3-12-2012 - Attivati i due ascensori al
sottopasso sull’Aurelia - In funzione anche
le telecamere collegate con la Pubblica
assistenza Si chiude un iter tormentato.
Resta aperta la partita della
riqualificazione |
Dopo
un anno e mezzo di lavori e polemiche sono
stati attivati i due ascensori che, a
Rosignano Solvay, collegano via del Popolo
con piazza della Repubblica. L’avviso ai
cittadini è stato dato senza clamore,
attraverso due fogli dove viene comunicato
che i due mezzi pubblici sono in funzione.
Superati dunque i collaudi, effettuati dai
tecnici dell’ufficio speciale trasporti
fissi (gli ascensori si configurano come
mezzi di trasporto pubblico). Attivate anche
le telecamere, collegate 24 ore su 24 con un
centralino della Pubblica assistenza.
«Adesso – dice l’assessore Lilia Benini –
dovremo restaurare i murales eseguiti da un
gruppo di ragazzi di Rosignano all’interno
del sottopasso». Murales che avrebbero
dovuto abbellire il cunicolo che passa sotto
i binari del treno, ma che furono
danneggiati a colpi di vernice nell’agosto
scorso a pochi giorni dalla loro
inaugurazione. «Inoltre dovremo installare,
su piazza della Repubblica, dissuasori in
cemento perché abbiamo visto che le auto
vengono posteggiate vicine all’ascensore che
potrebbe essere danneggiato». Finisce così
una vicenda durata più di due anni ossia da
quando le Ferrovie decisero di chiudere il
passaggio a livello nella zona centrale
dell’Aurelia. I lavori per la realizzazione
dei due ascensori sono iniziati l'11 aprile
2011. Dovevano concludersi l'8 agosto dello
stesso anno. Nonostante la necessità di
abbattere le barriere architettoniche di un
sottopasso che funge da fulcro per Rosignano
Solvay perché collega la zona a mare dalla
parte a monte, gli interventi si sono
prolungati nel tempo accumulando ritardi.
Problemi tecnici che hanno rallentato i
lavori, due gare d'appalto distinte, ma
anche atti vandalici come quello accaduto a
giugno quando, montati gli ascensori, ignoti
hanno infranto uno dei vetri. A meno di due
mesi di distanza a essere presi di mira sono
stati i murales appena inaugurati. Intanto i
costi sono aumentati. E se oggi la vicenda
ascensori può dirsi finalmente conclusa,
rimane aperta con le Ferrovie la
riqualificazione dell’area attorno alle
sbarre chiuse del passaggio a livello. Una
chiusura che doveva essere provvisoria ma
che, invece, è rimasta tale da oltre tre
anni. Aperta con le Ferrovie anche la
riqualificazione di un altro sottopasso,
quello di via del Fante sempre sull’Aurelia
a Rosignano Solvay. Qui il montacarichi non
ha mai funzionato. «Il progetto preliminare
è già stato inviato alle Ferrovie – dice
Benini – inoltre sono state previste nel
programma pluriennale degli interventi
pubblici le risorse necessarie ai lavori”.
In pratica il montacarichi, che ha creato
così tanti problemi da essere disattivato,
verrà sostituito da una rampa che sboccherà
proprio sull’Aurelia. Alessandra
Bernardeschi |
13-11-2012 - Ascensori, il Comune attende il
ministero. Immorali (U.tecnico): «Iter più
complesso perché sono strutture ad uso
pubblico» |
Nei
giorni scorsi i tecnici dell’Ustef, ufficio
speciale trasporti fissi, hanno dato il
primo ok agli ascensori posizionati a
Rosignano Solvay tra via del Popolo e Piazza
della Repubblica. Ci vorrà un secondo
sopralluogo prima che lo stesso Ustef invii
tutto l’incartamento a Roma per la firma del
responsabile che dovrà dare il nullaosta
affinché i due mezzi possano essere
definitivamente attivati. Un secondo
sopralluogo che è atteso nei prossimi
giorni. La speranza è che, se non si
frappongono imprevisti, la vicenda possa
dirsi finalmente conclusa prima della fine
dell’anno. Nel frattempo Andrea Immorali,
dirigente dell’Ufficio tecnico comunale,
dopo il dibattito che la scorsa settimana ha
acceso la discussione tra i consiglieri
comunali, in particolare Giacomo Luppichini,
precisa che: «L’Ustif stesso è organo del
ministero; noi facciamo riferimento alla
sede decentrata di Firenze i cui tecnici
hanno il compito di effettuare i
sopralluoghi ed i collaudi. È lo stesso
Ustif di Firenze che invierà tutta la
documentazione a Roma ossia al loro
dirigente responsabile che deve dare
l’autorizzazione definitiva. Quindi il
Comune dovrà tornare a Firenze per
riprendersi la documentazione». «L’Ufficio
tecnico – precisa Immorali - era al corrente
dell’iter burocratico procedurale necessario
per i due ascensori». Un iter più complesso
rispetto all’installazione di ascensori
all’interno di edifici privati «o anche
all’interno di dello stesso palazzo comunale
– precisa Immorali – perché i due mezzi si
configurano ad uso pubblico e dunque debbono
seguire il regime normativo previsto per il
trasporto pubblico». Un regime normativo
certamente più complesso, come ha ricordato
lo stesso assessore Lilia Benini. «Ma che
l’Ufficio tecnico ha seguito passo passo. È
bene precisare – continua Immorali – che
tutti i compiti relativi agli uffici
comunali sono ormai conclusi. A questo punto
dobbiamo attendere il secondo collaudo da
parte dell’Ustef e la firma che deve
arrivare dal Ministero. In questo momento,
dunque, il Comune è un soggetto passivo,
ossia deve attendere i tempi del Ministero.
Ci dispiace sentir dire che i tecnici del
Comune non erano a conoscenza dell’iter.
Forse si è trattato di un fraintendimento».
A.B. |
7-11-2012 -
Ascensori, è telenovela serve l’ok del
Ministero.
|
Gli
impianti nel centro di Rosignano Solvay sono
montati da tempo, ma l’iter per l’accensione
si complica sempre di più. Benini: «Andrò a
Roma di persona». Non basta più neanche il
nullaosta della Regione. Ci vorrà l’ok del
Ministero prima che a Rosignano Solvay gli
ascensori posizionati tra via del Popolo e
piazza della Repubblica possano iniziare a
funzionare. Intanto in questa settimana
potrebbe sbloccarsi qualcosa. Infatti, sono
attesi dall’amministrazione comunale, i
tecnici dell’Ustef (Ufficio speciale
trasporti impianti fissi Toscana) che
dovrebbero procedere con il primo collaudo.
Purtroppo però, una volta terminati i
collaudi, tutto l’incartamento andrà inviato
al Ministero: «Per accorciare i tempi di
attesa - dice l’assessore ai lavori pubblici
Lilia Benini - porterò personalmente al
Ministero tutto l’incartamento. Ma,
purtroppo, questo è l’iter burocratico». Un
iter collegato al fatto «che i due ascensori
si configurano come trasporto pubblico». Da
qui la necessità dei collaudi e del
nullaosta del Ministero. Il timore è che la
già lunga vicenda legata alla necessità di
realizzare due ascensori per abbattere le
barriere architettoniche del sottopasso tra
via del Popolo e piazza della Repubblica,
possa allungarsi ulteriormente. Di fatto
tutto sarebbe pronto «tanto che la ditta che
ha montato i due ascensori ha già provveduto
ad effettuare i collaudi. Ma per legge,
proprio perché gli ascensori si configurano
come trasporto pubblico, ci vogliono anche i
collaudi dell’Ustef i cui tecnici sono
attesi in questa settimana». Nessuno più
ormai tenta di dare una data che indichi
l’avvio della messa in marcia dei due
ascensori. La concessione edilizia del
progetto, resosi necessario dopo la chiusura
definitiva del passaggio a livello a
Rosignano Solvay (ossia dopo l’inaugurazione
del sottopasso di via Forlì), è del dicembre
2010. I lavori di scavo, non semplici visto
che nel sottopasso sono concentrati tutti i
sottoservizi, sono iniziati ad aprile 2011 e
dovevano terminare pochi mesi dopo, ossia
l’8 di agosto. In realtà gli ascensori sono
stati montati a giugno del 2012 ma,
immediatamente, vennero rotti i pannelli in
vetro di uno dei due montacarichi. Di nuovo
lo stop ai lavori fino ad arrivare a oggi.
Un ritardo di nove mesi sulla tabella di
marcia. |
7-9-2012 - Sottopasso, il Comune accende le
telecamere. |
|
Con un anno di ritardo rispetto al
previsto, i lavori per la realizzazione
degli ascensori che collegano via del Popolo
con piazza della Repubblica a Rosignano
Solvay sono terminati. Ma se l’accensione
degli ascensori dipende dall’esito di un
collaudo, da ieri sono in funzione le
telecamere anti-vandali.
Telecamere attive. Da ieri mattina sono in
funzione le telecamere che permettono di
videosorvegliare non solo coloro che
saliranno all'interno dei due ascensori, ma
anche il tratto di sottopasso pedonale preso
di mira dai vandali. Vandali che lo scorso
agosto hanno di fatto distrutto i murales
eseguiti da un gruppo giovanile del luogo.
Disegni che dovevano abbellire il tunnel che
passa al di sotto dei binari del treno.
Precisiamo che al momento sono accese le
telecamere posizionate all’interno e
all’esterno del tunnel. Per quelle dentro
gli ascensori si aspetta l’ok del collaudo.
Ascensori e murales. Tutto è pronto dunque
per l'inaugurazione? No. Infatti
l'amministrazione comunale sta attendendo
dalla ditta Maspero, ditta che ha installato
gli ascensori necessari per l'abbattimento
delle barriere architettoniche, la
documentazione relativa al collaudo. Senza
il nullaosta, gli ascensori rimarranno
fermi. Nel frattempo il Comune ha contattato
il gruppo di giovani autori dei murales del
genere street-art, per capire come sia
possibile "restaurare", se così si può dire,
i disegni danneggiati i primi di agosto.
Pennellate rosse, verdi e blu, date quasi
con rabbia su quei disegni colorati che
dovevano abbellire il tunnel martoriato da
scritte e sfregi. «Dopo i danni - spiega il
sindaco Alessandro Franchi - ci siamo
chiesti se ripristinare o meno i disegni.
Abbiamo deciso, in accordo con i ragazzi che
ci hanno lavorato, di recuperare i murales.
Un gesto doveroso verso questo gruppo di
giovani ma anche un atto necessario per non
buttare via tutto il lavoro sin qui svolto.
Adesso andranno ricomprate le tinte
necessarie per il restauro».
Un iter infinito. I lavori per la
realizzazione dei due ascensori che
collegano via del Popolo con piazza della
Repubblica sono iniziati l'11 aprile 2011 e
dovevano essere conclusi l'8 agosto dello
stesso anno. Così non è stato. Nonostante la
necessità di abbattere le barriere
architettoniche di un sottopasso che funge
da fulcro per Rosignano Solvay perchè
collega la zona a mare dalla parte a monte
della frazione, gli interventi si sono
prolungati nel tempo accumulando un ritardo
sulla tabella di marcia prevista di oltre un
anno. Un ritardo che non è piaciuto a molti
residenti della zona. Problemi tecnici che
hanno rallentato i lavori, due gara
d'appalto distinte ma anche atti vandalici
come quello accaduto lo scorso giugno
quando, montati gli ascensori, ignoti hanno
infranto uno dei vetri che funge da
pannellatura all'impianto di piazza della
Repubblica. Da qui la necessità di ordinare
e ricollocare i pannelli. A meno di due mesi
di distanza ad essere presi di mira sono
stati i murales appena inaugurati. Intanto i
costi dell'intervento sono aumentati, mentre
sono rimasti intatti i disagi per i
cittadini e gli operatori commerciali della
zona. Per cercare di tamponare la situazione
vandalismo e per garantire la sicurezza di
tutti coloro che avranno la necessità di
usufruire degli ascensori, il Comune ha
deciso di installare telecamere. Impianti
che rimarranno attivi 24 ore su 24 collegati
con un centralino della Pubblica assistenza. |
12-6-2012 - Vandali in azione rovinato il
nuovo ascensore in centro - Frantumata la
parete in vetro: danno da almeno 6mila euro
Il Comune: «L’inaugurazione slitta di almeno
un mese» |
Non
c’è pace per i nuovi ascensori progettati
per attraversare i binari nel centro di
Rosignano Solvay. Ancora da inaugurare, sono
giù stati presi di mira dai vandali. Ma se
quanto combinato al cantiere nel marzo
scorso era stato riparato in fretta, quanto
successo nella notte tra venerdì e sabato
non sarà aggiustato a breve. Qualcuno, forse
con una pietra (ma è tutto da accertare), ha
frantumato una delle pareti di vetro
dell’ascensore in corso di montaggio in
piazza della Repubblica. Un danno che il
Comune ha stimato, al momento, intorno ai
6mila euro.Ma ciò che preoccupa di più sono
i tempi con cui si potrà ripristinare la
speciale vetrata, visto che era stata
realizzata su misura.La maledizione del
sottopasso. Dunque, sembra proseguire la
maledizione del sottopasso di via Forlì,
visto che questi ascensori sono stati
pensati e progettati proprio per risolverre
i problemi sorti con l’inaugurazione del
tunnel, che ha fatto abbassare per sempre le
sbarre nel centro di Rosignano Solvay
dividendo in due la città. «Al momento -
spiega Lilia Benini, assessore ai lavori
pubblici - sappiamo solo che la parete in
vetro dell’ascensore lato piazza della
Repubblica si è frantumato in mille pezzi:
non si è staccato niente, ma è da sostuire».
