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Mauro Donati ed il Chiucheba
Mauro Donati classe 1945, discendente di una famiglia che ha sempre
lavorato nel campo dell'autotrasporto, ha avuto fin da giovane,
tendenze artistiche, fino a iscriversi all'Istituto d'Arte di
Firenze. Presto però finisce a Parigi e poichè i locali notturni non
mancano, entra nel giro e si rende rapidamente conto di cosa si
tratta. Ma il richiamo della sua terra, lo fa ritornare in Italia
dove cerca un bagno da gestire; trova invece a Cecina Marina, un
piccolo locale, la Taverna dell'Alba Nera, con cui cominciare la
carriera di "signore della notte". In inverno ritorna a Parigi e fa
il disc-jockey in una discoteca chiamata "Les Assassines". L'estate
seguente, torna a Marina. Il lavoro comincia a piacergli, ma la
sua aspirazione è diversa: come in certi locali parigini vorrebbe
aprire un cabaret con piano bar. L'occasione gli si pone
davanti nel '72 quando Giorgio Becuzzi gli offre di gestire il
Ciucheba, in pineta a Castiglioncello. Il locale, il cui nome è formato
dalle iniziali dei tre soci (Ciuti, Cheriri, Bartalesi), era stato aperto dai
Bini, nel '62 come ristorante elegante col nome Biscondola. Al Ciucheba Mauro può finalmente dare
sfogo alle sue aspettative e, subito, mette su una serata di cabaret
con Giorgio Ariani agli esordi come attore brillante. Gli spettatori
sono sette, ma sono entusiasti e fanno, molta pubblicità. Incomincia
a viaggiare a Milano e a Roma in cerca di giovani sconosciuti
talenti, al Derby, alla Cabala, al Puff, all'Arcadia...La pesca è
miracolosa se si fa il conto di tutti i giovani che lui ha lanciato
e che poi sono diventati famosi. Guardare le foto di chi al Ciucheba
è passato è come guardare un film sulla storia del cabaret e della
canzone italiani. Arrivano Massimo Boldi e Califano, poi Beppe
Grillo che, la prima volta, presentò una sfilata di pellicce per
150.000 lire, Benigni, Cochi e Renato, i Giancattivi con Athina
Cenci, Nuti e Benvenuti, Gianna Nannini e Abatantuono. E ancora
Paolo Conte, Dalla, Branduardi, Zuzzurro e Gaspare, i Gatti di
Vicolo Miracoli, Mara Venier, Alba Parietti, Lauzi, Rosi, Funari,
Andreasi, Montesano, Thole e Troisi con la Smorfia. Questi ultimi
non avevano nemmeno il manifesto e Mauro glielo disegna
rappresentando una maschera greca che faceva una smorfia. Porta a
Castiglioncello Renato Zero, quando ancora nessuno lo conosce e
diventano talmente amici che ancora oggi il cantante passa un po'
delle vacanze a casa sua. Spesso gli attori sono pagati con quello
che rimane dell'incasso della serata, dormono a casa sua e mangiano
al ristorante del locale. Il ristorante è sempre stato un suo sfizio
personale e lì si sono riempiti lo stomaco e lo spirito molti
personaggi da pagine di giornali. Quando Jerry Cala' si sposa con
Mara Venier a Las Vegas telefona di aver pagato 200 dollari con la
carta di credito, senza avere alcuna cerimonia. Quando i
neo-coniugi arrivano al Ciucheba trovano un'enorme torta con gli
sposini sopra. Le feste sono state tante: da ricordare per esempio
quelle per Salvatores e per Paul Cayard per la coppa America col
Moro di Venezia. Ma si sa, tutte le rose hanno le spine e spesso
Mauro ha avuto problemi col paese e con le autorità. Il prete gli
fece molte recriminazioni quando mise, come ingresso alle toilettes,
un confessionale senza il fondo. Dovette cambiargli funzione, lo
fece diventare cabina telefonica. E le autorità comunali non lo
hanno aiutato quando ha organizzato, per due anni di fila, il
