Gabbro oggi
La bottega del fabbro Ferrero Quochi chiusa ormai da molti anni 

        Quando l'artigianato era fiorente

Oltre a quella del fabbro (vedi Gabbro ieri/Fabbro) era fiorente l'attività del carraio. I carrai Ippolito Mazzoncini e figli,  riparavano e facevano barrocci, calessini e carri per buoi. Tra i lavori più caratteristici e più impegnativi del carraio era l'applicazione del cerchio di ferro alle ruote dei carri. Preparavano nel piazzale adiacente la bottega, a cui assistevano molti curiosi, un gran fuoco a forma rotonda dentro al quale mettevano il cerchio. Una volta ben scaldato e raggiunta la dovuta dilatazione, aiutato da altre persone, il carraio, con delle grosse tenaglie di ferro, sollevava il cerchio e l'applicava, con forza, alla ruota di legno. Appena fatta questa operazione, provvedeva a raffreddarlo con secchi di acqua, ottenendo l'effetto contrario alla precedente dilatazione, quindi provocando una perfetta e stabile adesione alla ruota. La loro bottega era in Piazza della Chiesa, dove ora si trova il negozio di Gino Gola e quello del barbiere Aliberto Ceccarini. Dopo la guerra pure loro, per le cambiate condizioni dei mezzi di trasporto, cessarono ogni attività. Nel passato si sono distinti valenti muratori. Oggi l'attività dei muratori, causa il notevole sviluppo dell'edilizia, ha avuto un forte incremento, mentre quella dei calzolai è molto diminuita.  Dopo il 1945, in conseguenza dello sviluppo della motorizzazione furono installati in Gabbro due distributori di carburante e aperte due officine una del Sig. Ivo Orsini e una del Sig. Renzo Capaccioli che riparano motociclette e automobili.  Da:"Il mio paese Gabbro" di Jacopo Cadore Quochi 1979, scaricabile dal sito 

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