Bike trial nuovo campo scuola alle Pescine
Inaugurato il campo scuola di mountain bike
e bike trial (sport
ciclistico in cui l'atleta affronta un percorso ad ostacoli
senza poggiare a terra i piedi). Un campo scuola senza
precedenti in Italia, realizzato alle Pescine dall’associazione Cicli Avis
Rosignano
(una quarantina di soci) del presidente Massimo Iacoponi, padre
di Dario, ex campione nazionale di questa disciplina.
Il percorso nasce su tremila metri quadrati
di terreno, concesso in affitto
dal Comune. Nella giornata inaugurale la
pista ha ospitato la coppa Italia di bike
trial. La struttura ha una doppia valenza
visto che il campo scuola avrà obiettivi
agonistici, ma anche sociali. Il campo,
infatti, ha un anello periferico dedicato
alla mountain bike. Qui saranno realizzati
dei corsi sia per i piccoli che per gli
esperti. Per quanto riguarda gli
adolescenti, si tratta di
insegnare come si salta su un marciapiede
o come si legge un cartello stradale. Molti ragazzini salgono per la
prima volta su un motorino senza conoscere
le leggi e i pericoli della strada.
Naturalmente saranno ospitate anche gare
agonistiche di questa specialità.
All’interno di questo anello, ci sono
poi quattro zone attrezzate per una disciplina
tanto spettacolare quanto tecnica:
il bike trial. Per la prima volta in Italia è
stato realizzato un campo scuola indoor per mtb e bike trial permanente e ancora in
evoluzione, visto che nel corso del tempo
sarà
migliorato, anche con un occhio di
riguardo all’ambiente, sistemando piante che
poi si ritroveranno nelle escursioni sul Poggio
Pelato. Con questo investimento, di diverse
migliaia di euro, si vuol portare a
Rosignano gare di livello nazionale, ma
soprattutto aumentare un movimento in forte
crescita come quello del ciclismo off-road e
insegnare come ci si comporta con una bici
sulle strade cittadine. Le strutture sono aperte a chi pratica
questi sport a livello agonistico, ma anche
chi vuole semplicemente farlo come passatempo,
dato che ci si può avvicinare al bike
trial anche a soli 3 anni, prima
s’inizia, meglio è. Nella bicicletta da
trial non è presente la sella, oppure se è presente è
particolarmente piccola. La ruota posteriore è da almeno 2,5
pollici di larghezza, con gomme formate da un miscela un po' più
morbida rispetto a quelle normali, per mantenere una maggiore
stabilità, per attutire meglio gli impatti scendendo da muri,
alberi e rocce e avere maggiore attrito sul suolo. La ruota
anteriore è invece da 2 pollici, per favorire la leggerezza e la
stabilità in palleggio sulla ruota posteriore. Il manubrio è
molto largo e ha una forma semi inarcata per mantenere controllo
sulla bici e permetterne una buona manovrabilità. Il peso di una
20" professionale si aggira sugli 8,7 kg, mentre quello di una
26" sui 10,3 kg circa, ed è molto influenzato dalla
componentistica adottata, che contribuisce anche a determinarne
la qualità e il costo del mezzo.
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