Rosignano Marittimo castello |
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La storia del castello inizia in epoca etrusca... |
Per
la sua posizione strategica, il castello di Rosignano è antichissimo.
Prima arce
etrusca, poi castrum romano. Più tardi fortezza medioevale, come
testimoniavano le torri
quadrangolari diroccate a sud in seguito mozzate ed intonacate, realizzate
con pietra calcarea "travertino di Rosignano".
I cosiddetti torrioni, la cui costruzione è più recente delle torri quadrangolari, furono convertiti uno, quello di
levante, a carcere nel XVIII sec. ed è sempre in buono
stato di conservazione con i mensoloni disposti a cerchio e con gli
archetti a pieno centro; quello a ponente, è mozzato e serviva per
terrazza della Casa Arcivescovile. Probabilmente ne esistevano altri
due, dei quali non è rimasto nulla.
Le
mura di cinta dell'antico castello erano più in basso; una delle porte
era al principio della discesa.
La
porta che si conserva attualmente rimonta al 1704. In quello stesso
luogo esisteva una porta con la soglia ad un livello assai più basso,
come ne fa fede un segmento di arco con armillo in pietra che si osserva
sulla sinistra dell'entrata attuale.
Al
di sopra dell'arco, c'è una targa in pietra con la iscrizione : «Cosmus
II - Magnus - Dux Aetrur
IIII - Moenia instauravit - Anno dom: « M.D.C.C.IIII » Ciò che vuoi
dire che nel 1704 avvenne la sistemazione del piano stradale, della
porta del castello, della chiesa e di quanto vi è intorno, nel modo in
cui adesso lo vediamo. La targa è sormontata dallo stemma mediceo in
marmo, con lo scudo a sei palle, racchiuso in un motivo ornamentale
dell' epoca, deturpato.
Al
di sopra dello stemma vi sono cinque beccatelli di arenaria scura.
Analogo
stemma mediceo, in pietra serena, si osserva collocato a sinistra fra le
arcate della terrazza della casa Vestrini; arcate che forse nel 1700
davano accesso alle scuderie granducali all' epoca delle cacce del
principe. Sistemato nel Medioevo per la difesa dagli attacchi che venivano dal mare, nell' interno del castello vi sono diverse case, sorte dopo che, verso il 1433, i fiorentini ne smantellarono le fortificazioni. Alcune di esse, conservano tracce di molti rifacimenti remoti; altre sono di adattamento più recente, come il già palazzo pretorio che fu dei Bombardieri e quello già dei Marini. In totale poco più di una trentina di abitazioni ed alcune botteghe: tra queste un celliere per tenere il vino e la bottega del fabbro.
Come
nucleo più antico ed isolato, il Castello fu sede storica delle autorità:
nel 1551 una delle principali era l'"Ufitiale della Corte e Banco
di Rosignano", generalmente un notaio; la sua casa, compresa tra le
mura e la via, era usata anche come prigione. L'abitazione più grande e
bella del Castello apparteneva all'Arcivescovado di Pisa.
Sopra la porta della chiesa si osserva il simbolo di S. Bernardino da Siena, I. H. S; sopra un’ altra lo stemma dell' arcivescovo Franceschi del 1785. Il simbolo stellato di S. Bernardino è anche sulla parete della canonica. Il castello ebbe la sua vita intensa per la caccia, gli svaghi e le feste estive sotto i Medici dall’inizio del 1500 al 1700.
La
cisterna con i tre stemmi nel collo, è antica. Per
supplire alla deficienza di acqua in estate, venne costruita la cisterna
pubblica del castello e più tardi quella della piazza del borgo. Stando ai tre stemmi che adornano il collo della cisterna di castello, sia per la forma degli scudi, sia per le imprese che vi sono scolpite, si dovrebbe dedurre che la cisterna rimonta al 1300, se non prima. Lo stemma di mezzo con le sei rose, è quello del Comune di Rosignano; lo stemma di destra, col leone rampante, potrebbe rappresentare l' impresa della Mensa Arcivescovile Pisana; lo stemma di sinistra, a scacchi smussati, potrebbe essere della famiglia dell' Arcivescovo che, all' epoca della costruzione della cisterna, reggeva la diocesi pisana. In tal caso la cisterna sarebbe stata costruita dagli Arcivescovi pisani e dal Comune. Tutti gli stemmi sono assai corrosi.
A
coronamento di un muro esterno verso tramontana della casa con terrazza
Vestrini, rimangono ancora due merli in mattoni e pietra, biforcati, e
quindi ghibellini come Pisa nel secolo XIV.
Nel
sotterraneo del Palazzo Comunale, in corrispondenza del torrione, si
parte un passaggio a volta, in gran parte riempito e pertanto
inesplorabile. Forse era un passaggio secreto che sboccava in basso
fuori del castello. Nella facciata della vecchia canonica, fu murata una stella in pietra col simbolo di S. Bernardino; stella che proviene dall' interno della chiesa di castello.
E'
nel Castello anche la chiesa di sant' Ilario, esistente già prima del
1524, che nel 1540 divenne pieve e fu
unita a san Giovanni Battista e da allora assunse il doppio titolo (san
Ilario e Giovanni Battista). La sistemazione attuale risale al 1704 ed
ha ancora due campane nel piccolo campanile. Il complesso del Castello è stato consolidato nel sec. XIX, ma rifacimenti e parziali restauri, non sempre ottimali si sono succeduti fino agli anni trenta del secolo scorso. Anche la chiesa è stata danneggiata durante l' ultima guerra. Nel dopoguerra la situazione peggiorò ulteriormente fino agli anni '80, quando l'Amministrazione Comunale mise in cantiere un programma di graduale recupero, ancora in corso, teso anche a ripristinare la propria sede nella Fattoria Arcivescovile. |
...la storia continua nelle didascalie delle foto con ... |
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