campionato off-shore. Non solo, quando Bruno Abbati
arriva con le macchine d'appoggio al campionato off-shore nella
pineta i vigili fanno la multa a tutti. Stessa sorte per la
troupe di Valerio Merola che riprendeva la pineta mentre si parlava
dei Macchiaioli. Dice Donati;
il periodo più bello quello degli anni’70 e ’80 “un periodo tutto in
crescere; poi sono subentrati i problemi, l’inquinamento acustico,
le cause, che però ho sempre vinto”. Non si vuol soffermare troppo
sulle vicende che hanno portato, ad aprile 2003, alla vendita
dell’attività commerciale e poi alla chiusura del locale. Prima di
vendere l’immobile “con il mio socio avevamo presentato due progetti
all’amministrazione comunale - dice Donati senza voler polemizzare -
che prevedevano da un lato la realizzazione di appartamenti e
dall’altro, il mantenimento del locale”. Progetti che non sono stati
approvati. Nel 1992 grande festa per l'Oscar vinto da Gabriele
salvatores con il film
Mediterraneo. Nel 1996 a Porto Cervo nasce il Piccolo Ciucheba “ed è
stato un successo sin da subito” commenta. Il ricordo più bello “è
stato quando a Parigi, città che avevo lasciato, un signore mi
chiese se ero proprio io il proprietario del Ciucheba. In quel
momento mi dissi che ero davvero diventato famoso. L’emozione più
forte, invece, la prima serata nel ’72, con Giorgio Ariani: non venne
nessuno e Paolo Filucchi mi dette i soldi per pagare l’artista. Non
ho invece ricordi brutti; ho lavorato tanto perché non è semplice
mantenere in auge per 30 anni un locale classificato tra i primi 10
in Italia, ma mi sono anche divertito”. Adesso Mauro Donati è
tornato al primo amore: la pittura: “a settembre ho chiuso una
mostra a Porto Cervo e dovrei allestirne un’altra a Monte Carlo
quanto prima”. Ma ci sono altri due progetti nel cassetto:
l’apertura di un locale assieme all’amico Renato Zero a Porto Santo
Stefano o in Versilia. “Perché, alla fine, con molti degli artisti
che sono passati al Ciucheba, sono diventato amico”.
I DRAGHI DEL CIUCHEBA: Mauro
Donati, Neno Vinciguerra e
Flavio
Sono i draghi del Ciucheba.
Mauro Donati, Neno
Vinciguerra e Flavio. Tre
personaggi per tre diverse
professioni, rispettivamente
il « padrone », il pianista
ed il cuoco, tre professioni
che possono — ed il Ciucheba
lo dimostra — fare le
fortune di un locale.
Vediamo con calma. Mauro è
il proprietario, ma
soprattutto è l’amico fedele
di tutti i clienti del
locale ed ha lavorato così
bene che, ognuno di essi si
sente proprietario di un
pezzetto di esso. Quando uno
comincia a frequentare il
Ciucheba, difficilmente se
ne distacca e per esso si
batte, quasi fosse casa sua,
una caratteristica
importante, perché presto
tutti diventano amici, fanno
circolo intorno al pianista,
e si forma — cosa difficile
per un locale da ballo — una
famiglia.
Dicevano del pianista. Si
chiama Eugenio Vinciguerra,
Neno per gli amici (cioè per
tutti i frequentatori del
Ciucheba) ed a
Castiglioncello è una
istituzione. Suona da Dio,
crea l’ambiente, si divide
fra il jazz, suo amore e le
canzoni che fanno la
felicità degli innamorati e
per il Ciucheba riesce
persino a dimenticare e
tradire Milva, quella Milva
di cui è il pianista e
l’accompagnatore preferito.
Ultimo drago, Flavio, cioè
il cuoco. Non c’è
particolare della cucina
internazionale e nazionale
che gli sia sconosciuto e
riesce ad esaudire persino i
desideri più incredibili non
mancando di riservare per
gli « intimi » (cioè per
tutti) le sorprese della
cucina di casa sua, la
cucina sarda che è una delle
più gustose d’Italia.
