Iridata di karate, l'incredibile ascesa di Barbara.
La ragazza di
Rosignano ha vinto il Mondiale. Ecco la sua storia.
Dalla palestrina all'oro.
Nata a Livorno il
16/06/1981. Quando cominciò col karate, quasi per gioco in quella piccola
palestra di Castiglioncello, Barbara Berretti mai e poi mai avrebbe
immaginato di arrivare a conquistare il titolo iridato. Ce lo confida la
stessa atleta al rientro dalla vacanza-lampo che si è concessa una volta
compiuto l'exploit ai Mondiali di Atene, dove ha vinto la medaglia d'oro nel
kata femminile a squadre della Federazione Ski assieme a Giorgia Troncia e
Manuela Rosso, entrambe di Cuneo. Barbara Berretti, ventottenne,
rosignanese, ha iniziato a praticare questa disciplina a 19 anni.
I genitori però si erano opposti alla sua scelta di dedicarsi al karate,
giudicandolo uno sport non adatto a lei. Barbara si era orientata quindi
prima verso la ginnastica artistica per poi praticare la pallavolo. Finché a
19 anni («sa, io sono molto testarda») iniziò la nuova avventura. Notata dal
maestro Giampietro Grosselle, cintura nera 7º dan, già agonista e
successivamente allenatore della Nazionale fino ad arrivare a ricoprire
incarichi federali di rilievo, la portò a Livorno seguendola direttamente
nella palestra "Il vento d'Oriente". Quattro anni fa Barbara Berretti è
entrata nel gruppo agonisti del kata e nel 2007 con la stessa squadra ha
vinto gli Europei in Sardegna.
E ora pensa già ai prossimi Mondiali che si svolgeranno in Australia. Certo,
come ammette la campionessa, l'impegno che si deve sobbarcare è grande:
«Tanto allenamento e quasi tutte le settimane uno stage, specie quando siamo
vicini a una gara importante. Ma il sacrificio è stato ampiamente ripagato.
Noi la sentiamo di più questa soddisfazione, perché non essendo uno sport
riconosciuto dal Coni - non possiamo infatti partecipare alle Olimpiadi - lo
pratichi in qualche modo per un tuo obbiettivo personale».
Il gruppo, la squadra, dice, è molto unita. «Ci vediamo una volta al mese e
per la preparazione di appuntamenti di rilievo una volta alla settimana. Un
po' vado io a Cuneo, un po' vengono loro a Livorno». Poco prima di
conquistare l'oro, Berretti ha ottenuto in uno stage di due giorni a
Cesenatico la cintura nera 2º dan; nell'occasione era presente anche il
numero uno al mondo della sua Federazione: il maestro Miura, giapponese.
Quello che colpisce è che la campionessa di Rosignano sia riuscita a vincere
il titolo iridato avendo iniziato piuttosto tardi. Il segreto? «Ho avuto
fortuna, perché sono stata seguita subito da un coach davvero bravo». |