Lo
stabilimento di Rosignano fa parte di un Gruppo
Chimico-Farmaceutico, fondato in Belgio nel 1863 da Ernest Solvay
(1838-1922).
Il gruppo, uno
dei primi a livello mondiale, conta circa 27.000 dipendenti ed è presente in 58 paesi di 5 continenti
con 139 siti
industriali.
Biografia di Ernesto Solvay
nella sezione PERSONE
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La storia della fabbrica locale inizia nel 1909...
Il
9 maggio 1909 iniziano le ricerche da parte di emissari di Ernest
Solvay per individuare un sito adatto al tipo di produzione. La
prima sede locale è a Cecina dove l'ing. Tricot prende
alloggio...mentre
l’ing. Maurice Bodart si insedia a Roma per la direzione e
il coordinamento della parte tecnica dell’esplorazione,
trovando un
favorevole accoglimento da parte del governo italiano. La ricerca
inizia con il sale nella zona di Querceto e calcare presso Campiglia. Ma occorre anche la lignite come combustibile...Nel
1910 si aggiunge alla squadra di 12 persone che effettuano le
ricerche, l'impiegato Egisto Squarci, perfetto conoscitore della
zona, che contribuisce in modo determinante alla scelta dei
giacimenti migliori di salgemma (l'area di Volterra) e di
calcare (sopra S. Vincenzo)...Il 3 luglio dello stesso anno si
inaugura anche la linea ferroviaria Livorno-Vada, struttura
fondamentale per i rifornimenti del futuro stabilimento...Nel
1911 Cecina pare essere la sede naturale dello stabilimento,
che doveva sorgere nei piani della Cinquantina, ma l’on.
principe Ginori Guidi non volle cedere i terreni alla
Società, che aveva intanto ottenuto dal governo due
concessioni perpetue, denominate Buriano e Cinquantina.
Altre complesse motivazioni socio-economiche
locali, in primis il grande frazionamento della proprietà
terriera fra troppi proprietari da convincere alla vendita e
l'urbanizzazione già estesa convincono la direzione belga
alla scelta dell'area fra Rosignano M., il mare ed il fiume Fine...Nel
luglio del 1912 viene stipulata per 400.000 mila lire di
allora per 160 ettari, il primo di una lunga serie di atti notarili per
l'acquisto delle future aree industriali... Il 4 novembre 1912 il
Consiglio Comunale approva ufficialmente le operazioni in
corso, ed esenta la società dal pagamento delle tasse comunali
per 5 anni, purchè occupasse almeno trenta operai...Il 28 marzo 1913 vede l'inizio dei lavori sotto la
direzione dell'ing.Alessio Herzen. Prima fatica: costruire i 13 milioni di
mattoni necessari per il primo anno per i fabbricati dello
stabilimento, un'unità di misura elementare che da
perfettamente l'idea dell'impresa... Ai bordi del fiume Fine
la cosiddetta "brigata dei mattonai
belgi" e intere famiglie locali, cuociono argilla in continuo.
Il 17 settembre iniziano i lavori di fondazione della fabbrica
ed il mese successivo la ditta Borini ottiene l'appalto dei
lavori e arriva a impiegare 130 persone. In questo periodo si ha la prima
tensione sindacale della storia locale, da parte dei
dipendenti dell'impresa, appoggiata dal personale Solvay per i
bassi salari. Cinque giorni di sciopero finiscono con un
fiasco totale...Il 1914 è un anno frenetico e decisivo. E' in
costruzione la tubazione della salamoia da Ponteginori che a
maggio è già lunga 15 km. La Direzione Solvay si sistema
nella villa Morgantini al Lillatro che poi sarà prima scuola
e prima chiesa...Il raccordo ferroviario e la stazione sono in
costruzione. Il futuro "fosso bianco" è ultimato a
maggio....Per fine anno siamo a 25 milioni di mattoni in
argilla ocra...ce ne
vorranno 50 milioni per fabbrica e abitazioni. Il mattone
resterà per sempre il tassello elementare legato alla storia
del paese. Nell'autunno del 1916 inizia finalmente la
produzione con una netta prevalenza di produzione di caustica
necessaria alle attività belliche (486 tonnellate su 531
totali). Nel 1918 viene avviato l’impianto Sodiera, basato
sul brevetto di Ernest Solvay. Negli anni successivi la
produzione mostra un forte incremento, richiedendo una
quantità sempre maggiore di forza lavoro: i lavoratori
passano a Solvay da 1169 nel 1923 a 1734 nel 1925 e
continuano a crescere, superando
anche difficili momenti, come la crisi mondiale del 1929.
Con l’aumento degli addetti aumenta
anche la richiesta di alloggi, soddisfatta con la
costruzione di ulteriori complessi residenziali. Nel 1925 lo
stabilimento Solvay di Rosignano arriva a soddisfare
completamente le necessità di soda e soda caustica di tutta
Italia. A tutt’oggi, nell’impianto Sodiera di Rosignano
si produce quasi tutto il carbonato di sodio (soda)
necessario all’industria italiana. |