Personaggi diversi,
dicevamo, ma tutti
egualmente importanti.
Complimenti dunque, a Mauro,
a Neno e Flavio. Senza di
loro non sarebbe Ciucheba,
così come Castiglioncello
non sarebbe Castigliocello,
se non avesse quella
terrazza sul mare che si
chiama Ciucheba.
(Da "Rivista Etrusca"
settembre 1979)
Dalle auto usate vendute di
notte alla guida del "mito"
Quando si passa davanti a
quel rudere dove un tempo
era il Ciucheba, si prova
una grande sensazione di
abbandono e di degrado.
Quello che fu una delle più
famose discoteche della
Penisola si trova all'inizio
della passeggiata a mare che
dai bagni Tre Scogli porta
al piccolo golfo di Caletta.
L'attuale proprietà che è la
Santa Giulia Immobiliare ha
provveduto parzialmente a
coprire quella struttura
ormai cadente con pannelli
che riportano foto di
Castiglioncello. Ma il senso
di abbandono resta perché le
condizioni in cui si trova
attualmente quell'edificio
sono davvero un vulnus per
l'immagine turistica della
nostra zona. Per cancellare
queste sensazioni di disagio
è necessario tornare con il
ricordo a quello che fu il
Ciucheba nel trentennio
1972-2002. Dopo tanto tempo
ho voluto rincontrarmi con
Mauro Donati, mitico patron
di quello straordinario
locale che lo fece diventare
un protagonista dei destini
turistici castiglioncellesi.
Mauro, nato nel 1945 a
Rosignano Solvay, ha
frequentato la Scuola d'Arte
a Firenze. Poi, quando aveva
appena diciotto anni, partì
alla volta di Parigi. Qui
trovò subito lavoro:
realizzava copertine di
dischi, copertine di libri e
manifesti pubblicitari. Mi
racconta che a Parigi si
trovava benissimo, ma dopo
due anni, avendo una grande
nostalgia del mare, decise
di tornare sulla nostra
costa con l'intenzione di
prendere in gestione uno
stabilimento balneare ma non
ci riuscì e allora negli
anni '65-'66 trovò lavoro a
Firenze al Garag e
Europa come venditore di
auto Opel. Mi dice che
lavorava soprattutto di
notte e riusciva a far
acquistare auto a parecchie
prostitute che, come si sa,
svolgono gran parte del loro
mestiere nelle ore notturne.
Il suo capo un giorno gli
chiese come riusciva a
vendere tutte quelle auto
arrivando ogni mattina negli
uffici del Garage verso
mezzogiorno e lui fu
costretto a confessargli
qual era l'attività delle
sue clienti. Comunque sia fu
premiato come miglior
venditore dell'anno. Nel '70
cambiò completamente genere
di lavoro. Al piano terra
dell'Hotel Tornese di Cecina
Marina creò un locale
notturno da lui chiamato La
Taverna dell'acqua nera che
ebbe molta fortuna e allora
Mauro comprese che quello
sarebbe stato il suo
mestiere. Infatti nel 1972
lasciò la Taverna e rilevò
il Ciucheba. Il nome era un
po' strano: lo avevano
inventato i tre precedenti
titolari ricavandolo dalle
prime lettere dei loro
cognomi. Si chiamavano Ciuti,
Cherici e Bartalesi per cui
venne fuori Ciu.che.ba. A
Mauro quel nome piacque e lo
mantenne. Così iniziò la sua
grande avventura che senza
esagerazioni si può dire lo
fece conoscere in tutta
Italia. Sempre gremito di
folla, il Ciucheba fu il
trampolino di lancio di
molti cabarettisti e
cantanti. Qui debuttarono
Giorgio Ariani, Beppe
Grillo, Roberto Benigni, I
Giancattivi (Athina Cenci,
Alessandro Benvenuti,
Francesco Nuti), Teo
Teocoli, Massimo Boldi,
Massimo Troisi, Giorgio
Panariello e Leonardo
Pieraccioni. Sul palco del
Ciucheba si esibivano
frequentemente anche i Gatti
del Vicolo Miracoli con
Umberto Smaila, Ninì
Salerno, Jerry Calà e Franco
Oppini. Questi ultimi due
facevano sempre coppia con
due giovani e belle ragazze.
