La villa
del Vate crolla tra fango e detriti.
E un'ordinanza ora vieta l'accesso
ai sentieri per il rischio frane
Gli ospiti di Castiglioncello Cronache |
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Da "CorrieredellaSera.it" del 26-06-2011 di Marco Gasperetti | |
Godilonda: il paradiso di D'Annunzio è diventato una discarica
La villa
del Vate crolla tra fango e detriti.
E un'ordinanza ora vieta l'accesso
ai sentieri per il rischio frane |
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Non sembra più il paradiso «ozioso ed edonistico» di Gabriele D’Annunzio. E scendendo tra i sentieri delle colline a picco sul mare di Castiglioncello sino alla scogliera tagliente si ha la sensazione di camminare in un ambiente degradato tra anfratti marini ripidi e scivolosi che conducono alla Cianciafera, caletta nascosta tra la baia del Quercetano e Punta Righini. Con il mare davanti agli occhi, guardando verso nord, un enorme sperone di roccia nasconde il panorama e su di esso troneggia un’antica e blasonata dimora, oggi albergo fantasma. È Godilonda la magnifica, ribattezzata così dal Vate come ci raccontano aneddoti e storie, dopo una notte d’amore e d’incanto d’inizio del Novecento, in quella parte di costa livornese ancora incontaminata e selvaggia. COMMEDIA ALL'ITALIANA - Mezzo secolo dopo Castiglioncello sarebbe diventata una piccola Hollywood della commedia all'italiana (qui è stato girato l'indimenticabile Il Sorpasso di Dino Risi) frequentata da attori quali Mastroianni, Sordi, Gassman, Panelli, Valori, Montagnani e residenza estiva per le «vacanze creative» della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico. Tutti affascinati da quello sperone a picco sul mare. Dopo alterne fortune (la villa è stata di proprietà anche della famiglia Bulgari e al centro di storie straordinarie) oggi Godilonda sta morendo. VIETATO L'ACCESSO - L'albergo è chiuso da cinque anni per dispute tra proprietari. E lo stato di abbandono di parte dell'immobile sta rendendo pericoloso il paradiso di D'Annunzio. Tanto che una settimana fa il sindaco di Rosignano Marittimo, Alessandro Franchi, ha firmato un'ordinanza con la quale si vieta l'accesso al sentiero (privato ma grazie a un accordo con il Comune e i proprietari aperto al pubblico) che porta sino alla baia della Cianciafera sotto lo sperone di Godilonda. PROTESTA DIGITALE - Una mazzata per Castiglioncello e la sua storia. La notizia ha fatto il giro del paese ed è rimbalzata via Internet tra le migliaia di turisti innamorati della costa livornese. È nato un gruppo su Facebook, un blog e una raffica di mail sono partite dagli appassionati delle villa per smuove le coscienze. «La compri il Comune», propongono i salvatori di Godilonda. Impresa difficile per un sindaco con le finanze municipali ridotte all'osso dai tagli e pure da qualche spreco. Ma non impossibile. MACERIE - Oggi lo spettacolo della baia più che al decadentismo si ispira al degrado. Tubi di plastica, pezzi di barca, piccole ma immonde discariche sparse tra i lecci e le querce. Pericolosi pezzi di roccia (e anche di intonaco) precipitano verso il mare minacciando qualche intrepido turista che qui continua ad arrivare da sentieri alternativi. Ci sono cabine abbandonate e sfasciate, dependance ridotte a macerie, sporcizia ovunque. I vip per un secolo l'hanno frequentata rendendola una meta mondana. Ci sono passati dal generale Clark a Winston Churchill, da Mastroianni a Sordi. Hanno trascorso qui le vacanze Gabriele Salvatores, Ornella Vanoni, Gigi Proietti, Diego Abbatantuono. Oggi chi passa da queste parti resta esterrefatto da tanto abbandono.
SOLUZIONE - Il sindaco Franchi ha incontrato alcuni soci
proprietari dell'hotel per cercare una soluzione. «Faremo il
possibile per salvare uno dei simboli della storia di
Castiglioncello», ha detto il primo cittadino. Intanto
Godilonda, da paradiso estetico, ogni giorno diventa sempre
più discarica. Nel parco si nascondono senza tetto e il
libeccio divora e sgretola parti dell'immobile. La pioggia,
quando batte, non è l’evento magico che ispirava D’Annunzio:
fango e detriti scendono sino al mare e il pericolo di frane
è sempre in agguato. |
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