Le persone che con la loro attività hanno contribuito alla
crescita commerciale di Rosignano: |
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Foto 1: il laboratorio di tappezzeria di Lanciotto Volpi, babbo di Lauro in via Rossini. Foto 2: Lauro Volpi, ragazzo, nel laboratorio del babbo. Foto 3: Delia Pepi in Volpi mamma di Lauro, Tamara sorella di Lauro, Armara Pancanti e Lanciotto Volpi. Foto 4: Lauro bambino diffusore dell'Unità. Foto 5: Nel laboratorio da sinistra: Dalia Pepi, in piedi Luigina “da Sticciano”, alla macchina da cucire Armara Pancanti, a destra Lanciotto Volpi. Foto 6-7: Lauro Volpi, al Bar Altero in Piazza Monte alla Rena. Nella foto 6 dietro a Zini (con la coppa) e Luciano Berti, a destra con Daniele Rotini. Foto 8: la nuova sede di "Tendapiù" in via del Mondiglio alle Morelline. |
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Il ricordo di
Giuseppe Danesin. E’ ancora presto, troppo presto, per tutti
noi che sentiamo con dolore la perdita di Lauro Volpi, per
tracciare con animo non perturbato un profilo suo e del suo
ruolo in questa Rosignano. Tanto più per me che con lui ho
condiviso fino all’ultimo le sue speranze, il suo impegno,
le sue riflessioni. In una Rosignano in cui per decenni aveva tenuto il campo una politica fortemente influenzata dalla presenza della fabbrica Solvay, Lauro fu uno dei più lucidi membri del Partito Comunista a sostenere il ruolo degli artigiani e delle categorie autonome di lavoratori. Ne conseguì un impegno forte che travalicò i confini comunali fino ad approdare ad incarichi primari sia a livello regionale che nazionale all’interno della CNA di cui fu rispettivamente Presidente e Vice Presidente. Ruoli in cui conquistò una stima unanime sia per la capacità di affrontare le problematiche della categoria in un’ottica di ampia prospettiva e senza remore ideologiche, sia per il suo carattere sempre disponibile alla discussione e all’impegno per giungere all’accordo, sia anche per quella autorevolezza che riusciva a mettere in campo nella certezza di rappresentare un importante comparto della nostra economia. Furono anni di intensissimi rapporti col variegato mondo degli artigiani di tutta Italia e contemporaneamente con le istituzioni regionali e nazionali. Fu in quel periodo che Lauro strinse la profonda amicizia durata tutta la vita con Vannino Chiti, allora Presidente della Regione Toscana. Eppure Lauro che con noi del Monte alla Rena aveva condiviso pur essendo di poco più giovane, le nostre avventure giovanili, aveva delle qualità che a noi mancavano: giocava sì a calcio in piazza come noi, ma lui lo faceva con un’eleganza, una precisione e una visione di gioco rare. Lauro inoltre a noi appariva come un “cocco di mamma” sempre ben vestito, con un ciuffo biondo e ben pettinato. Evitava la rissa e prediligeva la discussione anche con chi avrebbe preferito le vie più spicce per risolvere i problemi. Quante volte, in questi anni in cui avevamo dato vita ad un sodalizio molto stretto, abbiamo ricordato quei tempi riportando alla memoria episodi di una comunità fortemente caratterizzata da uno spirito di comunanza e solidarietà. Più di una volta mi ha confessato che io rappresentavo per lui un modello a cui guardare nel suo agire politico mentre io invece lo guardavo come un maestro anche se più giovane di me! Nelle nostre lunghe chiacchierate, ci siamo spesso chiesti quale doveva essere il nostro atteggiamento nella vita del partito cui avevamo aderito convintamene per la nostra comune ed incrollabile fede del nuovo, ed avevamo deciso di continuare senza indugi nella partecipazione con lo scopo essenziale di aiutare con la nostra esperienza l’emergere e il crescere di una nuova classe dirigente. Questa era la sua volontà precisa, nonostante qualche volta di fronte a incomprensioni e anche azioni poco limpide tirasse fuori quel suo broncio che gli conoscevo fin da bimbo. Lauro stai certo che come hai fatto tu questa continuerà ed essere anche la mia volontà. Beppe Danesin (Per gentile concessione di Alando 9 Ediz. Comiedit Rosignano)
La scomparsa di Lauro Volpi |