Lanciata da 
																Visconti dedico' 
																la vita a 
																Marcello 
																perdonando ogni 
																sua fuga Uccisa 
																a Roma da un 
																tumore. La 
																figlia: nessuna 
																cerimonia, per 
																rispettare la 
																sua volonta'- 
																Malgrado le 
																crisi per gli 
																amori con la 
																Deneuve la 
																Dunaway e la 
																Tato' , non si 
																separo' mai ROMA 
																- Flora 
																Carabella, 
																vedova 
																Mastroianni, e' 
																morta ieri notte 
																a Roma per una 
																fulminante forma 
																di tumore. Aveva 
																73 anni. La 
																figlia Barbara, 
																rispettando le 
																sua volonta' , 
																comunica che non 
																ci sara' alcuna 
																cerimonia 
																funebre 
																pubblica. Dal 12 
																agosto 1950, 
																quando sposa il 
																giovane e 
																aitante 
																Marcello, 
																collega nella 
																compagnia 
																Morelli - 
																Stoppa, con cui 
																mangiava la 
																pizza dopo 
																teatro, Flora 
																Carabella, 
																classe ' 26, 
																diventa 
																Mastroianni. Per 
																sempre. Fino 
																alla morte dell' 
																amato attore, il 
																18 dicembre 1996 
																a Parigi, 
																restera' la 
																signora 
																Mastroianni. Lo 
																aspettava nella 
																villa sulla via 
																Appia, e poi 
																nella casa di 
																via Pompeo 
																Magno, dove 
																tornava sempre 
																("il maschio 
																latino e' fatto 
																cosi"), 
																glissando sulle 
																ben note 
																relazioni 
																internazionali 
																che Marcello 
																ebbe con Faye 
																Dunaway e 
																Catherine 
																Deneuve, prima 
																di stabilizzare 
																gli affetti con 
																Anna Maria Tato' 
																che gli resto' 
																accanto per 20 
																anni e, con 
																dedizione, fino 
																alla fine. Di 
																questa compagna, 
																Flora assicurava 
																di non saper 
																nulla. Aveva 
																creduto, o finto 
																di credere, alla 
																voce del marito 
																che da Parigi le 
																raccontava di 
																una signora che 
																gli faceva da 
																infermiera "dopo 
																una piccola 
																operazione". 
																Dopo la morte 
																dell' attore 
																nacquero alcune 
																battaglie 
																sentimentali e 
																legali tra le 
																"vedove" e le 
																due figlie 
																(Barbara, nata 
																da Flora, e 
																Chiara, nata 
																dalla Deneuve) 
																che pero' negli 
																ultimi tempi si 
																erano risolte in 
																amicizia. Ma nei 
																gloriosi anni ' 
																60, Flora, 
																figlia borghese 
																di un musicista, 
																entro' in 
																affettuosa 
																collisione con 
																le altre 
																"signore 
																Mastroianni". Di 
																Faye Dunaway 
																diceva che era 
																"l' americana 
																sofisticata", 
																della Deneuve 
																che era 
																"simpatica e 
																disponibile", 
																tanto che spesso 
																si portava d' 
																estate, nella 
																villa di 
																Castiglioncello, 
																la figlia 
																Chiara, insieme 
																alla sorella 
																Barbara, nata il 
																2 dicembre 1951 
																dal suo 
																matrimonio. 
																Famiglia da un 
																lato aperta, 
																dall' altro 
																tradizionale, 
																giacche' 
																Mastroianni, per 
																pudore e atavica 
																convinzione, non 
																volle mai 
																dividersi. Le 
																bollette 
																telefoniche, da 
																tutto il mondo 
																verso Roma, 
																erano infatti 
																focose come i 
																suoi amori, 
																perche' Marcello 
																ha sempre 
																chiamato Flora 
																almeno tre volte 
																al giorno, come 
																faceva Fellini 
																con Giulietta. 
																Il matrimonio fu 
																in fondo l' 
																unico "gioco" 
																serio dell' uomo 
																Mastroianni. 
																Alle lontananze 
																del marito 
																sempre sul set, 
																Flora, che 
																elencava tra i 
																suoi vizi la 
																pigrizia e l' 
																indolenza, ma 
																che era stata 
