Il giorno 8 febbraio 2012 è mancato a
Bolzano il grande baritono di fama internazionale
Giangiacomo Guelfi, nato a Roma nel 1924, ma cresciuto a Rosignano Marittimo
che
è il paese dove era nato il padre Giovanni funzionario delle poste. Qui
Giangiacomo possedeva una bella casa nella quale ogni anno veniva a
trascorrere le vacanze quando era libero dai suoi impegni di teatro. Da
giovane si era iscritto alla facoltà di legge che aveva poi abbandonato per
dedicarsi completamente allo studio del canto a Firenze sotto la guida del
mitico maestro Titta Ruffo. Ha lasciato la moglie Laura Carol anch'essa
cantante lirica con la voce di soprano e il figlio Stefano. Il suo debutto
ebbe luogo nel 1950 a Spoleto e fu subito successo, tanto è vero che passò
immediatamente a calcare il palcoscenico della Scala di Milano iniziando
così una strepitosa carriera internazionale. Giangiacomo Guelfi infatti si è
esibito nei più famosi teatri del mondo come il Metropolitan di New York, il
Coven Garden di Londra, il Còlon di Buenos Ayres, il Teatro dell'Opera di
Rio de Janeiro. Ha ricoperto il ruolo di baritono nelle più famose opere
liriche come Tosca, Aida, Carmen, Cavalleria Rusticana, I due Foscari ecc.
Nel 1968 ha inciso una particolare edizione di Cavalleria Rusticana diretta
da Herbert von Karajan e con la regia di Giorgio Strehler. Oltre a possedere
una grande voce, Giangiacomo era dotato di un fisico eccezionale, era alto
oltre un metro e ottanta e aveva un portamento di grande potenza scenica.
Altra sua notevole qualità era la padronanza dei movimenti teatrali. Ma si
deve dire che il suo corpo è stato per lui anche, in un certo senso, un
limite perchè raramente ha potuto interpretare la figura di Rigoletto di
Verdi che, com'è noto, è un personaggio fisicamente tutt'altro che
prestante. Nella nostra zona era conosciutissimo e contava molti amici e
tanti ammiratori.
Era un amabile conversatore. Tantissimi erano i suoi ricordi di carriera.
Una carriera che l'aveva visto protagonista al fianco delle più grandi
soprano e dei tenori più acclamati.
D'estate frequentava i bagni Conchiglia a Castiglioncello e, amante della
buona tavola, partecipava a simpatiche e festose cene con gli amici più
intimi. Molti lo ricorderanno per la sua simpatia e per la sua cultura non
solo musicale. (Per gentile
concessione dell'editore Dino Dini) |