Il Papa in Solvay |
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Il Santo Padre ospite del Consiglio di Fabbrica nei locali delle assemblee delle maestranze. |
LA PAROLA AGLI OPERAI Dopo l'introduzione del rappresentante del Consiglio di Fabbrica e la risposta del Papa, è seguito un vero e proprio dibattito tra il Santo Padre e i lavoratori presenti. Nove hanno rivolto varie domande al Papa come se si trattasse di una conferenza. - Pietro Simoncini ha denunciato il grave problema emerso da una indagine tra i lavoratori, avallata in sede CEE: la lavorazione a base di cloruro di polivilene della fabbrica sembra sia portatrice di cancro. « La nostra zona risulta avere un alto tasso di mortalità per cancro»: il dato è confermato dal Centro Nazionale delle Ricerche. - Carlo Ferri: « Come essere uomini e non subire il condizionamento delle istituzioni? Il Papa non è anche lui in questa condizione? Il sacerdote lo è se la Chiesa gli impedisce, come direbbero anche recenti documenti, di scendere tra gli operai per fare attività sociale, per portare la testimonianza dei suoi valori». - Piero Donati ha chiesto al Papa di dare il suo pensiero sulla situazione attuale che vede da una parte i lavoratori responsabili della gestione del loro diritto allo sciopero, da usare senza abusi e, dall'altro un atteggiamento di durezza e chiusura del padronato, intenzionato in questo momento di difficoltà economiche a restringere gli spazi di libertà e le conquiste economiche maturate in anni di confronto. - Lorenzo Muti ha evidenziato la diversità dell'atteggiamento antisindacale dell'azienda in recenti occasioni e la magnanimità usata in occasione dell'incontro delle maestranze con il Santo Padre. - Ugo Falchi ha espresso la propria disapprovazione per certe prese di posizione di sacerdoti che utilizzerebbero i mezzi pastorali per fini di propaganda politica. - Emilio Giusti: «Alla disoccupazione odierna, gravissima e che è all'origine di privazione di democrazia e libertà, si ricollegano tutti i mali della nostra società, specie per i giovani. È possibile una parola di speranza e di carità? ». - Vasco Landi: « I lavoratori della Solvay accolgono il Papa certi che egli, sull'esempio di Cristo, è venuto per stare dalla parte della gente, dei più bisognosi, dei lavoratori, degli oppressi, dei disoccupati». - Giancarlo Bocelli: « Quali iniziative prenderà la Chiesa nei confronti della fame nel mondo? Che senso ha l'andare del Papa a far visita ai lavoratori nelle fabbriche, il suo portare il messaggio della Chiesa nei centri del potere economico internazionale e multinazionale?».
- Cesare Branchetti ha
ringraziato il Papa per il chiaro riconoscimento espresso nella
Laborem Exercens al Sindacato e alla sua azione storica per la
crescita dell'uomo nel mondo del lavoro e lo ha sollecitato ad
esprimere il suo pensiero sulla realtà conflittuale del momento
e soprattutto a dire una parola sul tentativo di certo padronato
di indicare il sindacato come momento aggregatore di fenomeni
sociali distruttivi. |
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Rosignano Solvay oggi-Il Papa in fabbrica |