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Mauro Donati ed il Chiucheba
Mauro Donati classe 1945, discendente di una famiglia che ha sempre
lavorato nel campo dell'autotrasporto, ha avuto fin da giovane,
tendenze artistiche, fino a iscriversi all'Istituto d'Arte di
Firenze. Presto però finisce a Parigi e poichè i locali notturni non
mancano, entra nel giro e si rende rapidamente conto di cosa si
tratta. Ma il richiamo della sua terra, lo fa ritornare in Italia
dove cerca un bagno da gestire; trova invece a Cecina Marina, un
piccolo locale, la Taverna dell'Alba Nera, con cui cominciare la
carriera di "signore della notte". In inverno ritorna a Parigi e fa
il disc-jockey in una discoteca chiamata "Les Assassines". L'estate
seguente, torna a Marina. Il lavoro comincia a piacergli, ma la
sua aspirazione è diversa: come in certi locali parigini vorrebbe
aprire un cabaret con piano bar. L'occasione gli si pone
davanti nel '72 quando Giorgio Becuzzi gli offre di gestire il
Ciucheba, in pineta a Castiglioncello. Il locale, il cui nome è formato
dalle iniziali dei tre soci (Ciuti, Cheriri, Bartalesi), era stato aperto dai
Bini, nel '62 come ristorante elegante col nome Biscondola. Al Ciucheba Mauro può finalmente dare
sfogo alle sue aspettative e, subito, mette su una serata di cabaret
con Giorgio Ariani agli esordi come attore brillante. Gli spettatori
sono sette, ma sono entusiasti e fanno, molta pubblicità. Incomincia
a viaggiare a Milano e a Roma in cerca di giovani sconosciuti
talenti, al Derby, alla Cabala, al Puff, all'Arcadia...La pesca è
miracolosa se si fa il conto di tutti i giovani che lui ha lanciato
e che poi sono diventati famosi. Guardare le foto di chi al Ciucheba
è passato è come guardare un film sulla storia del cabaret e della
canzone italiani. Arrivano Massimo Boldi e Califano, poi Beppe
Grillo che, la prima volta, presentò una sfilata di pellicce per
150.000 lire, Benigni, Cochi e Renato, i Giancattivi con Athina
Cenci, Nuti e Benvenuti, Gianna Nannini e Abatantuono. E ancora
Paolo Conte, Dalla, Branduardi, Zuzzurro e Gaspare, i Gatti di
Vicolo Miracoli, Mara Venier, Alba Parietti, Lauzi, Rosi, Funari,
Andreasi, Montesano, Thole e Troisi con la Smorfia. Questi ultimi
non avevano nemmeno il manifesto e Mauro glielo disegna
rappresentando una maschera greca che faceva una smorfia. Porta a
Castiglioncello Renato Zero, quando ancora nessuno lo conosce e
diventano talmente amici che ancora oggi il cantante passa un po'
delle vacanze a casa sua. Spesso gli attori sono pagati con quello
che rimane dell'incasso della serata, dormono a casa sua e mangiano
al ristorante del locale. Il ristorante è sempre stato un suo sfizio
personale e lì si sono riempiti lo stomaco e lo spirito molti
personaggi da pagine di giornali. Quando Jerry Cala' si sposa con
Mara Venier a Las Vegas telefona di aver pagato 200 dollari con la
carta di credito, senza avere alcuna cerimonia. Quando i
neo-coniugi arrivano al Ciucheba trovano un'enorme torta con gli
sposini sopra. Le feste sono state tante: da ricordare per esempio
quelle per Salvatores e per Paul Cayard per la coppa America col
Moro di Venezia. Ma si sa, tutte le rose hanno le spine e spesso
Mauro ha avuto problemi col paese e con le autorità. Il prete gli
fece molte recriminazioni quando mise, come ingresso alle toilettes,
un confessionale senza il fondo. Dovette cambiargli funzione, lo
fece diventare cabina telefonica. E le autorità comunali non lo
hanno aiutato quando ha organizzato, per due anni di fila, il
campionato off-shore. Non solo, quando Bruno Abbati
arriva con le macchine d'appoggio al campionato off-shore nella
pineta i vigili fanno la multa a tutti. Stessa sorte per la
