Emo Chiellini - biografia

Emo Chiellini nasce a Rosignano Marittimo il 20/2/37; si laurea in Chimica nel 1963 presso l’Università di Pisa. Dal 1963 al 1972 è ricercatore presso il Laboratorio di Chimica Organica Industriale dell’Università di Pisa. Dal 1972 al 1980 è assistente di Chimica Macromolecolare e di Chimica degli Idrocarburi naturali e derivati presso l’Istituto di Chimica Organica Industriale dell’Università di Pisa. Nel 1973 “Senior Felloship” presso il Dipartimento di Chimica Inorganica, Fisica e Industriale dell’Università di Liverpool. E’ stato “Visiting Scientist” nel 1974 in URSS presso le Università di Mosca, Leningrado e Novosibirsk e dal 1978 al 1979 presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università del Massachusetts. Nel 1980 è stato nominato Straordinario e quindi Ordinario di Chimica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa dove tutt'ora detiene la cattedra di Fondamenti Chimici delle Tecnologie. Dal 1984 al 1986 è stato Presidente del Comitato AIM per la ricerca nel Campo della Chimica dei Polimeri; è membro della Società Italiana di Chimica, dell’Associazione Italiana di Chimica Macromolecolare; dell'American Chemical Society Polymer Division e Division Polymer Material Science e Engineering.
Nel 1986 e 1987 ha tenuto corsi presso l’Università Nazionale della Somalia e Mogadiscio e presso il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Nagasaki. Ha avuto responsabilità di numerosi progetti di ricerca industriale, in Italia e all’estero. I suoi interessi scientifici in chimica macromolecolare riguardano i polimeri bioattivi di interesse biomedico e farmaceutico, i materiali polimerici biodegradabili per applicazioni ambientali, i cristalli liquidi. E redattore scientifico e cura la pubblicazione di numerose riviste scientifiche estere ed italiane. E' autore di circa 450 pubblicazioni e 25 brevetti. Ha tenuto oltre 300 conferenze su invito. E' editore di vari libri (20) ed è membro del comitato di redazione di J. Bioact.
Compat. Polym., Polym. Degr. Stab., and J. Polym. Environ. and J. Polym. Res., J. Appl. Biomat. & Biomech, ed ha servito in tale ruolo per Biomacromolecules, Macromolecules, J. Mater. Chem., React. Polym, Korean Polym. J., and J. Macromol Res. Ha inoltre servito come vice-direttore del Dipartimento e Responsabile del Personale, Membro eletto per il settore della Chimica Industriale nel Comitato di Consulenza del CUN, Presidente della Società Internazionale dei Cristalli Liquidi, Membro del Consiglio Scientifico di due Istituti CNR.
Ha organizzato numerosi Convegni e Conferenze Internazionali incluso una Gordon Research Conference su Polimeri Biodegradabili, un ACS-Divisione Polimeri su "Polimeri Bioattivi" e un ACS - Divisione Cellulosa e Materiali Rinnovabili su "Relazione Proprietà/Struttura di Polisaccaridi”. E' stato ed è tutt'ora responsabile scientifico di progetti di ricerca industriale e di progetti europei relativi al:
IV programma quadro (HCM, TMR, CRAFT, FAIR, BE),
V programma quadro (GROWTH, CRAFT, LIFE) e
VI programma quadro (NoE, IP and CRAFT)
Attualmente serve come Membro del Consiglio Scientifico del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM) dalla sua costituzione (1994) ed è Presidente del Corso di Dottorato in Biomateriali consorziato tra l'Università di Bologna, Milano, Siena e Pisa (sede Amministrativa), divenuto parte dal 1 gennaio 2006 della Scuola di Dottorato in Scienze Biomolecolari "BIOS".
E' inoltre fondatore ed attuale direttore del Laboratorio Interdisciplinare di Materiali Polimerici Bioattivi per Applicazioni Biomediche ed Ambientali. Presso tale laboratorio operano ricercatori con curriculum formativo in Scienza e Tecnologia del Materiali, Chimica Organica, Ingegneria Chimica, Scienza dei Materiali, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Biologia Cellulare, Microbiologia e Chimica Ambientale. La sua attività scientifica si concentra sulla chimica molecolare, la chimica organica di polimeri sintetici, polimerizzazione stereospecifica, studio delle proprietà delle conformazioni in soluzione dei polimeri, i polimeri nelle applicazioni biomediche, farmaceutiche ed ambientali, polimeri liquido-cristallini.

