettuati dai tecnici dell’ufficio speciale trasporti fissi (gli ascensori si configurano come mezzi di trasporto pubblico). Attivate anche le telecamere, collegate 24 ore su 24 con un centralino della Pubblica assistenza. «Adesso – dice l’assessore Lilia Benini – dovremo restaurare i murales eseguiti da un gruppo di ragazzi di Rosignano all’interno del sottopasso». Murales che avrebbero dovuto abbellire il cunicolo che passa sotto i binari del treno, ma che furono danneggiati a colpi di vernice nell’agosto scorso a pochi giorni dalla loro inaugurazione. «Inoltre dovremo installare, su piazza della Repubblica, dissuasori in cemento perché abbiamo visto che le auto vengono posteggiate vicine all’ascensore che potrebbe essere danneggiato». Finisce così una vicenda durata più di due anni ossia da quando le Ferrovie decisero di chiudere il passaggio a livello nella zona centrale dell’Aurelia. I lavori per la realizzazione dei due ascensori sono iniziati l'11 aprile 2011. Dovevano concludersi l'8 agosto dello stesso anno. Nonostante la necessità di abbattere le barriere architettoniche di un sottopasso che funge da fulcro per Rosignano Solvay perché collega la zona a mare dalla parte a monte, gli interventi si sono prolungati nel tempo accumulando ritardi. Problemi tecnici che hanno rallentato i lavori, due gare d'appalto distinte, ma anche atti vandalici come quello accaduto a giugno quando, montati gli ascensori, ignoti hanno infranto uno dei vetri. A meno di due mesi di distanza a essere presi di mira sono stati i murales appena inaugurati. Intanto i costi sono aumentati. E se oggi la vicenda ascensori può dirsi finalmente conclusa, rimane aperta con le Ferrovie la riqualificazione dell’area attorno alle sbarre chiuse del passaggio a livello. Una chiusura che doveva essere provvisoria ma che, invece, è rimasta tale da oltre tre anni. Aperta con le Ferrovie anche la riqualificazione di un altro sottopasso, quello di via del Fante sempre sull’Aurelia a Rosignano Solvay. Qui il montacarichi non ha mai funzionato. «Il progetto preliminare è già stato inviato alle Ferrovie – dice Benini – inoltre sono state previste nel programma pluriennale degli interventi pubblici le risorse necessarie ai lavori”. In pratica il montacarichi, che ha creato così tanti problemi da essere disattivato, verrà sostituito da una rampa che sboccherà proprio sull’Aurelia. Alessandra Bernardeschi
13-11-2012 - Ascensori, il Comune attende il ministero. Immorali (U.tecnico): «Iter più complesso perché sono strutture ad uso pubblico»
Nei giorni scorsi i tecnici dell’Ustef, ufficio speciale trasporti fissi, hanno dato il primo ok agli ascensori posizionati a Rosignano Solvay tra via del Popolo e Piazza della Repubblica. Ci vorrà un secondo sopralluogo prima che lo stesso Ustef invii tutto l’incartamento a Roma per la firma del responsabile che dovrà dare il nullaosta affinché i due mezzi possano essere definitivamente attivati. Un secondo sopralluogo che è atteso nei prossimi giorni. La speranza è che, se non si frappongono imprevisti, la vicenda possa dirsi finalmente conclusa prima della fine dell’anno. Nel frattempo Andrea Immorali, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, dopo il dibattito che la scorsa settimana ha acceso la discussione tra i consiglieri comunali, in particolare Giacomo Luppichini, precisa che: «L’Ustif stesso è organo del ministero; noi facciamo riferimento alla sede decentrata di Firenze i cui tecnici hanno il compito di effettuare i sopralluoghi ed i collaudi. È lo stesso Ustif di Firenze che invierà tutta la documentazione a Roma ossia al loro dirigente responsabile che deve dare l’autorizzazione definitiva. Quindi il Comune dovrà tornare a Firenze per riprendersi la documentazione». «L’Ufficio tecnico – precisa Immorali - era al corrente dell’iter burocratico procedurale necessario per i due ascensori». Un iter più complesso rispetto all’installazione di ascensori all’interno di edifici privati «o anche all’interno di dello stesso palazzo comunale – precisa Immorali – perché i due mezzi si configurano ad uso pubblico e dunque debbono seguire il regime normativo previsto per il trasporto pubblico». Un regime normativo certamente più complesso, come ha ricordato lo stesso assessore Lilia Benini. «Ma che l’Ufficio tecnico ha seguito passo passo. È bene precisare – continua Immorali – che tutti i compiti relativi agli uffici comunali sono ormai conclusi. A questo punto dobbiamo attendere il secondo collaudo da parte dell’Ustef e la firma che deve arrivare dal Ministero. In questo momento, dunque, il Comune è un soggetto passivo, ossia deve attendere i tempi del Ministero. Ci dispiace sentir dire che i tecnici del Comune non erano a conoscenza dell’iter. Forse si è trattato di un fraintendimento». A.B.
7-11-2012 - Ascensori, è telenovela serve l’ok del Ministero.
Gli impianti nel centro di Rosignano Solvay sono montati da tempo, ma l’iter per l’accensione si complica sempre di più. Benini: «Andrò a Roma di persona». Non basta più neanche il nullaosta della Regione. Ci vorrà l’ok del Ministero prima che a Rosignano Solvay gli ascensori posizionati tra via del Popolo e piazza della Repubblica possano iniziare a funzionare. Intanto in questa settimana potrebbe sbloccarsi qualcosa. Infatti, sono attesi dall’amministrazione comunale, i tecnici dell’Ustef (Ufficio speciale trasporti impianti fissi Toscana) che dovrebbero procedere con il primo collaudo. Purtroppo però, una volta terminati i collaudi, tutto l’incartamento andrà inviato al Ministero: «Per accorciare i tempi di attesa - dice l’assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - porterò personalmente al Ministero tutto l’incartamento. Ma, purtroppo, questo è l’iter burocratico». Un iter collegato al fatto «che i due ascensori si configurano come trasporto pubblico». Da qui la necessità dei collaudi e del nullaosta del Ministero. Il timore è che la già lunga vicenda legata alla necessità di realizzare due ascensori per abbattere le barriere architettoniche del sottopasso tra via del Popolo e piazza della Repubblica, possa allungarsi ulteriormente. Di fatto tutto sarebbe pronto «tanto che la ditta che ha montato i due ascensori ha già provveduto ad effettuare i collaudi. Ma per legge, proprio perché gli ascensori si configurano come trasporto pubblico, ci vogliono anche i collaudi dell’Ustef i cui tecnici sono attesi in questa settimana». Nessuno più ormai tenta di dare una data che indichi l’avvio della messa in marcia dei due ascensori. La concessione edilizia del progetto, resosi necessario dopo la chiusura definitiva del passaggio a livello a Rosignano Solvay (ossia dopo l’inaugurazione del sottopasso di via Forlì), è del dicembre 2010. I lavori di scavo, non semplici visto che nel sottopasso sono concentrati tutti i sottoservizi, sono iniziati ad aprile 2011 e dovevano terminare pochi mesi dopo, ossia l’8 di agosto. In realtà gli ascensori sono stati montati a giugno del 2012 ma, immediatamente, vennero rotti i pannelli in vetro di uno dei due montacarichi. Di nuovo lo stop ai lavori fino ad arrivare a oggi. Un ritardo di nove mesi sulla tabella di marcia.
7-9-2012 - Sottopasso, il Comune accende le telecamere.
Con un anno di ritardo rispetto al previsto, i lavori per la realizzazione degli ascensori che collegano via del Popolo con piazza della Repubblica a Rosignano Solvay sono terminati. Ma se l’accensione degli ascensori dipende dall’esito di un collaudo, da ieri sono in funzione le telecamere anti-vandali.
Telecamere attive. Da ieri mattina sono in funzione le telecamere che permettono di videosorvegliare non solo coloro che saliranno all'interno dei due ascensori, ma anche il tratto di sottopasso pedonale preso di mira dai vandali. Vandali che lo scorso agosto hanno di fatto distrutto i murales eseguiti da un gruppo giovanile del luogo. Disegni che dovevano abbellire il tunnel che passa al di sotto dei binari del treno. Precisiamo che al momento sono accese le telecamere posizionate all’interno e all’esterno del tunnel. Per quelle dentro gli ascensori si aspetta l’ok del collaudo.
Ascensori e murales. Tutto è pronto dunque per l'inaugurazione? No. Infatti l'amministrazione comunale sta attendendo dalla ditta Maspero, ditta che ha installato gli ascensori necessari per l'abbattimento delle barriere architettoniche, la documentazione relativa al collaudo. Senza il nullaosta, gli ascensori rimarranno fermi. Nel frattempo il Comune ha contattato il gruppo di giovani autori dei murales del genere street-art, per capire come sia possibile "restaurare", se così si può dire, i disegni danneggiati i primi di agosto. Pennellate rosse, verdi e blu, date quasi con rabbia su quei disegni colorati che dovevano abbellire il tunnel martoriato da scritte e sfregi. «Dopo i danni - spiega il sindaco Alessandro Franchi - ci siamo chiesti se ripristinare o meno i disegni. Abbiamo deciso, in accordo con i ragazzi che ci hanno lavorato, di recuperare i murales. Un gesto doveroso verso questo gruppo di giovani ma anche un atto necessario per non buttare via tutto il lavoro sin qui svolto. Adesso andranno ricomprate le tinte necessarie per il restauro».
Un iter infinito. I lavori per la realizzazione dei due ascensori che collegano via del Popolo con piazza della Repubblica sono iniziati l'11 aprile 2011 e dovevano essere conclusi l'8 agosto dello stesso anno. Così non è stato. Nonostante la necessità di abbattere le barriere architettoniche di un sottopasso che funge da fulcro per Rosignano Solvay perchè collega la zona a mare dalla parte a monte della frazione, gli interventi si sono prolungati nel tempo accumulando un ritardo sulla tabella di marcia prevista di oltre un anno. Un ritardo che non è piaciuto a molti residenti della zona. Problemi tecnici che hanno rallentato i lavori, due gara d'appalto distinte ma anche atti vandalici come quello accaduto lo scorso giugno quando, montati gli ascensori, ignoti hanno infranto uno dei vetri che funge da pannellatura all'impianto di piazza della Repubblica. Da qui la necessità di ordinare e ricollocare i pannelli. A meno di due mesi di distanza ad essere presi di mira sono stati i murales appena inaugurati. Intanto i costi dell'intervento sono aumentati, mentre sono rimasti intatti i disagi per i cittadini e gli operatori commerciali della zona. Per cercare di tamponare la situazione vandalismo e per garantire la sicurezza di tutti coloro che avranno la necessità di usufruire degli ascensori, il Comune ha deciso di installare telecamere. Impianti che rimarranno attivi 24 ore su 24 collegati con un centralino della Pubblica assistenza.
12-6-2012 - Vandali in azione rovinato il nuovo ascensore in centro - Frantumata la parete in vetro: danno da almeno 6mila euro Il Comune: «L’inaugurazione slitta di almeno un mese»
Non c’è pace per i nuovi ascensori progettati per attraversare i binari nel centro di Rosignano Solvay. Ancora da inaugurare, sono giù stati presi di mira dai vandali. Ma se quanto combinato al cantiere nel marzo scorso era stato riparato in fretta, quanto successo nella notte tra venerdì e sabato non sarà aggiustato a breve. Qualcuno, forse con una pietra (ma è tutto da accertare), ha frantumato una delle pareti di vetro dell’ascensore in corso di montaggio in piazza della Repubblica. Un danno che il Comune ha stimato, al momento, intorno ai 6mila euro.Ma ciò che preoccupa di più sono i tempi con cui si potrà ripristinare la speciale vetrata, visto che era stata realizzata su misura.La maledizione del sottopasso. Dunque, sembra proseguire la maledizione del sottopasso di via Forlì, visto che questi ascensori sono stati pensati e progettati proprio per risolverre i problemi sorti con l’inaugurazione del tunnel, che ha fatto abbassare per sempre le sbarre nel centro di Rosignano Solvay dividendo in due la città. «Al momento - spiega Lilia Benini, assessore ai lavori pubblici - sappiamo solo che la parete in vetro dell’ascensore lato piazza della Repubblica si è frantumato in mille pezzi: non si è staccato niente, ma è da sostuire». Ma cosa ha causato il danno? Si parla di una pietra, anche se al momento non è stato trovato il punto esatto dell’impatto con un vetro comunque speciale, molto resistente. Difetto di fabbricazione? Non si esclude, ma è un’ipotesi molto remota. «Comunque sia - dice Benini - verificheremo quanto successo con la ditta che l’ha montato». Arrabbiato Andrea Immorali, dirigente ai lavori pubblici. «È un danno da almeno 6mila euro - dice Immorali - visto che si tratta di un vetro speciale, fatto su misura per il nostro ascensore. Il problema è che per riavere il pezzo servirà almeno un mese». M. Moscadelli
9-3-2012 - Ascensori, lavori fermi e cantiere danneggiato - Ma il Comune rassicura: «Dopo la metà di marzo inizierà l’assemblaggio delle due strutture». Si punta a chiudere l’intervento intorno alla Pasqua.
