Castiglioncello ieri

                La storia di Castiglioncello ante Patrone inizia nel 1821...
Prima solo un promontorio brullo e spennacchiato, battuto dal libeccio, con le scogliere ripide sul mare. Uno stradello portava alla torre ed alla chiesina di S.Andrea...Nel 1821 viene costruita da Giovanni Faccenda la prima casa di Castiglioncello, in Portovecchio, lungo la via litoranea subito dopo il ponte sul botro della Piastraia. Il padre di Giovanni, di cui non si conosce il nome, ottenne, a livello, un vasto appezzamento di terreno in Portovecchio in cambio dei servigi resi al Granducato come comandante della torre. Per costruire la sua casa Giovanni chiese il permesso, per iscritto, di usare le pietre delle rovine dell'antica badia di S.Salvatore che si trovavano sul suo terreno, poco distante verso il mare. Durante la rimozione delle pietre vennero alla luce numerosi reperti sacri tra cui delle reliquie racchiuse in involucri di piombo con scritte indecifrabili messi dentro a vasi di coccio e un altare. I reperti furono inviati al viceconsole di Livorno Antonio Ricci e, come al solito, scomparvero senza lasciar traccia. Nella casa, che ancora era possibile vedere fino alla metà degli anni settanta prima che fosse distrutta per far posto ad un moderno condominio, fu messa in attività una locanda al servizio dei cavalleggeri di ronda tra l'osservatorio del Fortullino e quello di Monte alla Rena e dei rari viandanti e carrettieri che percorrevano la via litoranea tra Livorno e Cecina.
Nel 1825 il tenente Calvelli, facendo fare scavi lungo la via litoranea, porta alla luce utensili in bronzo, armi e vari vasi che vengono portati alle autorità livornesi che pensarono bene di far scomparire ogni cosa. Nel 1827 il conte Mastiani inizia una vasta riforma agraria sui terreni comunali e promuove la costruzione di alcuni poderi tra cui la "casa lunga", sul promontorio di Portovecchio, molte volte dipinta dai pittori macchiaioli.
Nel 1835 i Berardi costruirono una casa (che sarà in seguito ereditata da Diego Martelli) dove ora c'è il piazzale d'ingresso al castello. Su una carta, spesso riportata nei libri sui macchiaioli, che indica il nuovo tracciato della strada litoranea, si legge, vicino alla casa, la scritta "locanda". Si tratta di un evidente errore di trascrizione degli appunti da parte dell'ingegnere che ha preso i rilievi: la locanda si trovava poco lontano, come abbiamo visto, dove viene indicata la "casa Faccenda". Nel 1840 i Simoncini, arrivati da Castelnuovo, aprono una trattoria a Caletta sulla via litoranea vicino al ponte sul botro Jurco. Tra il 1840 e il 1850 si costruiscono le case Dani, dove oggi si trova la Farmacia, e il villone Berti a Caletta.
Nel 1850 viene edificata la prima casa nella zona chiamata oggi piazza della Vittoria: la Casa Rossa che sarà adibita dapprima a stazione di sosta dei cavalli e in seguito a ufficio postale. Nel 1861 Diego Martelli eredita, all'età di 23 anni, la tenuta di Castiglioncello con terreni che arrivano fino a Castelnuovo per un totale di 835 ettari e, nel mese di Agosto, con gli amici pittori Signorini, Abbati e Tedesco si trasferisce nella casa per trovar svago e riposo e per cercare di dare una oculata amministrazione ai suoi possedimenti. Da quel momento saranno ospiti nella casa di Castiglioncello, a più riprese, tutti quei pittori che, in seguito, diverranno famosi con la denominazione di "macchiaioli". Saranno a Castiglioncello Abbati, Sernesi, Borrani, Fattori, Cecconi, Cabianca, Bartolena, Gordigiani, Boldini, Costa, Lega, Signorini, Zandomeneghi. Diego Martelli non riesce a far fronte agli impegni finanziari e, nel 1871, comincia a far pagare qualcosa agli amici sempre più rari. Nel 1872 Diego Martelli ottiene dal demanio alcuni appezzamenti di terreno intorno alla torre medicea e lungo il mare fino alla locanda Dani. 