                              L’inventore dei farmaci intelligenti  

                               I prestigiosi risultati del prof. Emo Chiellini, rosignanese  
Giocava più dimezzo secolo fa a “calcio balilla” al bar Volpe oppure si sfidava con altri coetanei a boccette al bar Fiorenza. Il suo liceo è stato lo scientifico “E. Fermi” di Cecina. Forse chi è già in pensione lo può ricordare, ma lui Emo Chiellini, nel mondo scientifico (si occupa di tecnologia dei biomateriali), di strada ne ha fatta: ha studiato in sei università straniere(Inghilterra, Stati Uniti, Russia, Brasile e Giappone), da quasi trent’ anni è Ordinario dell’ insegnamento di Chimica e Fondamenti Chimici delle Tecnologie presso la facoltà d’Ingegneria dell’Università degli studi di Pisa, è inoltre autore di 500 pubblicazioni internazionali, di una ventina di libri come editore ed un paio di dozzine di brevetti.
 70 anni ben portati, ha da qualche tempo un’ altra importante qualifica, infatti è il coordinatore europeo dei Centri (soltanto in Italia sono 44) che si occupano della ricerca e della produzione dei farmaci “intelligenti” ovvero i materiali macromolecolari per applicazioni biomediche e farmaceutiche ed ambientali. In pratica, quegli involucri di rivestimento costruiti con materiali riassorbibili da parte degli enzimi digestivi e che giungono in modo mirato sul bersaglio rappresentato dalla cellula malata. In una parola, cardiologia, ortopedia, reumatoloigia sono soltanto alcune delle appplicazioni pratiche dei suoi studi. Lo stesso si può dire nel settore agrario, nell’ambito degli imballaggi per uso alimentare ed asporto merci, costruiti con materiali ecocompatibili per il suolo e comparti fluviali e marini.
 Il suo Laboratorio, (il BioLab del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, nella sede distaccata di San Piero a Grado), è accreditato come Centro di Riferimento nel Consorzio Interuniversitario Nazionale di Scienze e Tecnologia dei Materiali (INSTM). Vi lavorano una cinquantina di esperti (Ricercatori e dottorandi), in un’ ottica interdiscioplinare (chimici, ingegneri, tecnologi farmaceutici, fisici, materialisti e biologi cellulari e molecolari).
 Sono passati esattamente 50 anni da quell’ esame di maturità brillantemente sostenuto al “Fermi”, «ma il mondo - lui dice - è davvero, piccolo». L’ho girato in lungo ed in largo, eppure mi sento sempre rosignanino di nascita e livornese di spirito. È un modo, tutto mio, per rimanere giovane».
(Di G.U.Berti per "Il Tirreno" 12-8-2007)

                  Al professor Emo Chiellini il Nobel italiano per la chimica
Ha ottenuto il premio Natta dopo essere stato scelto da una giuria internazionale. Da decenni impegnato in ricerche riguardanti l'uso dei polimeri nella farmacologia.

Non pensate di imbattervi nel profilo tipico del cattedratico quando lo incontrate. Perché, a dispetto di un curriculum vitae di 46 pagine, ci tiene parecchio a rivendicare le sue origini. E con orgoglio ribadisce che viene dalla campagna. «Sono nato all'Acquabona, poi dalla terza media ho vissuto nei palazzoni vicino al Fosso Bianco. Mio padre era un operaio della Solvay. Eravamo 5 fratelli, ho visto la guerra». Classe 1937, Emo Chiellini è un luminare della chimica dei polimeri. Nei giorni scorsi è stato insignito, a Ferrara, del prestigioso "Premio Natta" 2018 per la chimica, una sorta di Nobel italiano che è stato assegnato negli anni ad illustri scienziati di fama internazionale. Il riconoscimento è arrivato per «il fondamentale contributo dato allo sviluppo della scienza e tecnologia dei materiali polimerici, polimeri biodegradabili» e per le numerose applicazioni nel settore biomedico, farmaceutico e ambientale. Sostenuto da Lyondell Basell il premio "Giulio Natta" per la chimica viene attribuito, ogni anno, ad un ricercatore affermato che con la sua attività scientifica si è distinto o ha contribuito ha migliorare la qualità della vita e lasciato un segno tangibile nella nostra società. Chiellini è selezionato a livello internazionale da una giuria scientifica composta da ricercatori del settore. Chiellini, solvaino trapiantato a Pisa, è l'inventore dei "farmaci intelligenti", materiali macromolecolari per applicazioni biomediche. «Cosa s'intende? - chiarisce il professore - Sperimentare materiali per il rilascio controllato del farmaco, selezionati e mirati per il singolo organo da trattare». In pratica, quegli involucri di rivestimento costruiti con materiali riassorbibili da parte degli enzimi digestivi e che giungono in modo mirato sulla cellula malata. Molte delle  sue ricerche sono state fondamentali per sperimentare applicazioni nella cura del glaucoma e più recentemente di supporti macromolecolari biocompatibili per la rigenerazione di tessuti ossei e cartilaginei. Laureato in Chimica nel 1963, dopo aver frequentato il liceo scientifico Enrico Fermi a Cecina, è stato nel gruppo di ricerca del professor Piero Pino uno dei principali collaboratori di Giulio Natta nella scoperta del polipropilene e ha svolto una carriera accademica al Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa e in università europee e extracomunitarie come Liverpool, Moscow State University (Russia), University of Massachusetts ad Amherst (Usa), San Paolo (Brasile), Nagasaki (Giappone) e Mogadiscio(Somalia). Nell'80 è stato nominato ordinario di fondamenti chimici delle tecnologie nella facoltà di Ingegneria a Pisa dove ha insegnato fino al 2010. È autore di oltre 500 pubblicazioni, editore di riviste scientifiche e di 20 libri e contitolare di 35 brevetti. Per più di una decade ha contribuito all'iniziativa dell'Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) per la promozione dello sviluppo sostenibile in Paesi sottosviluppati.
(
Il Tirreno 3/11/2018)