Passando in questi giorni da piazza della Repubblica, nel centro di Rosignano Solvay, si ha la sensazione di un cantiere in abbandono. Sensazione che hanno avuto anche alcuni cittadini, che hanno contattato la nostra redazione per segnalarci le anomalie. Stiamo parlando del cantiere per la costruzione dei due ascensori, la cui realizzazione è mirata a risolvere il sentito problema delle barriere architettoniche che dividono in due la città. Dal Comune confermano che i lavori attualmente sono fermi, ma rilanciano con una nuova data: «Dopo la metà del mese in corso - dice l'assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - dovrebbe partire l'assemblaggio dei due ascensori». Sos degrado. E sulle attuali condizioni del cantiere c'è chi ha "postato" delle immagini sulla pagina Facebook del sindaco Franchi. Immagini che ritraggono alcune protezioni a difesa del cantiere abbattute e alcuni punti, in particolare il grosso foro dove andrà uno degli ascensori, accessibili a chiunque. E poi le solite scritte che ormai hanno completamente ricoperto le pareti del tunnel. «Per quanto ci riguarda - dice Benini - la Clc, l'azienda che ha vinto l'appalto, ha sempre tenuto in ordine l'area di cantiere. Certamente, certi vandalismi non sono facili da impedire, soprattutto ora che le lavorazioni edili sono terminate e siamo in attesa di dare il via al montaggio degli ascensor». Dunque, quell'idea di stato di abbandono è dovuta al fatto che ad oggi in quel cantiere non ci sono operai al lavoro. Fatto determinato dai ritardi nella messa in posa degli ascensori. «Proprio in queste mattine - dice Benini - è stato fatto un sopralluogo sul posto per capire come ripulire il tunnel dal degrado esistente. E, inoltre, come sistemare gli scalini delle quattro rampe che resteranno a disposizione dei cittadini». I problemi. Come qualcuno ricorderà, il Comune nell'ottobre scorso annunciava che i lavori si sarebbe chiusi entro la fine del 2011. Ma a causa di alcuni imprevisti ecco che il cantiere è sempre aperto. «Due gli intoppi - continua Benini - che hanno portato all'interruzione dell'opera. Primo: il passaggio del Comune ad una nuova società per la fornitura dell'energia elettrica. Secondo: l'Ustif, l'ufficio regionale per il controllo della sicurezza di strutture come ascensori, nel concedere il via libera al montaggio ha dato una prescrizione: l'inserimento di una botola sulla testa dell'ascensore. Così la Maspero di Como, ditta incaricata dell'intervento, ha dovuto rivedere il progetto. Da qui i ritardi». Le previsioni. Ma quando si rivedranno operai e tecnici al lavoro? «Dagli ultimi contatti con la Maspero - dice Benini - abbiamo appreso che verso la metà di questo mese dovrebbero iniziare le opere di assemblaggio dei due ascensori». Quando saranno pronti? L'assessore, visti i precedenti, preferisce non sbilanciarsi, ma diciamo che il Comune sarebbe soddisfatto di consegnare l'intervento ai cittadini nei giorni della prossima Pasqua (prima decade di aprile). I particolari. Nella foto qui a fianco ecco come saranno (piccole modifiche a parte) gli ascensori in piazza del Popolo e piazza della Repubblica. «Saranno trasparenti - dice Benini - con rifiniture in rosso e frangisole in legno. Inoltre, saranno videosorvegliati 24 ore su 24 con un controllo remoto, oltre ad avere un ingegnere di riferimento per qualsiasi gusto. Telecamere saranno piazzate anche nel tunnel di collegamento». M. Moscadelli
27-1-2012 - Ascensori, servono delle modifiche slitta l’installazione - Lavori allungati di almeno 45 giorni. E sul sottopasso di via Forlì il Comune tenta la via della conciliazione.
Mentre slitta ancora la consegna dei lavori per l'installazione degli ascensori in piazza della Repubblica, la vertenza del Comune contro Rfi potrebbe prendere la strada della conciliazione. Ad annunciare le novità legate al riassetto della viabilità nel centro di Solvay dopo la chiusura del passaggio a livello, è stata l'assessore ai lavori pubblici Lilia Benini che ieri, in consigli comunale, ha risposto a due interrogazioni proposte della Federazione delle Sinistra. «È stato il nostro avvocato Narese - rivela l'assessore - incaricato dal Comune per seguire la causa legale, a suggerirci la possibilità della conciliazione, strumento esistente dal 2010. Al momento gli uffici comunali addetti stanno valutando se questa via possa essere opportuna. In ogni caso - precisa - manteniamo aperta la possibilità della causa». Quanto ai lavori compensativi dell'area urbana circostante al sottopasso, ossia la piantumazione delle aiuole in via Agostini, Benini ha detto che «la determina di giunta c'è, l'opera sarà terminata a breve». Per gli attesi ascensori, che dovranno collegare piazza della Repubblica a piazza del Popolo, la cui consegna dei lavori era attesa per la fine di gennaio, bisognerà attendere ancora «30-45 giorni», afferma a stessa Benini. I motivi sono due. Primo: l'Ustif, l'ufficio per il controllo della sicurezza di strutture come ascensori, ha rilevato la mancanza di un dispositivo (una botola) che dovrà essere inserito. Due: il Comune, da poche settimane, ha cambiato la società che gestisce l'energia elettrica (da Acea alla svizzera Alpio) e ha dovuto mandare tutta la documentazione inerente agli ascensori al nuovo soggetto». Insomma, a questo punto gli ascensori saranno piazzati non prima del mese di marzo. Curiosità, nel consiglio comunale di ieri è stato sperimentato un nuovo sistema di verbalizzazione, che registra direttamente su supporto elettronico gli interventi (in precedenza si usavano le bobine) C. Castaldi.
9-1-2012 - In quel sottopasso dilaga il degrado e i lavori sono in ritardo
«Il sottopasso di piazza della Repubblica versa sempre più in uno stato di degrado e la fine dei lavori per la costruzione degli ascensori ancora non si vede». Questo, in sintesi, il senso dell'interrogazione presentata da Giacomo Luppichini, consigliere comunale della Gruppo Comunista la Sinistra di Rosignano. Luppichini, inoltre, solleva dei dubbi sull'efficacia dell'intervento che l'amministrazione comunale ha attivato per eliminare il problema delle sbarre. Luppichini attacca così nel suo testo che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale: «Anche le festività sono passate - dice l'ex candidato a sindaco nelle ultime comunali - senza che si sia data soluzione all'installazione degli ascensori in piazza della Repubblica e il sottopasso versa in condizioni di pauroso degrado». Su questa base il consigliere della Sinistra chiede con urgenza «quando è prevista l'ultimazione dei lavori con l'installazione dei due ascensori». Ascensori che andranno a risolvere il problema delle barriere architettoniche. Inoltre, Luppichini chiede alla giunta «se e quali lavori aggiuntivi si faranno sul sottopasso per dare allo stesso un aspetto decoroso al momento del tutto inesistente e per evitare quell'effetto "cravatta al maiale" che la collocazione dei due ascensori in tale contesto avrebbe se tutto dovesse rimanere come adesso».
16-12-2011 - Ascensori, conto alla rovescia - Pronti a fine gennaio in via del Popolo
Saranno posizionati a fine gennaio i due ascensori che collegano via del Popolo e piazza della Repubblica a Rosignano Solvay. Il termine dei lavori, atteso da quando le Ferrovie hanno deciso di chiudere il passaggio a livello è slittato di circa tre mesi. Un ritardo «essenzialmente dovuto al fatto - spiega l'assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - che per i lavori è stato necessario indire due gare d'appalto, con i relativi tempi burocratici». Due gare: una per effettuare i lavori edili, l'altra per realizzare l'impiantistica e la messa in posa dei due ascensori che permetteranno l'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso pedonale. Un sottopasso strategico, assieme a quello di via del Fante, che permette la permeabilità delle zona a monte della frazione con quella a mare. Ma se per gli ascensori è iniziato il conto alla rovescia, rimangono ancora due punti interrogativi importanti: i lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso di via del Fante dove il montacarichi è fermo da anni e i lavori di riqualificazione urbana di piazza della Repubblica. E mentre per i lavori del sottopasso di via del Fante gli stanziamenti ci sarebbero, tant'è che l'intervento è stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici, per piazza della Repubblica siamo sempre nella notte più buia. Andiamo per ordine. Per quanto riguarda gli ascensori di via del Popolo spiega Benini che «attualmente la Maspero, ditta che ha vinto la gara d'appalto, sta realizzando l'impiantistica e a fine gennaio i lavori saranno ultimati». Per quanto concerne invece piazza della Repubblica, zona centrale rispetto al corso della via Aurelia e che da anni attende una riqualificazione urbana (attualmente la piazza si è trasformata in una sorta di rotatoria per le auto), la situazione è complicata. «Il progetto non c'è ancora - dice Benini - il problema principale sta nel patto di stabilità. Anche avendo tutta la volontà di riqualificare la piazza, non sappiamo come eventualmente potremmo pagare le ditte incaricate dei lavori. Basterebbe che il Governo allentasse anche di poco il patto di stabilità; una previsione che adesso sembra potersi realizzare ma solo per alcune opere specifiche come l'edilizia scolastica o gli interventi legati al rischio idrogeologico». Infine per quanto riguarda il sottopasso di via del Fante «in questo caso ci sono sia il progetto che gli stanziamenti necessari; anche in questo caso dobbiamo però calendarizzare interventi e risorse. Comunque i lavori sono stati giudicati prioritari e, per questo, inseriti nel piano triennale». Da non dimenticare poi la spesa per la riqualificazione della zona delle Morelline che, seppur finanziata in parte dalla Regione, rappresenta un grosso investimento per le casse comunali. A. Bernardeschi
17-10-2011 - Ascensori, consegnato l'appalto - Lavori per 192mila euro. Il Comune: «Tutto pronto per fine anno»
Sarà la ditta Maspero Spa della provincia di Como, che si è aggiudicata la gara d'appalto promossa dal Comune, a montare gli ascensori in piazza del Popolo e piazza della Repubblica a Rosignano Solvay. L'importo dei lavori sarà di 192.292 euro. I due ascensori permetteranno di abbattere le barriere architettoniche del sottopasso ferroviario, che collega appunto la zona a mare con quella a monte di Rosignano. Un intervento atteso da oltre due anni, praticamente all'indomani della chiusura del passaggio a livello che veniva utilizzato non solo dalle auto ma anche da ciclisti o dai disabili costretti a spostarsi con gli ausili. «Adesso la Maspero, così come previsto per legge - spiega l'assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - dovrà inviare tutti gli elaborati agli uffici Regionali dell'Ustif che daranno gli opportuni pareri e prescrizioni. Dopodiché potranno iniziare i lavori per installare i due ascensori. Lavori che crediamo poter dire ultimati entro la fine dell'anno. Intanto, per arrecare meno disturbo possibile alle attività commerciali, abbiamo ristretto quanto più possibile i cantieri. Su piazza della Repubblica è stata ultimata anche la pavimentazione». E dunque, se tutto andrà liscio, a fine anno sarà possibile mettere un punto alla vicenda del sottopasso. Una vicenda che si trascina da quasi tre anni e che ha suscitato non poche proteste non solo tra i residenti e gli operatori commerciali dell'Aurelia e di piazza della Repubblica che nel frattempo hanno raccolto firme, ma anche tra i turisti. Per risolvere la questione sono state anche effettuate due assemblee pubbliche, l'ultima in detta dall'amministrazione comunale nell'auditorium di piazza del mercato a Rosignano Solvay, durante la quale gli operatori ed i residenti posero l'accento anche sulla necessità di effettuare opere di riqualificazione su piazza della Repubblica trasformata, ormai, in una sorta di grande rotatoria. Tuttavia, la riqualificazione completa di quell'area non arriverà prima di un anno: Rfi, infatti, deve sostituire tutti i pannelli antirumore e il progetto è ancora nella fase di approvazione. Cosa significa? Che per molto tempo ancora le sbarre resteranno al loro posto. A. Bernardeschi
15-10-2011 - Passaggio a livello, tutto da rifare - RFI deve sostituire le barriere antirumore, che non sono più a norma.
Si chiama "progetto di risanamento acustico" e prevede, da parte di Ferrovie, la sostituzione dei pannelli antirumore. L'effetto immediato del progetto è quello di ritardare le opere di riqualificazione nell'area dell'ex passaggio a livello di piazza della Repubblica a Solvay. Un'area centrale e di passaggio, il cui stato di abbandono stride con la riqualificazione richiesta dai cittadini e dagli operatori della via Aurelia e dintorni. Andiamo per ordine. Dopo la chiusura del passaggio a livello avvenuta in concomitanza con la realizzazione del sottopasso di via Forlì, si è aperto il capitolo dell'abbattimento delle barriere architettoniche sulla via Aurelia. Da qui la scelta operata dall'amministrazione comunale che ha portato alla realizzazione di due ascensori, che collegheranno piazza del Popolo con piazza della Repubblica. In concomitanza con i lavori per i due ascensori, il sindaco, pressato dai residenti e dai commercianti, ha chiesto a Ferrovie che l'area del passaggio a livello chiuso con reti metalliche e blocchi in cemento, venisse riqualificata. Un degrado, dunque, non più sopportabile. «Il primo progetto - spiega Andrea Immorali, dirigente comunali ai lavori pubblici - prevedeva che la chiusura dell'ex passaggio a livello venisse effettuata semplicemente con il prolungamento della barriera antirumore già presente lungo la via Aurelia». Inoltre, doveva essere sostituita anche la recinzione che corre lungo i binari nella zona della via Aurelia verso i palazzoni Solvay e "porta a Vada". Invece «dopo un periodo di silenzio, le Ferrovie ci ha nuovamente contattato spiegandoci che le barriere presenti a Rosignano Solvay, così come in altri luoghi in Italia, non sono più a norma e che debbono essere sostituite con altre barriere.. Si tratta di barriere con pannello cieco, che hanno una sola apertura all'altezza dei finestrini del treno». Barriere adeguate, insomma, anche per i treni ad alta velocità. «Si tratta - prosegue Immorali - di un risanamento acustico sanitario, finanziato dal ministero dell'Ambiente, e il progetto delle Ferrovie, che ancora non c'è stato è presentato, ci dicono sia già in fase avanzata. Al momento la sostituzione delle barriere dovrebbe avvenire nel tratto che va dal cavalcaferrovia di via della Cava fino alla zona a sud di Rosignano Solvay, all'altezza dei palazzoni». Ma non è escluso che le barriere antirumore opache, vengano installate anche in altre zone del territorio comunale: nel piano di risanamento acustico dovrebbero rientrare anche le zone di Caletta, Portovecchio e Castiglioncello. Fatto sta che la sostituzione delle barriere antirumore non a norma, farà slittare di un bel po' (si parla almeno di un anno), la riqualificazione della zona di pertinenza delle Ferrovie di piazza della Repubblica «sulla quale - dice il sindaco Alessandro Franchi - noi non possiamo intervenire se non chiedendo alle stesse Ferrovie di velocizzare tutto l'iter». A. Bernardeschi

