Dalle istruzioni Generali dei
Programmi per le scuole elementari (1894)
del Ministro Baccelli
"...per le scuole femminili di ogni ordine e grado (...) la
maestra prende ufficio di madre e di buona massaia. Alla maestra
non si prescrive l’ordine, il numero e la qualità dei lavori
donneschi; dirà essa nel suo programma didattico con quali mezzi
vuole ottenere che le sue allieve si rendano esperte nei lavori
che occorrono più frequenti in una famiglia..."
“...ai maestri rurali sia concesso, possibilmente vicino alla
scuola, un campicello, il quale, mentre porga loro qualche
vantaggio economico, serva altresì per insegnare, colla nozione
dell’alfabeto, norme pratiche di arte agraria;...nelle scuole
urbane il lavoro educativo renda agile la mano e prepari
l’ingegno alle commozioni gentili dell’arte, alle onorate
vittorie dell’industria.”
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