L'edicola
di S. Marco è citata in un
documento del 1731
(Virgili 1995) e nell'Estimo di Rosignano del 1795. La
statuetta del santo è in parte mancante.
Le
edicole stradali si trovano con frequenza sulle strade più
antiche. Anche in questo modo si manifestava la
spiritualità religiosa del mondo contadino. Assai più poveri
rispetto agli oratori, i tabernacoli - noti anche come
"maestà" o "madonnine" venivano
sistemati alle biforcazioni, su apposite basi o nei muri delle
case affacciate sulla viabilità principale. Il
posizionamento costituiva un punto di riferimento collegato
con la viabilità, scandiva i tempi di percorrenza, delimitava
un confine, ecc.
Spesso i tabernacoli, come le croci stradali, erano collegati
alla pratica religiosa delle rogazioni, cioè le processioni di
supplica, accompagnate da canti e dalla benedizione dei campi,
che si facevano in primavera per propiziare i raccolti (specie a
maggio, mese della Madonna, nel quale si raccoglie il fieno
"maggengo").
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