Due tombe romane scoperte presso
Poggi Paoli
Un operaio di 65enne Talenti Leonetto fu Olivo, stava scavando
in località "Poggi Paoli" vicino a Rosignano intento alla
costruzione delle fondamenta per una casa, nel terreno di
proprietà di Vagelli Sirio da Vada. Alla profondità di circa
mezzo metro affioravano ad un tratto una calotta cranica ed un
teschio umano distante circa 1 m dall'altro e senza rendersi
conto di quel che poteva trattarsi si precipitava ad avvertire i
carabinieri di Rosignano Solvay. Si portavano allora sul posto
il maresciallo Felice di Rosignano Marittimo, che rinveniva
negli scavi due piccole tombe contornate da rottami di
terracotta di quella che doveva essere una grossa anfora, nonché
altri frammenti di ossa umane e tutto faceva presupporre che si
trattasse di resti archeologici. Veniva allora interpellato il
canonico Don Carlo Gradi di Castiglioncello, noto studioso di
archeologia e direttore del Museo Etrusco di Castiglioncello il
quale dichiarava che i resti appartenevano a due tombe romane
risalenti a 200 d.C. Anche storicamente infatti risulta che la
zona fu abitata da popolazioni etrusche prima e romane poi. I
resti di notevole valore archeologico sono stati raccolti dai
carabinieri e messi a disposizione
delle autorità.
(La
Nazione 5 febbraio 1955) |