  01-05-11 - Ascensori, finalmente i cantieri

Entrano nel vivo i lavori per la realizzazione dei due ascensori tra piazza del Popolo e piazza della Repubblica a Rosignano Solvay. Un intervento atteso dai cittadini da due anni e che, sulla carta, dovrà permettere l’abbattimento delle barriere architettoniche dopo la chiusura del passaggio a livello.
Righe gialle sono state dipinte sull’asfalto della via Aurelia: una segnaletica che indica agli automobilisti l’inizio del cantiere mentre, l’area interessata allo scavo, è stata recintata con alti pannelli di metallo e legno. Pannelli che dovranno proteggere i passanti e che dovrebbero abbattere, almeno in parte, le polveri che inevitabilmente si alzeranno durante i lavori; lavori e che porteranno disagi soprattutto in piazza del Popolo vista la ristrettezza dell’area e la vicinanza del cantiere con bar e negozi.
L’intervento, come ha precisato lo stesso sindaco, avranno la durata di quattro mesi. E Franchi ribadisce che non è stata abbandonata l’idea di riqualificare piazza della Repubblica nel suo insieme e che è sua ferma intenzione lanciare, per questa area, un concorso di idee. Non è detto, però che i lavori, una volta scelto il progetto, potranno avere inizio prima della fine della sua legislatura. «Molto dipenderà - dice il primo cittadino - dai finanziamenti».
Niente di nuovo sotto il sole, invece, per i lavori che avrebbero già dovuto essere terminati o quantomeno iniziati, da parte delle Ferrovie. «Le Ferrovie avrebbero dovuto realizzare, al posto delle sbarre del passaggio a livello, il muro di recinzione - continua Franchi - sul quale inserire i pannelli fonoassorbenti». In realtà l’intervento non è stato ancora eseguito perché nel frattempo una normativa a messo fuori regola tutti i pannelli oggi presenti. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di dare il via alla costruzione degli ascensori «abbiamo constatato che i due lavori non sono incompatibili e dunque possono essere eseguiti contemporaneamente». Insomma, il comune ha deciso di partire senza attendere le Ferrovie.
Il costo complessivo dell’opera la cui gara è stata vinta dalla Coop dei Lavoratori delle Costruzioni di Livorno, è di 472mila 960 euro comprensivi di parte edile ed impiantistica. «Ma in questa cifra - conclude Franchi - sono inseriti anche alcuni interventi sui marciapiedi e arredi».
In particolare in piazza del Popolo l’ascensore sarà posizionato in luogo dell’attuale rampa di scale; su via della Repubblica, invece, l’ascensore sarà piazzato tra le due rampe di scale esistenti che portano al sottopasso. L’area sarà piastrellata in porfido mentre un nuovo marciapiede verrà realizzato lungo l’Aurelia davanti al passaggio a livello. A. Bernardeschi

  31-03-11 - Ascensori, si annuncia il via ai lavori

Nel caso del passaggio a livello di piazza della Repubblica conviene essere prudenti. E allora affidiamo al comunicato del Comune l’annuncio: «così come già ampiamente preannunciato nell’autunno 2010 - si legge nella nota - in considerazione dei tempi dettati dalle norme di legge, il prossimo 11 aprile ci sarà la consegna dei lavori alla ditta Clc - Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni - di Livorno per la realizzazione delle lavorazioni edili necessarie per l’abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso pedonale che collega piazza della Repubblica e via del Popolo a Rosignano Solvay. Si procederà con l’installazione di due ascensori in prossimità dell’area dell’ex passaggio a livello».
11 aprile: segniamoci questa data. «I tempi - spiegato la vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - sono quelli che avevamo puntualmente comunicato in ottobre, tenuto conto degli iter burocratici previsti dalla normativa sui lavori pubblici. Lo scorso 2 febbraio è stata effettuata la gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, alla quale erano state invitate sei imprese che avevano i requisiti adeguati per la tipologia di lavorazione. La ditta Clc è risultata aggiudicataria dei lavori per l’importo di 220.882,42 euro più oneri per la sicurezza e Iva».
Benini prosegue. «La verifica obbligatoria dei requisiti dell’impresa è terminata il 24 febbraio e, conclusa la procedura di legge, l’11 aprile andremo a consegnare i lavori per la realizzazione delle opere edili necessarie per l’installazione degli ascensori».
Parallelamente sta partendo infatti la gara per l’affidamento della parte impiantistica «in modo che i lavori, una volta iniziati, possano procedere senza interruzioni». Il totale dei lavori, tra parte edile ed impiantistica, ammonterà alla fine a 472.960 euro.
Il progetto prevede l’inserimento di due ascensori, uno lato mare ed uno lato monte rispetto alla linea ferroviaria Livorno-Roma. Sul versante di Piazza del Popolo, l’ascensore sarà posizionato in luogo della rampa di scale attualmente esistente; in corrispondenza dell’ex passaggio a livello sarà costruito un nuovo tratto di marciapiede che collegherà i due esistenti paralleli alla ferrovia. Tale tratto di percorso pedonale sarà realizzato come gli esistenti in blocchetti di porfido. Sul lato Piazza della Repubblica invece l’ascensore sarà posizionato tra le due rampe di scale esistenti di accesso al sottopasso, e anche l’area ad esso adiacente sarà pavimentata in porfido. Gli ascensori saranno identici per forma e dimensione. Predisposto un servizio specifico di controllo e manutenzione.

