La chiesa di S. Giuseppe
In origine il servizio religioso veniva officiato
nella cappellina o oratorio del cimitero, costruita nel 1795 dalla Pia
Casa di Misericordia di Pisa. In una lettera del 1796, inviata da Giovanni
Andreini al Cancelliere della Pia Casa di Misericordia di Pisa, la
cappella è così descritta: La
cappella fabbricata nell'anno scorso nel nuovo borgo di Nibbiaja, Cura di
Castelnuovo della Misericordia è lunga broccia n. 10, larga n. 6 e mezzo
con un camposanto annesso lungo n. 10, largo n. 10. (...) È situata sulla
strada che dal Gabbro va a Marina dei Cavalleggeri, in vicinanza delle
nuove case ed è capace la detta cappella di circa 70 persone
. La piccola cappella fu costruita per dare
agli abitanti delle zone limitrofe quel minimo conforto spirituale in
occasione di comunioni o di cerimonie funebri, ma non per il servizio
religioso nei giorni festivi. Quest'ultimo veniva svolto nella chiesa di
Castelnuovo raggiungibile con la nuova strada realizzata nel 1795.
Andreini scrive inoltre che si sarebbe dovuto eseguire lo proposizione
da me fatta ai Nobili Nostri Governatori con la mia relazione del 4
settembre 1793, nella quale si propone di fabbricare una cappella capace
di 150 persone circa all'ammontare in numero degli abitanti presenti sopra
il centinaio. Dal 1816 la cappella fu cappellania curata succursale
della Pieve di Castelnuovo. Nel periodo compreso tra il 1834 ed il 1836
venne eseguita una perizia per valutare le reali possibilità di
ampliamento del piccolo oratorio, che all'epoca viene descritto come
formato di figura rettangolare con un
semplice altare alla romana (...) minaccia una pronta rovina mostrando
nelle pareti laterali diverse crepe derivanti tutte da mancanza di
fondamenti.
Sebbene la manutenzione del piccolo oratorio esistente nel cimitero
fosse a suo carico, la Pia Casa fece ben poco per rendere
dignitoso questo unico ambiente di culto, tanto che il Sac. Davide
Cecconi fu ridotto a celebrare le funzioni sopra una tavola nella
“stanza” del Solitone. Don Cecconi, con l’aiuto del signor Luigi Gargani e di altri abitanti
del villaggio, ottennero la costruzione della chiesa attuale presso
la Pia Casa di Misericordia di Pisa.
Con atto notarile del 11-02-1863, il magistrato della Pia Casa acquistò
dalla famiglia Ghignoli il terreno necessario (are 8 e m 8). La
costruzione fu affidata alla ditta Bertini Giovanni di Rosignano M.mo
per una spesa di 10.000 lire.
La prima pietra fu
benedetta dal Vicario generale di Livorno, Mons. Blasini, il 13
ottobre 1863. Il 20 novembre 1864 la chiesa fu intitolata alla Madonna
del Buon Consiglio e a S. Giuseppe e ricevette il fonte battesimale nel
1881. La canonica fu costruita nel 1883, sempre a cura della Pia Casa
della Misericordia di Pisa, con un costo di £ 1200. Fu ridotta, però, la
congrua annua del curato che era £ 392,81 (60 scudi) di £ 58,80. Nel
1901, su richiesta degli abitanti della zona, il vescovo di Livorno,
Mons. Sabatino Giami, ridusse il territorio della Cappellania assegnando
alla Parrocchia di Castiglioncello le case del Fortullino, S. Quirico e
Campolecciano. Nel
1922 furono eseguiti lavori di ristrutturazione della Chiesa a cura
della ditta Ferri di Quercianella: il fabbricato fu abbassato di circa
un metro, rifatto il tetto e istituito un anello di cemento armato
all’altezza delle finestre.
Il 12 dicembre 1925 Mons. Giovanni
Piccioni, eresse la chiesa a Vicaria Autonoma ed il 25 luglio 1967,
Mons. Emilio Guano, la costituì Parrocchia.
Il primo vicario fu il Sac. Francesco Corsi.
Don Vincenzo Bosi, già cappellano, il 15 aprile 1968, lunedì di Pasqua,
ebbe l’investitura in una chiesa affollatissima. La chiesa si affaccia sull'antico percorso che da Nibbiaia andava a Monte Nero
(oggi via Saffi). Il prospetto, molto semplice, è
caratterizzato essenzialmente dal frontespizio realizzato ad
intonaco, che segue le linee della copertura a capanna, e
poggiante sopra due lesene laterali, che nell'insieme
incorniciano l'intera facciata. Il portone di ingresso, al quale
è possibile accedere superando quattro scalini in pietra, è
composto da montanti e architrave in pietra intonacata.
In alto, sopra ad esso, una cornice orizzontale
serve da piano di imposta della finestra semicircolare. In
corrispondenza della linea di colmo delle falde di copertura è
inserita la croce in ferro battuto.
Da:"Guida ai beni
storici e artistici di Rosignano Marittimo"
Da agosto 2008 è parroco don Paolo
Porciani nato
l'11.12.1955 a Castagneto Carducci (LI) - ordinato sacerdote il 5.10.1985 a
Rosignano Marittimo (LI) e trasferito a Castelnuovo M.dia dal giugno
2017, sostituito dal parroco don Matteo Seu. Don Matteo a maggio 2020
passa a Rosignano solvay chiesa di S.Teresa sostituendo don Willy Bianco
, mentre a Nibbiaia entra don Matteo Giavazzi. |