Pier
Giorgio Ballini nasce
a Rosignano Solvay il 30/1/1943. Abita con
i genitori e la sorella Marisa,
una casa Solvay "dietro la chiesa" essendo il padre
padre Renato
dipendente (tra i fondatori dell’Acli Labor). Frequenta le scuole a Rosignano ed
il liceo Fermi a
Cecina, ottenendo nel 1961
la
licenza scientifica.
Negli anni del liceo sotto la guida di don
Ezio Rivera partecipa alla fondazione
del
Centro
Turistico Giovanile (1961) per promuovere la socializzazione
attraverso gite di carattere culturale e sportivo ed entra nel
consiglio direttivo del giornalino mensile "Il Tarlo". Iscritto
all'università di
Pisa, si laurea in Ingegneria Meccanica nel 1967.
Nel
1968–1969 è ufficiale nell'Arma del Genio. Inizia l'attività
lavorativa nel 1969 all'Alfa Romeo di Arese (MI) come
impiegato al Servizio Esperienze dell'azienda. Nello stesso anno
1969 passa alla Piaggio & C. di Pontedera dove resta fino al
1994 con l'incarico di Direttore Post Vendita, raggiungendo la
posizione di dirigente nel maggio del 1982 e gestendo un
fatturato (parti di ricambio) di 120 MMM (90 Italia, 30 Estero),
con 230 dipendenti. Nel 1994 su invito di Giovannino Agnelli, passa alla SAT (Società Aeroporto Toscano) raggiungendo
la qualifica di Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Per l'aeroporto Galilei è un giro di boa: principali risultati
ottenuti nel periodo 1994-2006: - Ricavi 1994: € 16,3 milioni; 2006: € 43,5 milioni;
2008:
55 milioni di euro.
- Utile d’esercizio 1994: - € 0.21 milioni; 2006: € 2.88 milioni
- Numero dipendenti 1994: 240; 31 marzo 2007: 416 -
Passeggeri
1994: 1.039.156; 2006: 3.014.656; 2007:
3.725.770
(+23,7%) 2008:
quasi 4 milioni
raggiungendo l’ottava posizione nella classifica assoluta degli
aeroporti italiani.
-
In crescita anche il traffico merci. Nel 2007 sono infatti
transitate dal Galilei 15.101 tonnellate di merci e posta, con
un incremento complessivo dell’8,1%, di cui 13.742 tonnellate di
merci (+6,9% rispetto al 2006) e 1.359 tonnellate di posta
(+21,7%). - In data 26 luglio 2007 ottiene l'ammissione alla quotazione
della Società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e
gestito da Borsa Italiana. Conseguendo e superando ogni anno i risultati a budget sia in
termini economici che commerciali, Pier Giorgio Ballini è
riuscito a pilotare uno scalo che sotto la sua guida, ha avuto
una crescita strepitosa, un vero "decollo". In tredici anni da 1
milioni di passeggeri a oltre 3 milioni, con la prospettiva di
superare i 4 milioni nei primi mesi del 2008. Una crescita del
118% negli ultimi 5 anni, mentre la media
nazionale è del 37%: quindi più del triplo. L’exploit
di Pisa è da legare soprattutto allo sbarco delle compagnie low
cost, che hanno moltiplicato i voli giornalieri. Ora il Galilei
è collegato a 53 destinazioni, di cui 43 internazionali.
Pier Giorgio Ballini è coniugato con la sig.ra Luisella
insegnante ed ha due figli, Luca e Matteo, ingegneri e due nipotini. Vive a Montecastello (Pisa), ma l'estate lo vede rigorosamente ai
Canottieri di Rosignano. E' membro della Giunta Esecutiva dell’Associazione Industriale
di Pisa. Acting Chairmain Forum Aeroporti Regionali Europei (F.A.R.E.),
associazione nata a Londra nel 2005, alla quale aderiscono 32
scali,
per
difendere gli interessi degli scali regionali.
Vicepresidente dell’Assoaeroporti dal 2004. Consigliere Logistica Toscana. Socio Rotary Club Pisa.
E' deceduto il 10 marzo 2009 all'età di 66 anni dopo lunga
malattia, rimanendo a lavoro fino a pochi giorni prima.
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In occasione della morte di Pier Giorgio Ballini riportiamo
l'articolo di Antonio Valentini sul "Il Tirreno" del 12 marzo
2009.
E’ morto il re dell’aeroporto low-cost
Addio a Pier Giorgio Ballini. Fu il primo a credere nella
formula Ryanair
Un cigno nero. Lo scrittore Nassim Taleb non avrebbe esitato a
riassumere così il lavoro svolto da Pier Giorgio Ballini, morto
ieri mattina, a 66 anni, nell’ospedale di Cisanello dopo una
lunga malattia: imprevedibile, con una forte ripercussione sulla
vita di tanti, destinato a lasciare il segno.
