| 
                 
                
                   
      I pestiferi "stagnoli salsi" 
      causati dal ristagno di acqua marina che non riesce defluire dalla costa 
      trattenuta da banchi di alghe, vengono riempiti per colmata per mezzo dei 
      sedimenti del torrentello Tripesce. Viene affrontata anche la situazione 
      del Padule, vasta estensione di 40 ettari, divisa in due bacini, il Padule 
      Grande e il Pezzuolo. Nel 1840 il sovrano approva l'ordine di prolungare 
      fino al mare la vecchia foce dei due bacini, fortificandola con palizzate 
      e dotandola di un sistema di cateratte mobili per impedire il riflusso in 
      caso di mare grosso. I fossi confluenti nei due paduli, mediante lo scavo 
      di nuovi percorsi, vengono allacciati ad un canale principale che 
      convoglia le acque al mare. (Canale del Molino a Fuoco).  |