Ma cosa ha causato il danno? Si parla di una
pietra, anche se al momento non è stato
trovato il punto esatto dell’impatto con un
vetro comunque speciale, molto resistente.
Difetto di fabbricazione? Non si esclude, ma
è un’ipotesi molto remota. «Comunque sia -
dice Benini - verificheremo quanto successo
con la ditta che l’ha montato». Arrabbiato
Andrea Immorali, dirigente ai lavori
pubblici. «È un danno da almeno 6mila euro -
dice Immorali - visto che si tratta di un
vetro speciale, fatto su misura per il
nostro ascensore. Il problema è che per
riavere il pezzo servirà almeno un mese». M.
Moscadelli |
9-3-2012 - Ascensori, lavori fermi e
cantiere danneggiato - Ma il Comune
rassicura: «Dopo la metà di marzo inizierà
l’assemblaggio delle due strutture». Si
punta a chiudere l’intervento intorno alla
Pasqua. |
|
Passando in questi giorni da piazza della
Repubblica, nel centro di Rosignano Solvay,
si ha la sensazione di un cantiere in
abbandono. Sensazione che hanno avuto anche
alcuni cittadini, che hanno contattato la
nostra redazione per segnalarci le anomalie.
Stiamo parlando del cantiere per la
costruzione dei due ascensori, la cui
realizzazione è mirata a risolvere il
sentito problema delle barriere
architettoniche che dividono in due la
città. Dal Comune confermano che i lavori
attualmente sono fermi, ma rilanciano con
una nuova data: «Dopo la metà del mese in
corso - dice l'assessore ai lavori pubblici
Lilia Benini - dovrebbe partire
l'assemblaggio dei due ascensori». Sos
degrado. E sulle attuali condizioni del
cantiere c'è chi ha "postato" delle immagini
sulla pagina Facebook del sindaco Franchi.
Immagini che ritraggono alcune protezioni a
difesa del cantiere abbattute e alcuni
punti, in particolare il grosso foro dove
andrà uno degli ascensori, accessibili a
chiunque. E poi le solite scritte che ormai
hanno completamente ricoperto le pareti del
tunnel. «Per quanto ci riguarda - dice
Benini - la Clc, l'azienda che ha vinto
l'appalto, ha sempre tenuto in ordine l'area
di cantiere. Certamente, certi vandalismi
non sono facili da impedire, soprattutto ora
che le lavorazioni edili sono terminate e
siamo in attesa di dare il via al montaggio
degli ascensor». Dunque, quell'idea di stato
di abbandono è dovuta al fatto che ad oggi
in quel cantiere non ci sono operai al
lavoro. Fatto determinato dai ritardi nella
messa in posa degli ascensori. «Proprio in
queste mattine - dice Benini - è stato fatto
un sopralluogo sul posto per capire come
ripulire il tunnel dal degrado esistente. E,
inoltre, come sistemare gli scalini delle
quattro rampe che resteranno a disposizione
dei cittadini». I problemi. Come qualcuno
ricorderà, il Comune nell'ottobre scorso
annunciava che i lavori si sarebbe chiusi
entro la fine del 2011. Ma a causa di alcuni
imprevisti ecco che il cantiere è sempre
aperto. «Due gli intoppi - continua Benini -
che hanno portato all'interruzione
dell'opera. Primo: il passaggio del Comune
ad una nuova società per la fornitura
dell'energia elettrica. Secondo: l'Ustif,
l'ufficio regionale per il controllo della
sicurezza di strutture come ascensori, nel
concedere il via libera al montaggio ha dato
una prescrizione: l'inserimento di una
botola sulla testa dell'ascensore. Così la
Maspero di Como, ditta incaricata
dell'intervento, ha dovuto rivedere il
progetto. Da qui i ritardi». Le previsioni.
Ma quando si rivedranno operai e tecnici al
lavoro? «Dagli ultimi contatti con la
Maspero - dice Benini - abbiamo appreso che
verso la metà di questo mese dovrebbero
iniziare le opere di assemblaggio dei due
ascensori». Quando saranno pronti?
L'assessore, visti i precedenti, preferisce
non sbilanciarsi, ma diciamo che il Comune
sarebbe soddisfatto di consegnare
l'intervento ai cittadini nei giorni della
prossima Pasqua (prima decade di aprile). I
particolari. Nella foto qui a fianco ecco
come saranno (piccole modifiche a parte) gli
ascensori in piazza del Popolo e piazza
della Repubblica. «Saranno trasparenti -
dice Benini - con rifiniture in rosso e
frangisole in legno. Inoltre, saranno
videosorvegliati 24 ore su 24 con un
controllo remoto, oltre ad avere un
ingegnere di riferimento per qualsiasi
gusto. Telecamere saranno piazzate anche nel
tunnel di collegamento». M. Moscadelli |
27-1-2012 - Ascensori, servono delle
modifiche slitta l’installazione - Lavori
allungati di almeno 45 giorni. E sul
sottopasso di via Forlì il Comune tenta la
via della conciliazione. |
Mentre slitta ancora la consegna dei lavori
per l'installazione degli ascensori in
piazza della Repubblica, la vertenza del
Comune contro Rfi potrebbe prendere la
strada della conciliazione. Ad annunciare le
novità legate al riassetto della viabilità
nel centro di Solvay dopo la chiusura del
passaggio a livello, è stata l'assessore ai
lavori pubblici Lilia Benini che ieri, in
consigli comunale, ha risposto a due
interrogazioni proposte della Federazione
delle Sinistra. «È stato il nostro avvocato
Narese - rivela l'assessore - incaricato dal
Comune per seguire la causa legale, a
suggerirci la possibilità della
conciliazione, strumento esistente dal 2010.
Al momento gli uffici comunali addetti
stanno valutando se questa via possa essere
opportuna. In ogni caso - precisa -
manteniamo aperta la possibilità della
causa». Quanto ai lavori compensativi
dell'area urbana circostante al sottopasso,
ossia la piantumazione delle aiuole in via
Agostini, Benini ha detto che «la determina
di giunta c'è, l'opera sarà terminata a
breve». Per gli attesi ascensori, che
dovranno collegare piazza della Repubblica a
piazza del Popolo, la cui consegna dei
lavori era attesa per la fine di gennaio,
bisognerà attendere ancora «30-45 giorni»,
afferma a stessa Benini. I motivi sono due.
Primo: l'Ustif, l'ufficio per il controllo
della sicurezza di strutture come ascensori,
ha rilevato la mancanza di un dispositivo
(una botola) che dovrà essere inserito. Due:
il Comune, da poche settimane, ha cambiato
la società che gestisce l'energia elettrica
(da Acea alla svizzera Alpio) e ha dovuto
mandare tutta la documentazione inerente
agli ascensori al nuovo soggetto». Insomma,
a questo punto gli ascensori saranno
piazzati non prima del mese di marzo.
Curiosità, nel consiglio comunale di ieri è
stato sperimentato un nuovo sistema di
verbalizzazione, che registra direttamente
su supporto elettronico gli interventi (in
precedenza si usavano le bobine) C.
Castaldi. |
9-1-2012 - In quel sottopasso dilaga il
degrado e i lavori sono in ritardo |
|
«Il
sottopasso di piazza della Repubblica versa
sempre più in uno stato di degrado e la fine
dei lavori per la costruzione degli
ascensori ancora non si vede». Questo, in
sintesi, il senso dell'interrogazione
presentata da Giacomo Luppichini,
consigliere comunale della Gruppo Comunista
la Sinistra di Rosignano. Luppichini,
inoltre, solleva dei dubbi sull'efficacia
dell'intervento che l'amministrazione
comunale ha attivato per eliminare il
problema delle sbarre. Luppichini attacca
così nel suo testo che sarà discusso nel
prossimo consiglio comunale: «Anche le
festività sono passate - dice l'ex candidato
a sindaco nelle ultime comunali - senza che
si sia data soluzione all'installazione
degli ascensori in piazza della Repubblica e
il sottopasso versa in condizioni di pauroso
degrado». Su questa base il consigliere
della Sinistra chiede con urgenza «quando è
prevista l'ultimazione dei lavori con
l'installazione dei due ascensori».
Ascensori che andranno a risolvere il
problema delle barriere architettoniche.
Inoltre, Luppichini chiede alla giunta «se e
quali lavori aggiuntivi si faranno sul
sottopasso per dare allo stesso un aspetto
decoroso al momento del tutto inesistente e
per evitare quell'effetto "cravatta al
maiale" che la collocazione dei due
ascensori in tale contesto avrebbe se tutto
dovesse rimanere come adesso». |
16-12-2011 - Ascensori, conto alla rovescia
- Pronti a fine gennaio in via del Popolo |
Saranno posizionati a fine gennaio i due
ascensori che collegano via del Popolo e
piazza della Repubblica a Rosignano Solvay.
Il termine dei lavori, atteso da quando le
Ferrovie hanno deciso di chiudere il
passaggio a livello è slittato di circa tre
mesi. Un ritardo «essenzialmente dovuto al
fatto - spiega l'assessore ai lavori
pubblici Lilia Benini - che per i lavori è
stato necessario indire due gare d'appalto,
con i relativi tempi burocratici». Due gare:
una per effettuare i lavori edili, l'altra
per realizzare l'impiantistica e la messa in
posa dei due ascensori che permetteranno
l'abbattimento delle barriere
architettoniche del sottopasso pedonale. Un
sottopasso strategico, assieme a quello di
via del Fante, che permette la permeabilità
delle zona a monte della frazione con quella
a mare. Ma se per gli ascensori è iniziato
il conto alla rovescia, rimangono ancora due
punti interrogativi importanti: i lavori per
l'abbattimento delle barriere
architettoniche del sottopasso di via del
Fante dove il montacarichi è fermo da anni e
i lavori di riqualificazione urbana di
piazza della Repubblica. E mentre per i
lavori del sottopasso di via del Fante gli
stanziamenti ci sarebbero, tant'è che
l'intervento è stato inserito nel programma
triennale dei lavori pubblici, per piazza
della Repubblica siamo sempre nella notte
più buia. Andiamo per ordine. Per quanto
riguarda gli ascensori di via del Popolo
spiega Benini che «attualmente la Maspero,
ditta che ha vinto la gara d'appalto, sta
realizzando l'impiantistica e a fine gennaio
i lavori saranno ultimati». Per quanto
concerne invece piazza della Repubblica,
zona centrale rispetto al corso della via
Aurelia e che da anni attende una
riqualificazione urbana (attualmente la
piazza si è trasformata in una sorta di
rotatoria per le auto), la situazione è
complicata. «Il progetto non c'è ancora -
dice Benini - il problema principale sta nel
patto di stabilità. Anche avendo tutta la
volontà di riqualificare la piazza, non
sappiamo come eventualmente potremmo pagare
le ditte incaricate dei lavori. Basterebbe
che il Governo allentasse anche di poco il
patto di stabilità; una previsione che
adesso sembra potersi realizzare ma solo per
alcune opere specifiche come l'edilizia
scolastica o gli interventi legati al
rischio idrogeologico». Infine per quanto
riguarda il sottopasso di via del Fante «in
questo caso ci sono sia il progetto che gli
stanziamenti necessari; anche in questo caso
dobbiamo però calendarizzare interventi e
risorse. Comunque i lavori sono stati
giudicati prioritari e, per questo, inseriti
nel piano triennale». Da non dimenticare poi
la spesa per la riqualificazione della zona
delle Morelline che, seppur finanziata in
parte dalla Regione, rappresenta un grosso
investimento per le casse comunali. A. Bernardeschi |
17-10-2011 - Ascensori, consegnato l'appalto
- Lavori per 192mila euro. Il Comune: «Tutto
pronto per fine anno» |
|
Sarà
la ditta Maspero Spa della provincia di
Como, che si è aggiudicata la gara d'appalto
promossa dal Comune, a montare gli ascensori
in piazza del Popolo e piazza della
Repubblica a Rosignano Solvay. L'importo dei
lavori sarà di 192.292 euro. I due ascensori
permetteranno di abbattere le barriere
architettoniche del sottopasso ferroviario,
che collega appunto la zona a mare con
quella a monte di Rosignano. Un intervento
atteso da oltre due anni, praticamente
all'indomani della chiusura del passaggio a
livello che veniva utilizzato non solo dalle
auto ma anche da ciclisti o dai disabili
costretti a spostarsi con gli ausili.