L’amministratore delegato e direttore generale dell’aeroporto
Galilei è stato uno dei grandi protagonisti della storia
contemporanea pisana, riuscendo a trasformare uno scalo
destinato al fallimento in un formidabile volano dell’economia,
che anche nei primi due mesi di quest’anno, nonostante la
recessione globale, ha registrato performance invidiabili. È
riuscito in un’impresa che agli inizi era quantomeno
improbabile, proprio come l’incontro con un cigno nero.
Quella del manager Pier Giorgio Ballini e dell’aeroporto pisano
è stata una bella storia d’amore, scandita da un’assoluta e
leale reciprocità: lui l’ha salvato in extremis da morte certa,
quando ormai (quasi) tutti lo davano per spacciato; l’aeroporto
l’ha ricambiato allungandogli la vita, rallentando per miracolo
il corso implacabile della malattia, indebolendone gli effetti e
circoscrivendone i danni. Fino a pochi giorni fa è stato al
lavoro, seduto nella sua stanza che guarda il piazzale del
Galilei e che infonde voglia di vivere e di viaggiare, con
quegli aerei che non si fermano mai e che arrivano e partono di
continuo. Addirittura le sue ultime ore le ha passate stando al
pezzo: martedì scorso, quindici ore prima di morire, anche solo
attraverso il telefonino collegato in audioconferenza, ha voluto
presenziare alla riunione del consiglio di amministrazione. L’ha
voluto e c’è riuscito, dando una volta di più la sua impronta,
l’ultima, allo sviluppo dello scalo aereo più importante della
Toscana. Aveva proposto la nomina di Gina Giani, già
responsabile dell’area marketing, a vicedirettore generale
dell’aeroporto e l’ha sostenuta durante lo svolgimento del
consiglio di amministrazione. La proposta è stata ratificata,
stabilendo di fatto un forte legame tra il passato e il futuro
nel segno della continuità. Una precisa manifestazione di
volontà, che a distanza di qualche ora avrebbe assunto il sapore
di un lascito, di un’indicazione del lavoro da svolgere.
Quando nel 1994 arrivò alla Sat, la società che gestisce
l’aeroporto di Pisa, l’ingegner Ballini si trovò di fronte a un
quadro a tinte fosche. Il volume di affari era di 16 milioni e
290mila euro, c’erano quattro compagnie per dieci destinazioni,
un numero (stagnante) di passeggeri che si aggirava sul milione
all’anno e nessun profitto. Oggi, a tre lustri dal suo
insediamento e dopo la quotazione in borsa del luglio 2007, il
volume di affari supera i 55 milioni di euro, con venti
compagnie di linea per 57 destinazioni e un livello di traffico
che sfiora i quattro milioni di passeggeri. Numeri che valgono
al Galilei un solido posto tra i primi dieci aeroporti italiani.
Gli organici, nel frattempo, sono raddoppiati, passando da 240 a
452 per un 88% in più. Una specie di miracolo, insomma, favorito
da un sapiente mix di intuito e senso imprenditoriale,
predisposizione alla sfida e granitica volontà. Come, ad
esempio, quando si trattò di aumentare il numero delle compagnie
che utilizzavano il Galilei, all’epoca senza grandi prospettive
di crescita, vista l’ascesa del Vespucci di Firenze. Una ricerca
frenetica, quella di Ballini, accompagnato dall’inseparabile
Gina Giani, che lo portò a prendere contatti, nel 1997, con
Ryanair, quando ancora nessuno, in Italia, sapeva cosa fossero i
voli low cost. L’incontro con Michael O’Leary, patron della
compagnia, avvenne a Dublino. Nel giro di poche ore, dalla sera
alla mattina, Ballini si trovò a decidere se accettare o meno
l’offerta degli irlandesi, innovativa e spiazzante, di collegare
Pisa all’aeroporto londinese di Stansted. Un rebus nient’affatto
facile: come avrebbe reagito British Airways, che già garantiva
il collegamento con Londra Gatwick? Alla fine O’Leary ebbe porte
aperte. La scelta fu azzeccata e quell’accordo avrebbe scandito
la crescita del Galilei: Pisa, oggi, è una delle basi Ryanair e
sei aerei sono posizionati sullo scalo. Ma la ricerca di nuovi
clienti non era il solo problema da risolvere. Lo sviluppo dei
traffici non poteva prescindere dall’ampliamento
dell’aerostazione, fino ad allora compressa dalle servitù
militari della confinante 46ª brigata aerea. Le pastoie
burocratiche rallentavano la concessione del nulla osta
all’allargamento delle superfici a uso civile e il Galilei
rischiava davvero la paralisi. Un muro di gomma ovunque, con
tempi lunghissimi e incertezza sulla risposta definitiva. Il
problema lo risolse Carlo Azeglio Ciampi, allora Presidente
della Repubblica, al quale Ballini scrisse una lettera accorata.
Ciampi affidò la questione all’ammiraglio Sergio Biraghi, allora
consigliere militare del Quirinale, che sbloccò la pratica.
