Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Da "Il Tirreno" del 23-04-2008 di  Alberto Lami

 I Milani a Castiglioncello e quella famiglia sulla Bugatti
La famiglia di Don Lorenzo e il suo rapporto con la Perla: tutto inizia nel 1889 con una villa sul mare.

Vi racconto una storia che spero sia da voi gradita perché dettata da una passione per tutto ciò che d’importante è avvenuto e avviene a Castiglioncello.
 Se fossi un bravo sceneggiatore la scriverei per realizzarne un film, tanto sarebbe denso di grandi valori di cultura e umanità. Mi limiterò a scrivere quello che lo spazio mi concede, perché la storia della famiglia Milani, tra le prime ad abitare il promontorio fin dai tempi di fine Ottocento, ci concede il sapore di un glorioso passato. Per me è stato importante un lungo colloquio avuto con Sara penultima del grande albero genealogico della famiglia. Sara, sorella di Alice, figlia di Emma e nipote della notissima Lalla depositaria di memorie legate alle verità e alla cultura del passato di Castiglioncello. Tutto iniziò nel 1889 quando Luigi Adriano Milani, marito di Laura Comparetti, acquistò una villa dal Barone Patrone (divenuto proprietario di tutti gli averi di Diego Martelli a Castiglioncello). La villa Del Ginepro, fu così chiamata per la presenza di un enorme ginepro,ed era circondata da un vasto appezzamento che dominava la vista del mare dal porticciolo fino a Punta Righini e le isole. La famiglia Milani era all’epoca una tra più ricche di Firenze. È significativa una bellissima fotografia del 1930 che ritrae parte della famiglia su una stupenda e rara Bugatti a 6 posti scoperta. Durante la villeggiatura dei primi anni a Castiglioncello la famiglia, circondata da molti bambini, era tra le più rappresentative del luogo e Don Lorenzo vi trascorse molte estati in compagnia dei cugini della quarta generazione. L’iniziatore di quell’importante periodo storico fu proprio Luigi Adriano Milani Illustrissimo archeologo e, incredibile a dirsi, conosceva perfettamente 28 lingue, 11 delle quali lingue morte.
 La sua generosità era tale che costruì, per regalarlo al paese quel piccolo gioiello del Museino sulla cima del promontorio perché conservasse i reperti etruschi trovati nel paese durante alcuni scavi.
 Nel 1905 viene costruita villa Milani Belverde in via Firenze, nello stesso grande giardino di villa Del Ginepro e fu adibita agli alloggi degli ospiti.
 Chicca Milani, cugina di Lalla e di Don Lorenzo, sposata con Bob Hoskins, americano, ha frequentato e frequenta assiduamente Castiglioncello nella sua villa di via Marconi. Una rispettosa attenzione va rivolta a Lalla Milani tutt’ora proprietaria di villa Milani Belverde perché, oltre al particolare attaccamento al nostro paese, che ci onora, a noi piace ricordare il merito alla sua umanità e tenacia, quando si pensa all’ultimo periodo bellico in cui fu da prima partigiana e dopo, per 6 anni fece l’infermiera presso l’ospedale di Rosignano. La sorte però non fu benevola con la famiglia perché da ricca com’era, per una serie di circostanze avverse diventò improvvisamente povera anche a causa di certi investimenti industriali poco fortunati, nel tentativo di migliorare la situazione. Intanto la villa Del Ginepro fu venduta da Elena e Adriano Milani genitori di Don Lorenzo, mentre la villa Milani Belverde fu salvata proprio da Lalla con il marito Umberto Bassani. Prima di tutto questo la villa fu abitata dalla madre di Lalla, la Signora Lina Banti in Milani Comparetti, nipote del grande pittore Macchiaiolo Cristiano Banti, che, per motivi economici, fu costretta ad affittare parte della villa,in estate, alla famiglia dell’avvocato Pontello fino al 1972 anno in cui morì. Nel 1979 nasce Sara da Emma e Gianni Castelli mentre la sorella Alice nasce ne 1981 e noi, con la loro presenza non possiamo altro che sperare nella continuità e nella conservazione della storia. Alla fine di questo spazio non possiamo non citare Adriano Milani, fratello di Don Lorenzo, insigne medico presso l’ospedale Mayer di Firenze e importantissimo collaboratore dello staff per lo studio della sindrome di Down. Questo breve racconto porta con sé la riconoscenza a tutta la famiglia Milani con un particolare pensiero a Lalla, mentre io, da castiglioncellese appassionato spero che Emma con Sara e Alice continuino a mantenere questa bella storia a villa Milani Belverde.

 
 

 

Da:"Il Tirreno" del 23-4-2008

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