  19-03-11 - Ferrovie blocca i lavori

Imprevisto. È questa la parola che più di ogni altra ritorna ciclicamente quando c’è di mezzo il passaggio a livello di piazza della Repubblica. Ogni volta che la soluzione sembra vicina ecco un imprevisto. E il paese continua ad essere diviso: è così dal 29 maggio del 2009.
Dal giorno della chiusura delle sbarre, avvenuta appunta in quel 29 maggio in contemporanea con l’inaugurazione del sottopasso, è stato un susseguirsi di annunci e problemi. Il risultato è che la situazione è esattamente quella di quasi due anni fa: nessun intervento, nessuna modifica. Ad essere sinceri una differenza c’è: prima, davanti alle sbarre, c’era un cartello giallo con scritto “attenzione chiusura passaggio a livello”, ora al posto del cartello ci sono dei vasi con delle piante verdi.
Dicevamo degli imprevisti. L’ultimo ha spiazzato l’amministrazione comunale, che il 2 febbraio scorso annunciava per il giorno dopo l’inizio dei lavori da parte di Ferrovie per la sistemazione definitiva del varco. Lavori propedeutici alla realizzazione degli ascensori e all’abbattimento così delle barriere architettoniche. Ma come mai Rfi non ha mai avviato questo intervento? Per la verità lo ha avviato, ma lo ha subito bloccati. Il motivo? Sono due. Primo: quando la Deanco, l’impresa incaricata della sistemazione, ha effettuato il primo scavo ha trovato dei cavi funzionali all’esercizio ferroviario fuori programma (a proposito di imprevisti...). La presenza di questi fili ha di fatto stoppato il cantiere ed è per questo che Rfi ha dirottato gli operai alle sbarre di Porta a Vada. Secondo: nel frattempo le barriere antirumore che dovevano essere installate, identiche a quelle già presenti, sono state dichiarate non più a norma e ora Ferrovie dovrà sostituirle tutte (non solo a Rosignano). Per questi motivi l’intervento annunciato ad inizio febbraio, e che si sarebbe dovuto concludere nell’arco di un mese, è rimasto lettera morta.
Una buona notizia, però, c’è. Sperando che non sia un altro annuncio corredato da imprevisto: l’amministrazione comunale ha appaltato alla Clc - la stessa cooperativa che sta costruendo la nuova biblioteca - la parte edile degli ascensori e «il cantiere dovrebbe partire i primi giorni di aprile», dice Lilia Benini assessore ai lavori pubblici. Nel frattempo sarà svolta anche la gara per l’acquisto degli ascensori. Ma attenzione: i due cantieri, quello del Comune e quello di Ferrovie (nel caso risolvesse i problemi sopra citati), difficilmente potranno coesistere: si andrebbero a creare troppi disagi al traffico. Ma.Mo.

  15-03-11 - Sbarre in centro: nuovo scontro tra Comune e Fs

Non sembra esserci fine ai disagi creati dalla chiusura del passaggio al livello a Rosignano Solvay. I lavori sbandierati per la sistemazione delle barriere antirumore ritardano e costringono il sindaco ad un nuovo richiamo a Ferrovie.
Ma il Comune, ora, sta pensando di agire anche senza la chiusura definitiva dell’attraversamento dei binari. «Abbiamo tutta l’intenzione - dice il sindaco Alessandro Franchi - di aprire immediatamente il cantiere in piazza del Popolo anche se le Ferrovie non hanno ancora dato inizio ai lavori di sistemazione del muro e del passaggio a livello». Franchi che ha chiesto ai propri tecnici una verifica con le Ferrovie, per capire i motivi che hanno portato le stesse Fs a ritardare i lavori lungo l’Aurelia. Lavori che, infatti, dovevano partire il 3 febbraio scorso: è trascorso oltre un mese, ma di opere concrete nemmeno l’ombra. Gli unici interventi effettuati dalle Ferrovie sono stati i muretti alzati all’imbocco del passaggio a livello di porta a Vada, zona industriale all’imbocco del paese.
I cittadini non comprendono il perché le Ferrovie abbiano iniziato l’intervento nella zona più limitrofa, quando il centro di Rosignano sta soffrendo uno stato di degrado. «Ho chiesto le necessarie verifiche tecniche», dice il primo cittadino. «Per la realizzazione dei due ascensori non attenderemo i lavori delle Fs, che riguardano il proseguimento del muro di recinzione con l’installazione dei pannelli fonoassorbenti uguali a quelli già presenti». E dunque «non appena termineranno i tempi tecnici previsti per legge dopo gli affidamenti delle gare - precisa - allestiremo il cantiere per realizzare gli ascensori: i lavori infatti non sono incompatibili con quelli delle Ferrovie». Gli ascensori permetteranno l’abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso pedonale tra via del Popolo e piazza della Repubblica dove non esistono scivoli. A. Bernardeschi

  11-02-11 - Non aspettiamo più con gli ascensori sull Aurelia

Parlando degli ascensori di piazza della Repubblica a Rosignano sembra di essere nel film di Troisi “Il postino”, dove agli abitanti dell’isola viene promesso da anni il collegamento delle tubature dell’acqua direttamente dalla terraferma, senza mai ottenerlo. A Rosignano abbiamo la stessa situazione, perché sono anni che viene chiesto al Comune di Rosignano di provvedere all’eliminazione delle barriere architettoniche in piazza della Repubblica, e da anni ai cittadini è stata data la stessa risposta: “ce ne occuperemo dopo l’estate”.
Questa frase è stata pronunciata nuovamente in questi giorni, a seguito delle dimissioni di Renato Bartoletti dalla presidenza della commissione lavori pubblici, che ha accusato la giunta di aver gestito male la questione.
Il risultato è che l’estate passa, e la situazione non cambia. Nel frattempo però i malumori delle persone si placano e il Sindaco e i suoi assessori possono tranquillamente fare i signori feudali nel loro castello.
Questo è un trucco, paragonabile al nascondere la polvere sotto il tappeto, che va avanti ormai dalla chiusura del passaggio a livello, e che consiste in una autentica presa in giro dei cittadini che la giunta è chiamata a rappresentare, e che si aspetterebbero che facesse in modo di risolvere i problemi in modo celere, anziché lanciare proposte prive di ogni logica, come mettere l’Aurelia a senso unico. Jacopo Pizzi (Udc)

  10-02-11 - Ascensori sì, ma dopo l'estate

Lo sfogo in consiglio comunale di Renato Bartoletti, consigliere del Pd, ha riaperto una delle ferite più dolorose per il comune di Rosignano: lo stato di piazza della Repubblica, con una città divisa in due.
E così ieri mattina qualche cittadino, non vedendo nessun operaio intorno a quel passaggio livello ora privo di sbarre ma solo delle fioriere, ha tremato: “vai a vedere che lasciano tutto così”, hanno pensato. Ma non sarà così. Sull’opera abbiamo interpellato la Deanco: sì l’impresa che ha costruito il sottopasso di via Forlì e quella che sta lavorando alla costruzione del nuovo ponte sul Fine, penserà alla sistemazione definitiva del passaggio a livello. «Dopo avere rimosso le sbarre - spiega il capocantiere Gioacchino Scavuzzo - procederemo alla messa in opera del muro in cemento armato della stessa altezza di quello già esistente lungo i binari. Dopo installeremo le barriere antirumore. Quanto tempo ci servirà? Condizioni meteo permettendo circa un mese e mezzo. Diciamo che a fine marzo l’opera sarà finita».
Dunque, per la costruzione dei tanto attesi ascensori si dovrà aspettare la fine della prossima primavera. Perché una volta conclusi i lavori della Deanco, ci sarà da aspettare tutti i documenti per dare l’ok alla ditta aggiudicataria e approvare anche il regolamento sulla privacy visto che saranno installate delle telecamere.
Insomma, servirà munirsi di un’altra bella dose di pazienza, perché difficilmente in estate il pacchetto dei lavori sarà finito. Ma del resto per risolvere questo pasticcio, politico e tecnico, si è aspettato così tanto che qualche mese in più o in meno non fa la differenza. Speriamo almeno che questa opera serva agli amministratori per non ripetere certi errori.

  03-02-11 - Piazza della Repubblica, si demoliscono le sbarre

Iniziano i lavori di riqualificazione di piazza della Repubblica. Iniziano con una chiusura: da oggi, infatti, Rfi inizierà le opere per l’eliminazione definitiva delle sbarre. Opere che andranno avanti per circa un mese. E sempre per oggi è prevista l’apertura delle buste della gara per l’affidamento dei lavori che riguardano la parte edile dell’intervento di installazione degli ascensori.
I lavori di chiusura definitiva del passaggio a livello - progettati ed eseguiti a cura e spese di Rfi - sono ricompresi, come lotto conclusivo, nel più ampio progetto di realizzazione del sottopasso e consisteranno nel posizionamento di barriere acustiche della stessa tipologia di quelle esistenti. Per l’organizzazione del cantiere sarà parzialmente modificata la viabilità esistente, creando in via Menotti un senso vietato per i veicoli che si immettono da piazza della Repubblica. Sarà sempre garantito il transito dei pedoni nel sottopasso. «Nel frattempo - spiega l’assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - andiamo avanti con le procedure per la realizzazione dell’intervento di abbattimento delle barriere architettoniche, che prevede il posizionamento di due ascensori, uno in piazza del Popolo ed uno in piazza della Repubblica. Questi lavori partiranno al termine di tutte le procedure di gara e dopo la conclusione dell’intervento di Rfi, anche per non gravare eccessivamente con due cantieri aperti sulla viabilità della zona».
Benini prosegue. «Certo ci sarà qualche disagio, ma l’amministrazione comunale, seppur in un momento di difficoltà per le finanze, ha ritenuto fondamentale l’intervento di abbattimento delle barriere architettoniche che partirà quindi non appena possibile».
Già oggi verranno aperte le buste per l’affidamento dei lavori inerenti la parte edile del progetto. Una volta che si saranno conclusi i lavori di Rfi e le pratiche di espletamento e verifica delle gare potrà quindi cominciare anche l’intervento per la realizzazione degli ascensori.

  03-12-10 - Sottopasso, una telenovela

«Era d’estate, tanto tempo fa, nel 2009 quando in un’affollata assemblea indetta da Sinistra per Rosignano tutti i presenti, autorità comprese, furono unanimi nel riconoscere l’ emergenza sottopasso.(dovuta ad un grande sonno iniziato a metà anni 70). Ora tutti sanno che per emergenza si intende un momento critico che va subito affrontato e rapidamente risolto, ma il tempo scorre e le cose sono sempre al punto di partenza. Siamo al progetto esecutiv, come conferma l’assessore Benini, a settembre daremo il via alle gare». Così scrive, a proposito del sottopasso, Walter Botti (Sinistra per Rosignano) che fa una cronistoria degli impegni presi e delle dichiarazioni degli amministratori per dire che, da allora, non è cambiato niente.
Ricorda Botti: «Due infatti le gare previste: uno di tipo edilizio per la perforazione del terreno, l’altra per la realizzazione degli impianti. “Il problema maggiore - spiegava l’assessore Benini - è stato quello della falda acquifera presente nel sottopasso”. Quando, pochi giorni dopo, in un dibattito al Festival di Rifondazione le feci presente che così come la raccontava non si poteva parlare di progetto esecutivo mi sentii rispondere che io ero abituato a lavorare nell’industria privata e che nel pubblico è in uso un’ altra definizione, per educazione non replicai. Botti va avanti: «Entro l’anno - lo promette il sindaco Alessandro Franchi- inizieranno i lavori per installare due ascensori, rispettivamente in piazza del Popolo ed in piazza della Repubblica, per abbattere le barriere architettoniche createsi dopo la chiusura del passaggio a livello a Rosignano Solvay. Oggi, 30 novembre, sul bollettino del Comune, redatto autocelebrativamente, quasi in stile berlusconiano, devo leggere: “ La progettazione esecutiva è in via di completamento e considerati i tempi previsti per la gara di affidamento lavori.....tra marzo e aprile 2011 potrà partire l’intervento con il posizionamento degli ascensori “. Come un bravo studente di costruzioni (geometra o ingegnere) sa, per affidare i lavori di installazione occorre avere, oltre i dati tecnici degli apparati (gia acquistati): i calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti; i piani di manutenzione dell’opera nel suo complesso e nelle parti di cui è composto; i piani di sicurezza e coordinamento; il computo metrico estimativo definitivo ed il quadro economico;il cronoprogramma dei lavori, perché così recita qualunque “ Progetto esecutivo “! Questi dati però,se non interpreto male il comunicato sono ancora “ nella mente di Zeus “ e non si azzarda (per fortuna) alcuna data per il completamento dell’opera. A questo punto pongo al sindaco ed all’assessore la famosa domanda di Cicerone: Fin quando abuserete della nostra pazienza? Se per risolvere un così facile problema si impiegano quasi tre anni quanto occorrerà per affrontare cose un po’ più impegnative?».