Gran parte dei successi va ascritta a queste due mosse. Senza
la prima, non ci sarebbe stato sviluppo dei traffici né effetto
calamita verso altre compagnie aeree, preservando in tal modo il
Galilei dal crack Alitalia. In assenza della seconda, non
sarebbero state realizzate le 17 piazzole in più (nel 1994 ce
n’erano otto) né sarebbe stato modificato il master plan, il
piano regolatore dell’aeroporto, ridimensionando ogni
prospettiva di crescita.
A Pier Giorgio Ballini sarebbe piaciuto veder conclusa la sua
opera, con il terminal merci spostato a sud-ovest e la zona
arrivi nuova di zecca. Soprattutto avrebbe voluto veder
realizzato il progetto da lui studiato fin nei particolari, il
treno shuttle tra il Galilei e la stazione ferroviaria, un
servizio navetta capace di connettere aereo e treno in pochi
minuti.
Altri lo porteranno a compimento. Inizieranno a pensarci da
lunedì, quando il lavoro riprenderà coi ritmi di ogni giorno.
Ieri, negli uffici della Sat, è stato il senso del vuoto a
impadronirsi di tutti, mentre centinaia e centinaia di persone
affollavano gli imbarchi e altrettante atterravano a bordo dei
loro aerei.
Tutto come sempre. Lui avrebbe voluto così, con l’aerostazione
brulicante di passeggeri e con i ritmi di decolli e atterraggi
sempre più incalzante. ANTONIO VALENTINI
****** BREVE NOTA -
Società Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei
S.p.A. Costituita nel 1978 su iniziativa della Regione Toscana, Società
Aeroporto Toscano (S.A.T.) Galileo Galilei S.p.A. (“SAT”)
gestisce, sulla base di una Convenzione quarantennale,
l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, provvedendo alle
infrastrutture aeroportuali e al loro sviluppo, e fornendo
altresì servizi di “security” e di assistenza a terra (handling)
ai vettori operanti sullo scalo. Dal 1997, SAT ha avviato una
politica di rilancio e di riposizionamento strategico
dell’aeroporto di Pisa, con l’obiettivo che nella mente del
viaggiatore europeo l’aeroporto Galileo Galilei venisse
considerato quale porta d’ingresso (“gateway”) alla regione
Toscana. Nel 2006 l’aeroporto Galileo Galilei ha registrato un
traffico di oltre 3 milioni di passeggeri e ha operato, nella
stagione estiva 2006, con 22 compagnie aeree (11 compagnie aree
tradizionali - IATA - e 11 compagnie low cost). SAT è stata la
prima società di gestione aeroportuale regionale italiana già
caratterizzata da un notevole volume di traffico commerciale
(superiore ad un milione di passeggeri), ad aprire al traffico
aereo low cost, anticipando un trend di mercato che avrebbe in
seguito contribuito a rilanciare molti scali regionali e non,
italiani ed europei. Si segnala altresì che dal 1° giugno 2007 è
operativo il nuovo collegamento non-stop da Pisa per New York;
il volo, l’unico a collegare direttamente la Toscana agli Stati
Uniti, è effettuato dal vettore statunitense Delta Airlines. In
parallelo alla crescita del network, SAT ha sviluppato
all’interno dell’aerostazione passeggeri un’offerta commerciale
di assoluto rilievo, composta, tra l’altro, da: 2 bar, 2
ristoranti, 21 negozi (16 negozi in area landside e 5 in area
airside), a cui si aggiungono 9 società di autonoleggio, una
banca, uno sportello di cambio, un distributore di carburanti e
un impianto di autolavaggio. Queste attività sono gestite
attraverso accordi di subconcessione. L’insieme di questi
servizi, offerti sia ai passeggeri aerei che agli abitanti,
fanno dell’aeroporto Galileo Galilei un’importante piattaforma
di servizi anche per la città di Pisa. Inoltre, SAT gestisce
direttamente due parcheggi, il Business Center, il Welcome Desk,
la Sala VIP, la biglietteria aerea dell’aeroporto, l’agenzia
merci e la vendita degli spazi pubblicitari nell’aerostazione ed
all’interno delle aree aeroportuali. SAT è stata la prima
società italiana di gestione aeroportuale ad ottenere la
certificazione ISO 9002 per tutti i servizi erogati, “security”
inclusa, nonché la certificazione sulla Responsabilità Sociale -
SA8000. SAT ha inoltre conseguito la Certificazione Ambientale
ISO 14001:1996 nel gennaio 2004 adeguandosi, nel febbraio 2006,
alla edizione revisionata ISO14001:2004.
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2 luglio 2009 - A pochi mesi dalla sua scomparsa, è stata
intitolata a
Pier
Giorgio Ballini la principale strada di accesso all'Aeroporto
Galilei a cura di SAT e Amministrazione Comunale di Pisa. |