          Addio a Emo Chiellini genio della chimica e prof. ordinario di Ingegneria a Pisa
Aveva 83 anni, era stato insignito del prestigioso premio Natta - L'amico Giaconi: «Uomo onesto, sincero. Grande studioso»
Addio a Emo Chiellini, luminare della chimica e professore ordinario alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, che è stato insignito del premio Natta, la maggior onorificenza del settore chimico dopo il Nobel. Chiellini aveva 83 anni ed era nato all'Acquabona, località di campagna tra il comune di Rosignano e la via Emilia. Terzo di cinque figli, come ricorda l'amico e compagno di studi Vladimiro Giaconi, fin da piccolo si era dato da fare per aiutare la famiglia. «È sempre stato uno studente lavoratore - ricorda Giaconi - fin dalla scuola elementare andava a raccogliere cavoli nella zona dell'Acquabona, poi da ragazzo spaccava le pietre che sarebbero servite per lastricare la via Emilia. E dopo, sempre studiando, ha lavorato come operaio allo zuccherificio di Cecina». Dopo aver frequentato il liceo scientifico di Cecina, dove uno dei suoi insegnanti è stato Carlo Cassola, Chiellini si è iscritto alla facoltà di Chimica a Pisa. «Ci alzavamo alle 6.40 - racconta Giaconi - per essere alle 8.30 alle prime lezioni. E tornavamo poco prima delle 22 la sera». Nel 1963 la laurea, nello stesso giorno di Giaconi e Mario Bianchi, altro professore di chimica all'Università di Pisa, e poi la carriera universitaria come ordinario di Chimica e Fondamenti Chimici delle Tecnologie presso la facoltà d'Ingegneria dell'Università di Pisa. Si è distinto nell'ambito dello studio dei polimeri bioattivi, portando a termine svariate invenzioni che sono state usate nell'ambito farmaceutico e biomedico. 35 i brevetti di cui è titolare, senza contare le oltre 500 pubblicazioni scientifiche e i 20 libri scritti. Emo Chiellini non era soltanto uno studioso modello, amava trascorrere il suo tempo a contatto con la natura. Il sabato e la domenica, proprio con l'amico Giaconi, era solito andare nei boschi alla ricerca di asparagi e funghi, mentre in estate si spostavano sulle scogliere della costa in cerca di arselle. «Come ho sempre detto a lui - ricorda Giaconi - non ho mai capito dove trovava il tempo per insegnare, studiare, fare pubblicazioni e dedicarsi alla passione per la natura». Dopo la laurea si era trasferito a Pisa, dove ha sempre abitato. Ma a Rosignano, dove aveva svariati parenti, veniva di frequente. «Mi raccontava che quando agli esami si trovava davanti studenti della nostra zona li guardava con affetto, perché sapeva i sacrifici che dovevano fare per seguire le lezioni». Chiellini, nella sua lunga attività, è stato docente all'estero, consulente del ministero dell'Istruzione e della Regione Toscana. Due anni fa ha ricevuto il premio Natta, prestigioso riconoscimento, proprio per i suoi fondamentali studi sui polimeri. Da alcuni mesi si era ammalato, ma fino all'ultimo ha combattuto con il carattere reattivo e sempre sorridente che lo contraddistingueva. «Era un uomo onesto e sincero - così lo ricorda Giaconi -, per me un amico vero, disponibile. E poi nonostante i suoi successi non metteva in soggezione le persone». Lascia la moglie Teresa e le figlie Elisabetta e Federica. Il funerale alla chiesa di San Sisto a Pisa, per poi proseguire con la tumulazione al cimitero di Rosignano. -Anna Cecchini Il Tirreno 22/8/2020.

             Dal comune - «Lascia un segno tangibile nella vita della comunità»
Appresa la notizia della scomparsa di Chiellini, il sindaco e la giunta comunale hanno inviato un telegramma alla famiglia per salutare il "concittadino Emo Chiellini che, con la sua attività scientifica e l'impegno profuso in nome del progresso, ha lasciato un segno tangibile nella società contribuendo a migliorare la nostra qualità della vita".

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