Cala de’ Medici: «Nel 2005 le presenze aumenteranno»
      Porto a regime entro il 2006
		
		ROSIGNANO. Trentacinquemila presenze totali nell’estate 2004, un 
        aumento di organico da 17 unità (nel 2003) alle attuali 32 (più tre 
        stagionali), un giro di affari per l’indotto del territorio di 12 
        milioni di euro dalla sua nascita ad oggi. E’ il bilancio dell’attività 
        del porto di Crepatura snocciolato dalla società (proprietaria 
        dell’insediamento) Marina Cala de’ Medici. Un’attività destinata a 
        incrementare del 15% nel 2005, ma che non entrerà a regime prima 
        dell’estate 2006, quando anche il borgo del porto sarà finalmente 
        costruito. «Il porto deve essere visto dalla comunità intera come una 
        risorsa per il territorio - dice l’avvocato Maria Paoletti Masini, 
        direttore generale di Cala de’ Medici -. Se rimane slegato diventa un 
        ghetto dorato».  «Il porto si vuole impegnare invece affinché diventi 
        un’opportunità per tutta la città - continua Paoletti, che ha illustrato 
        dati e progetti del Cala de’ Medici nel corso di un incontro con gli 
        amministratori locali e i rappresentanti delle categorie economiche 
        nella cornice del castello Pasquini di Castiglioncello -. Confesercenti 
        e Confcommercio sono concordi sul fatto che il porto rappresenti il 
        volano per lo sviluppo del territorio. Ma è necessario che si proceda 
        anche al recupero della passeggiata di Rosignano Solvay, precipitata 
        nell’indolenza e nella trascuratezza».   Variante, manca la concessione. 
        E’ il neo che più ostacola il completamento dell’insediamento del porto 
        turistico. «Tutti i documenti relativi alla variante al progetto del 
        borgo del Marina Cala de’ Medici sono stati presentati - fa sapere 
        l’avvocato Paoletti -. Ci aspettiamo che la concessione arrivi nel giro 
        di poche settimane. In questa situazione non possiamo fare la gara per 
        assegnare i lavori. Sappiamo che i tempi lunghi sono legati a una serie 
        di questioni burocratiche. Ha bloccato e bloccherà anche per il 2005 la 
        mancata realizzazione del borgo (la cui ampiezza è prevista in circa 
        3.200 metri quadrati, ndr); il nostro impegno è di portarlo a termine 
        per l’estate 2006».   Analisi dei 
        numeri. «Volutamente sottostimate», secondo l’avvocato Paoletti, le 
        presenze al porto nell’estate da poco conclusa. Delle 35mila totali, 
        12mila vengono attribuite ai soci, 6.400 ai transiti, 3mila ai charter, 
        13.600 agli affitti. Quanto invece al giro d’affari “provocato” dalla 
        nascita del porto a Crepatura (12 milioni di euro in totale), la stima è 
        che 10 milioni e mezzo siano derivati da forniture che la Sidra (società 
        romana che lo ha costruito) ha subappaltato ad aziende locali. Il 
        restante milione e mezzo, invece, da forniture di accessori, ricorso a 
        ristoranti e alberghi sul territorio da parte di lavoratori della Sidra 
        provenienti da altre città. B.A.