Castelnuovo oggi | |
La campana detta "Bravona". In basso l'iscrizione sul corpo di bronzo |
"Eccovi
le quattro poderose campane, rifuse dalla Ditta
Lera di Lucca, bene intonate
e più armoniose,
così da formare un bellissimo
concerto che si spande ora per
le vallate delle colline
livornesi e pisane,
il cui suono
allieta e solleva lo spirito",
così scriveva ai
suoi parrocchiani
Don Aldo Biagioni in occasione
della inaugurazione
della chiesa, ricostruita
dopo le distruzioni
della guerra.
(Castelnuovo della Misericordia
"Ricordo dei
festeggiamenti
per l'inaugurazione
del nuovo campanile" Livorno
ottobre 1952, scaricabile dalla sezione Scaricolibri del sito) Gli abitanti della frazione di Castelnuovo della Misericordia nel Comune di Rosignano Marittimo si distinguono oltre che per la “parlata”, che ha una particolare inflessione cantilenante, per la fraternità, per la solidarietà, per i nomi di battesimo, per la passione per la musica. Esisteva e forse esiste ancora, l’Associazione Filarmonica con tanto di banda, presidente e sede sociale in cui venivano conservati i migliori ottoni. Altro motivo di orgoglio paesano era la campana principale della chiesa parrocchiale, considerata unanimemente la migliore della zona per potenza e armonia; per questa ragione i Castelnovini la battezzarono “la Bravona”, ossia la più brava di tutte. Con Rosignano, capoluogo del Comune, i rapporti erano difficili fino al punto che i Castelnovini passavano di malavoglia da Rosignano per recarsi in comune o per andare a Solvay.
A proposito della “Bravona” si
dice che si fosse tenuta una riunione per decidere di erigere una siepe
di canne più fitta possibile, nella zona della “Tagliola” per non far
sentire il suono della campana ai Rosignanini. |
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