troupe di Valerio Merola che riprendeva la pineta mentre si parlava
dei Macchiaioli. Dice Donati;
il periodo più bello quello degli anni’70 e ’80 “un periodo tutto in
crescere; poi sono subentrati i problemi, l’inquinamento acustico,
le cause, che però ho sempre vinto”. Non si vuol soffermare troppo
sulle vicende che hanno portato, ad aprile 2003, alla vendita
dell’attività commerciale e poi alla chiusura del locale. Prima di
vendere l’immobile “con il mio socio avevamo presentato due progetti
all’amministrazione comunale - dice Donati senza voler polemizzare -
che prevedevano da un lato la realizzazione di appartamenti e
dall’altro, il mantenimento del locale”. Progetti che non sono stati
approvati. Nel 1992 grande festa per l'Oscar vinto da Gabriele
salvatores con il film
Mediterraneo. Nel 1996 a Porto Cervo nasce il Piccolo Ciucheba “ed è
stato un successo sin da subito” commenta. Il ricordo più bello “è
stato quando a Parigi, città che avevo lasciato, un signore mi
chiese se ero proprio io il proprietario del Ciucheba. In quel
momento mi dissi che ero davvero diventato famoso. L’emozione più
forte, invece, la prima serata nel ’72, con Giorgio Ariani: non venne
nessuno e Paolo Filucchi mi dette i soldi per pagare l’artista. Non
ho invece ricordi brutti; ho lavorato tanto perché non è semplice
mantenere in auge per 30 anni un locale classificato tra i primi 10
in Italia, ma mi sono anche divertito”. Adesso Mauro Donati è
tornato al primo amore: la pittura: “a settembre ho chiuso una
mostra a Porto Cervo e dovrei allestirne un’altra a Monte Carlo
quanto prima”. Ma ci sono altri due progetti nel cassetto:
l’apertura di un locale assieme all’amico Renato Zero a Porto Santo
Stefano o in Versilia. “Perché, alla fine, con molti degli artisti
che sono passati al Ciucheba, sono diventato amico”. Mauro Donati è
deceduto a 79 anni nella sua
abitazione di Livorno il 9
febbraio 2025.
Una breve storia.
Erano gli anni 60 quando
Mauro faceva il bagnino ai
bagni Liana o Scoglietto a
Rosignano (non ricordo bene)
e li ci conoscemmo. Le
nostre strade si sono sempre
incrociate ed anche se non
vivevo ma frequentavo la
zona le nostre vite sono
trascorse in parallelo.
Inizia così " Le Gorette"
poi " La Tana del Pirata" io
studiavo a Firenze e
frequentavo il Club 6? e
l'Arcadia...amico del
Bartalesi Clerici e Ciuti.
Sapevano che durante
l'estate frequentavo
Castiglioncello e così da un
locale ormai al tramonto 'La
Biscondola" venne l'idea di
creare il CIUCHEBA. La prima
discoteca della Perla del
Tirreno aperta tutto l'anno.
Passati due anni circa Mauro
si fece avanti e rilevo' il
locale. Lentamente cominciò
durante l' estate ad aprire
la terrazza ad artisti
cabarettisti, arrivarono l
Gatti, Boldi ecc. tutti
recuperati dal Derbya
Milano. Grandi serate a
ritmo di musica da piano bar
e sketch....che si
prolungavano fino al mattino.
Contestualmente nacque al
piano terra un piccolo
ristorante. ll tempo
passava, purtroppo per molti
anni ho vissuto all'estero,
e così al mio ritorno trovai
coperta la terrazza...al bar
Gianni...al piano si
alternavano Neno e Marioni.
Serate indimenticabili in
cui si esibivano un po'
tutti, chi non ricorda il
pratese Frank Sinatra, ecc.
Il clou era comunque la sera
in cui a meta estate si
celebrava il compleanno di
Mauro. Ma non dimentico le
giornate e le serate a casa
sua a Marittimo con
Checcacci, Raspini, Orsini
ecc. In una di quelle serate
incontrò l'amore della sua
vita Romy....purtroppo una
serata fummo tutti toccati
da una tragedia. L'amica
intima di Romy, Rossana morì
in un incidente sul
lungomare a Livorno. Vorrei
continuare ma mi vengono le
lacrime agli occhi davanti a
tutti questi ricordi. Ciao
Mauro.
Giuseppe Bernardoni 13
febbraio 2025.
COSÌ
NACQUE IL CIUCHEBA...
