Castiglioncello ieri   

1904 - Villa Sanseverino, ora 'La Scogliera' dei Budini-Gattai di Firenze. Non c'è traccia di Rosignano Solvay. 
1912 - Mugginara in funzione. La rete sbarra il passaggio del pesce che risale il promontorio da sud a nord. 1932 - Nulla è cambiato, il lungomare sarà terminato nel 1936 1970 - La stessa zona in epoca più vicina con la passeggiata Villa Sanseverino (arch. P.Bartoletti)
 

 Villa Sanseverino, ora "La Scogliera" dei Budini-Gattai di Firenze, una delle più belle e antiche del promontorio.

   "La Scogliera" è una della primissime ville del promontorio ed è dotata di un grande parco con cancello secondario sul Circolo Nautico, costruito nel 1955 grazie alla munificenza del sig. Enrico Budini-Gattai che ha donato un angolo del suo parco al Circolo. (Confina con "villa Bologna" oggi "villa Libeccio", nome risalente all’ing. Gilardini, soprannominato “Libeccio” per la sua travolgente vivacità). Già del pittore Michele Gordigiani che la costruì e per quasi 20 anni affittata dalla famiglia di Silvio D'Amico. In origine è "villa Carpenter" dato che appartiene ai Carpenter Dunning americani, che hanno un’unica figlia Sophie. Nel 1896 Eduardo Gordigiani figlio del pittore Michele vicino di casa e Sophie Carpenter si sposano a Roma. Villa Carpenter ereditata nel 1910 da Sophie, rimane così ai Gordigiani fino alla fine degli anni ‘10. In seguito la villa viene acquistata dal maggiore Attilio Gotti, sindaco del comune di Rosignano M.mo dal 1918 al 1921 e proprietario della miniera della "Magnesite". Il magg. Gotti che aveva rifiutato il rinnovo della carica di Sindaco motivato dalla "colpa" del cattivo andamento della miniera e dalle cattive conseguenze per i "suoi" dipendenti cui era molto legato. Come ricorda oggi il nipote avv. Francesco, era molto amato dai castiglioncellesi, tanto che durante gli scioperi alla "Magnesite" gli operai che passavano in corteo davanti alla casa (Villa La Scogliera) pur nella concitazione della contestazione si toglievano il cappello in segno di rispetto. Intanto Eduardo Gordigiani anch'esso pittore, continua ad occupare un locale nel parco, sopra il ricovero barche con vista sui bagnetti, trasformato in studio, per molto tempo ancora. Nel 1921 la "Magnesite" licenzia, Gotti si dimette da sindaco e vende la villa a Roberto Vimercati Sanseverino. Dopo il '45 la villa passa alla figlia di Roberto Vimercati, Francesca sposata Budini-Gattai i cui eredi sono gli attuali proprietari, che la affittano anche per brevi periodi. (Per gentile concessione dell'arch. Roberto Budini-Gattai 29-10-07 e avv. Francesco Gotti 5-8-11)  

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