«Adesso la Maspero, così come previsto per
legge - spiega l'assessore ai lavori
pubblici Lilia Benini - dovrà inviare tutti
gli elaborati agli uffici Regionali dell'Ustif
che daranno gli opportuni pareri e
prescrizioni. Dopodiché potranno iniziare i
lavori per installare i due ascensori.
Lavori che crediamo poter dire ultimati
entro la fine dell'anno. Intanto, per
arrecare meno disturbo possibile alle
attività commerciali, abbiamo ristretto
quanto più possibile i cantieri. Su piazza
della Repubblica è stata ultimata anche la
pavimentazione». E dunque, se tutto andrà
liscio, a fine anno sarà possibile mettere
un punto alla vicenda del sottopasso. Una
vicenda che si trascina da quasi tre anni e
che ha suscitato non poche proteste non solo
tra i residenti e gli operatori commerciali
dell'Aurelia e di piazza della Repubblica
che nel frattempo hanno raccolto firme, ma
anche tra i turisti. Per risolvere la
questione sono state anche effettuate due
assemblee pubbliche, l'ultima in detta
dall'amministrazione comunale
nell'auditorium di piazza del mercato a
Rosignano Solvay, durante la quale gli
operatori ed i residenti posero l'accento
anche sulla necessità di effettuare opere di
riqualificazione su piazza della Repubblica
trasformata, ormai, in una sorta di grande
rotatoria. Tuttavia, la riqualificazione
completa di quell'area non arriverà prima di
un anno: Rfi, infatti, deve sostituire tutti
i pannelli antirumore e il progetto è ancora
nella fase di approvazione. Cosa significa?
Che per molto tempo ancora le sbarre
resteranno al loro posto. A. Bernardeschi |
15-10-2011 - Passaggio a livello, tutto da
rifare - RFI deve sostituire le barriere
antirumore, che non sono più a norma. |
Si
chiama "progetto di risanamento acustico" e
prevede, da parte di Ferrovie, la
sostituzione dei pannelli antirumore.
L'effetto immediato del progetto è quello di
ritardare le opere di riqualificazione
nell'area dell'ex passaggio a livello di
piazza della Repubblica a Solvay. Un'area
centrale e di passaggio, il cui stato di
abbandono stride con la riqualificazione
richiesta dai cittadini e dagli operatori
della via Aurelia e dintorni. Andiamo per
ordine. Dopo la chiusura del passaggio a
livello avvenuta in concomitanza con la
realizzazione del sottopasso di via Forlì,
si è aperto il capitolo dell'abbattimento
delle barriere architettoniche sulla via
Aurelia. Da qui la scelta operata
dall'amministrazione comunale che ha portato
alla realizzazione di due ascensori, che
collegheranno piazza del Popolo con piazza
della Repubblica. In concomitanza con i
lavori per i due ascensori, il sindaco,
pressato dai residenti e dai commercianti,
ha chiesto a Ferrovie che l'area del
passaggio a livello chiuso con reti
metalliche e blocchi in cemento, venisse
riqualificata. Un degrado, dunque, non più
sopportabile. «Il primo progetto - spiega
Andrea Immorali, dirigente comunali ai
lavori pubblici - prevedeva che la chiusura
dell'ex passaggio a livello venisse
effettuata semplicemente con il
prolungamento della barriera antirumore già
presente lungo la via Aurelia». Inoltre,
doveva essere sostituita anche la recinzione
che corre lungo i binari nella zona della
via Aurelia verso i palazzoni Solvay e
"porta a Vada". Invece «dopo un periodo di
silenzio, le Ferrovie ci ha nuovamente
contattato spiegandoci che le barriere
presenti a Rosignano Solvay, così come in
altri luoghi in Italia, non sono più a norma
e che debbono essere sostituite con altre
barriere.. Si tratta di barriere con
pannello cieco, che hanno una sola apertura
all'altezza dei finestrini del treno».
Barriere adeguate, insomma, anche per i
treni ad alta velocità. «Si tratta -
prosegue Immorali - di un risanamento
acustico sanitario, finanziato dal ministero
dell'Ambiente, e il progetto delle Ferrovie,
che ancora non c'è stato è presentato, ci
dicono sia già in fase avanzata. Al momento
la sostituzione delle barriere dovrebbe
avvenire nel tratto che va dal
cavalcaferrovia di via della Cava fino alla
zona a sud di Rosignano Solvay, all'altezza
dei palazzoni». Ma non è escluso che le
barriere antirumore opache, vengano
installate anche in altre zone del
territorio comunale: nel piano di
risanamento acustico dovrebbero rientrare
anche le zone di Caletta, Portovecchio e
Castiglioncello. Fatto sta che la
sostituzione delle barriere antirumore non a
norma, farà slittare di un bel po' (si parla
almeno di un anno), la riqualificazione
della zona di pertinenza delle Ferrovie di
piazza della Repubblica «sulla quale - dice
il sindaco Alessandro Franchi - noi non
possiamo intervenire se non chiedendo alle
stesse Ferrovie di velocizzare tutto
l'iter». A. Bernardeschi |
01-05-11 -
Ascensori, finalmente i cantieri |
|
Entrano
nel vivo i lavori per la realizzazione dei
due ascensori tra piazza del Popolo e piazza
della Repubblica a Rosignano Solvay. Un
intervento atteso dai cittadini da due anni
e che, sulla carta, dovrà permettere
l’abbattimento delle barriere
architettoniche dopo la chiusura del
passaggio a livello.
Righe gialle sono state dipinte sull’asfalto
della via Aurelia: una segnaletica che
indica agli automobilisti l’inizio del
cantiere mentre, l’area interessata allo
scavo, è stata recintata con alti pannelli
di metallo e legno. Pannelli che dovranno
proteggere i passanti e che dovrebbero
abbattere, almeno in parte, le polveri che
inevitabilmente si alzeranno durante i
lavori; lavori e che porteranno disagi
soprattutto in piazza del Popolo vista la
ristrettezza dell’area e la vicinanza del
cantiere con bar e negozi.
L’intervento, come ha precisato lo stesso
sindaco, avranno la durata di quattro mesi.
E Franchi ribadisce che non è stata
abbandonata l’idea di riqualificare piazza
della Repubblica nel suo insieme e che è sua
ferma intenzione lanciare, per questa area,
un concorso di idee. Non è detto, però che i
lavori, una volta scelto il progetto,
potranno avere inizio prima della fine della
sua legislatura. «Molto dipenderà - dice il
primo cittadino - dai finanziamenti».
Niente di nuovo sotto il sole, invece, per i
lavori che avrebbero già dovuto essere
terminati o quantomeno iniziati, da parte
delle Ferrovie. «Le Ferrovie avrebbero
dovuto realizzare, al posto delle sbarre del
passaggio a livello, il muro di recinzione -
continua Franchi - sul quale inserire i
pannelli fonoassorbenti». In realtà
l’intervento non è stato ancora eseguito
perché nel frattempo una normativa a messo
fuori regola tutti i pannelli oggi presenti.
Per questo motivo l’amministrazione comunale
ha deciso di dare il via alla costruzione
degli ascensori «abbiamo constatato che i
due lavori non sono incompatibili e dunque
possono essere eseguiti contemporaneamente».
Insomma, il comune ha deciso di partire
senza attendere le Ferrovie.
Il costo complessivo dell’opera la cui gara
è stata vinta dalla Coop dei Lavoratori
delle Costruzioni di Livorno, è di 472mila
960 euro comprensivi di parte edile ed
impiantistica. «Ma in questa cifra -
conclude Franchi - sono inseriti anche
alcuni interventi sui marciapiedi e arredi».
In particolare in piazza del Popolo
l’ascensore sarà posizionato in luogo
dell’attuale rampa di scale; su via della
Repubblica, invece, l’ascensore sarà
piazzato tra le due rampe di scale esistenti
che portano al sottopasso. L’area sarà
piastrellata in porfido mentre un nuovo
marciapiede verrà realizzato lungo l’Aurelia
davanti al passaggio a livello. A.
Bernardeschi |
31-03-11 - Ascensori, si annuncia il via ai
lavori |
Nel
caso del passaggio a livello di piazza della
Repubblica conviene essere prudenti. E
allora affidiamo al comunicato del Comune
l’annuncio: «così come già ampiamente
preannunciato nell’autunno 2010 - si legge
nella nota - in considerazione dei tempi
dettati dalle norme di legge, il prossimo 11
aprile ci sarà la consegna dei lavori alla
ditta Clc - Cooperativa Lavoratori delle
Costruzioni - di Livorno per la
realizzazione delle lavorazioni edili
necessarie per l’abbattimento delle barriere
architettoniche del sottopasso pedonale che
collega piazza della Repubblica e via del
Popolo a Rosignano Solvay. Si procederà con
l’installazione di due ascensori in
prossimità dell’area dell’ex passaggio a
livello».
11 aprile: segniamoci questa data. «I tempi
- spiegato la vicesindaco e assessore ai
lavori pubblici Lilia Benini - sono quelli
che avevamo puntualmente comunicato in
ottobre, tenuto conto degli iter burocratici
previsti dalla normativa sui lavori
pubblici. Lo scorso 2 febbraio è stata
effettuata la gara con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa,
alla quale erano state invitate sei imprese
che avevano i requisiti adeguati per la
tipologia di lavorazione. La ditta Clc è
risultata aggiudicataria dei lavori per
l’importo di 220.882,42 euro più oneri per
la sicurezza e Iva».
Benini prosegue. «La verifica obbligatoria
dei requisiti dell’impresa è terminata il 24
febbraio e, conclusa la procedura di legge,
l’11 aprile andremo a consegnare i lavori
per la realizzazione delle opere edili
necessarie per l’installazione degli
ascensori».
Parallelamente sta partendo infatti la gara
per l’affidamento della parte impiantistica
«in modo che i lavori, una volta iniziati,
possano procedere senza interruzioni». Il
totale dei lavori, tra parte edile ed
impiantistica, ammonterà alla fine a 472.960
euro.
Il progetto prevede l’inserimento di due
ascensori, uno lato mare ed uno lato monte
rispetto alla linea ferroviaria Livorno-Roma.
Sul versante di Piazza del Popolo,
l’ascensore sarà posizionato in luogo della
rampa di scale attualmente esistente; in
corrispondenza dell’ex passaggio a livello
sarà costruito un nuovo tratto di
marciapiede che collegherà i due esistenti
paralleli alla ferrovia. Tale tratto di
percorso pedonale sarà realizzato come gli
esistenti in blocchetti di porfido. Sul lato
Piazza della Repubblica invece l’ascensore
sarà posizionato tra le due rampe di scale
esistenti di accesso al sottopasso, e anche
l’area ad esso adiacente sarà pavimentata in
porfido. Gli ascensori saranno identici per
forma e dimensione. Predisposto un servizio
specifico di controllo e manutenzione. |
19-03-11 - Ferrovie blocca i lavori |
|
Imprevisto. È questa la parola che
più di ogni altra ritorna
ciclicamente quando c’è di mezzo il
passaggio a livello di piazza della
Repubblica. Ogni volta che la
soluzione sembra vicina ecco un
imprevisto. E il paese continua ad
essere diviso: è così dal 29 maggio
del 2009.
