Stabilimento Solvay di Rosignano. Se
ne parla a lungo in questo sito e non poteva essere diversamente, se ne parla in molti dei volumi
scaricabili, per quello che l'azienda ha dato al territorio, per quello che
ha portato via, se ne vuol parlare realisticamente nel bene e nel male come
merita una grande realtà.
Vogliamo invece dedicare anche solo questa pagina alle decine di migliaia di
dipendenti, decine di migliaia di vite
anonime, laboriose formiche, che dal
1913 ad oggi, hanno dato la vita lavorativa per far
crescere questa azienda. Ognuno con le proprie capacità, con le competenze più
diverse non importa quali, ha lasciato la sua piccola importante impronta nella
storia e nei successi di questo grande stabilimento che segna ormai da un
secolo la storia di questo Comune. Dovrebbe essere reso merito a tutti e noi
vogliamo farlo nell'unico modo possibile, rimanendo in famiglia e riportando
la storia-curriculum di una persona qualunque, che almeno un primato
indiscutibile può vantarlo,
quello di anzianità assoluta, ma insieme a lui vorremmo idealmente ricordare
anche il più umile e sconosciuto dei dipendenti di ieri e di oggi.
Il primato di anzianità nel gruppo Solvay Italia
Nel gruppo Solvay in Italia, Sirio
Miliani classe
1916 è stato il dipendente che ha raggiunto la maggiore
anzianità di servizio, lavorando nello stabilimento di Rosignano per 46 anni
e 4 mesi. E' un primato che non potrà essere superato perché è
stato assunto a sedici anni, un'età in cui oggi non è più possibile
entrare in azienda. Nato e cresciuto a Vada, alla Mignattaia con madre,
sorella e nonno a causa del decesso del padre al fronte nel 1916, a scuola
fino alla 7a complementare, poi a pascolare i maiali della fattoria del Pino
nel tempo libero.
Sedici anni, dunque, era il 9 gennaio del 1932, quando comincia come
manovale al reparto muratura, e c'è stato per tre anni. Poi per ventisette è stato nell'officina meccanica, in fusteria. Nel 1964 è diventato capo
operaio al magazzino caustica, e nel 1970 impiegato, nell'ufficio
coordinamento del servizio imballaggi e spedizioni. Una intera, e intensa,
vita di lavoro non può essere descritta così, in poche righe; possono
essere indicate
soltanto alcune
date, alcune vicende. Il contenuto
è ben altro: laboriosità, impegno e vasta conoscenza
dello stabilimento, di un mondo
di lavoro vario e complesso
in cui in quarantasei anni sono cambiati
molti aspetti tecnici e sociali. Una
trasformazione costante e radicale che è
stata vissuta direttamente fino al 1° maggio 1978, giorno di inizio della
meritata pensione. Lo stabilimento si è trasformato
in questo lungo periodo.
Sirio Miliani, era
stato assunto in sostituzione della mamma, Argene
Tani, che come vedova di guerra, era entrata subito alla fornace della
Solvay lungo il Fine alla costruzione dei famosi 50 milioni di mattoni
necessari per la fabbrica. Una vita non facile
quella di Sirio, ma sempre affrontarla con tenace coraggio. Un altro
aspetto da ricordare, comune a tanti residenti
locali. Tutti, nella famiglia, hanno
o hanno avuto, vincoli
di lavoro con la Solvay per più generazioni:
la moglie di Sirio
Miliani, Bruna Biasci, è figlia
del dipendente Silvio, il "comandino"
per i vecchi vadesi; il loro figlio, ha lavorato come tecnico nello stesso stabilimento di Rosignano, nel
settore
Prodotti Clorati, ed è sposato con
un'insegnante, figlia
a sua volta del dipendente Elio Caroti. Sirio
Miliani ha
sempre avuto passione per
il gioco del calcio. Ora si limita a seguire
le partite, ma è stato un "portierone
del Vada". Nel 1938, sempre con la squadra del
Vada, ha vinto anche un campionato
toscano.
(Da "Solvay Notizie" maggio 1978).
Ha ricevuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato di Livorno il
"Diploma di Medaglia d'Oro", dal GALA la medaglia d'oro "Fedeltà al lavoro" e la medaglia d'argento
"Anzianissimi" (sotto).
A 92 anni, si commuove
nel leggere queste righe...muore nell'agosto 2008 dopo una banale caduta.
|