La visita di un Papa è un fatto eccezionale
e storico, e lo è ancora di più per il
nostro stabilimento. Nella sua venuta il
Santo Padre portava a tutti noi la sua
benedizione ed il suo augurio: c’era però
anche un significato che trascendeva da una
visita pura e semplice. Papa Vojtyla era
stato un dipendente della Società Solvay in
una fabbrica della Polonia e quindi il suo
fermarsi per un giorno in uno stabilimento
simile a quello dove aveva prestato la sua
opera, aveva un doppio significato:
ritornare fra gli operai che, come lui,
conoscevano la fatica e portare agli stessi,
come Sommo Pontefice, il messaggio
cristiano. Come rappresentare questo
incontro, questa reciproca ricerca fra la
Chiesa ed il mondo del lavoro? Bisognava
trovare un simbolo che concretizzasse questo
significato. Questo simbolo doveva
caratterizzare tutti i documenti, tutte le
carte, tutti i manifesti; in una parola
doveva rimanere per sempre il simbolo della
visita del Pontefice alla Solvay di
Rosignano. L’incarico è stato dato al
pittore Fremura ed al grafico Caprina,
ambedue artisti livornesi molto noti. Dopo
una serie di contatti con il comitato, dopo
una infinità di bozzetti, studiati,
corretti, rifatti, nuovamente rivisti, è
nato un simbolo che veramente sintetizza
emblematicamente il significato della visita
che il Papa ha fatto a Rosignano.
Come una sola linea continua e precisa sono
tracciati chiaramente la mitria ed il
pastorale, privilegio e simbolo del potere
divino conferito per diritto ai vescovi, e
l’elmetto di lavoro, copricapo obbligatorio
per chi lavora in fabbrica. Nessuna delle
tre forme sovrasta o copre l’altra, ma tutte
e tre insieme formano una sintesi che
riunisce armonicamente il lavoro umano e la
sua esaltazione nello spirito della Chiesa. |