Il porto Cala de'Medici

                  Agustin Olavarrìa a lavoro sul SolediCala

  Un sole colorato per la passeggiata del porto
 Un grande sole colorato si affaccia sulla passeggiata del porto. Si chiama SolediCala ed è la scultura dell’artista cileno Agustin Olavarrìa, che sorge presso lo spazio per i bambini, in fondo alla passeggiata e prima del cantiere. Essendo un work in progress potrà essere arricchita da altri lavori dell’artista nel porto. Realizzata in pochi giorni durante la residenza di Olavarrìa a Rosignano, la grande scultura di circa tre metri per tre raffigura la sagoma di un sole raggiato composta in colori vivaci e primari, simili ai disegni dei bambini. L’opera, in legno teak marino usato per la barche, caratterizza lo spazio dedicato ai più piccoli e rispecchia il primo soggetto dei loro disegni, in sintonia con la fantasia e la gioia infantile. Un sentimento questo che incarna anche lo spirito solare dell’artista sudamericano, che rappresenta un mondo pieno di colori e immaginazione, in cui i più piccoli si riconoscono. Olivarrìa vive a Milano dal 1974, infatti è arrivato in Italia 33 anni fa fuggendo dal colpo di stato di Pinochet nel 1973. L’artista lavorava come grafico all’ufficio di propaganda di Presidenza della Repubblica de La Moneda, durante il mandato di Alliende, prima di essere stato insegnante d’arte e ideatore di un programma culturale sulla rete televisiva universitaria. “Dopo il colpo di stato metà dei miei amici e colleghi morirono, l’altra metà fuggirono”, racconta. Dopo un breve passaggio in Argentina, dove il clima era già quello che portò al golpe di Videla a marzo, “capii che il cerchio si stava chiudendo in America Latina e che l’unica possibilità era andarsene” ricorda. “La sola via sicura era quella per mare, per cui mi imbarcai sulla prima nave in partenza, il 4 aprile del 1974. Era diretta a Genova, così arrivai in Italia dopo tre settimane. Ero partito con 13 dollari in tasca e sapendo solo poche parole di italiano. Rimasi a Genova due giorni, poi andai a Milano e Roma, infine scelsi Milano per lavorare”. Con la sua esperienza nelle arti visive Olavarrìa trovò un impiego nella pubblicità e nel design, dedicandosi col tempo anche alla scultura e a realizzare proprie mostre. In Cile da allora è tornato due volte per alcuni mesi. “Ho trovato un paese che sfrutta la ricchezza delle materie prime che ha sempre avuto, e dell’agricoltura - dice - anche grazie al nuovo corso della presidente Michelle Bachelet”. L’artista in oltre trent’anni ha maturato un’esperienza a tutto tondo nelle varie discipline delle arti visive, dalla scultura alla pittura, dalla grafica alla performance, dal design all’illustrazione, lavorando anche con la figlia Elena. Speciale la sua attenzione all’universo dei bambini, per cui ha realizzato giocattoli e giochi caratterizzati da una fantasia contagiosa. Per questa sensibilità è stato scelto per la passeggiata di Marina Cala de’ Medici, anche grazie a Maria Paoletti, project manager di Cala de’ Medici e presidente della Fondazione Teseco. (Federica Lessi per "Il Tirreno" del 12 giugno 2007)