RITORNO
AL FUTURO
Nel '46 il buon Perini è l'unico addetto al
servizio di Nettezza urbana del Paese Novo. Spazza la via Aurelia con
pala e ramazza. Gli vado incontro, a lunghi passi e chiedo:
- Scusa se ti interrompo, ma
come fai tu, da solo, a tenere pulito il Paese Novo?
- Non sono solo - risponde lui -c'è il somaro col
carretto che mi aiuta, è una bestia di rara intelligenza! -
Ed io-
Vedrai Perini, fra 50 anni, per fare
il lavoro che fai te, ci vorranno camion attrezzati, un'infinità di
cassonetti, di mano d'opera. ..- Mi guarda stupefatto.
- E perché? Il Paese Novo è fatto da poche case; tu sei di fuori, si
vede, ma guarda il paese finisce lì... - E indica l'ultima casa di
una fila che fiancheggia l'Aurelia. Penso che tra qualche decina
d'anni quella casa d'angolo diventerà il Monte dei Paschi. Più in là,
verso Caletta, vedo una distesa di campi e la casa colonica del
Calderini, proprio dove ora c'è il Caravanserraglio. Il Perini
continua il suo lavoro, con diligenza. Il somaro intelligente si ferma
da solo, se vede spazzatura da ramazzare. Il Perini la raccoglie e la
getta nel carretto.
- Il Paese Novo - mi spiega con molta pazienza - è tutto qui! Ci sono
le case della Solvay sopra e sotto la ferrovia e queste comprese tra
la via Aurelia e le dune del Monte alla Rena... -
C'è un
capannello di gente davanti al Bar del Gianfaldoni, oggi si chiama Bar
Centro. Sembrano tutti aver voglia di chiacchierare. - Ti offro un
bicchiere - propongo al Perini che accetta volentieri. Entriamo nel
locale. E' in corso una discussione vivace: Repubblica sì, Repubblica
no... E' l'argomento che appassiona tutti. Cosa succederà col
referendum? Il Re se ne andrà? Uno dice - Qui da noi la Repubblica
stravince, e così in Toscana, e così in Emilia, ma ricordatevi che
tutto il Sud d'Italia voterà per il Re! - Invece il Nord - s'infiamma
un altro - voterà per la repubblica. Qui l'Italia si spacca in due e,
credetemi, non si sa come andrà a finire! -Il
bicchiere del Perini è vuoto, provvedo a farlo riempire.
-
De Gasperi ha lasciato libertà
di voto ai suoi della DC, io ne conosco tanti che voteranno
Repubblica, ma gli altri...
-Va
bene. De Gasperi non si è espresso chiaramente, ma tutti gli altri
partiti sono per la Repubblica, compresi i Liberali e, c'era da
scommetterci, i Repubblicani... -
II Perini ha da fare, saluta e torna dal somaro.
Esco con lui. Guardo in direzione di Rosignano Marittimo. Solo campi a
distesa dove ora è Crocetta e su, fino alle pendici del colle di
Rosignano, punteggiato di olivi. Si vede il podere del Colombini dove
ora e 'è l'incrocio via Buccari-via Allende. Di quell'universo
contadino ora non c'è più traccia.
La tiepida primavera del 46 è densa di speranze e
di timori. Incontro lo sguardo diritto e cocciuto del somaro carico di
disapprovazione per la mia importuna intrusione. Non me ne curo e
domando al Perini:
- Sugli usci delle case non vedo i fagotti della
spazzatura domestica, o ne vedo ben pochi; mio caro amico, dove vanno
a finire gli avanzi della tavola, le cartacce, le bottiglie, la roba
vecchia? - II Perini spazza tre o quattro cicche di sigarette
americane poi si ferma, si appoggia alla ramazza e mi rivolge
un'occhiata di compatimento. Pensa tra sé che io venga dalla luna:
- Qui - sentenzia – NON AVANZA NULLA A NESSUNO
– Un pensiero mi folgora: non c' è la plastica, non bottiglie di
Pet, non imballaggi in PVC, niente di niente.
C'È TANTA MISERIA! - dice il Perini - dalla
tavola non si butta via niente. Il pane si prende con la tessera e si
mangiano anche le briciole. Le bucce, le puliture delle verdure sono
per le galline, gli ossi si danno al cane... se ci sono.-
Intorno a noi la gente cammina per strada,
indaffarata. Ogni quarto d'ora passa una macchina, gente di passaggio,
poi tante biciclette e barrocci trainati da cavalli. Un gruppetto
discute a voce grossa.
- Rendetevi conto - arringa uno - che la gente di
destra e i moderati pensano: Repubblica uguale comunisti. Repubblica
uguale salto nel buio! E invece Monarchia uguale ordine e stabilità.
Gli si fa
incontro un monarchico autentico, uno dei pochi, qui a Rosignano. -
Dimentichi - dice con un velo di nostalgia - che Savoia vuol dire
Risorgimento e Unità d'Italia. Vittorio Emanuele III°, è vero, tra
un compromesso e l'altro, ha aperto la porta a Mussolini e, dopo 20
anni, l'8 settembre è scappato a Pescara. E' giusto che le sue
responsabilità personali buttino a mare la Corona - Le discussioni continuano,
fino alla noia.
Il Perini tira avanti il somaro mentre una donna
getta, in fretta, nel carretto una bottiglia rotta.
-Vedi - Dice il Perini - le bottiglie servono per
fare le conserve. Quando avanzano si mettono tutte infila in soffitta
perché, non si sa mai, tutto può servire. Solo i cocci vanno a
finire nel mio carretto.
- Insisto: - E i vestiti vecchi?
- Quelli passano da un fratello a un altro e poi
ai cugini. Quando sono al limite della consunzione passa il Pellaio
che ti da 2 lire per gli stracci e 3 lire per la lana. -
- Perché Pellaio - chiedo - se ritira gli stracci si dovrebbe chiamare
straccivendolo -
- Si chiama Pellaio perché ritira anche le pelli
dei conigli. Qui tutti allevano qualche gallina e qualche coniglio. La
pelle è preziosa. Si stecca, si mette al sole e si da al Pellaio
quando è secca. Secca come la mia gola... -
Gli offro ancora da bere e lo ringrazio per la sua gentilezza. Addio, buon
Perini! Qualcuno mi ha detto che ha il vizio di asciugare i fiaschi, ma
qui tutti gli vogliono bene.
(Dal
periodico del Circolo “Il Domesticheto” Hobby e collezionismo.)
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