Dal giorno della chiusura delle
sbarre, avvenuta appunta in quel 29
maggio in contemporanea con
l’inaugurazione del sottopasso, è
stato un susseguirsi di annunci e
problemi. Il risultato è che la
situazione è esattamente quella di
quasi due anni fa: nessun
intervento, nessuna modifica. Ad
essere sinceri una differenza c’è:
prima, davanti alle sbarre, c’era un
cartello giallo con scritto
“attenzione chiusura passaggio a
livello”, ora al posto del cartello
ci sono dei vasi con delle piante
verdi.
Dicevamo degli imprevisti. L’ultimo
ha spiazzato l’amministrazione
comunale, che il 2 febbraio scorso
annunciava per il giorno dopo
l’inizio dei lavori da parte di
Ferrovie per la sistemazione
definitiva del varco. Lavori
propedeutici alla realizzazione
degli ascensori e all’abbattimento
così delle barriere architettoniche.
Ma come mai Rfi non ha mai avviato
questo intervento? Per la verità lo
ha avviato, ma lo ha subito
bloccati. Il motivo? Sono due.
Primo: quando la Deanco, l’impresa
incaricata della sistemazione, ha
effettuato il primo scavo ha trovato
dei cavi funzionali all’esercizio
ferroviario fuori programma (a
proposito di imprevisti...). La
presenza di questi fili ha di fatto
stoppato il cantiere ed è per questo
che Rfi ha dirottato gli operai alle
sbarre di Porta a Vada. Secondo: nel
frattempo le barriere antirumore che
dovevano essere installate,
identiche a quelle già presenti,
sono state dichiarate non più a
norma e ora Ferrovie dovrà
sostituirle tutte (non solo a
Rosignano). Per questi motivi
l’intervento annunciato ad inizio
febbraio, e che si sarebbe dovuto
concludere nell’arco di un mese, è
rimasto lettera morta.
Una buona notizia, però, c’è.
Sperando che non sia un altro
annuncio corredato da imprevisto:
l’amministrazione comunale ha
appaltato alla Clc - la stessa
cooperativa che sta costruendo la
nuova biblioteca - la parte edile
degli ascensori e «il cantiere
dovrebbe partire i primi giorni di
aprile», dice Lilia Benini assessore
ai lavori pubblici. Nel frattempo
sarà svolta anche la gara per
l’acquisto degli ascensori. Ma
attenzione: i due cantieri, quello
del Comune e quello di Ferrovie (nel
caso risolvesse i problemi sopra
citati), difficilmente potranno
coesistere: si andrebbero a creare
troppi disagi al traffico. Ma.Mo.
|
15-03-11 - Sbarre in centro: nuovo scontro
tra Comune e Fs |
Non sembra esserci fine ai disagi
creati dalla chiusura del passaggio
al livello a Rosignano Solvay. I
lavori sbandierati per la
sistemazione delle barriere
antirumore ritardano e costringono
il sindaco ad un nuovo richiamo a
Ferrovie.
Ma il Comune, ora, sta pensando di
agire anche senza la chiusura
definitiva dell’attraversamento dei
binari. «Abbiamo tutta l’intenzione
- dice il sindaco Alessandro Franchi
- di aprire immediatamente il
cantiere in piazza del Popolo anche
se le Ferrovie non hanno ancora dato
inizio ai lavori di sistemazione del
muro e del passaggio a livello».
Franchi che ha chiesto ai propri
tecnici una verifica con le
Ferrovie, per capire i motivi che
hanno portato le stesse Fs a
ritardare i lavori lungo l’Aurelia.
Lavori che, infatti, dovevano
partire il 3 febbraio scorso: è
trascorso oltre un mese, ma di opere
concrete nemmeno l’ombra. Gli unici
interventi effettuati dalle Ferrovie
sono stati i muretti alzati
all’imbocco del passaggio a livello
di porta a Vada, zona industriale
all’imbocco del paese.
I cittadini non comprendono il
perché le Ferrovie abbiano iniziato
l’intervento nella zona più
limitrofa, quando il centro di
Rosignano sta soffrendo uno stato di
degrado. «Ho chiesto le necessarie
verifiche tecniche», dice il primo
cittadino. «Per la realizzazione dei
due ascensori non attenderemo i
lavori delle Fs, che riguardano il
proseguimento del muro di recinzione
con l’installazione dei pannelli
fonoassorbenti uguali a quelli già
presenti». E dunque «non appena
termineranno i tempi tecnici
previsti per legge dopo gli
affidamenti delle gare - precisa -
allestiremo il cantiere per
realizzare gli ascensori: i lavori
infatti non sono incompatibili con
quelli delle Ferrovie». Gli
ascensori permetteranno
l’abbattimento delle barriere
architettoniche del sottopasso
pedonale tra via del Popolo e piazza
della Repubblica dove non esistono
scivoli. A. Bernardeschi
|
11-02-11 - Non aspettiamo più con gli
ascensori sull Aurelia |
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Parlando degli ascensori di piazza
della Repubblica a Rosignano sembra
di essere nel film di Troisi “Il
postino”, dove agli abitanti
dell’isola viene promesso da anni il
collegamento delle tubature
dell’acqua direttamente dalla
terraferma, senza mai ottenerlo. A
Rosignano abbiamo la stessa
situazione, perché sono anni che
viene chiesto al Comune di Rosignano
di provvedere all’eliminazione delle
barriere architettoniche in piazza
della Repubblica, e da anni ai
cittadini è stata data la stessa
risposta: “ce ne occuperemo dopo
l’estate”.
Questa frase è stata pronunciata
nuovamente in questi giorni, a
seguito delle dimissioni di Renato
Bartoletti dalla presidenza della
commissione lavori pubblici, che ha
accusato la giunta di aver gestito
male la questione.
Il risultato è che l’estate passa, e
la situazione non cambia. Nel
frattempo però i malumori delle
persone si placano e il Sindaco e i
suoi assessori possono
tranquillamente fare i signori
feudali nel loro castello.
Questo è un trucco, paragonabile al
nascondere la polvere sotto il
tappeto, che va avanti ormai dalla
chiusura del passaggio a livello, e
che consiste in una autentica presa
in giro dei cittadini che la giunta
è chiamata a rappresentare, e che si
aspetterebbero che facesse in modo
di risolvere i problemi in modo
celere, anziché lanciare proposte
prive di ogni logica, come mettere
l’Aurelia a senso unico. Jacopo
Pizzi (Udc)
|
10-02-11 - Ascensori sì, ma dopo l'estate |
Lo sfogo in consiglio comunale di
Renato Bartoletti, consigliere del
Pd, ha riaperto una delle ferite più
dolorose per il comune di Rosignano:
lo stato di piazza della Repubblica,
con una città divisa in due.
E così ieri mattina qualche
cittadino, non vedendo nessun
operaio intorno a quel passaggio
livello ora privo di sbarre ma solo
delle fioriere, ha tremato: “vai a
vedere che lasciano tutto così”,
hanno pensato. Ma non sarà così.
Sull’opera abbiamo interpellato la
Deanco: sì l’impresa che ha
costruito il sottopasso di via Forlì
e quella che sta lavorando alla
costruzione del nuovo ponte sul
Fine, penserà alla sistemazione
definitiva del passaggio a livello.
«Dopo avere rimosso le sbarre -
spiega il capocantiere Gioacchino
Scavuzzo - procederemo alla messa in
opera del muro in cemento armato
della stessa altezza di quello già
esistente lungo i binari. Dopo
installeremo le barriere antirumore.
Quanto tempo ci servirà? Condizioni
meteo permettendo circa un mese e
mezzo. Diciamo che a fine marzo
l’opera sarà finita».
Dunque, per la costruzione dei tanto
attesi ascensori si dovrà aspettare
la fine della prossima primavera.
Perché una volta conclusi i lavori
della Deanco, ci sarà da aspettare
tutti i documenti per dare l’ok alla
ditta aggiudicataria e approvare
anche il regolamento sulla privacy
visto che saranno installate delle
telecamere.
Insomma, servirà munirsi di un’altra
bella dose di pazienza, perché
difficilmente in estate il pacchetto
dei lavori sarà finito. Ma del resto
per risolvere questo pasticcio,
politico e tecnico, si è aspettato
così tanto che qualche mese in più o
in meno non fa la differenza.
Speriamo almeno che questa opera
serva agli amministratori per non
ripetere certi errori.
|
03-02-11 - Piazza della Repubblica, si
demoliscono le sbarre |
|
Iniziano i lavori di
riqualificazione di piazza della
Repubblica. Iniziano con una
chiusura: da oggi, infatti, Rfi
inizierà le opere per l’eliminazione
definitiva delle sbarre. Opere che
andranno avanti per circa un mese. E
sempre per oggi è prevista
l’apertura delle buste della gara
per l’affidamento dei lavori che
riguardano la parte edile
dell’intervento di installazione
degli ascensori.
I lavori di chiusura definitiva del
passaggio a livello - progettati ed
eseguiti a cura e spese di Rfi -
sono ricompresi, come lotto
conclusivo, nel più ampio progetto
di realizzazione del sottopasso e
consisteranno nel posizionamento di
barriere acustiche della stessa
tipologia di quelle esistenti. Per
l’organizzazione del cantiere sarà
parzialmente modificata la viabilità
esistente, creando in via Menotti un
senso vietato per i veicoli che si
immettono da piazza della
Repubblica. Sarà sempre garantito il
transito dei pedoni nel sottopasso.
«Nel frattempo - spiega l’assessore
ai lavori pubblici Lilia Benini -
andiamo avanti con le procedure per
la realizzazione dell’intervento di
abbattimento delle barriere
architettoniche, che prevede il
posizionamento di due ascensori, uno
in piazza del Popolo ed uno in
piazza della Repubblica. Questi
lavori partiranno al termine di
tutte le procedure di gara e dopo la
conclusione dell’intervento di Rfi,
anche per non gravare eccessivamente
con due cantieri aperti sulla
viabilità della zona».
Benini prosegue. «Certo ci sarà
qualche disagio, ma
l’amministrazione comunale, seppur
in un momento di difficoltà per le
finanze, ha ritenuto fondamentale
l’intervento di abbattimento delle
barriere architettoniche che partirà
quindi non appena possibile».
Già oggi verranno aperte le buste
per l’affidamento dei lavori
inerenti la parte edile del
progetto. Una volta che si saranno
conclusi i lavori di Rfi e le
pratiche di espletamento e verifica
delle gare potrà quindi cominciare
anche l’intervento per la
realizzazione degli ascensori.
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03-12-10 - Sottopasso, una telenovela |
«Era d’estate, tanto tempo fa, nel
2009 quando in un’affollata
assemblea indetta da Sinistra per
Rosignano tutti i presenti, autorità
comprese, furono unanimi nel
riconoscere l’ emergenza
sottopasso.(dovuta ad un grande
sonno iniziato a metà anni 70). Ora
tutti sanno che per emergenza si
intende un momento critico che va
subito affrontato e rapidamente
risolto, ma il tempo scorre e le
cose sono sempre al punto di
partenza. Siamo al progetto esecutiv,
come conferma l’assessore Benini, a
settembre daremo il via alle gare».
Così scrive, a proposito del
sottopasso, Walter Botti (Sinistra
per Rosignano) che fa una
cronistoria degli impegni presi e
delle dichiarazioni degli
amministratori per dire che, da
allora, non è cambiato niente.
Ricorda Botti: «Due infatti le gare
previste: uno di tipo edilizio per
la perforazione del terreno, l’altra
per la realizzazione degli impianti.
“Il problema maggiore - spiegava
l’assessore Benini - è stato quello
della falda acquifera presente nel
sottopasso”. Quando, pochi giorni
dopo, in un dibattito al Festival di
Rifondazione le feci presente che
così come la raccontava non si
poteva parlare di progetto esecutivo
mi sentii rispondere che io ero
abituato a lavorare nell’industria
privata e che nel pubblico è in uso
un’ altra definizione, per
educazione non replicai. Botti va
avanti: «Entro l’anno - lo promette
il sindaco Alessandro Franchi-
inizieranno i lavori per installare
due ascensori, rispettivamente in
piazza del Popolo ed in piazza della
Repubblica, per abbattere le
barriere architettoniche createsi
dopo la chiusura del passaggio a
livello a Rosignano Solvay. Oggi, 30
novembre, sul bollettino del Comune,
redatto autocelebrativamente, quasi
in stile berlusconiano, devo
leggere: “ La progettazione
esecutiva è in via di completamento
e considerati i tempi previsti per
la gara di affidamento
lavori.....tra marzo e aprile 2011
potrà partire l’intervento con il
posizionamento degli ascensori “.