  30-09-10 - Paese diviso, ecco gli ascensori

Entro l’anno, lo promette il sindaco Alessandro Franchi, inizieranno i lavori per installare due ascensori, rispettivamente in piazza del Popolo ed in piazza della Repubblica, per abbattere le barriere architettoniche createsi dopo la chiusura del passaggio a livello a Rosignano Solvay. Intanto però i tecnici del comune stanno puntando gli occhi su un’altro lavoro, sempre relativo al passaggio a livello, che doveva essere effettuato da Ferrovie alla fine dell’estate. Le Ferrovie dovrebbero infatti, questi sembra siano gli accordi, chiudere definitivamente il passaggio a livello prolungando il muro di recinzione, installando i pannelli fonoassorbenti e, soprattutto, togliendo quella brutta rete arancione che fa tanto periferia. I lavori avrebbero dovuto avere inizio a fine estate ma, siamo in autunno e dei cantieri nemmeno l’ombra.
Intanto il progetto per l’installazione dei due ascensori è giunto alla fase definitiva. «Abbiamo dovuto attendere i pareri indispensabili di Ferrovie - dice Franchi - pareri che l’amministrazione oggi ha acquisito. Non appena approvato il progetto definitivo andremo a gara». Due le gare necessarie: una per le opere in muratura, l’altra per la fornitura degli ascensori. Dunque prima che l’intervento abbia il via, ci sarà da attendere i tempi tecnici relativi all’affidamento dei lavori stessi. Franchi promette che il cantiere aprirà entro l’anno.
Ma i due ascensori risolveranno il problema del centro di Rosignano Solvay, la frazione più popolata di tutto il territorio o forse, come da anni ripetono residenti, commercianti, e associazioni di categoria, c’è bisogno urgente di un progetto complessivo di cui le amministrazioni parlano da anni?
«Dovevano interpellare le associazioni di categoria, i Cdf, i cittadini addirittura prima che decidessero di realizzare il sottopasso di via Forlì - dice Paolo Biasci della Confesercenti - saremmo stati tutti disponibili a ragionare per vedere come poter affrontare quella che sarebbe diventata un’emergenza, come infatti è stato. Su questi problemi non siamo stati chiamati nonostante le nostre rimostranze avanzate già alla giunta Nenci». Al di là delle iniziative di intrattenimento organizzate durante i mesi estivi «a Rosignano c’è bisogno di programmare gli interventi per ricucire il territorio. Non si è sentito più parlare di niente». Al.Be.

  04-08-10 - Sottopasso chiuso da due estati

«Si tratta della seconda estate che passiamo così, macché ascensori bastava togliere direttamente le scale ed allungare di poco lo scivolo così da rendere il sottopasso agibile a tutti». A Rosignano Solvay si torna prepotentemente a parlare, anche in spiaggia, del sottopasso che collega la martoriata piazza della Repubblica con la parte a mare del paese. Spiagge che, per la seconda estate consecutiva, diventano quasi un miraggio per i turisti ed i residenti della zona a monte dell’Aurelia da quando le sbarre del passaggio a livello sono state chiuse e mai più riaperte nonostante i vari appelli di cittadini e amministrazione alle Ferrovie. I lavori per la realizzazione di due ascensori, il progetto fu discusso durante un’assemblea pubblica tenuta lo scorso inverno in piazza del Mercato, andranno a gara a settembre. Intanto però, da oltre un anno, Rosignano Solvay è divisa in due. Le scene raccontate da molti operatori commerciali della zona e dai residenti sono sempre le stesse: mamme costrette a chiudere ed a prendere i passeggini sotto braccio con i bambini da badare per percorrere quelle scale che portano in via del Popolo; anziani che camminano male e che proprio non ce la fanno a fare i gradini per raggiungere le spiagge. Non parliamo dei portatori di handicap. «E chi non ha l’auto ed è anziano - dicono i residenti e gli operatori - talvolta rinuncia alla spiaggia». A niente sono valse le raccolte di firme, le petizioni, le assemblee. Prima di tutto c’è da risolvere il problema della falda acquifera, dei servizi e sottoservizi che sembrano tutti passare da quel sottopasso inaugurato negli anni ’50.
Due settimane fa c’è stato un incontro tra gli amministratori comunali ed il Consiglio di frazione di Rosignano Solvay «Abbiamo incontrato - spiega Federico Meini presidente del Cdf - gli assessori Margherita Pia e Lilia Benini che ci hanno messo a conoscenza dello stato dei lavori. Il progetto è stato fatto». Un progetto che prevede due ascensori, uno appunto in piazza del Popolo l’altro in piazza della Repubblica, che permetterebbero di evitare le scale. «Siamo al progetto esecutivo - conferma l’assessore Benini - a settembre daremo il via alle gare». Due infatti le gare previste: uno di tipo edilizio per la perforazione del terreno, l’altra per la realizzazione degli impianti. «Il problema maggiore - spiega Benini - è stato quello della falda acquifera presente nel sottopasso. Le Ferrovie, prima di dare il parere positivo, hanno voluto rivedere il progetto anche da un punto di vista geologico». In pratica le Fs hanno voluto sincerarsi del fatto che gli ascensori non modificassero il corso delle falde acquifere che passano proprio al di sotto dei binari. «Da qui il ritardo negli interventi» precisa l’assessore che assicura «le gare saranno bandite a settembre». Più in là, e nessuna data è stata specificata, andrà invece la riqualificazione urbana di piazza della Repubblica oggi trasformata praticamente in rotatoria, senza sfogo o via d’uscita verso il mare. Davanti al passaggio a livello, sempre sbarrato da reti arancioni stile cantiere stradale, sono state posizionate due tristi fioriere. Per la piazza l’amministrazione punta su un progetto complessivo “purtroppo se ne parla da anni”, commentano sconfortati i cittadini di Rosignano. A. Bernardeschi

  19-04-10 - Bloccati i lavori all'ascensore

L’amministrazione comunale ha aperto un ricorso contro le Ferrovie e ha ufficialmente affidato l’incarico all’avvocato Calogero Narese per seguire l’iter legale in sede civile. La decisione è stata presa a seguito dei problemi sorti dopo la realizzazione del sottopasso di via Forlì.
E, legata al sottopasso, la chiusura del passaggio a livello di piazza della Repubblica. Sul piatto però non c’è solo la mutata viabilità che ha di fatto diviso in due Rosignano Solvay, ma anche il ritardo del nullaosta da parte di Ferrovie per la realizzazione dei due ascensori che permetterebbero l’abbattimento delle barriere architettoniche del sottopasso pedonale tra piazza del popolo e piazza della Repubblica. Un nullaosta assolutamente necessario, visto che i lavori interesseranno un’area delle Fs, richiesto dall’amministrazione ma che tarda ad essere concesso.
«Abbiamo stabilito di adire alle vie legali in sede civile - spiega il sindaco Alessandro Franchi - per far valere nei confronti di R.F.I. le nostre ragioni a fronte dei danni e delle mal funzionalità conseguenti al sottopasso di via Forlì. Di fatto - continua il primo cittadino - siamo insoddisfatti dell’intero intervento e, soprattutto, riteniamo che le funzioni del sottopasso siano diverse rispetto alla concessione sottoscritta a suo tempo con Ferrovie».
Insomma un sottopasso che non ha unificato ma bensì diviso in due il territorio di Rosignano e da dove non possono transitare né autobus ne altri mezzi dalla lunghezza superiore di 10 metri. Nel contempo è stato chiusa il passaggio a livello di piazza della Repubblica ma il vecchio sottopasso ha evidenziato una serie di problemi circa l’abbattimento delle barriere architettoniche. E dunque l’insoddisfazione del sindaco, in queste settimane, sta montando.
«Abbiamo chiesto da mesi il nullaosta per procedere con i lavori necessari per la realizzazione dei due ascensori per abbattere le barriere architettoniche di piazza della Repubblica - spiega Franchi - si tratta di autorizzazioni assolutamente necessarie. Ma dalle Ferrovie non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Così come non abbiamo ricevuto risposte per un altro intervento, quello relativo ad alcuni lavori che dobbiamo eseguire in una fognatura bianca al Quercetano. Anche in questo caso il nullaosta da parte delle Ferrovie è vincolante. Infine, nessuna intervento è stato eseguito da parte delle Fs, nonostante i ripetuti solleciti, per la riqualificazione dell’area del passaggio a livello a Rosignano Solvay. Un passaggio dove ancora c’è quell’orrenda rete arancione». Tutti interventi chiesti a viva voce dalla cittadinanza: «in pratica - conclude il primo cittadino - noi abbiamo i progetti pronti per dare le risposte ai problemi del territorio ma siamo bloccati dal silenzio delle Ferrovie». A. Bernardeschi

  23-01-10 - Sì all'ascensore sull Aurelia

È stato approvato il progetto preliminare per realizzare l’ascensore sulla via Aurelia. Ascensore che ha come obiettivo quello di abbattere le barriere architettoniche del sottopasso di piazza della Repubblica e via del Popolo. Non è trascorso dunque neanche un mese dall’assemblea pubblica in piazza del mercato a Rosignano Solvay.
Assemblea durante la quale il sindaco Alessandro Franchi e l’assessore ai lavori pubblici Lilia Benini accompagnati dagli ingegneri del comune presentarono varie soluzioni progettuali comprese quelle relative a una nuova scala comprensiva di scivolo. Dopo mesi di proteste per un passaggio a livello chiuso che divide in due Rosignano, i disagi subiti da chi si sposta in bici e non poteva passare agilmente dal sottopasso di piazza della Repubblica interdetto ai disabili, dopo le varie proposte giunte dalle associazioni ma anche dai residenti, la scelta dunque è stata compiuta.
Una scelta motivata «dalla presenza di barriere architettoniche» in quanto l’attuale sottopasso non è dotato di scivoli e del fatto che «la chiusura del passaggio a livello ha modificato sostanzialmente la circolazione veicolare del centro abitato di Solvay e in particolare di piazza della Repubblica che necessita di un importante intervento di riqualificazione».
Nella delibera approvata dalla giunta si evincono anche le motivazioni che hanno portato a scegliere l’ascensore piuttosto che dare il via ai lavori per la realizzazione di un nuovo sottopaso munito di regolare scivolo. Lavori che avrebbero compreso, giocoforza, anche un intervento su piazza della Repubblica oggi declassata a rotatoria. «Un intervento ampio di riqualificazione urbana - recita il documento - necessita di tempi lunghi sia per la progettazione che per il reperimento dei finanziamenti mentre, l’abbattimento delle barriere architettoniche sul sottopasso pedonale, riveste un carattere di urgenza». La giunta dunque ha preso atto «che il progetto predisposto dai Lavori pubblici soddisfa contemporaneamente l’esigenza di un intervento che abbia costi contenuti e che possa essere attuato in tempi brevi», che ha un «minore impatto e non pregiudica quindi la riqualificazione di piazza della Repubblica e delle aree circostanti».
L’intervento costerà 297.960 euro: 152mila per i lavori, 110mila per la fornitura di due ascensori, 5mila per le indagini geologico tecniche, 5mila per le spese di collaudo, 4mila per gli allacci, 10mila per le spese di pubblicità e 3.880 per le spese impreviste. Più circa 6mila di Iva.
Per i lavori ci sarà da attendere il progetto definitivo e quindi quello esecutivo.