																buona attrice 
																con Visconti 
																nella 
																"Locandiera", in 
																"Morte di un 
																commesso 
																viaggiatore", 
																nel "Tram che si 
																chiama 
																desiderio", 
																sempre con 
																Marcello a 
																fianco, suppliva 
																con la 
																"famiglia" dello 
																spettacolo. Clan 
																formato, tra i 
																molti, da Suso 
																Cecchi D' Amico, 
																i fedelissimi e 
																spiritosi 
																compagni di 
																Accademia, Bice 
																Valori, Tino 
																Buazzelli e 
																Paolo Panelli, 
																che furono 
																testimoni di 
																nozze. E, tra 
																una interurbana 
																e l' altra del 
																marito, lavorava 
																di uncinetto, 
																producendo opere 
																d' arte a punto 
																e croce, esposte 
																anche in mostra: 
																"Adoro la vita 
																contemplativa" 
																riassumeva di 
																se' . La 
																signora, dotata 
																di un forte 
																rapporto umano, 
																si era concessa 
																anche qualche 
																scrupolo: quando 
																apparve all' 
																orizzonte mrs. 
																Dunaway offri' 
																al coniuge la 
																separazione 
																agognata dalla 
																diva, ma l' 
																interessato 
																rifiuto' . 
																Quando fu 
																abbandonato, 
																torno' nella sua 
																"tana" a farsi 
																consolare. "Non 
																era lui che 
																correva dietro 
																alle donne, ma 
																il contrario: 
																mio marito non 
																si credeva un 
																latin lover", 
																diceva. Mentre 
																Mastroianni 
																incominciava a 
																mietere premi, 
																la moglie Flora 
																nel ' 55 e fino 
																al ' 58 recita 
																in teatro con la 
																Compagnia dei 
																Giovani, tutti 
																amici, la Falk, 
																la Guarnieri, De 
																Lullo, Valli, 
																Manfredi. Fece 
																anche del cinema 
																con Rossellini 
																("Messia"), la 
																Wertmuller, sua 
																compagna di 
																scuola 
																("Basilischi"), 
																Mogherini ("Culastrisce 
																nobile 
																veneziano", 
																unico film in 
																cui ha recitato 
																col marito), 
																Citti 
																("Casotto") e 
																per la tv, a 52 
																anni, recito' 
																sotto la regia 
																di Gregoretti e 
																Tuzii. Ma Flora 
																Carabella resto' 
																soprattutto la 
																signora 
																Mastroianni, 
																moglie in un' 
																accezione molto 
																italiana, in 
																perenne lunga 
																attesa, pur con 
																qualche naturale 
																esborso di 
																affetto 
																extraconiugale, 
																per esempio per 
																i suoi adorati 
																cani. 
																Mastroianni, da 
																perfetto marito 
																con complesso di 
																colpa, faceva di 
																tutto per non 
																dispiacerle, 
																evitando le 
																mondanita' 
																romane per non 
																creare problemi. 
																Forti debolezze 
																di una famiglia 
																non comune, in 
																cui sono nati e 
																cresciuti 
																affetti sinceri 
																come preghiere e 
																saldi come 
																rocce, che 
																nessun 
																pettegolezzo 
																scalfiva: 
																modernissimi e 
																antichissimi. 
																Maurizio Porro 
																 LE REAZIONI 
																Sofia Loren: non 
																ha sopportato la 
																scomparsa del 
																marito. 
																Wertmuller: 
																eleganza e 
																coraggio. Sordi: 
																ha sempre saputo 
																scegliere per 
																noi tutti le 
																parole e i gesti 
																giusti. 
																Cardinale: piena 
																di ironia erano 
																sottobraccio, 
																strette e 
																vicine, Sophia 
																Loren e Flora al 
																funerale di 
																Marcello 
																Mastroianni. E, 
																oggi, segnata da 
																un nuovo dolore 
																"forte come un 
																lutto di 
																famiglia", l' 
																attrice dice: 
																"Flora non ha 
																retto al dolore 
																per la perdita 
																di Marcello. Era 
																l' uomo della 
																sua vita. Non 
																era "la moglie 
																di", non lo e' 
																mai stata. Era 
																una donna 
																allegra, 
																impegnata nella 