Come un bravo studente di
costruzioni (geometra o ingegnere)
sa, per affidare i lavori di
installazione occorre avere, oltre i
dati tecnici degli apparati (gia
acquistati): i calcoli esecutivi
delle strutture e degli impianti; i
piani di manutenzione dell’opera nel
suo complesso e nelle parti di cui è
composto; i piani di sicurezza e
coordinamento; il computo metrico
estimativo definitivo ed il quadro
economico;il cronoprogramma dei
lavori, perché così recita qualunque
“ Progetto esecutivo “! Questi dati
però,se non interpreto male il
comunicato sono ancora “ nella mente
di Zeus “ e non si azzarda (per
fortuna) alcuna data per il
completamento dell’opera. A questo
punto pongo al sindaco ed
all’assessore la famosa domanda di
Cicerone: Fin quando abuserete della
nostra pazienza? Se per risolvere un
così facile problema si impiegano
quasi tre anni quanto occorrerà per
affrontare cose un po’ più
impegnative?».
|
30-09-10 - Paese diviso, ecco gli ascensori |
|
Entro l’anno, lo promette il sindaco
Alessandro Franchi, inizieranno i
lavori per installare due ascensori,
rispettivamente in piazza del Popolo
ed in piazza della Repubblica, per
abbattere le barriere
architettoniche createsi dopo la
chiusura del passaggio a livello a
Rosignano Solvay. Intanto però i
tecnici del comune stanno puntando
gli occhi su un’altro lavoro, sempre
relativo al passaggio a livello, che
doveva essere effettuato da Ferrovie
alla fine dell’estate. Le Ferrovie
dovrebbero infatti, questi sembra
siano gli accordi, chiudere
definitivamente il passaggio a
livello prolungando il muro di
recinzione, installando i pannelli
fonoassorbenti e, soprattutto,
togliendo quella brutta rete
arancione che fa tanto periferia. I
lavori avrebbero dovuto avere inizio
a fine estate ma, siamo in autunno e
dei cantieri nemmeno l’ombra.
Intanto il progetto per
l’installazione dei due ascensori è
giunto alla fase definitiva.
«Abbiamo dovuto attendere i pareri
indispensabili di Ferrovie - dice
Franchi - pareri che
l’amministrazione oggi ha acquisito.
Non appena approvato il progetto
definitivo andremo a gara». Due le
gare necessarie: una per le opere in
muratura, l’altra per la fornitura
degli ascensori. Dunque prima che
l’intervento abbia il via, ci sarà
da attendere i tempi tecnici
relativi all’affidamento dei lavori
stessi. Franchi promette che il
cantiere aprirà entro l’anno.
Ma i due ascensori risolveranno il
problema del centro di Rosignano
Solvay, la frazione più popolata di
tutto il territorio o forse, come da
anni ripetono residenti,
commercianti, e associazioni di
categoria, c’è bisogno urgente di un
progetto complessivo di cui le
amministrazioni parlano da anni?
«Dovevano interpellare le
associazioni di categoria, i Cdf, i
cittadini addirittura prima che
decidessero di realizzare il
sottopasso di via Forlì - dice Paolo
Biasci della Confesercenti - saremmo
stati tutti disponibili a ragionare
per vedere come poter affrontare
quella che sarebbe diventata
un’emergenza, come infatti è stato.
Su questi problemi non siamo stati
chiamati nonostante le nostre
rimostranze avanzate già alla giunta
Nenci». Al di là delle iniziative di
intrattenimento organizzate durante
i mesi estivi «a Rosignano c’è
bisogno di programmare gli
interventi per ricucire il
territorio. Non si è sentito più
parlare di niente». Al.Be.
|
04-08-10 - Sottopasso chiuso da due estati |
«Si tratta della seconda estate che
passiamo così, macché ascensori
bastava togliere direttamente le
scale ed allungare di poco lo
scivolo così da rendere il
sottopasso agibile a tutti». A
Rosignano Solvay si torna
prepotentemente a parlare, anche in
spiaggia, del sottopasso che collega
la martoriata piazza della
Repubblica con la parte a mare del
paese. Spiagge che, per la seconda
estate consecutiva, diventano quasi
un miraggio per i turisti ed i
residenti della zona a monte
dell’Aurelia da quando le sbarre del
passaggio a livello sono state
chiuse e mai più riaperte nonostante
i vari appelli di cittadini e
amministrazione alle Ferrovie. I
lavori per la realizzazione di due
ascensori, il progetto fu discusso
durante un’assemblea pubblica tenuta
lo scorso inverno in piazza del
Mercato, andranno a gara a
settembre. Intanto però, da oltre un
anno, Rosignano Solvay è divisa in
due. Le scene raccontate da molti
operatori commerciali della zona e
dai residenti sono sempre le stesse:
mamme costrette a chiudere ed a
prendere i passeggini sotto braccio
con i bambini da badare per
percorrere quelle scale che portano
in via del Popolo; anziani che
camminano male e che proprio non ce
la fanno a fare i gradini per
raggiungere le spiagge. Non parliamo
dei portatori di handicap. «E chi
non ha l’auto ed è anziano - dicono
i residenti e gli operatori -
talvolta rinuncia alla spiaggia». A
niente sono valse le raccolte di
firme, le petizioni, le assemblee.
Prima di tutto c’è da risolvere il
problema della falda acquifera, dei
servizi e sottoservizi che sembrano
tutti passare da quel sottopasso
inaugurato negli anni ’50.
Due settimane fa c’è stato un
incontro tra gli amministratori
comunali ed il Consiglio di frazione
di Rosignano Solvay «Abbiamo
incontrato - spiega Federico Meini
presidente del Cdf - gli assessori
Margherita Pia e Lilia Benini che ci
hanno messo a conoscenza dello stato
dei lavori. Il progetto è stato
fatto». Un progetto che prevede due
ascensori, uno appunto in piazza del
Popolo l’altro in piazza della
Repubblica, che permetterebbero di
evitare le scale. «Siamo al progetto
esecutivo - conferma l’assessore
Benini - a settembre daremo il via
alle gare». Due infatti le gare
previste: uno di tipo edilizio per
la perforazione del terreno, l’altra
per la realizzazione degli impianti.
«Il problema maggiore - spiega
Benini - è stato quello della falda
acquifera presente nel sottopasso.
Le Ferrovie, prima di dare il parere
positivo, hanno voluto rivedere il
progetto anche da un punto di vista
geologico». In pratica le Fs hanno
voluto sincerarsi del fatto che gli
ascensori non modificassero il corso
delle falde acquifere che passano
proprio al di sotto dei binari. «Da
qui il ritardo negli interventi»
precisa l’assessore che assicura «le
gare saranno bandite a settembre».
Più in là, e nessuna data è stata
specificata, andrà invece la
riqualificazione urbana di piazza
della Repubblica oggi trasformata
praticamente in rotatoria, senza
sfogo o via d’uscita verso il mare.
Davanti al passaggio a livello,
sempre sbarrato da reti arancioni
stile cantiere stradale, sono state
posizionate due tristi fioriere. Per
la piazza l’amministrazione punta su
un progetto complessivo “purtroppo
se ne parla da anni”, commentano
sconfortati i cittadini di
Rosignano. A. Bernardeschi
|
19-04-10 - Bloccati i lavori all'ascensore |
|
L’amministrazione comunale ha aperto
un ricorso contro le Ferrovie e ha
ufficialmente affidato l’incarico
all’avvocato Calogero Narese per
seguire l’iter legale in sede
civile. La decisione è stata presa a
seguito dei problemi sorti dopo la
realizzazione del sottopasso di via
Forlì.
E, legata al sottopasso, la chiusura
del passaggio a livello di piazza
della Repubblica. Sul piatto però
non c’è solo la mutata viabilità che
ha di fatto diviso in due Rosignano
Solvay, ma anche il ritardo del
nullaosta da parte di Ferrovie per
la realizzazione dei due ascensori
che permetterebbero l’abbattimento
delle barriere architettoniche del
sottopasso pedonale tra piazza del
popolo e piazza della Repubblica. Un
nullaosta assolutamente necessario,
visto che i lavori interesseranno
un’area delle Fs, richiesto
dall’amministrazione ma che tarda ad
essere concesso.
«Abbiamo stabilito di adire alle vie
legali in sede civile - spiega il
sindaco Alessandro Franchi - per far
valere nei confronti di R.F.I. le
nostre ragioni a fronte dei danni e
delle mal funzionalità conseguenti
al sottopasso di via Forlì. Di fatto
- continua il primo cittadino -
siamo insoddisfatti dell’intero
intervento e, soprattutto, riteniamo
che le funzioni del sottopasso siano
diverse rispetto alla concessione
sottoscritta a suo tempo con
Ferrovie».
Insomma un sottopasso che non ha
unificato ma bensì diviso in due il
territorio di Rosignano e da dove
non possono transitare né autobus ne
altri mezzi dalla lunghezza
superiore di 10 metri. Nel contempo
è stato chiusa il passaggio a
livello di piazza della Repubblica
ma il vecchio sottopasso ha
evidenziato una serie di problemi
circa l’abbattimento delle barriere
architettoniche. E dunque
l’insoddisfazione del sindaco, in
queste settimane, sta montando.
«Abbiamo chiesto da mesi il
nullaosta per procedere con i lavori
necessari per la realizzazione dei
due ascensori per abbattere le
barriere architettoniche di piazza
della Repubblica - spiega Franchi -
si tratta di autorizzazioni
assolutamente necessarie. Ma dalle
Ferrovie non abbiamo ricevuto alcuna
risposta.
Così come non abbiamo ricevuto
risposte per un altro intervento,
quello relativo ad alcuni lavori che
dobbiamo eseguire in una fognatura
bianca al Quercetano. Anche in
questo caso il nullaosta da parte
delle Ferrovie è vincolante. Infine,
nessuna intervento è stato eseguito
da parte delle Fs, nonostante i
ripetuti solleciti, per la
riqualificazione dell’area del
passaggio a livello a Rosignano
Solvay. Un passaggio dove ancora c’è
quell’orrenda rete arancione». Tutti
interventi chiesti a viva voce dalla
cittadinanza: «in pratica - conclude
il primo cittadino - noi abbiamo i
progetti pronti per dare le risposte
ai problemi del territorio ma siamo
bloccati dal silenzio delle
Ferrovie». A. Bernardeschi
|
23-01-10 - Sì all'ascensore sull Aurelia |
È stato approvato il progetto
preliminare per realizzare
l’ascensore sulla via Aurelia.
Ascensore che ha come obiettivo
quello di abbattere le barriere
architettoniche del sottopasso di
piazza della Repubblica e via del
Popolo. Non è trascorso dunque
neanche un mese dall’assemblea
pubblica in piazza del mercato a
Rosignano Solvay.
Assemblea durante la quale il
sindaco Alessandro Franchi e
l’assessore ai lavori pubblici Lilia
Benini accompagnati dagli ingegneri
del comune presentarono varie
soluzioni progettuali comprese
quelle relative a una nuova scala
comprensiva di scivolo. Dopo mesi di
proteste per un passaggio a livello
chiuso che divide in due Rosignano,
i disagi subiti da chi si sposta in
bici e non poteva passare agilmente
dal sottopasso di piazza della
Repubblica interdetto ai disabili,
dopo le varie proposte giunte dalle
associazioni ma anche dai residenti,
la scelta dunque è stata compiuta.
Una scelta motivata «dalla presenza
di barriere architettoniche» in
quanto l’attuale sottopasso non è
dotato di scivoli e del fatto che
«la chiusura del passaggio a livello
ha modificato sostanzialmente la
circolazione veicolare del centro
abitato di Solvay e in particolare
di piazza della Repubblica che
necessita di un importante
intervento di riqualificazione».
Nella delibera approvata dalla
giunta si evincono anche le
motivazioni che hanno portato a
scegliere l’ascensore piuttosto che
dare il via ai lavori per la
realizzazione di un nuovo sottopaso
munito di regolare scivolo. Lavori
che avrebbero compreso, giocoforza,
anche un intervento su piazza della
Repubblica oggi declassata a
rotatoria. «Un intervento ampio di
riqualificazione urbana - recita il
documento - necessita di tempi
lunghi sia per la progettazione che
per il reperimento dei finanziamenti
mentre, l’abbattimento delle
barriere architettoniche sul
sottopasso pedonale, riveste un
carattere di urgenza». La giunta
dunque ha preso atto «che il
progetto predisposto dai Lavori
pubblici soddisfa contemporaneamente
l’esigenza di un intervento che
abbia costi contenuti e che possa
essere attuato in tempi brevi», che
ha un «minore impatto e non
pregiudica quindi la
riqualificazione di piazza della
Repubblica e delle aree
circostanti».
