Don Italo Gambini |
Nato nel 1919, Don Italo Gambini
appartenne da subito al CNL insieme a Renato Roberti, Alfio Sartoni e Dava sempre l'impressione di forza: era forte fisicamente, aveva una volontà d'acciaio ed un coraggio indomabile. Si mise in contatto con l'VIIIa Armata per ottenere un lancio di viveri ed armi ai partigiani di Suvereto, nascose molti giovani renitenti alla leva repubblichina, fondò i primi nuclei di resistenza. Al passaggio del fronte, col crescere del pericolo, divenne più audace, più generoso, più sereno. Piovevano le cannonate ed egli continuava a confortare le famiglie ancora nascoste in varie parti del paese. S'interpose più volte tra i tedeschi e la popolazione per proteggerla e difenderla. E fu nell'accompagnare la famiglia di Antonio Giuseppe Bini, cacciata da un rifugio antiaereo, che fu dilaniato quel 10 luglio del 1944. I tedeschi avevano minato in precedenza una strada e su quella costrinsero a passare il Bini, sua madre, Rosa Dani, ed il sacerdote. Don Gambini ed il Bini morirono istantaneamente, Rosa Dani cinque giorni dopo per i postumi conseguenti al fatto. Don Italo fu provvisoriamente seppellito nel giardino dei Conti Pasquini e, poi, trasportato, il 15 luglio, al Cimitero di Rosignano Marittimo. Aveva soltanto 25 anni e celebrava la Messa da un anno. (Tratto da "Dalle AM-Lire all'Euro" di Carlo Mancini e Leo Gattini pag.34) |
LUGLIO 1944...UNA TRISTE STORIA DI GUERRA A CASTIGLIONCELLO...
Di più non so. |
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Comune di Rosignano Marittimo: persone |
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