Vada ieri: "la marina"

La Topolino C del 1959 sulla spiaggia di Vada, in alto il primo modello A del 1936.
  La prima serie servì, a distrarre anche la gente di Vada, da cose più gravi come la guerra in Africa; la FIAT mise al lavoro i suoi migliori ingegni e il 15 giugno 1936 la nuova utilitaria era pronta. I giornali la salutarono come «la più piccola auto del mondo». Mussolini volle guidarla nel parco di Villa Torlonia definendola «la vetturetta del lavoro e del risparmio». Era così piccolina che l’ironia britannica la chiamò «Mickey Mouse»,  il Topolino di Walt Disney. Il nome piacque ad Agnelli che lo trovò appropriato per quel «giocattolo» in cui «si scendeva anziché salirvi», come disse con una metafora azzeccata il senatore. Poco più di 500 cm. di cilindrata, mezza tonnellata di peso, sei litri di benzina per cento chilometri. Quello che non era sceso troppo era il prezzo di vendita: 8900 lire, poco meno della precedente Balilla, mentre Mussolini avrebbe voluto 5000. La Topolino ebbe fortuna e cambiò il costume di un’epoca. Il vecchio mondo al tramonto resisteva alle lusinghe del progresso tecnico. I vecchi gentiluomini di campagna viaggiavano ancora in carrozza o in calesse, ma erano una sopravvivenza del passato. La FIAT in tre anni produsse quasi centomila Topolino, alle quali andavano aggiunti i 20.000 esemplari prodotti su licenza da NSU (Germania) e Simca (Francia) e per un anno la Topolino venne esentata dal pagamento della tassa di circolazione (poi fissata in 275 lire annue).

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