Una era la fidanzata di
Jerry e si chiamava Mara
Venier, l'altra la fidanzata
di Oppini e si chiamava Alba
Parietti. Anche molti
cantanti ebbero il loro
battesimo nel locale di
Donati, fra questi Franco
Califano, Renato Zero, Piero
Ciampi, Bruno Lauzi e Lucio
Dalla. Fra gli assidui
clienti del night c'erano
attori come Corrado
Tedeschi, Renzo Montagnani,
Diego Abatantuono con il
regista Gabriele Salvatores.
Nel 1992 Salvatores con il
film "Mediterraneo" ,
protagonista Abatantuono,
vinse l'Oscar per il miglior
film straniero. Per
festeggiarli Mauro organizzò
una memorabile serata in
loro onore e la festa si
protrasse fino alle 5 del
mattino. Nello stesso anno
Donati organizzò anche un
gemellaggio a Parigi con il
famoso locale "Bain Douce".
Tutto lo staff del Ciucheba,
cuochi, camerieri, barmen,
lo straordinario pianista
Neno Vinciguerra e un gruppo
di affezionati clienti si
trasferirono in aereo nella
capitale francese. La
capacità imprenditoriale e
l'abilità organizzativa del
patron non si limitò
soltanto alla conduzione del
Ciucheba. Organizzò anche
concerti al Castello
Pasquini con Ornella Vanoni,
Gino Paoli, Franco Battiato
e Gianna Nannini, tornei di
tennis con attori come
Franco Nero e Fabio Testi,
gare di off-shore dall'Isola
d'Elba alla Sardegna. A
Porto Cervo dal '96 al '99
aprì un locale che chiamò Il
Piccolo Ciucheba che ebbe un
grande successo. La grande
avventura di Mauro Donati
ebbe fine nel 2002 quando si
ritirò. Oggi l'ex
"ragazzaccio" fa una vita
assai più tranquilla di
quella di un tempo. Abita a
Livorno, da trentaquattro
anni è felicemente sposato
con Romy, ha tre figli e due
nipoti ed è da tempo tornato
a quella che è sempre stata
la sua grande passione, cioè
la pittura. Vende i suoi
quadri e spesso espone in
varie gallerie d'arte.
Attualmente sta programmando
una mostra a Parigi per il
prossimo anno. Ma se da un
lato può essere forse
piacevole ricordare la
storia del personaggio Mauro
Donati che con il suo
Ciucheba dette una risonanza
nazionale a Castiglioncello,
dall'altro lato è certamente
auspicabile che venga
cancellata la bruttura dove
sorgeva un tempo quel locale
notturno. Quindi la domanda
è: ma a che punto è la
situazione
tecnico-burocratica del
progetto di ricostruzione
che prevede il cambiamento
di destinazione d'uso? La
Santa Giulia Immobiliare che
già dal 2009 ha incominciato
il suo iter progettuale con
il comune di Rosignano, ha
deciso di demolire lo
stabile e ricostruire una
Rta (Residenza
turistico-alberghiera) con
50 posti letto. Come vuole
la legge il progetto sarà
dotato di un parcheggio con
35 posti auto che verrà
realizzato in zona Spianate,
per cui la Rta dovrà dotarsi
di un bus-navetta che
trasporterà la clientela
dalla residenza al
parcheggio e viceversa. C'è
solo da augurarsi che questo
enorme ritardo dovuto
soprattutto a una troppo
complicata burocrazia abbia
presto una conclusione. Di
DINO DINI per Il Tirreno
30/9/2017.
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