  18-12-09 - Rampe o ascensore anti-barriere

Rampe o ascensore? Dall’assemblea pubblica di mercoledì sera tenuta in piazza del mercato a Rosignano Solvay non è uscita la soluzione ideale per risolvere il problema delle barriere architettoniche presenti nel sottopasso tra piazza della Repubblica e via del Popolo. Un problema particolarmente sentito dopo la chiusura del passaggio a livello.
Quale soluzione? Entrambe le soluzioni, come hanno prospettato i tecnici comunali e come è stato ribadito negli interventi, presentano aspetti positivi e negativi. E mentre la maggioranza di governo sembrerebbe propensa a scegliere la soluzione ascensore, i partiti di opposizione (A Sinistra per Rosignano, Il Cambio, Rds) ma a dire il vero anche alcuni tra i commercianti e residenti intervenuti, preferirebbero la soluzione rampe. Con alcune eccezioni che ancora rilanciano il progetto del tapis roulant, così come realizzato in altre località storiche italiane e nelle grandi città.
Pochi cittadini. Ad essere precisi, mercoledì sera, è rimasto fortemente deluso chi si aspettava un dibattito tra i residenti della frazione o di ascoltare le proposte degli operatori commerciali. La sala riunioni di piazza del Mercato infatti, ha visto soprattutto la partecipazione dei consiglieri comunali; pochi i residenti ed i commercianti intervenuti ad ascoltare le proposte illustrate dagli ingegneri Serena Talamucci e Barbara Santi sullo studio di fattibilità per abbattere le barriere architettoniche del sottopasso pedonale. Un progetto “frutto di un’emergenza” come ha dichiarato il sindaco Alessandro Franchi, presente con l’assessore Lilia Benini, dopo le scuse pubbliche a tutti i cittadini di Rosignano “per il peggioramento della situazione a seguito della chiusura del passaggio a livello che doveva essere eseguita - ha continuato - solo dopo l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un problema che è stato sottovalutato dall’amministrazione comunale”.
Verifica della situazione. L’ingegner Talamucci, attraverso la proiezione di alcune slide, ha illustrato i vari progetti partendo dalla verifica della situazione attuale. Dalla zona del sottopasso passano le linee di bassa e media tensione, la linea elettrica per la pubblica illuminazione, la dorsale Telecom, l’acquedotto, la fognatura delle acque bianche e nere, la falda acquifera, le fondazioni della barriera antirumore che percorre l’Aurelia ma, soprattutto, il Botro Secco interrato.
Soluzioni. Le prime soluzioni illustrate hanno riguardato le rampe che presentano un primo problema: la lunghezza. Circa 50 metri per un pendenza massima dell’8%, come prevede la normativa, per superare un dislivello che va da tre metri a tre metri e 18 centimetri. Da qui le varie soluzioni: rampe parallele alla via Aurelia o a ferro di cavallo, in mezzo a via del Popolo o di lato a piazza della Repubblica. Tutti progetti che però pagano sicuramente un impatto visivo, un costo maggiore ma che non hanno problemi di manutenzione o guasti improvvisi. La seconda soluzione prospettata è quella di due ascensori: uno in piazza della Repubblica, l’altro in piazza del Popolo. Due mezzi ampi, per ospitare biciclette o carrozzine, garantiti da video sorveglianza. Un progetto che, ascoltati gli interventi, sembra scontare le esperienze negative dei montacarichi di via del Fante a Rosignano Solvay e quello posizionato a Castelnuovo della Misericordia.
Entrambi gli impianti non hanno mai funzionato a dovere. Infine il tapis roulant, scartato dai tecnici perchè abbisogna di copertura e di manutenzione continua. In pratica tutte le forze di opposizione intervenute si sono dichiarate a favore delle rampe “perchè più sicure” soprattutto dopo l’esperienza dei montacarichi di via del Fante e di Castelnuovo. In particolare è stato chiesto al sindaco di tenere di conto della posizione espressa dai cittadini che hanno partecipato.
I cittadini. Per primo la posizione del Cdf “Noi siamo a favore delle rampe - dice il presidente Federico Meini - perchè garantiscono il funzionamento del collegamento, non si rompono. Le video camere messe al sottopasso di via del Fante sono state rotte dopo due mesi”. Anche Meini chiede che il sindaco tenga in considerazione le idee uscite dall’assemblea. Poi la richiesta dei tapis roulant fatta da due cittadini “come a Roma o a Perugia”. Poi gli operatori commerciali: “Non siamo per una soluzione provvisoria - ha detto Alessandro Giudici - e bisogna fare qualcosa al più presto non solo per i disabili ma anche per i turisti che vanno al mare. Meglio le rampe che non si bloccano”. Dello stesso parere Maria Grazia Cantini con riferimento alle scuole e alle mamme con passeggini. “Non c’è una posizione precostituita - ha detto il sindaco - anche io ero propenso alla realizzazione delle rampe ma, dopo i problemi elencati dai tecnici e dopo le proiezioni, ho fatto un passo indietro per l’impatto visivo che potrebbe avere quest’opera”. La discussione ora tornerà nell’ambito del consiglio comunale. A. Bernardeschi

  04-11-09 - Sì agli ascensori nel sottopasso

Ascensori. È questo l’orientamento espresso dalla Commissione lavori pubblici, riunita ieri mattina sul caso di piazza della Repubblica. Una riunione molto importante, l’ultima sullo spinoso tema per questa commissione. I consiglieri di maggioranza (Pd) Belloni, Bartoletti, Mannucci e Lenzi nei loro interventi hanno chiaramente indicato negli ascensori la soluzione migliore per risolvere il problema delle barriere architettoniche.
Gli esponenti dalla minoranza, in particolare Franconi della Sinistra, hanno rilanciato l’ipotesi-rampe, illustrando anche una nuova possibilità di costruirle. Ma alla fine sarà l’esecutivo a decidere e il pensiero dell’assessore Lilia Benini sembra piuttosto chiaro. «La soluzione spiegata da Franconi - dice Benini - verrà analizzata, ma così come gli altri tre progetti che abbiamo elaborato predisponendo delle rampe è decisamente impattante per piazza della Repubblica. Una piazza dove presto sarà necessaria una riqualificazione totale, che dovrà però comprendere altre zone di Solvay, che vanno dalle scuole fino alla nuova biblioteca. Costruire in questa piazza una rampa del genere significherebbe modificarla in maniera irreparabile, condizionando così una riqualificazione generale dell’area». Ma c’è un altro elemento che gioca a favore dell’ascensore: i tempi. «Come tutto il consiglio comunale ha detto - continua Benini - la situazione del passaggio a livello di Piazza della Repubblica è una priorietà per il nostro Comune. E allora ecco che stiamo andando avanti decisamente spediti: il nostro obiettivo è arrivare a fine anno con il progetto preliminare pronto per passarlo a definitivo. E gli ascensori rispondono anche a questa richiesta».
Riassumendo: sì agli ascensori perché sarebbero meno impattanti e più veloci da installare rispetto alle rampe. «Non dimentichiamoci - prosegue l’assessore - che questo intervento deve garantire tre cose sostanzialmente: facilità d’accesso, massima fruibilità e sicurezza. Gli ascensori, videosorvegliati, possono rispondere a queste due esigenze primarie». Ma dove sarebbero installati? Con questo sistema mobile sono stati presentati ieri mattina due progetti dall’ingegner comunale Talamucci, ma quello più gettonato prevede un ascensore dove ora ci sono le sbarre in piazza della Repubblica e un altro sulla via Aurelia davanti al bar Moderno.
Bocciata l’idea del tapis-roulant, la commissione su un punto si è trovata d’accordo: «Nessun intervento su piazza del Popolo», dice Fiamma Nesi presidente della commissione, che afferma «che con questa riunione il compito del “suo” organismo è chiuso su questo tema».
Ora si aprirà un percorso di discussione che coinvolgerà i cittadini: il progetto individuato dall’esecutivo (e probabilmente anche un altro con le rampe, così si auspicano le forze di minoranza) sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio di frazione e di un’assemblea pubblica.

  26-10-09 - Tutto in salita il progetto per piazza della Repubblica

Si complica il progetto per eliminare il problema delle barriere architettoniche in piazza della Repubblica. Sono state commissionate, infatti, indagini con il georadar per capire gli impianti che passano all’interno del sottopasso pedonale che collega la piazza a via del Popolo.
Si tratta di un’operazione fondamentale per iniziare seriamente a buttare giù un progetto in grado di riqualificare l’area e di far felici migliaia di cittadini, che dal giorno della chiusura delle sbarre più volte hanno manifestato i loro disagi e il loro disappunto per un’opera che andava pensata anni fa. Queste indagini, in sostanza, hanno il compito di tracciare un quadro completo dei sottoservizi presenti in questo punto del centro di Solvay. «Questo tipo di indagine - spiega l’assessore ai lavori pubblici Lilia Benini - è indispensabile per capire quali siano i servizi che passano dal tunnel e tenerne di conto prima di dare via ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche». Lavori attesi dai residenti di Rosignano Solvay soprattutto dopo la chiusura del passaggio a livello.
Intanto domani si terrà in Comune un’apposita commissione proprio per riassumere e valutare, tra tutti i consiglieri, quale siano i risultati dell’indagine e, dunque, la situazione complessiva. Una situazione non semplice perchè nel sottopasso passano sicuramente fibre ottiche delle Fs, le linee elettriche, fognature ed altri tipi di servizi. Inoltre c’è da tenere di conto del Botro Secco, il cui corso corre a pochi metri dal sottopasso e che potrebbe creare problemi per le rampe di accesso ai disabili. Rampe che infatti debbono, per legge, avere una pendenza molto minore rispetto alla scalinata attuale e che quindi potrebbero arrivare a combaciare con il letto del botro. «Tutte situazioni - conclude Benini - che bisognerà prendere in esame nella stesura del progetto altrimenti corriamo il rischio di realizzare un intervento non consono alla situazione».
Intanto, si attendono novità del contenzioso in atto tra Comune e Ferrovie sulla costruzione del nuovo tunnel di via Forlì e sulla proposta dell’ente di riaprire in maniera provvisoria le sbarre di piazza della Repubblica. A. Bernardeschi

  12-10-09 - Sottopassi, la parola alla commissione

Continuano i rapporti tra Comune e Ferrovie per la riapertura del passaggio a livello di Solvay. Dopo l’incontro romano tra il sindaco Alessandro Franchi e i responsabili delle Fs, la decisione sulla riapertura delle sbarre che collegano l’Aurelia con la zona a monte non è ancora stata presa. «Le Ferrovie - dice Franchi - stanno approfondendo il problema, intanto i colloqui vanno avanti». Colloqui che non risolvono i problemi quotidiani dei cittadini e della viabilità della frazione. Come si ricorderà Franchi ha messo sul piatto il fatto che il sottopassaggio di via Forlì non è un’opera completamente sostitutiva del passaggi a livello perché non vi possono transitare bus che superano i dieci metri di lunghezza.
Ma le proteste dei cittadini si sono concentrate sul fatto che il sottopasso pedonale tra via del Popolo e piazza Risorgimento presenta barriere architettoniche per i disabili ma anche per chi si sposta in bici o con un passeggino. Per questo il Comun, con una variazione di bilancio di circa 300mila euro, ha dato mandato ai tecnici di studiare un progetto. «Il progetto - dice l’assessore Lilia Benini - è portato avanti dagli uffici interni al Comune». Cioè niente tecnico esterno. «Abbiamo dato mandato - spiega Franchi - di lavorare su alcune soluzioni che verranno presentate in commissione». Commissione, presieduta dall’ex assessore Fiamma Nesi, che si riunirà domani. Intanto proteste arrivano anche per il degrado rappresentato dalla chiusura posticcia del passaggio a livello: sbarre, nastri e cartelli che mal si conciliano col corso commerciale del paese. «La chiusura - conclude Franchi - è ovviamente temporanea in attesa della decisione sul passaggio a livello. È ovvio che se rimarrà chiuso, Fs dovrà realizzare al posto delle sbarre un muro perimetrale continuando quello esistente: la chiusura attuale non è consona al luogo». Al.Be.

