La valle del botro Riardo - Un
paesaggio di "antica bellezza" nelle colline di Castelnuovo. Il
crinale dei Monti Livornesi che fa da sfondo: a sinistra Poggio Motorno,
al centro Monte Carvoli, a destra Monte Pelato. Sulla sommitą dei primi
due, i resti di antichi castelli "diruti" |
Un interessante percorso da fare a piedi attraverso questa amena
campagna, parte dal castello di Castelnuovo in direzione Gabbro,
scendendo sul botro S.Giorgio e proseguendo per le case di
Cafaggio, per S.Martino con la sua ex pieve, il botro omonimo e
pił avanti il botro Riardo con la fattoria di Paltratico a
sinistra nota per i vini: rosso "Omero" ed il bianco "Lodolaia". Pił
avanti l'agriturismo "Cappellese" con il suo fabbricato del 1655
ed il simbolo di S.Bernardino I.H.S.
Sul lato destro visibili i due complessi dell'altro agriturismo
"Pane e vino" che ha ripreso la secolare funzione di centro di
ristoro per i viandanti della via Maremmana (s.s. 206). Pił avanti
verso nord troviamo il Podere Nuovo del 1769 e poi il bivio che
comunque porta a Gabbro. Preferibile andare dritto per
Castelpiero con poche antiche case. Al prossimo crocevia di
strade si va a destra verso il Podere S.Giorgio per preseguire
per i mulini della Sanguigna. Ancora una vecchia cava di
serpentinite abbandonata con suggestivo laghetto artificiale e
poi la strada asfaltata che porta in paese avendo il complesso
dei tre mulini sulla sinistra (Vedi ITINERARI EXTRAURBANI/Mulini
Gabbro)
(Sintesi
da: "Strade di pietra, vie d'acqua e di
vento" di G. Milanesi e R. Branchetti)
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