Castello Pasquini

 Tornei di Bridge nella tensostruttura

                                      Una tradizione bridgistica
                                QUANDO SI GIOCAVA LA PARTITA LIBERA
Nel mese di settembre Castiglioncello ospita dal 2003 l'edizione del Torneo Nazionale di Bridge che è diventato un appuntamento d’obbligo per i più forti giocatori d’Italia. La manifestazione che si svolge nella tensostruttura del Castello Pasquini, organizzata dal Circolo “Rosignano Amici del Bridge” con il concreto aiuto della A. Comunale, è l’occasione per rivivere in un certo senso le glorie bridgistiche del passato. Per un trentennio infatti, negli anni ‘60, ‘70 e 80, Castiglioncello durante la stagione estiva è stato il luogo d’incontro dei più grandi giocatori di bridge d’Italia. Tutto si svolgeva nella sala da gioco del Circolo Tennis nella Pineta Marradi sotto il controllo attento del patron Marcello Bartoletti. Non più di una ventina di tavoli, ma sempre affollatissimi. Nel pomeriggio dalle 17 alle 20 e la sera dalle 22 alle prime ore del mattino. A quei tempi si giocava solo la partita libera che è molto diversa dagli incontri di torneo che hanno preso voga dopo gli anni 80. C’erano tavoli di diversi livelli di quota: dalle 20 lire alle 50, alle 100 fino alle 200 lire a punto. Lo sbilancio medio di un tavolo da 20 lire poteva essere di 30/40 mila lire, ma quello del tavolo da 200 diventava dieci volte più grande. C’erano campioni del mondo come i livornesi Benito Bianchi, Marisa Bianchi e Anna Valenti, grandi giocatori come Silvio e Pietro Sbarigia, Gianni Brogi che insieme a Benito Bianchi aveva inventato il sistema “Quadri Livorno” e poi il regista Luigi Filippo d’Amico che teneva una rubrica di bridge su “Il Messaggero”, Umberto Barsotti commissario tecnico della Nazionale di Bridge e il livornese Giorgio Matteucci. Fra gli assidui dei tavoli si notavano Luciano Giachetti, figlio dell'attore Fosco, Paolo Valenti, la contessa Miuta Pontello Tolomei, Annalisa Paoncelli, Mario Calabresi che in gioventù aveva giocato con il grande Ely Culbertson, Giorgio Manca, Peppino Barbarisi, Primo Levi, Luisa Gassman, madre del grande Vittorio, Titta De Giorgi, al tempo Amministratore Delegato della Pirelli, il generale Brenno Campolieti ed altri ancora. Fra i frequentatori non giocatori, ai quali piaceva assistere agli incontri, c’erano Alberto Sordi, Paolo Panelli, Marcello Mastroianni. Si trattava insomma di un gruppo di persone famose nel mondo del bridge, ma non solo. Il Torneo Nazionale di Bridge, unica manifestazione del genere in Toscana, viene realizzato proprio per ricordare quei tempi gloriosi e non a caso è stato dedicato alla memoria dei livornesi Benito Bianchi e Giorgio Matteucci, che sono stati i maestri di molti di noi. (Dino Dini)

 

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