Il Papa in Solvay

La sala stampa predisposta per l'occasione.

                  IMPEGNO ED EFFICIENZA PER I SERVIZI DI STABILIMENTO
Non appena la comunicazione ufficiale della imminente visita del Santo Padre agli stabilimenti di Rosignano è pervenuta alla Società, si è messa in moto la macchina organizzativa. Primo atto, da parte della Direzione Nazionale Italia, è stata la nomina di un comitato ristretto composto dal Direttore Aggiunto degli Sta bilimenti di Rosignano ing. Sardano, dal responsabile della Delegazione Romana ing. Van Romphey e dall’ing. Pacella della D.N.I. Il comitato ha stabilito le linee fondamentali del programma della manifestazione ed ha definito la lista delle operazioni e degli interventi, in continuo contatto con l’Amministrazione Centrale di Bruxelles, il Direttore Generale per l’Italia ing. Weekers, il Direttore dello stabilimento di Rosignano ing. De Gaudenzi, il Vaticano e le autorità. Subito sono state coinvolte le strutture dello stabilimento per partecipare e passare alla fase esecutiva. Cento erano le cose cui provvedere; lo studio del percorso e delle eventuali soste del Papa durante la sua permanenza in fabbrica, la costruzione di palchi, la preparazione e la consegna degli inviti alle autorità, per i pensionati, per coloro che avrebbero mangiato alla mensa con il Pontefice, l’installazione di nuove linee telefoniche per la stampa, per il Vaticano, la preparazione della foresteria dove sarebbe avvenuto l’incontro ufficiale fra il Santo Padre ed il presidente della Società M. J. Solvay, la ricerca dei mezzi di locomozione per il Papa ed il suo seguito, lo studio e la realizzazione di una targa ricordo, tutta la preparazione logistica per i giornalisti, i fotografi, gli operatori radio e televisivi. C’era inoltre da prendere parte alle riunioni in Prefettura a Livorno con il Vescovo Mons. Ablondi ed altri della Curia vescovile, con i rappresentanti della Santa Sede, con quelli del Comune di Rosignano e con i rappresentanti le forze di sicurezza. Nel corso di queste riunioni si verificavano le varie fasi del programma, delle operazioni effettuando di volta in volta modifiche ed aggiornamenti. Per meglio garantire tutte le varie operazioni legate al vasto e complesso programma organizzativo, lo stabilimento di Rosignano ha provveduto a creare tre centri operativi.
I servizi tecnici
— Hanno dovuto provvedere alla costruzione di palchi, alla completa transennatura di tutto il percorso del Papa ed agli impianti per telefoni, amplificatori e tutta l’assistenza per le televisioni, le radio italiane ed estere. Già alcuni giorni prima i palchi sono stati approntati, con tubolari, sia quello del Papa, sia quelli riservati alle autorità ed alla stampa ed agli operatori televisivi. Tutto il percorso è stato predisposto e delimitato con transenne; questo lavoro è stato fatto in due tempi. In primo luogo si è provveduto a transennare i cortili poi le officine ed infine il cortile centrale: ma tutto questo senza intralciare in nessun modo la vita della fabbrica, solo nelle prime ore della stessa mattina del 19 sono stati definitivamente chiusi i varchi e il percorso Papale è risultato così ben delineato. Per la vita dello stabilimento altri percorsi alternativi erano stati approntati e questo ovviamente, perchè le attività della fabbrica non potevano essere interrotte nemmeno durante la visita del Santo Padre. Il problema delle telecomunicazioni, piuttosto spinoso e complesso ha visto i servizi tecnici all’altezza della situazione. Specialisti della nostra società hanno installato tutti gli allacciamenti e ponti radio per la sala stampa, per la Rai, per le Agenzie, per gli operatori radio televisivi, per il Vaticano ecc. I servizi Tecnici avevano diramato particolari istruzioni alle fabbricazioni in esercizio, per le operazioni da eseguire, in caso di incidenti di marcia in modo da non creare intralci durante la visita del Santo Padre. Gli specialisti, hanno lavorato per giorni insieme a tecnici dei telefoni di Stato, che hanno provveduto agli allacci esterni; nella stessa sala stampa vi erano numerose linee interurbane, internazionali ed intercontinentali, cabine telefoniche, che hanno funzionato tutto il giorno della visita sotto il controllo di nostri Tecnici e di operatori dell’Azienda Telefonica di Stato. Dobbiamo aggiungere che nonostante le numerose difficoltà connesse a lavori che non rientrano, di regola, nella vita di tutti i giorni di una industria chimica, sono stati assolti brillantemente, proprio in virtù di una mentalità razionale e di una buona dose di pragmatismo, che ha permesso di adattarsi alle circostanze con la massima elasticità.