Negli ultimi tempi ho letto
diversi articoli sul
Ciucheba dovuti sia alla sua
demolizione e, più
recentemente, sia a causa
purtroppo della scomparsa
del suo Patron Mauro Donati
che per 30 anni l'ha
ottimamente gestito,
sviluppato e fatto conoscere
in tutta Italia. Ho notato
però varie inesattezze sulla
creazione e nascita del
Ciucheba. Avendole però
vissute personalmente da
ragazzino in quanto la mia
famiglia era la proprietaria
originaria dell'immobile, ci
tengo, per quello che
ricordo e può valere, a
ricostruirne con esattezza
la storia che si
l'intreccio'con quella della
mia famiglia e della mia
adolescenza.
A metà degli anni '60 i miei
genitori costruirono quell'
immobile sul terreno avuto
in eredità di fronte ai
Bagni 3 Scogli. Il progetto
fu di Giorgio Marianelli
allor giovane e promettente
Architetto di
Castiglioncello. In seguito
noto designer ed Architetto
a Milano. L'immobile
consisteva in un vasto piano
seminterrato prospiciente
alla passeggiata lungomare
dove fu creato il ristorante
La Biscondola. Il nome era
un toscanismo, riportato
però nei dizionari e stava a
significare un posto
riparato dai venti e dal
mare. Il ristorante vero e
proprio era nella parte
fuori terra prospiciente la
passeggiata. In questa zona
vista mare c'era la vasta
sala pranzo ed anche
l'acquario con acqua di mare
dove venivano tenute le
aragoste vive. Nella parte
seminterrata alle spalle
invece c'era la sala con
l'american bar ed una
piccola pista da ballo.
Sopra invece c'era una
terrazza molto grande vista
mare con una vasta zona
verde con dei pini e la
villetta a 2 piani dove
abitavo con la mia famiglia:
Babbo Aldo, Mamma Emilia,
mia sorella Laura e la mia
nonna Jolanda.
La Biscondola fu pensata
come ristorante di lusso per
una Castiglioncello che però
verso gli anni 70 si stava
trasformando. Il ristorante
dopo un po' non lavorava più
molto ed i miei genitori
cercarono di rilanciarlo
anche organizzando alcuni
spettacoli nella vasta
terrazza.
Ricordo i concerti di Jimmy
Fontana, Miranda Martino,
l'Equipe 84 ed altri..
Purtroppo quegli eventi non
servirono a migliorare le
cose, ed i miei genitori si
decisero a chiudere
l'attività di ristorazione.
Nel frattempo mia madre che
si occupava anche di affari
immobiliari con la sua
Agenzia conobbe dei giovani
imprenditori di Firenze che
avevano da poco aperto un
locale di successo: il Club
67. Una delle prime
discoteche dell'epoca, in
via Alfani, in pieno centro
di Firenze. Questi tre
giovani e dinamici
imprenditori (i noti Ciuti,
Cherici e Bartalesi)
volevano espandersi al mare
e si resero disponibili a
rilevare la gestione della
Biscondola ed a trasformarla
in quella Discoteca molto
innovativa che fu chiamata
CIUCHEBA proprio dalle
iniziali dei loro rispettivi
cognomi. Eravamo alla fine
degli anni 60. Va detto che
la moda delle Discoteche
veniva dalla Francia.
Infatti originariamente si
chiamavano Discotheque,
proprio alla francese. E
francese fu anche il
Designer-Architetto che lo
realizzò. Un tipo estroso
che assomigliava molto a
Moustaky un noto cantante
francese dell'epoca con i
suoi camicioni, i baffoni ed
i capelli lunghi. Era
attorniato da tre bellissime
ragazze che insieme a lui
dipingevano, stuccavano e
realizzarono tutti quei
decori che resero unico e
particolare il Ciucheba.
L'architetto francese era
molto creativo e geniale.
Immagino' il Ciucheba come
un'astronave senza tempo
piovuta sul mare, abitata da
un popolo guerriero: i
Ciuchebani e le Ciuchebane
con i loro elmi e visi
particolari, che divennero
l'emblema del locale.
Mi ricordo benissimo di quel
periodo, perché da ragazzo,
nel pomeriggio scendevo giù
(abitavamo ancora sopra) ed
aiutavo per quel che potevo
a dipingere ecc. Ma
soprattutto guardavo
affascinato la creazione di
quei disegni e di quegli
arredi. Fu da lì che decisi
che da grande avrei fatto
l'Architetto.
