I genovesi Carlevaro
che subentrarono ai Tardy nell'area del "Vaticano"
qui visibile in primo piano, si
orienteranno a produrre qualcosa derivante dai prodotti del
luogo. Come prima cosa tentarono di sfruttare la
notevole presenza di alghe marine divelte dalle numerose
secche presenti su questa costa per trasformarle,
sull'esempio di qualche industriale inglese, in carta.
Il tentativo non ebbe successo. Il vecchio Emanuele
Carlevaro, con i figli Giuseppe e, in misura minore, con
Parisio, daranno allora il via allo sfruttamento di prodotti
e residui di culture agricole, come le olive e l'uva. Nascerà
così la fabbrica che produrrà "olio di sansa", il cui
capo-fabbrica ,fino al 1939 fu Dante Marinai, e quella che
produrrà "grappa a 85°", un impianto, questo con 15
dipendenti tutti vadesi ed un capo-fabbrica che si chiamava
Arturo Miliani. Anche Vittorio Michelotti sarà coproduttore e
braccio destro della famiglia Carlevaro.
(Da Q.Vadesi 11 a cura di
Vinicio Bernini) |