L’intervento costerà 297.960 euro:
152mila per i lavori, 110mila per la
fornitura di due ascensori, 5mila
per le indagini geologico tecniche,
5mila per le spese di collaudo,
4mila per gli allacci, 10mila per le
spese di pubblicità e 3.880 per le
spese impreviste. Più circa 6mila di
Iva.
Per i lavori ci sarà da attendere il
progetto definitivo e quindi quello
esecutivo.
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18-12-09 - Rampe o ascensore anti-barriere |
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Rampe o ascensore? Dall’assemblea
pubblica di mercoledì sera tenuta in
piazza del mercato a Rosignano
Solvay non è uscita la soluzione
ideale per risolvere il problema
delle barriere architettoniche
presenti nel sottopasso tra piazza
della Repubblica e via del Popolo.
Un problema particolarmente sentito
dopo la chiusura del passaggio a
livello.
Quale soluzione? Entrambe le
soluzioni, come hanno prospettato i
tecnici comunali e come è stato
ribadito negli interventi,
presentano aspetti positivi e
negativi. E mentre la maggioranza di
governo sembrerebbe propensa a
scegliere la soluzione ascensore, i
partiti di opposizione (A Sinistra
per Rosignano, Il Cambio, Rds) ma a
dire il vero anche alcuni tra i
commercianti e residenti
intervenuti, preferirebbero la
soluzione rampe. Con alcune
eccezioni che ancora rilanciano il
progetto del tapis roulant, così
come realizzato in altre località
storiche italiane e nelle grandi
città.
Pochi cittadini. Ad essere precisi,
mercoledì sera, è rimasto fortemente
deluso chi si aspettava un dibattito
tra i residenti della frazione o di
ascoltare le proposte degli
operatori commerciali. La sala
riunioni di piazza del Mercato
infatti, ha visto soprattutto la
partecipazione dei consiglieri
comunali; pochi i residenti ed i
commercianti intervenuti ad
ascoltare le proposte illustrate
dagli ingegneri Serena Talamucci e
Barbara Santi sullo studio di
fattibilità per abbattere le
barriere architettoniche del
sottopasso pedonale. Un progetto
“frutto di un’emergenza” come ha
dichiarato il sindaco Alessandro
Franchi, presente con l’assessore
Lilia Benini, dopo le scuse
pubbliche a tutti i cittadini di
Rosignano “per il peggioramento
della situazione a seguito della
chiusura del passaggio a livello che
doveva essere eseguita - ha
continuato - solo dopo
l’abbattimento delle barriere
architettoniche. Un problema che è
stato sottovalutato
dall’amministrazione comunale”.
Verifica della situazione.
L’ingegner Talamucci, attraverso la
proiezione di alcune slide, ha
illustrato i vari progetti partendo
dalla verifica della situazione
attuale. Dalla zona del sottopasso
passano le linee di bassa e media
tensione, la linea elettrica per la
pubblica illuminazione, la dorsale
Telecom, l’acquedotto, la fognatura
delle acque bianche e nere, la falda
acquifera, le fondazioni della
barriera antirumore che percorre
l’Aurelia ma, soprattutto, il Botro
Secco interrato.
Soluzioni. Le prime soluzioni
illustrate hanno riguardato le rampe
che presentano un primo problema: la
lunghezza. Circa 50 metri per un
pendenza massima dell’8%, come
prevede la normativa, per superare
un dislivello che va da tre metri a
tre metri e 18 centimetri. Da qui le
varie soluzioni: rampe parallele
alla via Aurelia o a ferro di
cavallo, in mezzo a via del Popolo o
di lato a piazza della Repubblica.
Tutti progetti che però pagano
sicuramente un impatto visivo, un
costo maggiore ma che non hanno
problemi di manutenzione o guasti
improvvisi. La seconda soluzione
prospettata è quella di due
ascensori: uno in piazza della
Repubblica, l’altro in piazza del
Popolo. Due mezzi ampi, per ospitare
biciclette o carrozzine, garantiti
da video sorveglianza. Un progetto
che, ascoltati gli interventi,
sembra scontare le esperienze
negative dei montacarichi di via del
Fante a Rosignano Solvay e quello
posizionato a Castelnuovo della
Misericordia.
Entrambi gli impianti non hanno mai
funzionato a dovere. Infine il tapis
roulant, scartato dai tecnici perchè
abbisogna di copertura e di
manutenzione continua. In pratica
tutte le forze di opposizione
intervenute si sono dichiarate a
favore delle rampe “perchè più
sicure” soprattutto dopo
l’esperienza dei montacarichi di via
del Fante e di Castelnuovo. In
particolare è stato chiesto al
sindaco di tenere di conto della
posizione espressa dai cittadini che
hanno partecipato.
I cittadini. Per primo la posizione
del Cdf “Noi siamo a favore delle
rampe - dice il presidente Federico
Meini - perchè garantiscono il
funzionamento del collegamento, non
si rompono. Le video camere messe al
sottopasso di via del Fante sono
state rotte dopo due mesi”. Anche
Meini chiede che il sindaco tenga in
considerazione le idee uscite
dall’assemblea. Poi la richiesta dei
tapis roulant fatta da due cittadini
“come a Roma o a Perugia”. Poi gli
operatori commerciali: “Non siamo
per una soluzione provvisoria - ha
detto Alessandro Giudici - e bisogna
fare qualcosa al più presto non solo
per i disabili ma anche per i
turisti che vanno al mare. Meglio le
rampe che non si bloccano”. Dello
stesso parere Maria Grazia Cantini
con riferimento alle scuole e alle
mamme con passeggini. “Non c’è una
posizione precostituita - ha detto
il sindaco - anche io ero propenso
alla realizzazione delle rampe ma,
dopo i problemi elencati dai tecnici
e dopo le proiezioni, ho fatto un
passo indietro per l’impatto visivo
che potrebbe avere quest’opera”. La
discussione ora tornerà nell’ambito
del consiglio comunale. A.
Bernardeschi
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04-11-09 - Sì agli ascensori nel sottopasso |
Ascensori. È questo l’orientamento
espresso dalla Commissione lavori
pubblici, riunita ieri mattina sul
caso di piazza della Repubblica. Una
riunione molto importante, l’ultima
sullo spinoso tema per questa
commissione. I consiglieri di
maggioranza (Pd) Belloni,
Bartoletti, Mannucci e Lenzi nei
loro interventi hanno chiaramente
indicato negli ascensori la
soluzione migliore per risolvere il
problema delle barriere
architettoniche.
Gli esponenti dalla minoranza, in
particolare Franconi della Sinistra,
hanno rilanciato l’ipotesi-rampe,
illustrando anche una nuova
possibilità di costruirle. Ma alla
fine sarà l’esecutivo a decidere e
il pensiero dell’assessore Lilia
Benini sembra piuttosto chiaro. «La
soluzione spiegata da Franconi -
dice Benini - verrà analizzata, ma
così come gli altri tre progetti che
abbiamo elaborato predisponendo
delle rampe è decisamente impattante
per piazza della Repubblica. Una
piazza dove presto sarà necessaria
una riqualificazione totale, che
dovrà però comprendere altre zone di
Solvay, che vanno dalle scuole fino
alla nuova biblioteca. Costruire in
questa piazza una rampa del genere
significherebbe modificarla in
maniera irreparabile, condizionando
così una riqualificazione generale
dell’area». Ma c’è un altro elemento
che gioca a favore dell’ascensore: i
tempi. «Come tutto il consiglio
comunale ha detto - continua Benini
- la situazione del passaggio a
livello di Piazza della Repubblica è
una priorietà per il nostro Comune.
E allora ecco che stiamo andando
avanti decisamente spediti: il
nostro obiettivo è arrivare a fine
anno con il progetto preliminare
pronto per passarlo a definitivo. E
gli ascensori rispondono anche a
questa richiesta».
Riassumendo: sì agli ascensori
perché sarebbero meno impattanti e
più veloci da installare rispetto
alle rampe. «Non dimentichiamoci -
prosegue l’assessore - che questo
intervento deve garantire tre cose
sostanzialmente: facilità d’accesso,
massima fruibilità e sicurezza. Gli
ascensori, videosorvegliati, possono
rispondere a queste due esigenze
primarie». Ma dove sarebbero
installati? Con questo sistema
mobile sono stati presentati ieri
mattina due progetti dall’ingegner
comunale Talamucci, ma quello più
gettonato prevede un ascensore dove
ora ci sono le sbarre in piazza
della Repubblica e un altro sulla
via Aurelia davanti al bar Moderno.
Bocciata l’idea del tapis-roulant,
la commissione su un punto si è
trovata d’accordo: «Nessun
intervento su piazza del Popolo»,
dice Fiamma Nesi presidente della
commissione, che afferma «che con
questa riunione il compito del “suo”
organismo è chiuso su questo tema».
Ora si aprirà un percorso di
discussione che coinvolgerà i
cittadini: il progetto individuato
dall’esecutivo (e probabilmente
anche un altro con le rampe, così si
auspicano le forze di minoranza)
sarà sottoposto all’attenzione del
Consiglio di frazione e di
un’assemblea pubblica.
|
26-10-09 - Tutto in salita il progetto per
piazza della Repubblica |
|
Si complica il progetto per
eliminare il problema delle barriere
architettoniche in piazza della
Repubblica. Sono state
commissionate, infatti, indagini con
il georadar per capire gli impianti
che passano all’interno del
sottopasso pedonale che collega la
piazza a via del Popolo.
Si tratta di un’operazione
fondamentale per iniziare seriamente
a buttare giù un progetto in grado
di riqualificare l’area e di far
felici migliaia di cittadini, che
dal giorno della chiusura delle
sbarre più volte hanno manifestato i
loro disagi e il loro disappunto per
un’opera che andava pensata anni fa.
Queste indagini, in sostanza, hanno
il compito di tracciare un quadro
completo dei sottoservizi presenti
in questo punto del centro di
Solvay. «Questo tipo di indagine -
spiega l’assessore ai lavori
pubblici Lilia Benini - è
indispensabile per capire quali
siano i servizi che passano dal
tunnel e tenerne di conto prima di
dare via ai lavori di abbattimento
delle barriere architettoniche».
Lavori attesi dai residenti di
Rosignano Solvay soprattutto dopo la
chiusura del passaggio a livello.
Intanto domani si terrà in Comune
un’apposita commissione proprio per
riassumere e valutare, tra tutti i
consiglieri, quale siano i risultati
dell’indagine e, dunque, la
situazione complessiva. Una
situazione non semplice perchè nel
sottopasso passano sicuramente fibre
ottiche delle Fs, le linee
elettriche, fognature ed altri tipi
di servizi. Inoltre c’è da tenere di
conto del Botro Secco, il cui corso
corre a pochi metri dal sottopasso e
che potrebbe creare problemi per le
rampe di accesso ai disabili. Rampe
che infatti debbono, per legge,
avere una pendenza molto minore
rispetto alla scalinata attuale e
che quindi potrebbero arrivare a
combaciare con il letto del botro.
«Tutte situazioni - conclude Benini
- che bisognerà prendere in esame
nella stesura del progetto
altrimenti corriamo il rischio di
realizzare un intervento non consono
alla situazione».
Intanto, si attendono novità del
contenzioso in atto tra Comune e
Ferrovie sulla costruzione del nuovo
tunnel di via Forlì e sulla proposta
dell’ente di riaprire in maniera
provvisoria le sbarre di piazza
della Repubblica. A. Bernardeschi
|
12-10-09 - Sottopassi, la parola alla
commissione |
Continuano i rapporti tra Comune e
Ferrovie per la riapertura del
passaggio a livello di Solvay. Dopo
l’incontro romano tra il sindaco
Alessandro Franchi e i responsabili
delle Fs, la decisione sulla
riapertura delle sbarre che
collegano l’Aurelia con la zona a
monte non è ancora stata presa. «Le
Ferrovie - dice Franchi - stanno
approfondendo il problema, intanto i
colloqui vanno avanti». Colloqui che
non risolvono i problemi quotidiani
dei cittadini e della viabilità
della frazione. Come si ricorderà
Franchi ha messo sul piatto il fatto
che il sottopassaggio di via Forlì
non è un’opera completamente
sostitutiva del passaggi a livello
perché non vi possono transitare bus
che superano i dieci metri di
lunghezza.