Il Ciucheba fu inaugurato
nell'estate (credo del '69)
ed ebbe subito tantissimo
successo. Venivano molti
clienti VIP con auto di
lusso (Ferrari, Lamborghini
ecc) essenzialmente da
Firenze, Roma e Milano...
Fu un periodo molto bello e
per me assai particolare.
Avevo circa 18 anni ed avevo
il privilegio di abitare
sopra la discoteca e di
poter anche accedervi
liberamente. Purtroppo il
locale a quei tempi era
frequentato per lo più da
persone più grandi di me e
molto ricche ed alla moda ed
io ero nei fatti uno dei
pochissimi ragazzi che
allora vi avevano accesso.
Il Ciucheba dei tre soci
fiorentini durò per circa 3
anni. Fu per me la fine di
un periodo dorato. Agli
inizi degli anni '70 infatti
i miei genitori a causa di
problemi economici, furono
costretti a vendere l'intero
immobile, composto dal
Ciucheba nel piano
seminterrato e dalla
villetta con la grande
terrazza al piano superiore
dove abitavamo, a Giorgio
Becuzzi, un impresario
allora molto in auge a
Rosignano. La mia famiglia
si disgrego': io andai a
vivere con mia madre
a Livorno, mia sorella andò
a finire l'università a
Firenze e successivamente si
stabilì a Cagliari dove
aveva conosciuto un
magistrato con cui si sposò.
Mio padre invece rimase a
Castiglioncello, cui era
attaccatissimo e da cui ho
preso l'amore per questo
posto. Anche mia madre però
apri un'attività a
Castiglioncello: la Bini
Viaggi in Piazza della
Vittoria dove era situato il
recapito delle autolinee
Lazzi. Chiedo scusa per la
parentesi personale e
ritorno alla storia del
Ciucheba.
Con l'avvento del nuovo
proprietario dell'immobile,
Giorgio Becuzzi, termino'la
gestione dei 3 soci
fiorentini (Ciuti, Cherici e
Bartalesi) che avevano
creato il Ciucheba. Becuzzi
affidò quindi il locale a
Mauro Donati, che proveniva
dalla gestione di un locale
molto in voga a Marina di
Cecina. Donati trasformò
abilmente il locale
espandendolo anche alla
terrazza che fu coperta e
dove si poteva ballare ed
alla villetta che diventò
sede del ristorante in
barca. Il locale era quindi
diventato molto più grande e
con possibilità di
realizzarvi anche spettacoli
di cabaret e di artisti
vari. E qui la storia della
gestione Donati è ben nota.
Con lui il Ciucheba divenne
uno dei locali più
conosciuti in Italia e
frequentato oltre che da
tanti artisti anche da
tantissimi giovani.. tra i
quali anche il sottoscritto!
NELLA FOTO: Un bricchetto
della Biscondola per il
latte. Veniva portato al
tavolo assieme al Caffè.
Tutto il servito da tavola
era stato realizzato su
disegno di Giorgio
Marianelli dalle Ceramiche
d'arte Ginori di Firenze.
Paolo Bini 13 febbraio 2025.
I DRAGHI DEL CIUCHEBA: Mauro
Donati, Neno Vinciguerra e
Flavio
Sono i draghi del Ciucheba.
Mauro Donati, Neno
Vinciguerra e Flavio. Tre
personaggi per tre diverse
professioni, rispettivamente
il « padrone », il pianista
ed il cuoco, tre professioni
che possono — ed il Ciucheba
lo dimostra — fare le
fortune di un locale.
Vediamo con calma. Mauro è
il proprietario, ma
soprattutto è l’amico fedele
di tutti i clienti del
locale ed ha lavorato così
bene che, ognuno di essi si
sente proprietario di un
pezzetto di esso. Quando uno
comincia a frequentare il
Ciucheba, difficilmente se
ne distacca e per esso si
batte, quasi fosse casa sua,
una caratteristica
importante, perché presto
tutti diventano amici, fanno
circolo intorno al pianista,
e si forma — cosa difficile
per un locale da ballo — una
famiglia.
