Rosignano Solvay ieri

1919 - Aratura in Crocetta. (Foto Iacopini)

  Nella parte di campagna a nord del Botro Secco (il fosso lungo via della Repubblica) lavorano ancora la terra i Colombini ed altri contadini dei Berti-Mantellassi. Questa zona conoscerà l'urbanizzazione solo alla fine degli anni '30. 

                                              RITORNO AL FUTURO 

Nel '46 il buon Perini è l'unico addetto al servizio di Nettezza urbana del Paese Novo. Spazza la via Aurelia con pala e ramazza. Gli vado incontro, a lunghi passi e chiedo: - Scusa se ti interrompo, ma come fai tu, da solo, a tenere pulito il Paese Novo?

- Non sono solo - risponde lui -c'è il somaro col carretto che mi aiuta, è una bestia di rara intelligenza! - 

Ed io- Vedrai Perini, fra 50 anni, per fare il lavoro che fai te, ci vorranno camion attrezzati, un'infinità di cassonetti, di mano d'opera. ..- Mi guarda stupefatto.

- E perché? Il Paese Novo è fatto da poche case; tu sei di fuori, si vede, ma guarda il paese finisce lì... - E indica l'ultima casa di una fila che fiancheggia l'Aurelia. Penso che tra qualche decina d'anni quella casa d'angolo diventerà il Monte dei Paschi. Più in là, verso Caletta, vedo una distesa di campi e la casa colonica del Calderini, proprio dove ora c'è il Caravanserraglio. Il Perini continua il suo lavoro, con diligenza. Il somaro intelligente si ferma da solo, se vede spazzatura da ramazzare. Il Perini la raccoglie e la getta nel carretto. 

- Il Paese Novo - mi spiega con molta pazienza - è tutto qui! Ci sono le case della Solvay sopra e sotto la ferrovia e queste comprese tra la via Aurelia e le dune del Monte alla Rena... -

C'è un capannello di gente davanti al Bar del Gianfaldoni, oggi si chiama Bar Centro. Sembrano tutti aver voglia di chiacchierare. - Ti offro un bicchiere - propongo al Perini che accetta volentieri. Entriamo nel locale. E' in corso una discussione vivace: Repubblica sì, Repubblica no... E' l'argomento che appassiona tutti. Cosa succederà col referendum? Il Re se ne andrà? Uno dice - Qui da noi la Repubblica stravince, e così in Toscana, e così in Emilia, ma ricordatevi che tutto il Sud d'Italia voterà per il Re! - Invece il Nord - s'infiamma un altro - voterà per la repubblica. Qui l'Italia si spacca in due e, credetemi, non si sa come andrà a finire! -Il bicchiere del Perini è vuoto, provvedo a farlo riempire.

- De Gasperi ha lasciato libertà di voto ai suoi della DC, io ne conosco tanti che voteranno Repubblica, ma gli altri...

-Va bene. De Gasperi non si è espresso chiaramente, ma tutti gli altri partiti sono per la Repubblica, compresi i Liberali e, c'era da scommetterci, i Repubblicani... -

II Perini ha da fare, saluta e torna dal somaro. Esco con lui. Guardo in direzione di Rosignano Marittimo. Solo campi a distesa dove ora è Crocetta e su, fino alle pendici del colle di Rosignano, punteggiato di olivi. Si vede il podere del Colombini dove ora e 'è l'incrocio via Buccari-via Allende. Di quell'universo contadino ora non c'è più traccia.

La tiepida primavera del 46 è densa di speranze e di timori. Incontro lo sguardo diritto e cocciuto del somaro carico di disapprovazione per la mia importuna intrusione. Non me ne curo e domando al Perini: 

- Sugli usci delle case non vedo i fagotti della spazzatura domestica, o ne vedo ben pochi; mio caro amico, dove vanno a finire gli avanzi della tavola, le cartacce, le bottiglie, la roba vecchia? - II Perini spazza tre o quattro cicche di sigarette americane poi si ferma, si appoggia alla ramazza e mi rivolge un'occhiata di compatimento. Pensa tra sé che io venga dalla luna:

- Qui - sentenzia – NON AVANZA NULLA A NESSUNO – Un pensiero mi folgora: non c' è la plastica, non bottiglie di Pet, non imballaggi in PVC, niente di niente.

C'È TANTA MISERIA! - dice il Perini - dalla tavola non si butta via niente. Il pane si prende con la tessera e si mangiano anche le briciole. Le bucce, le puliture delle verdure sono per le galline, gli ossi si danno al cane... se ci sono.-

Intorno a noi la gente cammina per strada, indaffarata. Ogni quarto d'ora passa una macchina, gente di passaggio, poi tante biciclette e barrocci trainati da cavalli. Un gruppetto discute a voce grossa.

- Rendetevi conto - arringa uno - che la gente di destra e i moderati pensano: Repubblica uguale comunisti. Repubblica uguale salto nel buio! E invece Monarchia uguale ordine e stabilità.

Gli si fa incontro un monarchico autentico, uno dei pochi, qui a Rosignano. - Dimentichi - dice con un velo di nostalgia - che Savoia vuol dire Risorgimento e Unità d'Italia. Vittorio Emanuele III°, è vero, tra un compromesso e l'altro, ha aperto la porta a Mussolini e, dopo 20 anni, l'8 settembre è scappato a Pescara. E' giusto che le sue responsabilità personali buttino a mare la Corona - Le discussioni continuano, fino alla noia.

Il Perini tira avanti il somaro mentre una donna getta, in fretta, nel carretto una bottiglia rotta. 

-Vedi - Dice il Perini - le bottiglie servono per fare le conserve. Quando avanzano si mettono tutte infila in soffitta perché, non si sa mai, tutto può servire. Solo i cocci vanno a finire nel mio carretto. 

- Insisto: - E i vestiti vecchi? 

- Quelli passano da un fratello a un altro e poi ai cugini. Quando sono al limite della consunzione passa il Pellaio che ti da 2 lire per gli stracci e 3 lire per la lana. -

- Perché Pellaio - chiedo - se ritira gli stracci si dovrebbe chiamare straccivendolo -

- Si chiama Pellaio perché ritira anche le pelli dei conigli. Qui tutti allevano qualche gallina e qualche coniglio. La pelle è preziosa. Si stecca, si mette al sole e si da al Pellaio quando è secca. Secca come la mia gola... -

Gli offro ancora da bere e lo ringrazio per la sua gentilezza. Addio, buon Perini! Qualcuno mi ha detto che ha il vizio di asciugare i fiaschi, ma qui tutti gli vogliono bene.   (Dal periodico del Circolo “Il Domesticheto” Hobby e collezionismo.) 

Rosignano Solvay ieri