Quella di
Fausto Lazzaro Patrone è figura di eccezionale importanza
nell'ambito del territorio e soprattutto nell'ambito di
Castiglioncello, ma l'intera sua personalità, non
risulterà mai totalmente percepibile. È ricco e lo fa
vedere. E' l'unico residente del Comune con sei domestici.
Distanzia nettamente i principali benestanti del comune (Ginori,
Berti, Costa-Righini, Caputi) che ne hanno tre. Ha agganci
ovunque, tanto che
riesce ad
ottenere
il divorzio acquisendo per breve tempo la nazionalità
tedesca ed avendone la trascrizione sui registri dello
Stato Civile Italiano. Ci si chiede come
un cittadino germanico possa esser stato eletto
consigliere comunale, ma l'obiezione decade non solo per
una votazione a Palazzo Civico, ma anche dinanzi al fatto
che pochissimi giorni dopo l'ottenimento del divorzio, il
barone viene nominato Capitano del Regio Esercito. È
l'argomento che chiude il contenzioso.
La gente fa
insinuazioni su regalie di preselle, anche di ville, e c'è
del vero. Tuttavia nei contratti, da buon affarista, si
cautela con cavilli e con norme-capestro. È un personaggio
che parla molto poco, ma intimidisce anche personalità
qualificate. Nel suo ambizioso disegno per
Castiglioncello alterna atteggiamenti spavaldi da hidalgo
latino-americano, con la meticolosa
circospezione
tipica genovese. |