Torricchi dalla strada di Campolungo, probabilmente il
luogo dove furono edificati un castello medievale, la chiesa di
S.Bartolomeo ed ebbe sede il Comune prima di trasferirsi al Gabbro.
Nei
pressi del Gabbro, poco distante dalle cave di argilla della fornace
Donati, la cartografia corrente riporta Casa Toricchi. É il luogo dove
sorgeva il castello di Torricchio e, probabilmente, anche la chiesa
castrense intitolata a San Bartolomeo. L’odierna Casa Toricchi è stata
ricostruita su un Vecchio fabbricato rurale che, a sua volta, era stato
edificato con le pietre prelevate dalle preesistenti strutture medievali
poste alla sommità di un modesto rilievo roccioso (185 m s.l.m.)
affacciato sulla Via Emilia. Nei pressi passava l’antica strada di mezza
costa che collegava Colognole a Gabbro. Questa strada è ancora
leggibile, con porzioni di acciottolato ben conservato nel tratto che
dal paese del Gabbro scende ai lavatoi ed al ponticello sul Botro
Ricaldo, a fianco del quale si intravede l’arco di un più antico ponte
ricoperto di terra.
Riferimenti storici
La chiesa di San Bartolomeo e
rammentata in un documento datato 27 novembre 1153 ed ancora nel 1574
presentava “muri
quasi alti sino al tetto”.
La località è citata in una carta
del 1241 ma il castello viene menzionato solo più tardi (1330), quando
l’arcivescovo di Pisa concede a livello a Bonifazio Novello, conte di
Donoratico, delle terre poste nel comune di Torricchio: una di queste
“confinava con una via vecchia
che conduceva al detto castello”.
Il fortilizio è ancora rammentato in una concessione a livello di terre
del 1455.
Indagine di campagna
Nella boscaglia che ricopre la sommità del poggio ed il versante Nord,
il sopralluogo ha evidenziato la presenza di numerose pietre, anche
lavorate, di modeste dimensioni (probabilmente scarti di una selezione
che ha riguardato il prelievo del pietrame migliore), frammenti di
tegoli e lastre di copertura, alcune scorie ferrose. Scarsissima appare
la presenza di ceramica (esclusivamente acroma) appartenente a resti di
vasellame. Non vi sono tracce di strutture affioranti dal terreno che
aiutino a capire la dislocazione di eventuali locali. Per confronto con
altre realtà dell'area di studio si può presumere che la chiesa fosse
posta alla sommità del rilievo mentre l’abitato doveva trovarsi nel
pianoro oggi occupato da casa Toricchi.
(Da: "SITI
MEDIEVALI DEL TERRITORIO LIVORNESE" di Roberto Branchetti, Luciano
Cauli, Alessandro Cìampalini, Romano Galoppini, Franco Sammartino,
RobertoTessari, Luigi Viresini)
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