Castelnuovo della Misericordia
IL CASTELLO - Le origini nel 1300 e la storia...

Le origini del castello si perdono se non "nella notte dei tempi", di certo antecedentemente alla prima metà del XIV secolo e sono legate all'esistenza della Pia Casa della Misericordia. In un documento, "Origine della Pia Casa della Misericordia di Pisa", si ricorda che nell'anno 1340 Bonifazio Novello Conte di Donoratico, Signore di Pisa dal 1329 al 1340, con testamento lascia in eredità, alla Pia Casa, un fondo piuttosto vasto definito "Podere di Camajano". Questa istituzione, la si vuole tradizionalmente fondata il 15 agosto 1053 da "dodici nobilissimi cittadini pisani, ad imitazione dei Dodici Santissimi Apostoli, si riunirono nella chiesa cattedrale pisana per dar principio alla Pia Opera di Misericordia. Nel loro cuore parlò fortemente la misera condizione di povere fanciulle(...) che non hanno da comprare marito; sentirono nel più profondo l'ignominia ed il danno dell'uomo fatto schiavo dell'uomo; cercarono nel silenzio delle case quella indigenza che, vergognando di stender la mano, langue allo stremo di tutto ". A tal proposito decisero di offrire ciascuno 25 libbre d'argento. I dodici gentiluomini erano i rappresentanti delle più emergenti famiglie della Pisa medioevale, tra loro: Orlandi, Lanfranchi, Ricucchi, Visconti, Capronesi da Donoratico, Seccamerenda, Upezzinghi. Secondo molti studiosi, questo "romantico e cavalieresco" documento non sarebbe altro che un falso del XIV secolo (poi più volte ricopiato e considerato negli atti ufficiali successivi), redatto al fine di mitizzare l'istituzione stessa. Nonostante ciò, è innegabile che la Pia Casa della Misericordia assolse fortemente a un ruolo sociale, ruolo che, con il passare del tempo, portò ad associare il nome stesso "della Misericordia" al castello che si formava nell'ambito dei propri possessi; (nella massima parte composto da povere case di contadini, fatto salvo il Palazzo della Misericordia). Nel XVI secolo il castello fu descritto come "Castello uno chiamato Castelnuovo della Misericordia murato atorno nel pieveri di Cambiano con tore, chiesa e case". La porta d'ingresso, esposta a levante, in origine era compresa e protetta da un bastione fortificato a meridione e da una torre merlata a settentrione. La conformazione a "corte chiusa", su uno sperone di roccia, con unico accesso, denota una funzione tipica difensiva, anche se questa dovette essere assolta per un breve periodo, a favore di una abitativa ed economica (pienamente espressa nel XVIII secolo). Ad esso si accedeva, e si accede, da un'unica porta, una volta sormontata da due leoni di cotto, in una "Strada dentro al Castello". Tale tipologia è in tutto e per tutto similare a quella del Castello di Rosignano Marittimo, ma a differenza di questo non fu mai corredato di un apparato difensivo imponente: vuoi per la morfologia del terreno, vuoi per il ruolo strategicamente meno importante che esso assolveva. Comunque sia, nel XVIII sec., esso muta il suo ruolo territoriale, diventando di fatto un "borghetto chiuso". Sulla corte interna si affacciavano tutte le cellule abitative (per lo più sviluppatesi su due livelli), di modeste dimensioni e l'imponente edificio costituito dalla "Fattoria di Castello" di proprietà della Pia Casa della Misericordia. (Da "Quella Fattoria di castello" di Stefano Rossi, Gianluca Biscini e Laura Melosi, scaricabile dal sito alla sezione Download)

...la storia continua nelle didascalie delle foto con su Castelnuovo/ieri/oggi...