Gabbro ieri
Resti del castello di Contrino (menzionato nel 1330)

I castelli rappresentano la maglia dell'insediamento rurale medievale. Nati come strutture fortificate d'altura del potere statale, i castelli si svilupparono soprattutto nel X - XI secolo, molto spesso su preesistenti villaggi di capanne. Gran parte dei numerosi castelli esistiti nel territorio Livornese sono oggi scomparsi, di alcuni rimangono poveri resti nascosti nella boscaglia, altri costituiscono i centri storici dei paesi più antichi del Comune. (Da: "I segni storici del paesaggio rurale" di Roberto Branchetti)
Il possedimento di Camaiano agli inizi del '500 appariva articolato in tre possessioni, unite a livello amministrativo sotto l'unica gestione della Fattoria di Castelnuovo (che proprio in quegli anni venne impiantata all'interno del Palazzo della Misericordia), ma distinte in riferimento alle tre diverse comunità rurali all'interno delle quali i terreni erano ubicati. Si aveva così il «tenimento di Castelnuovo» che era il più grande per estensione ed il più importante in quanto comprendeva il centro abitato più cospicuo della zona; entro i suoi confini sorgeva anche il luogo di raccolta dei prodotti e dei censi, nonché di residenza dei Governatori della Pia Casa durante le loro visite alle tenuta. Dopo esso, in ordine di grandezza, veniva il «tenimento di Gabbro», anch'esso comprendente un villaggio e i resti di due antiche fortificazioni (Contrino e Torricchi): si trattava, tuttavia, in maggior parte di pascoli, prati e macchie, mentre i coltivi entro i confini della comunità non erano molto estesi. (Da: "L'evoluzione socio-economica di un territorio rurale del contado pisano: da Camaiano a Castelnuovo della Misericordia (secoli X-XIX ) " di Alessandra Potenti).
A meridione di Villa Mirabella (Gabbro) si sviluppa un rilievo di forma allungata con due alture distanti fra loro circa 200 m. Quella più a Nord ospita la “Casina del Poggetto” ed è conosciuta localmente come Poggio del Pievano (193 m s.l.m.), in memoria della chiesa di San Michele che anticamente vi sorgeva; mentre l’altura più a Sud, nota come “I Carrai-Poggettone” (175 m s.l.m.), è oggi coperta dal bosco e sul pianoro sommitale un tempo sorgeva il castello di Contrino. La mappa d”impianto del catasto moderno (1939) rappresenta la zona con il toponimo Castellaccio.

Riferimenti storici - “Contrino corrisponde all'antica “villa ” Canturina menzionata in un documento del 7 dicembre 958 con chiesa dedicata a San Michele”

Questa chiesa compare negli elenchi delle Rationes Decimarun del XIII secolo, dove sono riportati gli edifici religiosi dipendenti dalla pieve di Camaiano ed ancora nel 1371 pagava la decima a detta pieve. Nel 1461 la chiesa rimaneva in luogo isolato “in quanto gli abitanti erano andati ad abitare al Gabbro, una località poco distante. Tuttavia, in occasione delle visite pastorali nel 1485 e del 1537, la suddetta chiesa era descritta in buone condizioni, “vi era l 'acqua per il battesimo e il sacramento dell'Eucarestia”. Dopo questa data le strutture architettoniche della chiesa cominciarono a deteriorarsi e gli abitanti del posto, dato il loro stato di indigenza causato da un’incursione piratesca (1564) che aveva preso come schiavi la quasi totalità degli uomini validi, non poterono sovvenzionare i restauri. Nonostante i muri dell'edificio religioso minacciassero rovina, alla fine del XVI secolo le fu attribuito il titolo di pieve, che in precedenza era appartenuto alla vicina chiesa di Camaiano, ormai decaduta. Nel 1624 la chiesa di San Michele di Contrino fu abbandonata e i divini uffici vennero celebrati nell'oratorio della compagnia della B.V. Maria eretto nel paese del Gabbro. Con la costruzione della nuova chiesa di S. Michele Arcangelo in prossimità del paese (ultimata nel 1761), l”antica chiesa parrocchiale situata al Poggio, fu adibita a stanza mortuaria ed il terreno adiacente a camposanto a sterro; il tutto appare rappresentato in una pianta del 1783. Nel 1824 il corpo di fabbrica in oggetto risultava utilizzato come tinaia. Oggi al suo posto sorge una casa d’abitazione (Casina del Poggetto). Per quanto riguarda il castello questo è menzionato, come ricordato in precedenza, nella concessione di terre poste in Camaiano che l’arcivescovo di Pisa aveva fatto a Bonifazio Novello, conte di Donoratico, il 13 giugno 1330. In una successiva concessione (1456), ancora un appezzamento di terreno era descritto “sul poggio del castello di Contrino e confinava con lo stesso castello e con una vecchia via”, verosimilmente l’antica strada pubblica di origine romana (Via di Popogna) che aggirava il poggio sul fianco di levante.
 
(Da: "SITI MEDIEVALI DEL TERRITORIO LIVORNESE" di Roberto Branchetti, Luciano Cauli, Alessandro Cìampalini, Romano Galoppini, Franco Sammartino, RobertoTessari, Luigi Viresini) scaricabile dal sito

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