Ma le proteste dei cittadini si sono
concentrate sul fatto che il
sottopasso pedonale tra via del
Popolo e piazza Risorgimento
presenta barriere architettoniche
per i disabili ma anche per chi si
sposta in bici o con un passeggino.
Per questo il Comun, con una
variazione di bilancio di circa
300mila euro, ha dato mandato ai
tecnici di studiare un progetto. «Il
progetto - dice l’assessore Lilia
Benini - è portato avanti dagli
uffici interni al Comune». Cioè
niente tecnico esterno. «Abbiamo
dato mandato - spiega Franchi - di
lavorare su alcune soluzioni che
verranno presentate in commissione».
Commissione, presieduta dall’ex
assessore Fiamma Nesi, che si
riunirà domani. Intanto proteste
arrivano anche per il degrado
rappresentato dalla chiusura
posticcia del passaggio a livello:
sbarre, nastri e cartelli che mal si
conciliano col corso commerciale del
paese. «La chiusura - conclude
Franchi - è ovviamente temporanea in
attesa della decisione sul passaggio
a livello. È ovvio che se rimarrà
chiuso, Fs dovrà realizzare al posto
delle sbarre un muro perimetrale
continuando quello esistente: la
chiusura attuale non è consona al
luogo». Al.Be.
|
09-09-09 - Spunta l idea di un tapis roulant |
|
Un tapis roulant nel sottopasso
pedonale. È l’ultima idea uscita
dall’assemblea pubblica indetta dai
gruppi A sinistra per Rosignano e
Rosignano Democratica. Un’assemblea
alla quale hanno partecipato un
centinaio di cittadini raccolti in
piazza della Repubblica “luogo
simbolo” - come ha detto Federico
Lenzi di Rc - perchè centro storico
di un paese diviso in due dalla
chiusura del passaggio a livello.
C’è stata anche la presenza del
sindaco e dell’assessore ai lavori
pubblici Benini.
Le proteste dei cittadini. Tanti gli
interventi dei cittadini: da
Fabrizio Foschi che ha accusato il
Comune di poco controllo «tutti
sanno che il raggio di curvatura è
di 14 metri», ha detto riferendosi
al sottopasso di via Forlì e ha
continuato rimarcando i disagi dei
cittadini costretti a percorrere il
sottopasso di via della Repubblica
dove è stata messa una guida per le
biciclette «che in discesa debbono
frenare e in salita spingere», fino
a Walter Botti che dopo aver letto
alcuni interventi dei precedenti
assessori sul problema, ha proposto,
per risolvere i disagi in modo
veloce, «un servoscala come quelli
delle metropolitane e conseguente
chiusura notturna del sottopasso».
Tanti gli interventi che hanno
raccontato i disagi nel salire e
scendere quelle scale con le borse
della spesa.
Franchi attacca Ferrovie. Alla fine
il microfono è passato al primo
cittadino che ha sottolineato come
da parte dell’amministrazione
comunale «non c’è voglia di
sottacere responsabilità sia in capo
alle Ferrovie o nei servizi tecnici
del Comune perchè - ha detto - anche
nel servizio pubblico è giusto che
chi ha sbagliato, se ha sbagliato,
paghi». Ma l’attenzione di Franchi è
rivolta a ricercare soluzioni
partendo dal sottopasso di via
Forlì: «esaminando i punti della
convenzione l’opera non è
sostitutiva del passaggio a livello
perchè non vi transitano i pullman;
quindi non è alternativa». Poi,
precisa «noi non abbiamo avvallato
nessun progetto della Fs: al Comune
è stato presentato solo il progetto
preliminare per richiedere una
variante urbanistica perchè, la
prima ipotesi, ma siamo alla fine
degli anni 80, il sottopasso doveva
essere realizzato tra via Piave e
via Gigli. Il Comune non ha visto né
firmato il progetto definito o
quello esecutivo steso dalle Fs». Ma
Franchi non sottace le
responsabilità del Comune: «forse
l’amministrazione doveva esercitare
un controllo maggiore», ed ha tenuto
a precisare «che il sottopasso è
stato preso in carico dal Comune il
29 maggio solo in via provvisoria e
ancora lo è». Il primo cittadino ha
sottolineato anche la «troppa fretta
che l’amministrazione ha avuto
nell’aprire il sottopasso di via
Forlì e chiudere le sbarre. Abbiamo
chiesto a Ferrovie la riapertura del
passaggio a livello». Su questa
battaglia Franchi chiede il supporto
dei cittadini «perchè noi siamo la
parte lesa e andremo avanti».
L’idea tapis-roulant. Per quanto
riguarda il sottopasso di piazza
della Repubblica: «stiamo cercando
una soluzione». Tra le idee un tapis
roulant o di un servoscala.
A.Bernardeschi
|
04-09-09 - Nel sottopasso spuntano delle
guide in legno. Riesplode la protesta |
Fanno discutere le strette guide di
legno messe a salire sul lato destro
delle scale del sottopasso
ferroviario tra piazza della
Repubblica e via del Popolo a
Rosignano Solvay. «Guide talmente
strette - hanno commentano i
residenti della zona mentre giovedì
mattina gli operai erano a lavoro -
che non possono risolvere il
problema della mamme che transitano
dal sottopasso con passeggino a
seguito. Madri che sono costrette,
dunque, a trascinare bambini e
carrozzini per salire e scendere le
scale con evidente disagio».
Non si placano, dunque, le proteste
per la chiusura del passaggio a
livello di Piazza della Repubblica
attuata dopo l’inaugurazione del
sottopassaggio di via Forlì.
L’assessore ai Lavori Pubblici Lilia
Benini rassicura: «Il motivo che ha
portato l’amministrazione ad
installare uno scivolo che è
effettivamente solo una guida per
biciclette, è da ricercarsi nella
sicurezza. Vista la pendenza delle
scale, infatti, fare una guida di
legno più grande, dove potessero
passare anche i passeggini, poteva
rappresentare un pericolo per i
ragazzi che utilizzano biciclette e
mountain bike». Ragazzi che, invece
di scendere per fare le scale a
piedi servendosi delle guide come
appoggio, avrebbero potuto
transitare direttamente sugli
scivoli a bordo delle due ruote
magari facendo cross. L’assessore
conferma che si tratta comunque di
piccoli accorgimenti transitori per
superare almeno in parte i disagi:
«infatti stiamo lavorando su
questioni tecniche per realizzare
dei veri e propri scivoli, dalle
giuste pendenze anche per disabili
in carrozzella». (al.be.)
|
03-09-09 - Le sbarre restano chiuse |
|
«Riaprire le sbarre? È un’operazione
molto complessa». Parola di
Ferrovie. Una risposta che profuma
di diplomazia, perché la sensazione
è che le possibilità di
“riaccendere” il passaggio al
livello di piazza della Repubblica
siano davvero ridotte al lumicino.
L’ufficio stampa di Ferrovie,
tuttavia, fa sapere che prima
aspetta di sentire le motivazioni
del sindaco Franchi.
Il primo cittadino, infatti, una
decina di giorni fa ha inviato a Rfi
una lettera dove si contesta il
fatto che il «tunnel di via Forlì
non sia un’opera sostitutiva del
vecchio passaggio a livello».
Franchi tirava in ballo soprattutto
la “gaffe” dei pullman di linea, che
non possono utilizzare questa
infrastruttura perché le curve non
consentono il loro passaggio. Da qui
la richiesta di riaprire le sbarre
che dividono in due Solvay
nell’attesa di fare chiarezza sui
limiti del nuovo sottopasso. Limiti
al centro di mozioni e interpellanze
di tutte le forze politiche
rosignanesi e delle lamentele dei
cittadini, che ne chiedono a gran
voce la riapertura. «Dovremmo
vederci con Ferrovie tra pochi
giorni - ammette Franchi - ma stiamo
ancora aspettando una risposta alla
nostra lettera».
La risposta arriverà perché da
Ferrovie fanno sapere di avere
ricevuto la missiva firmata dal
primo cittadino. Ma nell’attesa di
vedersi con il sindaco, dal Gruppo
arrivano delle prime risposte. E la
prima riguarda proprio il nuovo
sottopasso, la cui costruzione è
sotto la lente d’ingrandimento dei
legali del Comune. «Il sottopasso di
via Forlì è stato eseguito -
spiegano dall’ufficio stampa di
Ferrovie - seguendo quei progetti e
quella convenzione firmata e
approvata dalla stessa
amministrazione comunale. Dunque,
non c’è nessuna criticità, ma solo
un’opera costruita seguendo ciò che
era stato concordato con il Comune».
E sulla possibilità di riaprire
almeno temporaneamente le sbarre di
piazza della Repubblica? «Il
sottopasso - continuano da Ferrovie
- è stato realizzato proprio per
rispondere a precise esigenze
sull’assetto del traffico
ferroviario. Esigenze che hanno
portato alla soppressione delle
sbarre di piazza della Repubblica.
In conseguenza a questa soppressione
sono state portate delle modifiche
importanti sulla linea, che molto
difficilmente possono essere
ritoccate. Insomma, riaprire anche
per qualche mese quel passaggio a
livello è al momento un’operazione
troppo complessa. Tuttavia, prima
vogliamo capire le proposte e le
motivazioni del Comune di
Rosignano».
Dunque, la sensazione è che
Rosignano dovrà risolvere i problemi
legati alle barriere architettoniche
di piazza della Repubblica con le
proprie forze. Mario Moscadelli
|
30-08-09 - Sottopassi, agire subito |
I consiglieri Franca Belloni e
Roberta Torretti del gruppo Pd
presentano un ordine del giorno in
cui sostengono che con «l’apertura
del sottopasso di Via Forlì e la
conseguente chiusura del passaggio a
livello, il sottopasso pedonale di
piazza della Repubblica è divenuto
vitale per il collegamento con Via
del Popolo e, quindi, con la parte a
mare del paese». Pertanto visto che
così com’è «non è utilizzabile da
anziani, disabili e bambini in
carrozzina» e che «la fruibilità
totale del sottopasso è essenziale
anche per gli operatori commerciali
che risentono, più che mai, della
crisi economica in atto; e che è
previsto a breve un incontro con
Ferrovie per la verifica della
convenzione sottoscritta con
l’Amministrazione»; infine «Visto
che il riassetto urbano e viario
dell’intera zona, previsto dal nuovo
Regolamento Urbanistico, non potrà
avere tempi brevi», i due
consiglieri invitano il consiglio
comunale a sostenere «il sindaco
nell’intraprendere tutte le misure
necessarie derivanti dalla
valutazione di conformità o meno
della convenzione stipulata con
Ferrovie» e a impegnare il sindaco e
la giunta ad adottare con la massima
urgenza le iniziative necessarie,
anche provvisorie, per rendere il
sottopasso pedonale di P.zza della
Repubblica pienamente usufruibile da
parte di tutti i cittadini e ad ad
adoperarsi per il ripristino del
sottopasso di Via del Fante».
|
21-08-09 - PASSAGGIO A LIVELLO - Il Comune
doveva intervenire prima |
|
Sono
trascorsi due mesi dalla chiusura del
passaggio a livello di piazza della
Repubblica e, nonostante i ripetuti inviti
rivolti all’amministrazione comunale da
parte del Consiglio di frazione di Rosignano
Solvay, ad oggi non è stata ancora adottata,
o indicata, alcuna soluzione per rendere
fruibile a tutti il sottopasso ubicato nella
medesima piazza.
Questo Consiglio di frazione aveva già
segnalato nel documento sullo stato della
frazione, e nei vari incontri con i
precedenti assessori, l’esigenza di trovare
una soluzione al problema prima che le
Ferrovie chiudessero definitivamente il
passaggio a livello con conseguente
divisione in due del paese e disagio
pressoché generale.
Il problema in questione non riguarda solo i
soggetti non deambulanti, ma riguarda un po’
tutti coloro che hanno difficoltà a fare le
scale come ad esempio potrebbe essere il
caso di una signora con passeggino.
Nell’anno passato, sempre in previsione di
questo problema, avevamo pubblicamente
chiesto l’immediata sistemazione del più
recente sottopasso di via del Fante il quale
è munito di ascensore che però non è mai
entrato in funzione anche per colpa di
alcuni vandali.
