Anni
'20 - Ricchi
ai Bagnetti, poveri al Quercetano
Castiglioncello è un piccolo
promontorio sul mare, con pini, palme, ginepri, bordato da
scogliere scure, a volte bianche per il salmastro, ancora non
spezzate da un’angusta passeggiata a mare di cemento. A sud la
spiaggia denominata “Bagnetti”, un piccolo punto per la
gente-bene. Ad ovest gli scogli aguzzi ed i fondali marini della
“Mugginara”. A destra, sempre guardando il mare, il “Quercetano”,
la spiaggia dei bambini poveri, dei bambini “brutti”, come
dicevano certe persone. Per la verità, quando io ero molto
piccola, anche mia madre mi teneva lontano da quei bambini,
perché quasi tutti avevano le gambette piene di pustole che
sembravano infette; invece era pellagra, mancanza di vitamine.
Dietro la costa frastagliata del “Quercetano” la “Buca dei
Corvi”, un’insenatura solitaria la cui riva è costituita da
scogli nerastri e viola con oscure fessure e grotte che sembrano
emanare soffi profetici...Dopo la “Buca dei Corvi”, sopra la
scogliera, sorge una bella villa con arcate di stile
cinquecentesco, residenza estiva dei principi Vivarelli Colonna,
dove don Riccardo, che porta sempre in testa uno zucchetto a
strisce colorate, vi conduce vita serena e solitaria, insieme
alla sua nobile famiglia. Più a Nord il “Romito”, un luogo
selvaggio in cui George Sidney Sonnino dorme per sempre in un
sacello scavato negli scogli lambiti dal mare, ai piedi del suo
magnifico castello. A Castiglioncello non hanno ancora steso
l’asfalto sui bei viali di ghiaino e non sono state costruite
tante villette in economia, una vicina all’altra. E’ ancora una
miniatura di bellezze marine, una visione intimista della
Toscana: profumo di pini, folate di mare.
(Da "Bella Marea" di Viviana
Molinari scaricabile dal sito) |