Dicevano del pianista. Si
chiama Eugenio Vinciguerra,
Neno per gli amici (cioè per
tutti i frequentatori del
Ciucheba) ed a
Castiglioncello è una
istituzione. Suona da Dio,
crea l’ambiente, si divide
fra il jazz, suo amore e le
canzoni che fanno la
felicità degli innamorati e
per il Ciucheba riesce
persino a dimenticare e
tradire Milva, quella Milva
di cui è il pianista e
l’accompagnatore preferito.
Ultimo drago, Flavio, cioè
il cuoco. Non c’è
particolare della cucina
internazionale e nazionale
che gli sia sconosciuto e
riesce ad esaudire persino i
desideri più incredibili non
mancando di riservare per
gli « intimi » (cioè per
tutti) le sorprese della
cucina di casa sua, la
cucina sarda che è una delle
più gustose d’Italia.
Personaggi diversi,
dicevamo, ma tutti
egualmente importanti.
Complimenti dunque, a Mauro,
a Neno e Flavio. Senza di
loro non sarebbe Ciucheba,
così come Castiglioncello
non sarebbe Castigliocello,
se non avesse quella
terrazza sul mare che si
chiama Ciucheba.
(Da "Rivista Etrusca"
settembre 1979)
Settembre 2017 - Dalle auto usate vendute di
notte alla guida del "mito"
Quando si passa davanti a
quel rudere dove un tempo
era il Ciucheba, si prova
una grande sensazione di
abbandono e di degrado.
Quello che fu una delle più
famose discoteche della
Penisola si trova all'inizio
della passeggiata a mare che
dai bagni Tre Scogli porta
al piccolo golfo di Caletta.
L'attuale proprietà che è la
Santa Giulia Immobiliare ha
provveduto parzialmente a
coprire quella struttura
ormai cadente con pannelli
che riportano foto di
Castiglioncello. Ma il senso
di abbandono resta perché le
condizioni in cui si trova
attualmente quell'edificio
sono davvero un vulnus per
l'immagine turistica della
nostra zona. Per cancellare
queste sensazioni di disagio
è necessario tornare con il
ricordo a quello che fu il
Ciucheba nel trentennio
1972-2002. Dopo tanto tempo
ho voluto rincontrarmi con
Mauro Donati, mitico patron
di quello straordinario
locale che lo fece diventare
un protagonista dei destini
turistici castiglioncellesi.
Mauro, nato nel 1945 a
Rosignano Solvay, ha
frequentato la Scuola d'Arte
a Firenze. Poi, quando aveva
appena diciotto anni, partì
alla volta di Parigi. Qui
trovò subito lavoro:
realizzava copertine di
dischi, copertine di libri e
manifesti pubblicitari. Mi
racconta che a Parigi si
trovava benissimo, ma dopo
due anni, avendo una grande
nostalgia del mare, decise
di tornare sulla nostra
costa con l'intenzione di
prendere in gestione uno
stabilimento balneare ma non
ci riuscì e allora negli
anni '65-'66 trovò lavoro a
Firenze al Garag e
Europa come venditore di
auto Opel. Mi dice che
lavorava soprattutto di
notte e riusciva a far
acquistare auto a parecchie
prostitute che, come si sa,
svolgono gran parte del loro
mestiere nelle ore notturne.
Il suo capo un giorno gli
chiese come riusciva a
vendere tutte quelle auto
arrivando ogni mattina negli
uffici del Garage verso
mezzogiorno e lui fu
costretto a confessargli
qual era l'attività delle
sue clienti. Comunque sia fu
premiato come miglior
venditore dell'anno. Nel '70
cambiò completamente genere
di lavoro. Al piano terra
dell'Hotel Tornese di Cecina
Marina creò un locale
notturno da lui chiamato La
Taverna dell'acqua nera che
ebbe molta fortuna e allora
Mauro comprese che quello
sarebbe stato il suo
mestiere. Infatti nel 1972
lasciò la Taverna e rilevò
il Ciucheba. Il nome era un
po' strano: lo avevano
inventato i tre precedenti
titolari ricavandolo dalle
prime lettere dei loro
cognomi. Si chiamavano Ciuti,
Cherici e Bartalesi per cui
venne fuori Ciu.che.ba. A
Mauro quel nome piacque e lo
mantenne. Così iniziò la sua
grande avventura che senza
esagerazioni si può dire lo
fece conoscere in tutta
Italia. Sempre gremito di
folla, il Ciucheba fu il
trampolino di lancio di
molti cabarettisti e
cantanti. Qui debuttarono
Giorgio Ariani, Beppe
Grillo, Roberto Benigni, I
Giancattivi (Athina Cenci,
Alessandro Benvenuti,
Francesco Nuti), Teo
Teocoli, Massimo Boldi,
Massimo Troisi, Giorgio
Panariello e Leonardo
Pieraccioni. Sul palco del
Ciucheba si esibivano
frequentemente anche i Gatti
del Vicolo Miracoli con
Umberto Smaila, Ninì
Salerno, Jerry Calà e Franco
Oppini. Questi ultimi due
facevano sempre coppia con
due giovani e belle ragazze.