La nostra preoccupazione era proprio quella
di trovarci a giugno in una situazione
drammatica con la città divisa nettamente in
due in virtù del fatto che l’unica
comunicazione pedonale fra le due parti del
paese sarebbe divenuto il sottopasso presso
la stazione ferroviaria. Tale accesso
risulta però nettamente decentrato rispetto
al centro urbano.
In conseguenza di tutto ciò il Consiglio di
frazione chiede la provvisoria riapertura al
transito pedonale del passaggio a livello e,
inoltre, chiede una modifica al Piano di
investimenti per le opere pubbliche
riservando una precedenza assoluta alla
realizzazione delle modifiche per il
sottopasso. Gianfranco Montagnani
(presidente Cdf Solvay) |
20-08-09 - Petizione per i sottopassi, 480
firme |
Quattrocentottanta residenti hanno
firmato la “petizione popolare”
lanciata dal gruppo Sinistra per
Rosignano nella quale si richiedono
al sindaco interventi urgenti per i
sottopassi pedonali di via del Fante
e di piazza della Repubblica. La
raccolta di firme è avvenuta
all’interno della festa di
Liberazione conclusasi alcuni giorni
fa.
E non è escluso che, nelle prossime
settimane, sia organizzata una
manifestazione di cittadini per
protestare contro i disagi provocati
dalla chiusura del passaggio a
livello e dalle barriere
architettoniche presenti nei due
sottopassi.
I firmatari della petizione puntano
il dito anche sulle condizioni di
sicurezza e igiene in cui si trovano
i due sottopassi: scalini rotti e
dunque pericolosi, puzza di orina e,
talvolta, di vomito. Per questo
chiedono una pulizia quotidiana sia
per il sottopasso di via del Fante,
che lo scorso anno rimase chiuso per
una decina di giorni a causa di atti
vandalici e mancanza di igiene, sia
per quello di piazza della
Repubblica. Per quanto riguarda
l’abbattimento delle barriere
architettoniche i circa cinquecento
residenti che hanno sottoscritto la
lettera chiedono che il sindaco
faccia posizionare strumenti adatti,
ad esempio rampe mobili, per
facilitare il trasporto di
passeggini e biciclette; mentre, per
il sottopasso di via del Fante,
viene richiesta la sostituzione del
montacarichi che non funziona da
anni nonché la demolizione
dell’ingresso dalla via Aurelia con
conseguente rifacimento con
materiale trasparente. Una misura
anche contro i vandali. Al.Be.
|
19-08-09 - «Ferrovie riapra quel passaggio a
livello» |
|
Il sindaco ha chiesto a Ferrovie la
riapertura temporanea delle sbarre
di piazza della Repubblica. Il
teorema è semplice: «la convenzione
stipulata con Ferrovie - dice
Alessandro Franchi - indicava nel
sottopasso di via Forlì un’opera
sostitutiva del passaggio a
livello».
Franchi prosegue. «Ad oggi così non
è perchè, dal nuovo sottopasso, non
possono transitare autobus o pullman
di una certa dimensione che, invece,
potevano tranquillamente passare dal
passaggio a livello ora chiuso.
Tutto ciò porta ad un peggioramento
della viabilità della zona. Per
questo motivo abbiamo chiesto a
Ferrovie la riapertura momentanea,
fino a che non sia stata fatta
completa chiarezza, delle sbarre di
piazza della Repubblica. Mi
riserverò di fare un’ordinanza ma,
prima, occorrerà che le Ferrovie
mutino nuovamente tutti i sistemi
informatici della rete». Alcuni
giorni fa il primo cittadino aveva
già annunciato che i legali del
Comune, su mandato della giunta,
stavano studiando la convenzione
stipulata tra ente pubblico e
Ferrovie per capire se tutti i punti
della convenzione stessa fossero
stati rispettati. «Così non sembra -
dice Franchi - perchè il sottopasso
di via Forlì non sostituisce, di
fatto, il passaggio a livello». Un
sottopasso inaugurato solo due mesi
fa, costato circa 7 milioni di euro
quasi interamente pagato da Ferrovie
(300 mila euro a spese del Comune)
che, dopo la chiusura del passaggio
a livello di piazza della
Repubblica, ha creato disagi e
problemi tra la cittadinanza.
Da qui la richiesta da parte dei
residenti e del Consiglio di
frazione di Solvay, che proprio in
questi giorni ha inviato una lettera
al sindaco, di riaprire il passaggio
a livello così da permettere la
circolazione agli autobus ma anche a
tutti coloro che si spostano in
bicicletta o che sono costretti a
muoversi con gli ausili.
A.Bernardeschi
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30-05-09
- Ore 10, apre il
sottopasso è rivoluzione per il traffico |
«Scusi, ma da qui
posso passare». È stata questa la
domanda più frequente degli
automobilisti ieri mattina nella
zona dei Palazzoni. Poco prima delle
10, infatti, si è inaugurato il
sottopasso di via Forlì e alle 11 si
sono abbassate per sempre le sbarre
di piazza della Repubblica: due
eventi che hanno stravolto la
viabilità dell’intero quartiere. E
allora i vigili presenti sono stati
bersagliati dai dubbi di chi era al
volante. Sì, perché le novità sul
traffico sono tante e riguardano un
po’ tutti: chi vuole andare verso
Livorno, verso Cecina, verso la zona
a mare di Solvay e la zona a monte.
Il tunnel. È stato un
intervento lungo, faticoso e
costellato di problemi. Lo ha
ammesso lo stesso dirigente delle
Ferrovie, l’ignegner Di Venuta, ieri
alla cerimonia del taglio del
nastro. Il sottopasso è costato
circa 7 milioni di euro: 6 milioni e
700mila euro li ha investiti Rfi,
gli altri 300mila il Comune. Per
realizzarlo ci sono voluti 20mila
metri cubi di cemento armato.
«L’intervento è stato complesso -
spiega Giocacchino Scavuzzo, il
geometra che ha diretto i lavori -
perché abbiamo lavorato sotto il
livello dell’acqua e perché il
tunnel passa sotto a 50 metri di
rete ferroviaria. Abbiamo portato a
termine l’opera senza mai
interrompere la circolazione del
treni e la viabilità della vecchia
Aurelia». La sede viaria del
sottopasso è larga oltre 10 metri ed
è formata da due corsie di 4,25
metri e da una pista ciclo pedonale.
Il sottovia ha un’altezza dal piano
stradale di 5 metri.
La viabilità. Traffico
rivoluzionato, come detto. E che
sarà ulteriormente modificato a fine
giugno, quando sarà conclusa la
sistemazione di via Agostini
(promessa ai residenti entro il 30
giugno). Fino ad allora le auto che
viaggiano sull’Aurelia in direzione
Livorno, e coloro che escono dal
sottopasso provenienti da via Forlì,
non potranno svoltare su via Chiesa.
Per coloro che arrivano da Cecina e
vogliono andare verso Livorno (o
verso il mare) ora sarà a
disposizione via Garibaldi, dove è
istituito un doppio senso di marcia.
Tra le novità più rilevanti anche il
senso unico in direzione monte su
via Gigli. Mario Moscadelli
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11-06-09 - Sottopasso
off-limits: striscione di
protesta |
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Dopo le
proteste di questi giorni
per la chiusura del
passaggio a livello di
piazza della Repubblica
senza prevedere uno scivolo
per il sottopasso, ieri
mattina è spuntato pure un
cartello con la scritta
“Scivolo! Sì, ma giù per le
scale!!”. Un messaggio
ironico, ma chiaro e
provocatorio inviato dai
cittadini
all’amministrazione comunale
che ha permesso, a loro
dire, la chiusura del
centrale passaggio a livello
in concomitanza con
l’apertura del sottopasso di
via Forlì, senza aver
pensato a realizzare un
scivolo parallelo alle
scale. Scivolo quanto mai
richiesto dai residenti,
necessario non solo per i
disabili, ma anche per
coloro che si spostano in
bicicletta o per le mamme
con figli in passeggino.
E se per i disabili, come da
testimonianze raccolte, è
praticamente impossibile
raggiungere la parte a mare
del paese visto che il
montacarichi di un altro
sottopasso, quello di via
del Fante è sempre bloccato,
anche per chi si sposta in
bicicletta diventa
difficoltoso salire e
scendere le rampe delle
scale del sottopasso con il
mezzo in braccio. Una
situazione che ha diviso
letteralmente in due un
paese come Rosignano Solvay,
già fortemente penalizzato
dai binari del treno che
passano accanto al via
Aurelia. L’accusa che molti
cittadini fanno al Comune, è
quello di non avere saputo
programma gli interventi nel
sottopasso di via della
Repubblica: gli stanziamenti
per sistemare l’opera e
renderla utilizzabile anche
da bici e carrozzine c’è, ma
prima di vedere all’opera
gli operai ci sarà da
attendere molti mesi. Lo
stesso vale per il passaggio
di via Del Fante, dove c’è
da sistemare la cronica
situazione del montacarichi.
Anche qui si sta studiando
un progetto, ma come per
piazza della Repubblica c’è
da avere pazienza. Dunque,
la domanda: ma sapendo con
largo anticipo della
chiusura definitiva delle
sbarre perché non si sono
previsti gli interventi per
ammodernare il sottopasso?
Al.Be. |
29-05-09
- Giù il passaggio a livello, ma si alzano nuove barriere
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Si
abbassano le sbarre, per sempre. Ma si
alzano le barriere, quelle architettoniche.
Stamani, mentre in via Forlì si assisterà al
taglio del nastro per l’apertura del
sottopasso, lungo la vecchia Aurelia, nel
cuore di Solvay, il passaggio a livello di
piazza della Repubblica chiuderà in maniera
permanente. Nessuno potrà più passare sopra
a quei binari. È vero che la legge ne
vietava qualsiasi transito ciclo-pedonale,
ma di fatto era utilizzato da tutti.
Negli anni non c’è stato rosignanese che
non abbia oltrepassato quella rotaia a
piedi, in bici o spingendo un bambino in
carrozzina. Ma anche le persone costrette ad
una sedia a rotelle spesso hanno utilizzato
questo tragitto per passare da piazza della
Repubblica a piazza del Popolo o viceversa.
Ma da oggi questo passaggio sarà off-limits.
L’ordinanza. Il provvedimento che
ufficializza la chiusura delle sbarre è
l’ordinanza numero 337 firmata dal
comandante dei vigili urbani Stefano
Carmignani. «Vista la richiesta presentata
da Rfi - si legge nel documento - a partire
dalle 10 del 29 maggio 2009 (oggi, ndr) si
ordina la chiusura permanente alla
circolazione del passaggio a livello al km
5+054 della linea Vada-Livorno». Il
passaggio a livello in questione è appunto
quello di piazza della Repubblica.
Il problema delle barriere. Dunque,
si va a chiudere un punto cruciale della
città. Ma si è pensato poco alle barriere
architettoniche che da oggi si verranno a
creare. Lo stesso assessore Luca Arzilli
ammette il problema. «So bene - dice Arzilli
- che si vengono a creare dei problemi
perché il sottopasso di piazza della
Repubblica è inaccessibile per le bici o per
le carrozzine. Esiste un progetto per la
realizzazione di due scivoli, la cui spesa
di 300mila euro sarà finanziata con gli
oneri di urbanizzazione. Ma è un intervento
molto complicato e che richiede tempi
decisamente lunghi. La rampa, per rispettare
la pendenza massima del 7%, dovrà essere
lunga 60 metri». All’inaccessibilità di
questo sottopasso, si aggiunge il
montacarichi sempre fuori uso di via Del
Fante. «Anche in questo siamo davanti ad una
situazione difficile: il montacarichi
attuale non può essere riattivato, perché si
blocca se non si preme di seguito. Dunque,
servirebbe una nuova cabina, a cui poi
bisogno associare una vigilanza per evitare
atti vandalici». E allora ecco che per
ciclisti e carrozzine ci sono tre
possibilità, una più scomoda dell’altra: il
sottopasso della stazione, il cavalcavia e
il nuovo sottopasso di via Forlì. Ma come si
può indicare ad un disabile che si trova in
piazza del Popolo di attraversare la città
dal cavalcavia o da sotto via Forlì? Resta
il tunnel della stazione, che somiglia più a
un labirinto che ad un passaggio di
servizio. «Mi viene da pensare - dice
Arzilli - che serviva più lungimiranza, ma
non mi riferisco a questa legislatura,
sapendo che prima o poi questo passaggio a
livello si sarebbe abbassato per sempre». Mario
Moscadelli |
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