Gabbro oggi   
 Villa Mirabella in stato di abbandono Villa Mirabella vista aerea Villa Mirabella ad ottobre 2005 Villa Mirabella ad ottobre 2006 Villa Mirabella durante la pulizia ad opera degli studenti nella primavera 2006 La facciata posteriore Soffitto a cassettone in un salone al piano terra La cappella del piano terra affrescata Uno saloni affrescati al piano terra Una delle torri della recinzione Vista del parco Villa Mirabella vista da piazza della Chiesa
 
Villa Mirabella in stato di abbandono

                    Le ville sulle colline
Nell'area pisano-livornese i primi cambiamenti sull'assetto fondiario cominciarono a verificarsi dopo la definitiva caduta di Pisa per mano di Firenze (1509), quando ebbe inizio una massiccia infiltrazione di ricche famiglie fiorentine (nobili, mercanti, ecc.) che investirono nell'acquisto della terra. Nel '600,
e ancor più nel '700, la crescita economica indotta dal porto franco di Livorno attrasse commercianti e imprenditori (spesso stranieri), che reinvestirono le loro ricchezze nella costituzione di vaste tenute nel territorio circostante alla città. Sui Monti Livornesi - ed al fenomeno non sfuggirono neppure le colline intorno al Gabbro - sorsero così, secondo una moda dell'epoca, bellissime ville di campagna. Villa Mirabella fu costruita su tre livelli dai Signori Finocchietti, famiglia livornese di origine francese (Feinolliet). Nel 1738 Giovan Pietro, di Jacopo Finocchietti acquistò i terreni sui quali verrà edificata la villa che nel 1761 fu completata. Successivamente, il marchese Vittorio De Ghantuz Cubbe acquistava al Gabbro (1886) una vasta proprietà fondiaria comprendente villa Mirabella, dove fu costruito il torrione della recinzione, la relativa fattoria, con locali per lo stoccaggio e la lavorazione dei prodotti agricoli (frantoio) e diciotto poderi. Nel 1900 fu ceduta alla Marchesa Teresa Ripa di Meana e nel 1911 passò alla società civile. Nell'ottobre 1918 si decide di aprire a villa Mirabella, per la frazione più povera e più colpita dal colera un secondo lazzaretto. Le scuole sono chiuse. Si acquistano casse da morto per i più poveri. Tutti i medici si impegnano al massimo. La situazione si normalizzerà solo a fine anno. Nel 1934 venne acquistata dal Monte dei Paschi di Siena per aggiudicazione del tribunale e successivamente venduta alla famiglia Paladini. Negli anni 50 la struttura fu adibita a casa colonica ed il 17 gennaio 1984 donata al Comune di Rosignano. Nel dopoguerra un momento di "gloria" come scenario per alcune scene del film "La villeggiatura" tratto dal romanzo di Goldoni.
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2018 - Villa Mirabella, deserti i bandi indetti dal Comune - L'obiettivo è valorizzare la struttura grazie al Demanio - Quel gioiello nel verde ormai cadente e coperto dai rovi

La speranza è che vada in porto la "cordata" tra Comune e Agenzia del Demanio, così da ottenere maggiore visibilità per l'edificio e quindi una più ampia possibilità di acquisizione da parte di privati, in grado di avviarne la riqualificazione. Villa Mirabella sta cadendo a pezzi. L'edificio storico, immerso nel verde delle campagne circostanti Gabbro, è abbandonato da anni. Eppure si tratta di un immobile di particolare pregio. Al suo interno, tra mura scrostate e coperte di scritte vandaliche, emergono cicli di affreschi di pittori sconosciuti, soffitti decorati a cassettoni. Fuori, si intravedono i resti di quello che è stato un giardino pensile. Insomma, un edificio di valore storico (datato 1761). Dal 1984 la villa è di proprietà del Comune di Rosignano grazie ad una donazione. Ma, in 33 anni, nessun progetto di riqualificazione ha interessato la struttura. La volontà dell'amministrazione sarebbe però quella di valorizzare l'immobile facendolo conoscere a livello nazionale e internazionale. Come? Attraverso il Demanio, che di certo conta un più ampio ventaglio di possibilità comunicative. L'obiettivo è quello di trovare un privato pronto ad investire sul prestigioso immobile, che può essere trasformata in struttura ricettiva, centro espositivo, museo (non in villa privata). Il Comune, dal canto suo, ha provato a lungo a concedere la villa a privati, vista l'impossibilità di destinare elevate risorse economiche alla ristrutturazione dell'immobile. Nel 2016 l'amministrazione di Rosignano tentò anche la carta dei finanziamenti messi a disposizione dal Consiglio dei Ministri attraverso l'iniziativa bellezza@governo.it. Centocinquanta milioni di euro che dovevano essere destinati a luoghi abbandonati e, per questo, da recuperare. Possibilità che, evidentemente non è andata a buon fine. Anche l'anno prima l'amministrazione pubblicò un avviso di manifestazione di interesse per l'acquisizione o concessione pluriennale (massimo 50 anni) per valorizzare la struttura. Tentativi che non hanno avuto riscontri positivi. Ecco che il Comune, dallo scorso anno, ha pensato di usare anche i canali dell'Agenzia del Demanio, per pubblicizzare la villa a livello nazionale e internazionale, con l'intento di individuare soggetti privati in grado non solo di recuperarla a livello strutturale, ma anche di ideare progetti per l'utilizzo. Adesso la splendida struttura è ridotta a rudere coperto di rovi ed erbacce e sempre più spesso meta di vandali. Il Tirreno 1/2/2018
                                                                     
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                  2019 - Una società americana vuole valorizzare Villa Mirabella
                    La Heilman Productions partner del piano di recupero

