Le Origini
Tra le ipotesi della
sua origine sembra avvalorata quella, fondata su ragioni storiche,
su antiche sculture e pitture, che la vede come razza autoctona o
quanto meno esistente da tempo immemorabile. La Chianina è
conosciuta ed apprezzata fin dall' antichità: gli Etruschi e i
Romani usavano animali dal candido manto nei cortei trionfali e
per i loro sacrifici agli Dei, dei bovini bianchi e grandi che
probabilmente furono i progenitori degli attuali bovini della
Valdichiana. Ancora, secondo alcuni studiosi, la testa di toro
scolpita sopra un'ara romana del I sec. d.C. , rinvenuta nei
pressi di Asciano (Comune confinante con la Valdichiana), e il
toro italico che figura nel rame manufatto nel Lazio ai primi del
sec. IV a.C. sono due riproduzioni di un animale che per le sue
caratteristiche morfologiche è molto somigliante al "chianino".
Interessante notare che alcune acconciature degli animali
"aggiogati" agli aratri o ai carri, come l'intrecciatura a fiocchi
posta sulla fronte dei bovini, presenti su sculture etrusche e
romane, sono in uso ancora oggi in Toscana e nelle Marche. L'uomo
ha dimostrato da sempre una spiccata ammirazione per questa razza,
per la sua bellezza e vivacità di temperamento, per la sua
attitudine al lavoro e qualità della carne. E' un animale
facilmente riconoscibile per il suo manto porcellanato e per le
sue dimensioni straordinarie: è il bovino più grande del mondo, il
toro chianino "Donetto", della Fattoria di San Polo, all'età di
otto anni raggiunse i 1.780 Kg! Nel secolo scorso, dopo il
completamento della bonifica della Valdichiana, l' allevamento
della "Chianina" ebbe un notevole sviluppo e diffusione, tanto da
divenire una delle razze più pregiate d' Italia.
(Dal sito: www.razzachianina.it) |