La segreteria- Questo servizio ha provveduto alla sistemazione dei giardini, al controllo di tutti gli invitati, alla preparazione dei servizi logistici relativi alla sicurezza interna dello stabilimento, ai rapporti con il Comune, alla realizzazione della sala stampa ed alla sua gestione, nonché al vettovagliamento dei centri operativi, dei giornalisti, dei fotografi. La sala stampa, è stata realizzata adattando l’ufficio corrispondenza; ed a detta dei giornalisti intervenuti è stata una soluzione veramente ottimale. Vi erano state messe macchine da scrivere, telefoni sui tavoli oltre a sei cabine, gigantografie dello stabilimento di Rosignano e dei cantieri staccati e degli altri stabilimenti del Gruppo in Italia. Una televisione a circuito chiuso dava a tutti la possibilità di vedere minuto per minuto tutta la visita del Papa dal momento del suo arrivo in foresteria fino alla sua partenza in elicottero. Un’altra linea televisiva consentiva di seguire alle 13 e 13,30 il telegiornale sulle reti televisive nazionali. Ponti radio permettevano di ascoltare in diretta tutto quello che è stato detto durante gli incontri del Santo Padre. La sala stampa è sempre stata sotto controllo da personale del segretariato. Parlando poi della vigilanza deve essere fatta particolare menzione all’opera minuziosa e severa di questi uomini che hanno controllato uno per uno tutte le centinaia di persone che accedevano in stabilimento.
Ma non va dimenticato che nei giorni precedenti la visita, avevano provveduto a controllare meticolosamente tutta la recinzione esterna dello stabilimento, tutte le porte e le vie di accesso; questo lavoro è stato ovviamente intensiticato nella notte precedente il giorno 19. Il segretariato ha provveduto a far visionare minuziosamente alla gendarmeria vaticana, ed al corpo di polizia il percorso di tutte le zone attraversate dal Papa; ha allestito e partecipato ad una centrale operativa organizzata negli uffici della Direzione.
Nè si può sottacere l’opera degli addetti ai giardini. Non è per loro un lavoro nuovo, la fabbrica è sempre in perfetto ordine nei prati e nelle piante, ma per quel giorno tutto era stato abbellito con vasi di fiori, mentre
ogni pianta, ogni aiuola era stata guardata con occhio particolare.
Il servizio del personale - Il servizio del Personale ha mantenuto i rapporti con il Consiglio di Fabbrica.
Ha organizzato il personale per il turno di mensa insieme al Papa. Operazione delicatissima, perché tutti volevano andare a colazione con l’illustre Ospite. Si è dovuto stabilire che doveva essere fatto un solo turno e per di più ridotto: infatti i posti disponibili erano soltanto 560 circa, perché ottanta erano riservati per il Papa e gli ospiti. Prima sono state raccolte le prenotazioni fra quelli che di solito frequentano sempre la mensa, poi siccome erano superiori al numero previsto, in accordo con il C.di F. si è tirato a sorte gli esclusi mettendoli in una lista di attesa da dove si sono attinti i nominativi di coloro che avrebbero colmato i vuoti di eventuali assenti per malattia, ferie, permessi, ecc. Dobbiamo riconoscere che tutto è andato a buon fine, malgrado il ritardo sulla tabella di marcia nella visita (il Papa si è fermato con tutti e per tutti ha avuto parole di augurio e di amicizia). Cosa dire poi per quanto riguarda il problema dell’accesso in stabilimento per i pensionati, per i quali la società aveva di proposito previsto una loro presenza. Attraverso i canali Gala, Agoss, qualche centinaio di pensionati, di Rosignano e dei cantieri staccati, si è prenotato per venire in stabilimento a salutare il Papa. A tutti è stato dato un invito. Ma fatto l’invito esso doveva essere consegnato a ciascuno ed il servizio ha funzionato alla perfezione.
Il servizio del Personale ha anche doverosamente provveduto a prendere contatto con i familiari dei caduti sul lavoro e con gli invalidi del lavoro, per invitarli, a nome della società, a partecipare alla manifestazione.

Rosignano Solvay oggi-Il Papa in fabbrica