Il Museo Archeologico di Rosignano Marittimo

Nel 2018 la Guida del Museo Archeologico di Rosignano Marittimo in Palazzo Bombardieri esce in una nuova veste sotto il coordinamento scientifico della Direttrice Edina Regoli, che aveva curato anche la precedente edizione insieme a Nicola Terrenato nel 2000.
II Museo di Rosignano Marittimo nasce nel 1957, ad opera del Gruppo Archeologico, per accogliere i corredi di 11 tombe rinvenute a Castiglioncello e si amplia progressivamente con reperti provenienti dal territorio comunale dove l'espansione edilizia e l'agricoltura meccanizzata portavano in quegli anni alla luce consistenti resti antichi. Gli scavi di S. Gaetano di Vada, tra il I960 e il 1979, dotano il Museo del suo nucleo più consistente. Negli stessi anni la chiusura del Museo Nazionale di Castiglioncello, accresce l'esigenza di una struttura espositiva che raccolga le testimonianze del territorio. Dal 1981 gli scavi di S. Gaetano vengono condotti dal Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico dell'Università di Pisa che, contestualmente, inizia la ricognizione sistematica del territorio comunale, nell'ambito di un più vasto progetto di studio dell'antico ager Pisanus e dell‘ager Volaterranus occidentale...

Il Museo come racconto storico, "illustrato" dai reperti archeologici, dalle testimonianze materiali che le diverse genti che si sono succedute sul territorio hanno lasciato. Ma i reperti archeologici sono stati forzatamente disgiunti dai loro contesti di appartenenza, talvolta distrutti, spesso ancora esistenti, magari solo come traccia, nel paesaggio. Ecco allora che il Museo vuole aprirsi al territorio circostante, costituire un invito costante ad uscire e a visitare i luoghi, monumenti, paesaggi che non sono "musealizzabili", ma sono i veri protagonisti della storia che vogliamo raccontare.                                        Edina Regoli     (sintesi)

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