  09-09-09 - Spunta l idea di un tapis roulant

Un tapis roulant nel sottopasso pedonale. È l’ultima idea uscita dall’assemblea pubblica indetta dai gruppi A sinistra per Rosignano e Rosignano Democratica. Un’assemblea alla quale hanno partecipato un centinaio di cittadini raccolti in piazza della Repubblica “luogo simbolo” - come ha detto Federico Lenzi di Rc - perchè centro storico di un paese diviso in due dalla chiusura del passaggio a livello. C’è stata anche la presenza del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici Benini.
Le proteste dei cittadini. Tanti gli interventi dei cittadini: da Fabrizio Foschi che ha accusato il Comune di poco controllo «tutti sanno che il raggio di curvatura è di 14 metri», ha detto riferendosi al sottopasso di via Forlì e ha continuato rimarcando i disagi dei cittadini costretti a percorrere il sottopasso di via della Repubblica dove è stata messa una guida per le biciclette «che in discesa debbono frenare e in salita spingere», fino a Walter Botti che dopo aver letto alcuni interventi dei precedenti assessori sul problema, ha proposto, per risolvere i disagi in modo veloce, «un servoscala come quelli delle metropolitane e conseguente chiusura notturna del sottopasso». Tanti gli interventi che hanno raccontato i disagi nel salire e scendere quelle scale con le borse della spesa.
Franchi attacca Ferrovie. Alla fine il microfono è passato al primo cittadino che ha sottolineato come da parte dell’amministrazione comunale «non c’è voglia di sottacere responsabilità sia in capo alle Ferrovie o nei servizi tecnici del Comune perchè - ha detto - anche nel servizio pubblico è giusto che chi ha sbagliato, se ha sbagliato, paghi». Ma l’attenzione di Franchi è rivolta a ricercare soluzioni partendo dal sottopasso di via Forlì: «esaminando i punti della convenzione l’opera non è sostitutiva del passaggio a livello perchè non vi transitano i pullman; quindi non è alternativa». Poi, precisa «noi non abbiamo avvallato nessun progetto della Fs: al Comune è stato presentato solo il progetto preliminare per richiedere una variante urbanistica perchè, la prima ipotesi, ma siamo alla fine degli anni 80, il sottopasso doveva essere realizzato tra via Piave e via Gigli. Il Comune non ha visto né firmato il progetto definito o quello esecutivo steso dalle Fs». Ma Franchi non sottace le responsabilità del Comune: «forse l’amministrazione doveva esercitare un controllo maggiore», ed ha tenuto a precisare «che il sottopasso è stato preso in carico dal Comune il 29 maggio solo in via provvisoria e ancora lo è». Il primo cittadino ha sottolineato anche la «troppa fretta che l’amministrazione ha avuto nell’aprire il sottopasso di via Forlì e chiudere le sbarre. Abbiamo chiesto a Ferrovie la riapertura del passaggio a livello». Su questa battaglia Franchi chiede il supporto dei cittadini «perchè noi siamo la parte lesa e andremo avanti».
L’idea tapis-roulant. Per quanto riguarda il sottopasso di piazza della Repubblica: «stiamo cercando una soluzione». Tra le idee un tapis roulant o di un servoscala. A.Bernardeschi

  04-09-09 - Nel sottopasso spuntano delle guide in legno. Riesplode la protesta

Fanno discutere le strette guide di legno messe a salire sul lato destro delle scale del sottopasso ferroviario tra piazza della Repubblica e via del Popolo a Rosignano Solvay. «Guide talmente strette - hanno commentano i residenti della zona mentre giovedì mattina gli operai erano a lavoro - che non possono risolvere il problema della mamme che transitano dal sottopasso con passeggino a seguito. Madri che sono costrette, dunque, a trascinare bambini e carrozzini per salire e scendere le scale con evidente disagio».
Non si placano, dunque, le proteste per la chiusura del passaggio a livello di Piazza della Repubblica attuata dopo l’inaugurazione del sottopassaggio di via Forlì.
L’assessore ai Lavori Pubblici Lilia Benini rassicura: «Il motivo che ha portato l’amministrazione ad installare uno scivolo che è effettivamente solo una guida per biciclette, è da ricercarsi nella sicurezza. Vista la pendenza delle scale, infatti, fare una guida di legno più grande, dove potessero passare anche i passeggini, poteva rappresentare un pericolo per i ragazzi che utilizzano biciclette e mountain bike». Ragazzi che, invece di scendere per fare le scale a piedi servendosi delle guide come appoggio, avrebbero potuto transitare direttamente sugli scivoli a bordo delle due ruote magari facendo cross. L’assessore conferma che si tratta comunque di piccoli accorgimenti transitori per superare almeno in parte i disagi: «infatti stiamo lavorando su questioni tecniche per realizzare dei veri e propri scivoli, dalle giuste pendenze anche per disabili in carrozzella». (al.be.)

  03-09-09 - Le sbarre restano chiuse

«Riaprire le sbarre? È un’operazione molto complessa». Parola di Ferrovie. Una risposta che profuma di diplomazia, perché la sensazione è che le possibilità di “riaccendere” il passaggio al livello di piazza della Repubblica siano davvero ridotte al lumicino. L’ufficio stampa di Ferrovie, tuttavia, fa sapere che prima aspetta di sentire le motivazioni del sindaco Franchi.
Il primo cittadino, infatti, una decina di giorni fa ha inviato a Rfi una lettera dove si contesta il fatto che il «tunnel di via Forlì non sia un’opera sostitutiva del vecchio passaggio a livello». Franchi tirava in ballo soprattutto la “gaffe” dei pullman di linea, che non possono utilizzare questa infrastruttura perché le curve non consentono il loro passaggio. Da qui la richiesta di riaprire le sbarre che dividono in due Solvay nell’attesa di fare chiarezza sui limiti del nuovo sottopasso. Limiti al centro di mozioni e interpellanze di tutte le forze politiche rosignanesi e delle lamentele dei cittadini, che ne chiedono a gran voce la riapertura. «Dovremmo vederci con Ferrovie tra pochi giorni - ammette Franchi - ma stiamo ancora aspettando una risposta alla nostra lettera».
La risposta arriverà perché da Ferrovie fanno sapere di avere ricevuto la missiva firmata dal primo cittadino. Ma nell’attesa di vedersi con il sindaco, dal Gruppo arrivano delle prime risposte. E la prima riguarda proprio il nuovo sottopasso, la cui costruzione è sotto la lente d’ingrandimento dei legali del Comune. «Il sottopasso di via Forlì è stato eseguito - spiegano dall’ufficio stampa di Ferrovie - seguendo quei progetti e quella convenzione firmata e approvata dalla stessa amministrazione comunale. Dunque, non c’è nessuna criticità, ma solo un’opera costruita seguendo ciò che era stato concordato con il Comune». E sulla possibilità di riaprire almeno temporaneamente le sbarre di piazza della Repubblica? «Il sottopasso - continuano da Ferrovie - è stato realizzato proprio per rispondere a precise esigenze sull’assetto del traffico ferroviario. Esigenze che hanno portato alla soppressione delle sbarre di piazza della Repubblica. In conseguenza a questa soppressione sono state portate delle modifiche importanti sulla linea, che molto difficilmente possono essere ritoccate. Insomma, riaprire anche per qualche mese quel passaggio a livello è al momento un’operazione troppo complessa. Tuttavia, prima vogliamo capire le proposte e le motivazioni del Comune di Rosignano».
Dunque, la sensazione è che Rosignano dovrà risolvere i problemi legati alle barriere architettoniche di piazza della Repubblica con le proprie forze. Mario Moscadelli

  30-08-09 - Sottopassi, agire subito

I consiglieri Franca Belloni e Roberta Torretti del gruppo Pd presentano un ordine del giorno in cui sostengono che con «l’apertura del sottopasso di Via Forlì e la conseguente chiusura del passaggio a livello, il sottopasso pedonale di piazza della Repubblica è divenuto vitale per il collegamento con Via del Popolo e, quindi, con la parte a mare del paese». Pertanto visto che così com’è «non è utilizzabile da anziani, disabili e bambini in carrozzina» e che «la fruibilità totale del sottopasso è essenziale anche per gli operatori commerciali che risentono, più che mai, della crisi economica in atto; e che è previsto a breve un incontro con Ferrovie per la verifica della convenzione sottoscritta con l’Amministrazione»; infine «Visto che il riassetto urbano e viario dell’intera zona, previsto dal nuovo Regolamento Urbanistico, non potrà avere tempi brevi», i due consiglieri invitano il consiglio comunale a sostenere «il sindaco nell’intraprendere tutte le misure necessarie derivanti dalla valutazione di conformità o meno della convenzione stipulata con Ferrovie» e a impegnare il sindaco e la giunta ad adottare con la massima urgenza le iniziative necessarie, anche provvisorie, per rendere il sottopasso pedonale di P.zza della Repubblica pienamente usufruibile da parte di tutti i cittadini e ad ad adoperarsi per il ripristino del sottopasso di Via del Fante».

