Si apre con le immagini di un
paesaggio divenuto luogo dell’anima per molti artisti
dall’Ottocento in poi. La prima sala della mostra «Da Fattori a
Corcos a Ghiglia. Viaggio pittorico a Castiglioncello tra
Ottocento e Novecento» accoglie il visitatore con una parata di
capolavori. Fattori che ritrae Lega mentre dipinge davanti al
mare all’uso impressionista, una serie completa di Borrani, per
proseguire il percorso con i ritratti di Corcos, fino al Medardo
Rosso della collezione Monti. Presentata ieri dal sindaco
Alessandro Nenci e dall’assessore alla cultura Alessandro
Franchi la mostra curata da Francesca Dini offre un itinerario
suggestivo di sessant’anni di pittura, dagli albori della scuola
di Castiglioncello presso la dimora al mare di Martelli fino
agli anni Trenta del Novecento. Piccoli gioielli le vedute della
prima sezione, con le tavolette dagli scorci preziosi, la luce
viva e i colori smaltati di Borrani (una serie completa di
paesaggi dal’62 al’65), Abbati, Sernesi e il Fattori classico di
Martelli nella pineta, quello raro del ritratto di Lega (non
esposto da più di vent’anni) o de «Le Macchiaiole». E’
documentata l’evoluzione della pittura toscana verso il
Naturalismo nel contributo della generazione che muove
dall’ultimo Lega, la stagione di Angiolo Tommasi a Crespina, di
Niccolò Cannicci a Villa Guerrazzi, con gli ariosi dipinti sul
mare alla foce del Cecina, e Francesco Gioli. Infine si sofferma
sull’atmosfera di fine secolo con i ritratti di Vittorio Corcos,
tra i quali «In lettura sul mare», che ritrae una fanciulla
dallo sguardo magnetico (probabilmente la figliastra Ada), con
due giovani davanti al mare verso Rosignano, varrebbe da solo
una visita. Il paesaggio oltre la balaustra è quello di fronte a
villa Corcos, poi acquistata da Alberto Sordi. La mostra infatti
ha il merito di aprire diversi scenari di lettura intorno al
nucleo del «genius loci» di Castiglioncello, quel fascino che ha
alimentato frequentazioni illustri e dato vita ad una temperie
culturale animata da personaggi della letteratura (come Renato
Fucini ritratto da Corcos), del teatro e della musica.
Emblematico l’esempio di Romolo Monti fondatore dell’Hotel
Miramare che dal 1914 mise insieme una collezione d’arte. Tra i
prediletti «3 artisti ultra moderni» (così li definisce) come
Oscar Ghiglia, Mario Puccini e Medardo Rosso. Nell quarta
sezione sono riuniti per la prima volta molti suoi pezzi: il bel
ritratto con le mani sui fianchi che gli fece l’amico Ghiglia,
quello ”più cittadino” di Puccini, e poi il bronzo di Rosso, che
documenta le tre sculture posseduta da Monti. Orario di
apertura: 16-24 fino al 7 settembre, 9-19 fino al 2 novembre,
chiuso lunedì.
Federica Lessi per "Il Tirreno" del 19-07-08
L’iniziativa, che il Comune di Rosignano Marittimo promuove
attraverso il Centro per l’Arte “Diego Martelli”- Archivi dell’800 e
del ‘900 e con la consueta collaborazione della Galleria d’arte
moderna di Firenze, rappresenta un nuovo appuntamento espositivo
finalizzato ad indagare gli ampi stimoli culturali che da questo
angolo di Toscana continuarono ad intrecciarsi con la vita
intellettuale italiana ed internazionale del tempo.
Curata da Francesca Dini, la mostra si propone di restituire,
attraverso l’esposizione temporanea di oltre settanta dipinti di
grande valore e pregnanza, il dialogo secolare stretto tra il
territorio di Castiglioncello e la pittura.
Questa vocazione di Castiglioncello ad esser “culla delle arti” fu
garantita nel tempo dalla presenza della villa di Diego Martelli che
divenne il centro operativo dei Macchiaioli, punto di partenza per
le esplorazioni del territorio ora in direzione della Maremma, ora
verso l’immediato entroterra. Successivamente l’intelligente
politica di urbanizzazione condotta dal barone Lazzaro Patrone,
contribuì a garantire la presenza in loco di un vivace milieu
artistico, capeggiato da Corcos e capace di far respirare
l’atmosfera fin-de-siècle anche in questi luoghi apparentemente
distanti dalla travolgente mondanità internazionale della
Belle-Epoque. Dal 1912 l’inaugurazione dell’Hotel Miramare favorì il
confluire a Castiglioncello di noti protagonisti del mondo della
cultura e delle arti. Nasceva in quel contesto di amicizie e
relazioni la passione collezionistica di Romolo Monti, orientata
verso la contemporaneità, rappresentata allora dalle opere di
Ghiglia, Puccini e Medardo Rosso.