Una era la fidanzata di
Jerry e si chiamava Mara
Venier, l'altra la fidanzata
di Oppini e si chiamava Alba
Parietti. Anche molti
cantanti ebbero il loro
battesimo nel locale di
Donati, fra questi Franco
Califano, Renato Zero, Piero
Ciampi, Bruno Lauzi e Lucio
Dalla. Fra gli assidui
clienti del night c'erano
attori come Corrado
Tedeschi, Renzo Montagnani,
Diego Abatantuono con il
regista Gabriele Salvatores.
Nel 1992 Salvatores con il
film "Mediterraneo" ,
protagonista Abatantuono,
vinse l'Oscar per il miglior
film straniero. Per
festeggiarli Mauro organizzò
una memorabile serata in
loro onore e la festa si
protrasse fino alle 5 del
mattino. Nello stesso anno
Donati organizzò anche un
gemellaggio a Parigi con il
famoso locale "Bain Douce".
Tutto lo staff del Ciucheba,
cuochi, camerieri, barmen,
lo straordinario pianista
Neno Vinciguerra e un gruppo
di affezionati clienti si
trasferirono in aereo nella
capitale francese. La
capacità imprenditoriale e
l'abilità organizzativa del
patron non si limitò
soltanto alla conduzione del
Ciucheba. Organizzò anche
concerti al Castello
Pasquini con Ornella Vanoni,
Gino Paoli, Franco Battiato
e Gianna Nannini, tornei di
tennis con attori come
Franco Nero e Fabio Testi,
gare di off-shore dall'Isola
d'Elba alla Sardegna. A
Porto Cervo dal '96 al '99
aprì un locale che chiamò Il
Piccolo Ciucheba che ebbe un
grande successo. La grande
avventura di Mauro Donati
ebbe fine nel 2002 quando si
ritirò. Oggi l'ex
"ragazzaccio" fa una vita
assai più tranquilla di
quella di un tempo. Abita a
Livorno, da trentaquattro
anni è felicemente sposato
con Romy, ha tre figli e due
nipoti ed è da tempo tornato
a quella che è sempre stata
la sua grande passione, cioè
la pittura. Vende i suoi
quadri e spesso espone in
varie gallerie d'arte.
Attualmente sta programmando
una mostra a Parigi per il
prossimo anno. Ma se da un
lato può essere forse
piacevole ricordare la
storia del personaggio Mauro
Donati che con il suo
Ciucheba dette una risonanza
nazionale a Castiglioncello,
dall'altro lato è certamente
auspicabile che venga
cancellata la bruttura dove
sorgeva un tempo quel locale
notturno. Quindi la domanda
è: ma a che punto è la
situazione
tecnico-burocratica del
progetto di ricostruzione
che prevede il cambiamento
di destinazione d'uso? La
Santa Giulia Immobiliare che
già dal 2009 ha incominciato
il suo iter progettuale con
il comune di Rosignano, ha
deciso di demolire lo
stabile e ricostruire una
Rta (Residenza
turistico-alberghiera) con
50 posti letto. Come vuole
la legge il progetto sarà
dotato di un parcheggio con
35 posti auto che verrà
realizzato in zona Spianate,
per cui la Rta dovrà dotarsi
di un bus-navetta che
trasporterà la clientela
dalla residenza al
parcheggio e viceversa. C'è
solo da augurarsi che questo
enorme ritardo dovuto
soprattutto a una troppo
complicata burocrazia abbia
presto una conclusione.
Di DINO DINI per Il Tirreno
30/9/2017.
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Marzo 2024 - Ex Ciucheba
Finalmente ci siamo -
Arrivato l'ok della
Sovrintendenza - Approvato
anche il piano per
realizzare un'area verde e
per la rete idrica.
