La polizia in piazza della Repubblica a Rosignano Solvay,
nei giorni di protesta contro la “Legge Truffa”. Legge
elettorale del 1953, voluta dal governo di Alcide De
Gasperi, venne proposta al Parlamento dal ministro
dell'Interno Mario Scelba e fu approvata solo con i voti
della maggioranza, nonostante i forti dissensi manifestati
dalle altre formazioni politiche di destra e sinistra.
Definita dall'opposizione “Legge truffa”, consisteva in una
modifica in senso maggioritario della legge proporzionale
vigente all’epoca dal 1946. Promulgata il 31 marzo 1953 la
legge, composta da un singolo articolo, introdusse un premio
di maggioranza consistente nell’assegnazione del 65% dei
seggi della Camera dei Deputati alla lista o a un gruppo di
liste apparentate, in caso di raggiungimento del 50% più uno
dei voti validi.
(Da "Alando" - Edizioni
Comiedit scaricabile dal sito). Il 30 marzo
a Rosignano i lavoratori di tutte le categorie parteciparono
allo sciopero generale organizzato dalla CGIL con cortei
attraverso il paese. Il dissenso fu manifestato con scritte
sui muri del paese ed un gruppo di giovani che si era fatto
rinchiudere all'interno del teatro Solvay lo riempì di
volantini e palloncini con scritte contro la legge "truffa". |