Dopo trent'anni di abbandono una società americana si è fatta avanti per valorizzare la struttura. Il 4/3 il sindaco Alessandro Franchi e l'assessore al patrimonio Piero Nocchi presenteranno il progetto di valorizzazione dell'immobile alla presenza dei referenti di Heilman Productions, società partner della proposta progettuale. Una società americana di produzioni televisive, che si occupa anche di documentari e di sviluppo del marchi. Alla presentazione sarà presente anche Simona Repole, responsabile comunale dell'unità organizzativa del Patrimonio. Un vero colpo di scena dopo che anche la gara, il cui bando ad agosto era stato pubblicato sul sito dell'Agenzia del demanio, era andata a vuoto. Bando di gara che era stato predisposto dal Comune di Rosignano Marittimo che si è avvalso dell'Agenzia del demanio, settore immobiliare, affinché la sua pubblicazione potesse essere letta e valutata anche oltre i confini nazionali. Poco più di un mese fa il sindaco Franchi aveva annunciato al Tirreno contatti con due soggetti, di cui uno americano, interessati allo stato di conservazione della villa e sui progetti ammessi per poterla riqualificare. «La società - ha detto il primo cittadino - ha visto il bando di gara pubblicato sul portale dell'Agenzia del demanio. Non ha fatto in tempo a partecipare presentando un offerta, ma ha manifestato in più occasioni un forte interesse per sviluppare un progetto di valorizzazione della struttura. Rapporti che si sono intensificati nel tempo. Lunedì 3 mattina - continua Franchi - i referenti della Heilman Productions, che fino ad oggi hanno avuto filmati e documenti su villa Mirabella, saranno a Gabbro per poter visitare fisicamente l'immobile. Pensiamo di essere nelle condizioni di sottoscrivere un atto preliminare di un progetto che, oltre a recuperare la struttura di grande valore storico e architettonico, potrebbe diventare un rilancio turistico non solo di Gabbro, ma di tutto il territorio». L'edificio, che è stato donato al Comune, risale alla metà del Settecento ed è uno splendido esempio di architettura barocca toscana con tetto a padiglione, caratterizzato da una facciata principale monumentale arricchita da una scalinata. La superficie lorda è di 890 metri quadrati con un parco che la circonda. Da residenza dei signori Finocchietti (francesi) che la costruirono nel 1761, la villa si è trasformata, negli anni, in un rudere. A.Bernardeschi Il Tirreno 2/3/2019
                                                                     
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2024 - Quarant'anni di silenzio per Villa Mirabella - Ora lo storico edificio torna in mano al Comune. Saltato l'accordo per lo show americano, il futuro è all'insegna dell'arte.
Il sindaco: «La struttura una volta riqualificata resterà a uso pubblico»
Villa Mirabella torna in mano all'amministrazione comunale. E' definitivamente sfumato l'accordo con la società Heilman Productions, con sede a Los Angeles, che aveva manifestato il proprio interesse alla concessione dell'immobile al fine di destinarlo alla realizzazione di un competition show denominato "The italian job".
Ma per la storica villa completata nel 1761 dalla famiglia Finocchietti si apre una nuova opportunità: quella di recuperare il legame storico tra Gabbro e le frazioni collinari con i pittori macchiaioli. L'idea arriva da alcuni architetti della Repubblica Ceca che hanno avanzato una proposta all'amministrazione comunale. «Ci siamo svincolati dall'accordo con al Società Heilman Productions - ha spiegato il sindaco Daniele Donati - e abbiamo ricevuto la disponibilità da parte di professionisti della Repubblica Ceca che hanno già acquistato un immobile a Gabbro. Si tratta di architetti che si sono interessati a villa Mirabella e che avrebbero manifestato l'interesse a riqualificare la struttura mantenendo intatte tutte le caratteristiche della villa che rimarrebbe ad uso pubblico». L'intenzione sarebbe quella di recuperare il legame tra Gabbro e le frazioni collinari con i pittori macchiaioli. «Il progetto prevede di utilizzare alcuni locali all'ultimo piano - continua Donati - come foresteria aperta e collegata con la scuola di pittura e di studi d'arte a livello internazionale. Nel frattempo verrebbe costituita una Fondazione così da poter raccogliere le risorse, anche attraverso sostenitori internazionali, per sostenere il finanziamento della ristrutturazione. Ovviamente la villa sarebbe aperta anche per meeting e per attività di imprese». Si tratta di un progetto ambizioso «al quale daremo, come Comune, il nostro sostegno. Gli imprenditori hanno già effettuato ricerche storiche sulla villa e hanno le competenze necessarie per una sua riqualificazione. La struttura rimarrebbe patrimonio pubblico e permetterebbe di valorizzare non solo le frazioni collinari, ma tutto il territorio». Dopo diverse traversie, l'immobile ha ospitato anche un lazzaretto, la villa venne donata al Comune nel 1984. Da quarant'anni villa Mirabella è avvolta nel silenzio della vegetazione, anche se tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite hanno cercato una strada per la sua riqualificazione. Adesso la villa è nel degrado e non è accessibile al pubblico per motivi di sicurezza. Attraverso le due torrette, fino a qualche anno fa, era possibile accedere al piano nobile dove gli occhi dei visitatori venivano catturati da una serie di affreschi dipinti da mani sconosciute e soffitti a cassettoni. Negli anni la villa è stata deturpata da scritte sulle pareti, sono stati arrecati danni a porte e finestre. L'accordo con la Società Heilman Productions sembrava aver smosso la situazione. Poi gli anni del Covid fino al 2021 quando gli incontri per il percorso di valorizzazione è stato ripreso. Fino a gennaio 2023 quando la proposta è stata definitivamente interrotta da parte dei soggetti coinvolti.
A.Bernardeschi Il Tirreno 26/3/2024

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