Nel 1879 arrivano a Castiglioncello i Cardon che acquistano vaste aree di terreno nella zona di Portovecchio compresa la "Casa Lunga" sulla punta di levante del promontorio...
(Da: "Castiglioncello: un secolo di immagini" di C. Castaldi e G. Marianelli scaricabile dalla sezione Scaricolibri del sito)
Le date:
(vedi anche CRONISTORIA sul menu principale)
1821: Giovanni Faccenda costruisce la prima casa a Portovecchio
1827: il conte Mastiani costruisce la "Casalunga" a Portovecchio
(oggi "Fattoria nel parco")
1835: i Bernardi di Pisa costruiscono la casa che sarà di D. Martelli, nella posizione attuale del castello
1850: costruzione della case Dani, dove oggi si trova la farmacia, e il villone Berti a Caletta.
1850: prima casa della zona chiamata oggi piazza della Vittoria: la Casa Rossa
(di fronte all'edicola)
1861: Diego Martelli eredita, a 23 anni, la tenuta di Castiglioncello di 835 ettari dai parenti Bernardi
1872: Martelli ottiene dal Demanio i caseggiati intorno alla torre portando la proprietà a 1.099 ettari
1876: si costruisce villa Magrini
1879: arrivano i Cardon che acquistano vaste aree a Portovecchio compresa la "Casa Lunga"
1889: Martelli in difficoltà economiche vende tutta la proprietà al barone Lazzaro Patrone per metà del valore che inizia la costruzione del castello con l'impresa di Leonildo Luparini.
1891: Fine della costruzione del castello Patrone. A questo punto comincia ad opera del barone la vera "fondazione" del paese turistico.
1894: si costruisce "La cuccetta" di Fucini su terreno regalato dal barone Patrone
1895: si costruisce villa Corcos su terreno regalato dal barone Patrone
1896: apre l'"hotel Castiglioncello" nella Casa Rossa (sull'attuale via Fucini)
1899: il conte Danieli costruisce il suo castelletto ridossato alla torre medicea
1903: si ritrovano reperti archeologici a seguito lavori nel parco del castello. Segue il prof.Luigi Milani
1904: si inaugura l'hotel Pineta
1905: costruzione del nuovo hotel Simonetti, poi palazzo Ginori
1906: costruzione di villa De Montel che poi sarà Godilonda su terreno donato dal Patrone e di villa Parisi (oggi Hotel) sempre su terreno donato da Patrone.
1907: il barone regala al comune le strade costruite a sue spese (via Roma, Firenze, Livorno)
1910: si inaugura la ferrovia. Numerosi i reperti durante gli scavi
1912. inaugurazione dell'hotel Miramare di Romolo Monti
1914: apre il Museo Archeol. di Luigi Milani, su terreno donato dai Patrone anche per la villa del prof.
1919: apre i battenti il Kursaal in pineta (poi Villa Celestina). Primo gestore è Angiolo Gabriello Belluchi.
1921: inizia la costruzione della chiesa di Portovecchio
1923: Monti, Uzielli, Magrini e Galluzzi, costruiscono i campi da tennis in pineta
1925: il castello passa da Fausto Lazzaro Patrone ad Alfredo Birindelli
1931: il gerarca Teruzzi trasforma il Kursaal in Villa Celestina
(dal nome della madre)
1932: inizia l'attività del Tennis Club in pineta (costruzione del fabbricato)
1938: il castello passa da Alfredo Birindelli al conte Ugo Pasquini...

La guerra è in arrivo...
continua su CRONISTORIA sul menu principale)

 

...la storia continua nelle didascalie delle foto con ...

 

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