Databile al 1709 quando
il Comune fece restaurare su disegno dell'ing. Santini, del
Magistrato dei Surrogati dei Nove di Pisa, la nuova canonica per il pievano
di S. Michele. Nella delibera del 25 agosto si parla di due archi
da fare rialzando le muraglie della strada e di una stanza da fare
sopra. Maestro muratore fu Paolo Galassi.
La visita del Granduca Leopoldo II nel 1832
A dì due agosto 1832.
In questa mattina a ore undici è comparso al Gabbro S. A. I. e R.
Leopoldo secondo granduca di Toscana, venendo da Livorno per la parte
della Valle Benedetta. Vedutosi da me prete Valentino Ruberti di
Bientina pievano di detto luogo la reale persona, che veniva verso la
canonica, sono accorso incontro alla medesima, gli ho umiliato la mia
servitù e l’ho accompagnato in chiesa dove in gran fretta avevo io
preparato un genuflessorio con tappeto di damasco rosso. Adoratosi
dall’A. I. e R. l’augustissimo sacramento, s’è portato in canonica dalla
porta del coro, è venuto nel salotto situato dalla parte sinistra
dell’ingresso della canonica e quivi s’è riposato. Dopo brevi momenti ha
visitato tutta la canonica ed ha dimandato varie cose riguardanti la
popolazione. Ha osservato il campanile minacciante rovina ed ha promesso
di procurarne il risarcimento. Ha pranzato nel summentovato salotto e
dopo ha quivi riposato alquanto. Quantunque non siasi sopra indicato
all’arrivo della predetta I. e R. persona ho ordinato il suono delle
campane e tutta la popolazione è accorsa. Alle tre pomeridiane è
ritornato in chiesa per adorare il santissimo e quindi è partito per la
parte di Nibbiaia da dove, prendendo per la parte di S. Quilico, è
ritornato a Livorno.
Prete Valentino Ruberti di Bientina.
(Archivio diocesano di
Livorno, pieve di S. Michele del Gabbro, Nuovo Campione"La storia
della pieve di San Michele e della Compagnia della Natività di Maria del
Gabbro" di L. Grassi, P.I. Menichini,
C. Palomba) |