Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 2-10-2008

A 95 anni si è spento Athos Tanzini, pioniere della moda a Castiglioncello

È morto all’età di 95 anni Athos Tanzini, livornese, pioniere della moda a Castiglioncello. Ma il suo nome non è legato solo alla storica attività commerciale aperta negli anni ’50 nella frazione costiera rosignanese: nel 1936 Tanzini ha vinto una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Berlino. Tanzini riposa sotto un vecchio baobab millenario della villa «Vasco De Gama» a Malindi, nel cuore dell’Africa. Le sue ceneri sono state collocate lì dal figlio Armando, che ha scelto di vivere in Kenya ormai quasi 40 anni fa.   La famiglia. Athos Tanzini nasce nel 1913 a Livorno. Ha due fratelli e una sorella: Alberto, Alfredo e Elsa. Suo padre si chiama Armando. E Armando è anche il nome del primogenito di Athos. Il moschettiere di Berlino ha avuto tre figli dal matrimonio con Gemma Possenti (25 marzo 1921): oltre ad Armando, che da quasi quarant’anni vive in Kenya dedicandosi alla pittura e alla scultura, Andrea (padre di Athos che ha raccolto l’eredità schermistica della famiglia, ma anche di Arianna e Azzurra) e Antonio, che vive a Firenze dove fa lo stilista. Il negozio di Castiglioncello. E’ la metà degli anni ’50 quando Athos Tanzini inizia la sua attività nel commercio: il suo primo negozio di tessuti lo apre a Castiglioncello. Dino Risi non ha ancora girato «Il sorpasso», ma fra la piazzetta e punta Righini sono tanti i volti noti dello spettacolo che frequentano quella che è già diventata «la Perla del Tirreno». E così, «Il guardaroba», il negozio di stoffe, comincia a essere frequentato da uomini del cinema che trascorrono le loro vacanze a Castiglioncello: gente come Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Nino Rota, Vittorio Gassman e Paolo Panelli. Questi stessi attori lo convincono ad aprire un negozio analogo a Roma vicino a piazza di Spagna all’inizio degli anni ’60. Fra i clienti più celebri, c’è perfino Sofia Loren, che regala ad Athos una foto con dedica, custodita gelosamente dal nipote. Attualmente al posto dello storico «Guardaroba» c’è un negozio di abbigliamento per la nautica e il tempo libero.   L’argento di Berlino. Il nome di Athos Tanzini resterà per sempre legato anche all’impresa sportiva compiuta alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, quando fu protagonista di un grande torneo di sciabola. Vinse la medaglia d’argento a squadre insieme a compagni d’avventura del calibro di Giulio Gaudini, Aldo Masciotta, Vincenzo Pinton e altri livornesi come Gustavo Marzi e Aldo Montano, padre di Mario e nonno di «Aldino», l’eroe di Atene 2004.   Un altro «Guardaroba». Athos torna a Livorno negli anni ’70, quando apre un altro «Guardaroba» vicino all’Attias. Lo gestisce insieme al figlio Andrea, per un quarto di secolo. Nel 1996 il negozio viene chiuso, Andrea fa il costruttore edile mentre per Athos, superati ormai gli ottant’anni, arriva il momento della meritata pensione. A quel punto, decide di dividere gli anni che gli restano da vivere fra qui e l’Africa: primavera ed estate a Livorno, autunno e inverno in Kenya. E lì scopre una passione per l’Africa: trascorre intere giornate a scrutare l’Oceano Indiano, sempre insieme all’amata Gemma, morta un anno fa a 86 anni. Con lei se n’era andata anche una grande parte del vecchio Athos. Ora le ceneri dei due riposeranno insieme, nella villa di Armando, sotto il grande baobab al quale forse mancherà l’adrenalina di una medaglia olimpica, ma che ha passato indenne centinaia e centinaia di anni.

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