Ormai ci siamo per l'ex
Ciucheba. I tempi relativi
ai lavori di demolizione e
ricostruzione della storica
ex discoteca, inserita tra
la pineta Marradi e il
lungomare di
Castiglioncello, sono
maturi. La giunta comunale
ha infatti approvato il
progetto di fattibilità
tecnico-economica per la
realizzazione delle opere di
urbanizzazione primaria.
Opere che prevedono un'area
a verde adiacente
all'immobile e interventi
sulla rete idrica da
rinnovare. Ed è stata
ottenuta anche, come
conferma l'assessore
all'urbanistica Vincenzo
Brogi, l'attesa
autorizzazione paesaggistica
da parte della
Sovrintendenza. «Adesso non
rimane altro che la firma da
parte della proprietà
dell'atto d'obbligo relativo
alle opere a scomputo oneri
- spiega Brogi - dopo questa
rilasceremo il permesso a
costruire. Un semplice
passaggio e i lavori
potranno iniziare».La
vicenda legata all'ex
discoteca diventata un luogo
cult tra gli anni '70 e '80
dura ormai da venti anni,
ossia da quando il locale fu
chiuso. L'intervento,
diverso da quello che fu
presentato nella prima
scheda normativa del
regolamento urbanistico
datato 2009, prevede la
demolizione dell'attuale
immobile - ormai ridotto a
rudere - e la costruzione di
un nuovo fabbricato che
ospiterà dieci appartamenti
al primo e secondo piano da
destinare anche a casa per
le vacanze (ospitalità
extra-alberghiera). Al piano
terra sono invece previsti
locali commerciali come bar
e ristoranti. «Per quanto
riguarda gli atti
amministrativi ora siamo
pronti - conferma Brogi - la
giunta ha concluso tutto
l'iter». Lo scorso 17
ottobre 2023 la società
Santa Giulia, proprietaria
dell'ex Ciucheba, ha
presentato istanza di
permesso a costruire.
Richiesta nella quale si
prevedono anche gli
interventi per la
realizzazione di un'area
verde e opere per il
potenziamento della rete
idrica. Tutti i lavori sono
a scomputo degli oneri di
urbanizzazione per una cifra
che ammonta a 78.785 euro.
L'area verde da sistemare è
quella che si trova di
fianco alla scala che
conduce dalla pineta Marradi
alla passeggiata sul
lungomare Cristoforo
Colombo: una zona che
portava a uno degli ingressi
dell'ex discoteca e che
attualmente, visti i danni
agli scalini, non garantisce
più la sicurezza dei pedoni.
Inoltre l'area dovrà essere
trasformata per accogliere
la nuova destinazione d'uso
della struttura. Il progetto
presentato dalla società
Santa Giulia prevede una
demolizione della gradinata
in modo da conferire una
continuità con la scalinata
già presente. Una parte,
quella che da un lato
fiancheggia l'edificio, sarà
piantumata con vegetazione
mediterranea per garantire
un filtro tra la zona
privata e quella pubblica.
Per quanto riguarda invece
la rete idrica, Asa ha
prescritto - visto che
l'attuale rete risulta ormai
datata - la sostituzione
della tubazione che percorre
tutta via della Pineta,
ossia quel tratto di strada
che dall'incrocio con la via
Aurelia porta fino
all'imbocco della pineta
Marradi. Ma dopo vent'anni
di attesa, quando partiranno
i lavori? «Sappiamo che la
società - dichiara Brogi - è
intenzionata a iniziare
quanto prima con i
cantieri». Gioco forza
l'intervento dovrà partire
con la demolizione del
vecchio immobile. Un
percorso complicato, anche
vista l'ubicazione della
struttura. La prima scheda
normativa che prevedeva la
demolizione dell'edificio fu
inserita, nel 2009,
all'interno del regolamento
urbanistico del Comune di
Rosignano. La proprietà
dell'immobile, presentò un
progetto per trasformare la
struttura in residenza
turistico-alberghiera con 50
posti letto, bar, ristorante
al piano terra e un centro
benessere. Nel 2015 il
percorso ripartì da zero
perché, nel frattempo, era
decaduta la scheda del
vecchio piano regolatore. Si
arriva così al 2021 quando
il consiglio comunale
approvò la variante
semplificata al piano
operativo che prevedeva la
realizzazione del nuovo
fabbricato mediante
demolizione e ricostruzione
della volumetria esistente.