Una sceltissima selezione di opere di Macchiaioli, tra cui la
splendida tavoletta di Fattori “Lega che dipinge sugli scogli”, non
più esposta da oltre venti anni, e una esclusiva serie di vedute di
Borrani, presentata qui integralmente per la prima volta, introduce
all’evoluzione della pittura toscana verso il Naturalismo,
significativamente rappresentata dall’ultimo Lega, da Adolfo e
Angiolo Tommasi, da Francesco Gioli e da Niccolò Cannicci.
La mostra presenta inoltre i bellissimi ritratti di fama
internazionale di Vittorio Corcos, e ricompone un’eccezionale
collezione d’arte, nata a Castiglioncello negli anni ’20 e ’30 del
Novecento, costituita da un nucleo considerevole di opere inedite di
Oscar Ghiglia, Mario Puccini e Medardo Rosso.
Proprio a questo contesto novecentesco si collega un ricco nucleo di
fotografie e documenti d’epoca riferiti ai luoghi e ai personaggi
evocati dai dipinti, volto ad illustrare le relazioni e le amicizie
tra artisti, letterati, musicisti, uomini di teatro - da Pietro
Mascagni a Arturo Toscanini, da Giovanni Papini a Silvio d’Amico, da
Renato Fucini a Luigi Pirandello, e molti altri ancora - che
lasciarono una traccia indelebile nella vita culturale di questo
tratto di litorale e non solo.
(Da:www.mostrafattori.com)
Arte, da Fattori a Corcos a Ghiglia. Un viaggio pittorico
a Castiglioncello tra '800 e '900
Uno degli appuntamenti espositivi più significativi dell’estate è
sicuramente quello offerto ogni anno dal Castello Pasquini di
Castiglioncello. Un viaggio verso il litorale toscano che accomuna i
numerosi appassionati d’arte macchiaiola e post-macchiaiola.
L’appuntamento a Castiglioncello è per critici ed esperti una meta
consueta eppur nuova e densa di sorprese. Ogni anno,infatti, la
curatrice Francesca Dini, attraverso nuovi percorsi espositivi ed
originali letture critiche, ha la capacità d farci vedere oltre alle
opere più conosciute provenienti da Istituzioni pubbliche quali la
Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti o la Galleria Nazionale
d’Arte Modena di Roma, alcuni capolavori ,per così dire nascosti,
provenienti da significative collezioni private. Andiamo a
Castiglioncello con la consapevolezza della sorpresa e questo regala
alla visita un sapore particolare. Anche quest’anno la mostra
,corredata da un bel catalogo, offre delle assolute novità in un
contesto che propone attraverso una settantina di opere, il dialogo
secolare stretto tra il territorio di Castiglioncello e la pittura.
La vocazione di Castiglioncello ad esser “culla delle arti” fu
garantita nel tempo dalla presenza della villa di Diego Martelli che
divenne il centro operativo dei Macchiaioli, punto di partenza per
le esplorazioni del territorio ora in direzione della Maremma, ora
verso l’immediato entroterra.
La mostra “Da Fattori a Corcos a Ghiglia”offre una splendida
selezione di opere di Macchiaioli, tra cui la splendida tavoletta di
Fattori “Lega che dipinge sugli scogli”, non più esposta da oltre
venti anni, e una esclusiva serie di vedute di Borrani, che,
presentata qui integralmente per la prima volta, introduce
all’evoluzione della pittura toscana verso il Naturalismo,
significativamente rappresentata dall’ultimo Lega, da Adolfo e
Angiolo Tommasi, da Francesco Gioli e da Niccolò Cannicci.
L’esposizione presenta inoltre i bellissimi ritratti di fama
internazionale di Vittorio Corcos, e ricompone un’eccezionale
collezione d’arte, nata a Castiglioncello negli anni ’20 e ’30 del
Novecento, costituita da un nucleo considerevole di opere inedite di
Oscar Ghiglia, Mario Puccini e Medardo Rosso. Proprio a questo
contesto novecentesco si collega anche un ricco nucleo di fotografie
e documenti d’epoca riferiti ai luoghi e ai personaggi evocati dai
dipinti, volto ad illustrare le relazioni e le amicizie tra artisti,
letterati, musicisti, uomini di teatro - da Pietro Mascagni a Arturo
Toscanini, da Giovanni Papini a Silvio d’Amico, da Renato Fucini a
Luigi Pirandello, e molti altri ancora - che lasciarono una traccia
indelebile nella vita culturale di questo tratto di litorale e non
solo. La mostra, visitabile dal 20 luglio al 2 novembre 2008 nelle
le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello è uno degli eventi
espositivi più interessanti dell’estate e , siamo certi che avrà il
successo che merita la qualità delle opere.
(Alessandro Lazzeri per www.nove.firenze.it)