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Villa Mirabella in stato di abbandono |
Le ville sulle colline
2018 - Villa Mirabella, deserti i bandi
indetti dal Comune - L'obiettivo è valorizzare la struttura grazie
al Demanio - Quel gioiello nel verde ormai cadente e coperto dai
rovi
La
speranza è che vada in porto la "cordata"
tra Comune e Agenzia del Demanio, così da
ottenere maggiore visibilità per l'edificio
e quindi una più ampia possibilità di
acquisizione da parte di privati, in grado
di avviarne la riqualificazione. Villa
Mirabella sta cadendo a pezzi. L'edificio
storico, immerso nel verde delle campagne
circostanti Gabbro, è abbandonato da anni.
Eppure si tratta di un immobile di
particolare pregio. Al suo interno, tra mura
scrostate e coperte di scritte vandaliche,
emergono cicli di affreschi di pittori
sconosciuti, soffitti decorati a cassettoni.
Fuori, si intravedono i resti di quello che
è stato un giardino pensile. Insomma, un
edificio di valore storico (datato 1761).
Dal 1984 la villa è di proprietà del Comune
di Rosignano grazie ad una donazione. Ma, in
33 anni, nessun progetto di riqualificazione
ha interessato la struttura. La volontà
dell'amministrazione sarebbe però quella di
valorizzare l'immobile facendolo conoscere a
livello nazionale e internazionale. Come?
Attraverso il Demanio, che di certo conta un
più ampio ventaglio di possibilità
comunicative. L'obiettivo è quello di
trovare un privato pronto ad investire sul
prestigioso immobile, che può essere
trasformata in struttura ricettiva, centro
espositivo, museo (non in villa privata). Il
Comune, dal canto suo, ha provato a lungo a
concedere la villa a privati, vista
l'impossibilità di destinare elevate risorse
economiche alla ristrutturazione
dell'immobile. Nel 2016 l'amministrazione di
Rosignano tentò anche la carta dei
finanziamenti messi a disposizione dal
Consiglio dei Ministri attraverso
l'iniziativa bellezza@governo.it.
Centocinquanta milioni di euro che dovevano
essere destinati a luoghi abbandonati e, per
questo, da recuperare. Possibilità che,
evidentemente non è andata a buon fine.
Anche l'anno prima l'amministrazione
pubblicò un avviso di manifestazione di
interesse per l'acquisizione o concessione
pluriennale (massimo 50 anni) per
valorizzare la struttura. Tentativi che non
hanno avuto riscontri positivi. Ecco che il
Comune, dallo scorso anno, ha pensato di
usare anche i canali dell'Agenzia del
Demanio, per pubblicizzare la villa a
livello nazionale e internazionale, con
l'intento di individuare soggetti privati in
grado non solo di recuperarla a livello
strutturale, ma anche di ideare progetti per
l'utilizzo. Adesso la splendida struttura è
ridotta a rudere coperto di rovi ed erbacce
e sempre più spesso meta di vandali.
Il
Tirreno 1/2/2018
Dopo
trent'anni di abbandono una società
americana si è fatta avanti per valorizzare
la struttura. Il 4/3 il sindaco Alessandro
Franchi e l'assessore al patrimonio Piero
Nocchi presenteranno il progetto di
valorizzazione dell'immobile alla presenza
dei referenti di Heilman Productions,
società partner della proposta progettuale.
Una società americana di produzioni
televisive, che si occupa anche di
documentari e di sviluppo del marchi. Alla
presentazione sarà presente anche Simona
Repole, responsabile comunale dell'unità
organizzativa del Patrimonio. Un vero colpo
di scena dopo che anche la gara, il cui
bando ad agosto era stato pubblicato sul
sito dell'Agenzia del demanio, era andata a
vuoto. Bando di gara che era stato
predisposto dal Comune di Rosignano
Marittimo che si è avvalso dell'Agenzia del
demanio, settore immobiliare, affinché la
sua pubblicazione potesse essere letta e
valutata anche oltre i confini nazionali.
Poco più di un mese fa il sindaco Franchi
aveva annunciato al Tirreno contatti con due
soggetti, di cui uno americano, interessati
allo stato di conservazione della villa e
sui progetti ammessi per poterla
riqualificare. «La società - ha detto il
primo cittadino - ha visto il bando di gara
pubblicato sul portale dell'Agenzia del
demanio. Non ha fatto in tempo a partecipare
presentando un offerta, ma ha manifestato in
più occasioni un forte interesse per
sviluppare un progetto di valorizzazione
della struttura. Rapporti che si sono
intensificati nel tempo. Lunedì 3 mattina -
continua Franchi - i referenti della Heilman
Productions, che fino ad oggi hanno avuto
filmati e documenti su villa Mirabella,
saranno a Gabbro per poter visitare
fisicamente l'immobile. Pensiamo di essere
nelle condizioni di sottoscrivere un atto
preliminare di un progetto che, oltre a
recuperare la struttura di grande valore
storico e architettonico, potrebbe diventare
un rilancio turistico non solo di Gabbro, ma
di tutto il territorio». L'edificio, che è
stato donato al Comune, risale alla metà del
Settecento ed è uno splendido esempio di
architettura barocca toscana con tetto a
padiglione, caratterizzato da una facciata
principale monumentale arricchita da una
scalinata. La superficie lorda è di 890
metri quadrati con un parco che la circonda.
Da residenza dei signori Finocchietti
(francesi) che la costruirono nel 1761, la
villa si è trasformata, negli anni, in un
rudere.
A.Bernardeschi Il Tirreno 2/3/2019 |
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