  21-08-09 - PASSAGGIO A LIVELLO - Il Comune doveva intervenire prima

Sono trascorsi due mesi dalla chiusura del passaggio a livello di piazza della Repubblica e, nonostante i ripetuti inviti rivolti all’amministrazione comunale da parte del Consiglio di frazione di Rosignano Solvay, ad oggi non è stata ancora adottata, o indicata, alcuna soluzione per rendere fruibile a tutti il sottopasso ubicato nella medesima piazza.
Questo Consiglio di frazione aveva già segnalato nel documento sullo stato della frazione, e nei vari incontri con i precedenti assessori, l’esigenza di trovare una soluzione al problema prima che le Ferrovie chiudessero definitivamente il passaggio a livello con conseguente divisione in due del paese e disagio pressoché generale.
Il problema in questione non riguarda solo i soggetti non deambulanti, ma riguarda un po’ tutti coloro che hanno difficoltà a fare le scale come ad esempio potrebbe essere il caso di una signora con passeggino.
Nell’anno passato, sempre in previsione di questo problema, avevamo pubblicamente chiesto l’immediata sistemazione del più recente sottopasso di via del Fante il quale è munito di ascensore che però non è mai entrato in funzione anche per colpa di alcuni vandali.
La nostra preoccupazione era proprio quella di trovarci a giugno in una situazione drammatica con la città divisa nettamente in due in virtù del fatto che l’unica comunicazione pedonale fra le due parti del paese sarebbe divenuto il sottopasso presso la stazione ferroviaria. Tale accesso risulta però nettamente decentrato rispetto al centro urbano.
In conseguenza di tutto ciò il Consiglio di frazione chiede la provvisoria riapertura al transito pedonale del passaggio a livello e, inoltre, chiede una modifica al Piano di investimenti per le opere pubbliche riservando una precedenza assoluta alla realizzazione delle modifiche per il sottopasso.  Gianfranco Montagnani (presidente Cdf Solvay)

  20-08-09 - Petizione per i sottopassi, 480 firme

Quattrocentottanta residenti hanno firmato la “petizione popolare” lanciata dal gruppo Sinistra per Rosignano nella quale si richiedono al sindaco interventi urgenti per i sottopassi pedonali di via del Fante e di piazza della Repubblica. La raccolta di firme è avvenuta all’interno della festa di Liberazione conclusasi alcuni giorni fa.
E non è escluso che, nelle prossime settimane, sia organizzata una manifestazione di cittadini per protestare contro i disagi provocati dalla chiusura del passaggio a livello e dalle barriere architettoniche presenti nei due sottopassi.
I firmatari della petizione puntano il dito anche sulle condizioni di sicurezza e igiene in cui si trovano i due sottopassi: scalini rotti e dunque pericolosi, puzza di orina e, talvolta, di vomito. Per questo chiedono una pulizia quotidiana sia per il sottopasso di via del Fante, che lo scorso anno rimase chiuso per una decina di giorni a causa di atti vandalici e mancanza di igiene, sia per quello di piazza della Repubblica. Per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche i circa cinquecento residenti che hanno sottoscritto la lettera chiedono che il sindaco faccia posizionare strumenti adatti, ad esempio rampe mobili, per facilitare il trasporto di passeggini e biciclette; mentre, per il sottopasso di via del Fante, viene richiesta la sostituzione del montacarichi che non funziona da anni nonché la demolizione dell’ingresso dalla via Aurelia con conseguente rifacimento con materiale trasparente. Una misura anche contro i vandali. Al.Be.

  19-08-09 - «Ferrovie riapra quel passaggio a livello»

Il sindaco ha chiesto a Ferrovie la riapertura temporanea delle sbarre di piazza della Repubblica. Il teorema è semplice: «la convenzione stipulata con Ferrovie - dice Alessandro Franchi - indicava nel sottopasso di via Forlì un’opera sostitutiva del passaggio a livello».
Franchi prosegue. «Ad oggi così non è perchè, dal nuovo sottopasso, non possono transitare autobus o pullman di una certa dimensione che, invece, potevano tranquillamente passare dal passaggio a livello ora chiuso. Tutto ciò porta ad un peggioramento della viabilità della zona. Per questo motivo abbiamo chiesto a Ferrovie la riapertura momentanea, fino a che non sia stata fatta completa chiarezza, delle sbarre di piazza della Repubblica. Mi riserverò di fare un’ordinanza ma, prima, occorrerà che le Ferrovie mutino nuovamente tutti i sistemi informatici della rete». Alcuni giorni fa il primo cittadino aveva già annunciato che i legali del Comune, su mandato della giunta, stavano studiando la convenzione stipulata tra ente pubblico e Ferrovie per capire se tutti i punti della convenzione stessa fossero stati rispettati. «Così non sembra - dice Franchi - perchè il sottopasso di via Forlì non sostituisce, di fatto, il passaggio a livello». Un sottopasso inaugurato solo due mesi fa, costato circa 7 milioni di euro quasi interamente pagato da Ferrovie (300 mila euro a spese del Comune) che, dopo la chiusura del passaggio a livello di piazza della Repubblica, ha creato disagi e problemi tra la cittadinanza.
Da qui la richiesta da parte dei residenti e del Consiglio di frazione di Solvay, che proprio in questi giorni ha inviato una lettera al sindaco, di riaprire il passaggio a livello così da permettere la circolazione agli autobus ma anche a tutti coloro che si spostano in bicicletta o che sono costretti a muoversi con gli ausili. A.Bernardeschi

  30-05-09 - Ore 10, apre il sottopasso è rivoluzione per il traffico

«Scusi, ma da qui posso passare». È stata questa la domanda più frequente degli automobilisti ieri mattina nella zona dei Palazzoni. Poco prima delle 10, infatti, si è inaugurato il sottopasso di via Forlì e alle 11 si sono abbassate per sempre le sbarre di piazza della Repubblica: due eventi che hanno stravolto la viabilità dell’intero quartiere. E allora i vigili presenti sono stati bersagliati dai dubbi di chi era al volante. Sì, perché le novità sul traffico sono tante e riguardano un po’ tutti: chi vuole andare verso Livorno, verso Cecina, verso la zona a mare di Solvay e la zona a monte.
Il tunnel. È stato un intervento lungo, faticoso e costellato di problemi. Lo ha ammesso lo stesso dirigente delle Ferrovie, l’ignegner Di Venuta, ieri alla cerimonia del taglio del nastro. Il sottopasso è costato circa 7 milioni di euro: 6 milioni e 700mila euro li ha investiti Rfi, gli altri 300mila il Comune. Per realizzarlo ci sono voluti 20mila metri cubi di cemento armato. «L’intervento è stato complesso - spiega Giocacchino Scavuzzo, il geometra che ha diretto i lavori - perché abbiamo lavorato sotto il livello dell’acqua e perché il tunnel passa sotto a 50 metri di rete ferroviaria. Abbiamo portato a termine l’opera senza mai interrompere la circolazione del treni e la viabilità della vecchia Aurelia». La sede viaria del sottopasso è larga oltre 10 metri ed è formata da due corsie di 4,25 metri e da una pista ciclo pedonale. Il sottovia ha un’altezza dal piano stradale di 5 metri.
La viabilità. Traffico rivoluzionato, come detto. E che sarà ulteriormente modificato a fine giugno, quando sarà conclusa la sistemazione di via Agostini (promessa ai residenti entro il 30 giugno). Fino ad allora le auto che viaggiano sull’Aurelia in direzione Livorno, e coloro che escono dal sottopasso provenienti da via Forlì, non potranno svoltare su via Chiesa. Per coloro che arrivano da Cecina e vogliono andare verso Livorno (o verso il mare) ora sarà a disposizione via Garibaldi, dove è istituito un doppio senso di marcia. Tra le novità più rilevanti anche il senso unico in direzione monte su via Gigli. Mario Moscadelli

  11-06-09 - Sottopasso off-limits: striscione di protesta

Dopo le proteste di questi giorni per la chiusura del passaggio a livello di piazza della Repubblica senza prevedere uno scivolo per il sottopasso, ieri mattina è spuntato pure un cartello con la scritta “Scivolo! Sì, ma giù per le scale!!”. Un messaggio ironico, ma chiaro e provocatorio inviato dai cittadini all’amministrazione comunale che ha permesso, a loro dire, la chiusura del centrale passaggio a livello in concomitanza con l’apertura del sottopasso di via Forlì, senza aver pensato a realizzare un scivolo parallelo alle scale. Scivolo quanto mai richiesto dai residenti, necessario non solo per i disabili, ma anche per coloro che si spostano in bicicletta o per le mamme con figli in passeggino. E se per i disabili, come da testimonianze raccolte, è praticamente impossibile raggiungere la parte a mare del paese visto che il montacarichi di un altro sottopasso, quello di via del Fante è sempre bloccato, anche per chi si sposta in bicicletta diventa difficoltoso salire e scendere le rampe delle scale del sottopasso con il mezzo in braccio. Una situazione che ha diviso letteralmente in due un paese come Rosignano Solvay, già fortemente penalizzato dai binari del treno che passano accanto al via Aurelia. L’accusa che molti cittadini fanno al Comune, è quello di non avere saputo programma gli interventi nel sottopasso di via della Repubblica: gli stanziamenti per sistemare l’opera e renderla utilizzabile anche da bici e carrozzine c’è, ma prima di vedere all’opera gli operai ci sarà da attendere molti mesi. Lo stesso vale per il passaggio di via Del Fante, dove c’è da sistemare la cronica situazione del montacarichi. Anche qui si sta studiando un progetto, ma come per piazza della Repubblica c’è da avere pazienza. Dunque, la domanda: ma sapendo con largo anticipo della chiusura definitiva delle sbarre perché non si sono previsti gli interventi per ammodernare il sottopasso?
Al.Be.

  29-05-09 - Giù il passaggio a livello, ma si alzano nuove barriere
Si abbassano le sbarre, per sempre. Ma si alzano le barriere, quelle architettoniche. Stamani, mentre in via Forlì si assisterà al taglio del nastro per l’apertura del sottopasso, lungo la vecchia Aurelia, nel cuore di Solvay, il passaggio a livello di piazza della Repubblica chiuderà in maniera permanente. Nessuno potrà più passare sopra a quei binari. È vero che la legge ne vietava qualsiasi transito ciclo-pedonale, ma di fatto era utilizzato da tutti.
Negli anni non c’è stato rosignanese che non abbia oltrepassato quella rotaia a piedi, in bici o spingendo un bambino in carrozzina. Ma anche le persone costrette ad una sedia a rotelle spesso hanno utilizzato questo tragitto per passare da piazza della Repubblica a piazza del Popolo o viceversa. Ma da oggi questo passaggio sarà off-limits.
L’ordinanza. Il provvedimento che ufficializza la chiusura delle sbarre è l’ordinanza numero 337 firmata dal comandante dei vigili urbani Stefano Carmignani. «Vista la richiesta presentata da Rfi - si legge nel documento - a partire dalle 10 del 29 maggio 2009 (oggi, ndr) si ordina la chiusura permanente alla circolazione del passaggio a livello al km 5+054 della linea Vada-Livorno». Il passaggio a livello in questione è appunto quello di piazza della Repubblica.
Il problema delle barriere. Dunque, si va a chiudere un punto cruciale della città. Ma si è pensato poco alle barriere architettoniche che da oggi si verranno a creare. Lo stesso assessore Luca Arzilli ammette il problema. «So bene - dice Arzilli - che si vengono a creare dei problemi perché il sottopasso di piazza della Repubblica è inaccessibile per le bici o per le carrozzine. Esiste un progetto per la realizzazione di due scivoli, la cui spesa di 300mila euro sarà finanziata con gli oneri di urbanizzazione. Ma è un intervento molto complicato e che richiede tempi decisamente lunghi. La rampa, per rispettare la pendenza massima del 7%, dovrà essere lunga 60 metri». All’inaccessibilità di questo sottopasso, si aggiunge il montacarichi sempre fuori uso di via Del Fante. «Anche in questo siamo davanti ad una situazione difficile: il montacarichi attuale non può essere riattivato, perché si blocca se non si preme di seguito. Dunque, servirebbe una nuova cabina, a cui poi bisogno associare una vigilanza per evitare atti vandalici». E allora ecco che per ciclisti e carrozzine ci sono tre possibilità, una più scomoda dell’altra: il sottopasso della stazione, il cavalcavia e il nuovo sottopasso di via Forlì. Ma come si può indicare ad un disabile che si trova in piazza del Popolo di attraversare la città dal cavalcavia o da sotto via Forlì? Resta il tunnel della stazione, che somiglia più a un labirinto che ad un passaggio di servizio. «Mi viene da pensare - dice Arzilli - che serviva più lungimiranza, ma non mi riferisco a questa legislatura, sapendo che prima o poi questo passaggio a livello si sarebbe abbassato per sempre». Mario Moscadelli
Rosignano Solvay oggi