																vita, 
																indipendente e 
																sempre piena di 
																iniziative. 
																Anche piena di 
																coraggio, visto 
																che per tanti 
																anni e' stata 
																accanto a 
																Marcello, 
																nonostante lui 
																avesse altre 
																passioni". La 
																morte di Flora 
																ha gettato tutti 
																nello sconforto: 
																Peppino Patroni 
																Griffi, Mario 
																Monicelli, 
																Ettore Scola, 
																Dino Risi, 
																Vittorio 
																Gassman, Alberto 
																Sordi... Lina 
																Wertmuller, l' 
																amica di sempre, 
																dice: "Era la 
																mia piu' grande 
																compagna di 
																confidenze, 
																sogni, progetti, 
																ricordi. Se 
																faccio questo 
																lavoro, lo devo 
																a lei. Ci 
																conoscemmo all' 
																Accademia d' 
																arte drammatica, 
																alla fine degli 
																anni Quaranta. 
																Come tutte le 
																donne che vivono 
																dietro a un 
																grande uomo, 
																Flora aveva la 
																sana abitudine 
																di parlare poco, 
																era estremamente 
																discreta. Con il 
																suo stile, la 
																sua personalita' 
																, la sua 
																eleganza 
																silenziosa e il 
																suo senso dell' 
																umorismo ci 
																manchera' : ha 
																segnato un' 
																epoca a Roma". 
																Piange disperato 
																Helmut Berger: 
																"Nessuno sa 
																quanto fosse 
																buona, come 
																riuscisse sempre 
																ad aiutare 
																quanti le erano 
																vicini. Mille 
																molte mi ha 
																"raccolto con il 
																cucchiaino", 
																perche' ero a 
																pezzi. Se, in 
																crisi, le 
																telefonavo di 
																notte, mi faceva 
																sentire 
																protetto". Anche 
																Claudia 
																Cardinale ha 
																parole di 
																dolore: "Era una 
																ragazza nel 
																cuore, ricca d' 
																estro e di 
																creativita' . 
																Con lei se ne va 
																per una seconda 
																volta il nostro 
																adorato 
																Marcello". 
																Chiusa nel 
																dolore, Suso 
																Cecchi D' Amico 
																chiede il 
																silenzio. Ugo 
																Pirro ha 
																frequentato 
																Flora in anni 
																lontani; poi l' 
																ha ritrovata sul 
																set di qualche 
																giovane regista, 
																perche' si 
																divertiva ad 
																accettare 
																qualche volta 
																parti in film di 
																esordienti: "Era 
																cosi' vitale, 
																cosi' pronta a 
																regalare 
																distacco e 
																humour a tutti. 
																Era capace di 
																unire tra loro 
																le generazioni 
																con la sua 
																creativita' mai 
																esibita". Sergio 
																Citti, che la 
																fece recitare in 
																"Casotto", la 
																ricorda con 
																immenso dolore: 
																"Era una vera 
																attrice, era una 
																grande donna 
																nella misura dei 
																rapporti umani. 
																Se ne sta 
																andando un mondo 
																del cinema e 
																Flora, anche se 
																in disparte, era 
																una punta di 
																diamante di 
																questo mondo 
																cinematografico 
																spesso 
																indifferente a 
																tutto. Lei non 
																lo era mai". 
																Conclude Alberto 
																Sordi, affranto: 
																"Se ne va un 
																altro momento di 
																giovinezza, di 
																generosita' . 
																Flora ha sempre 
																saputo scegliere 
																per tutti noi le 
																parole e i gesti 
																giusti. Ora e' 
																difficile 
																renderle tutto 
																cio' che ha 
																rappresentato 
																con la sua 
																serenita' . 
																Sara' 
																difficilissimo 
																sapere che, se 
																lavoreremo e 
																faremo altre 
																cose, lei non 
																sara' piu' in 
																platea ad 
																applaudirci, 
																attenta anche a 
																criticarci con 
																la sua 
																inconfondibile, 
																unica e 
																scherzosa ironia 
																della vita". 
																Giovanna Grassi  
														 
													 
												 
											 
										 
									 
								 
							 
						 
					 
				 
			 
		 
	 
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