Il piano fu pubblicato sul
Burt. Poi di nuovo un
passaggio, in consiglio
comunale. Alla fine il
progetto con i 10
appartamenti. Con la
demolizione dell'immobile,
ormai fatiscente, molti
nostalgici dovranno dire
addio al Ciucheba, locale
che ha ospitato cantanti,
registi, attori, comici e
personaggi famosi dello
sport e dello spettacolo
contribuendo a rendere
davvero magiche le notti di
Castiglioncello. A.
Bernardeschi Il Tirreno
8/3/2024
Aprile 2024 - Addio al
vecchio Ciucheba - A
vent'anni dalla chiusura
della famosa discoteca sulla
costa i ruderi cadono sotto
le ruspe. Al posto del
locale in pineta
appartamenti e negozi.
Game over: si spengono
definitivamente le luci
dell'ex discoteca Ciucheba.
Al posto delle note musicali
che tante sere, fino a 20
anni fa, hanno allietato le
notti di Castiglioncello, il
rumore di una ruspa che sta
abbattendo, piano piano, il
famoso locale in riva al
mare. Dopo l'ok al permesso
a costruire arrivato una
settimana fa alla società
Santa Giulia, proprietaria
dell'immobile, il legale
della stessa società,
Claudio Cataldo, aveva
annunciato l'avvio della
demolizione. Eppure la benna
che sventra quei muri, sta
attirando la curiosità di
molti e ravvivando i ricordi
di tutti quelli che hanno
fatto la fila per varcare la
porta del Ciucheba, che si
sono fermati
al
bancone per bere qualcosa o
per fare semplicemente due
chiacchiere. Discoteca,
piano bar, ristorante e
locali superiori: tutto
verrà spianato. A
rimanere vive le immagini,
le tante fotografie che
ritraggono Mauro Donati,
patron del locale, con i
personaggi più famosi del
mondo dello spettacolo, del
cinema e dello sport.
Tantissimi i cantanti, gli
attori che sono passati da
quel piccolo locale
affacciato sul mare
diventato il tempio dello
spettacolo e della movida:
ospite quasi fisso, un
giovane Renato Zero. Ma
anche Roberto Benigni,
Loredana Bertè, una
giovanissima Gianna Nannini.
E ancora Beppe Grillo, Gino
Paoli, Franco Califano,
Charles Aznavour, Giorgio
Panariello, Diego
Abatantuono, il premio Oscar
Gabriele Salvatores e tanti
tanti altri ancora. E poi
gli eventi sportivi
organizzati da Mauro Donati
con personaggi illustri. Un
locale vivo, dove le notti
non finivano mai, dove gli
eventi si susseguivano. Fino
a 20 anni fa, quando ne fu
decisa la chiusura. Dopo 20
anni di progetti che non si
sono concretizzati, il
Ciucheba era ormai diventato
un rudere, poco sicuro e
brutto da vedere anche per
la sua posizione strategica:
tra il lungomare e la pineta
Marradi. Dopo un lungo e
tortuoso iter burocratico
iniziato nel 2009 e durato
fino al 2021, quando in
consiglio comunale viene
approvata la Variante
semplificata al Piano
operativo. Adesso l'avvio
dei lavori. Al posto del
Ciucheba sarà realizzato un
nuovo fabbricato, che si
atterrà alla volumetria
esistente e che ospiterà 10
appartamenti ai piani
superiori, da utilizzare
anche come casa vacanze,
mentre al piano terra
verranno realizzati fondi
commerciali. Ad essere
sistemata sarà anche l'area
a verde adiacente alla
discoteca, la scalinata che
porta sul lungomare e verrà
potenziata la rete idrica.
Lavori, quest'ultimi, che la
società eseguirà
direttamente a scomputo
delle opere di
urbanizzazione. La durata
della demolizione dipenderà
dalle condizioni meteo, ma
anche da possibili
imprevisti (l'edificio fu
costruito nel 1972).
L'intenzione della proprietà
è quella di terminare questa
fase prima dell'inizio
dell'estate. Al momento
tutta l'area, compresa
quella sul lungomare, dove è
stato lasciato un passaggio
per i pedoni, è stata
recintata e messa in
sicurezza.
Maria Meini Il Tirreno
17/4/24 |